Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest: differenze tra le versioni

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La Spagna ha avuto gli 2A6E che sono chiamati 'Leopardo', il quale è simile allo standar A6, ma con un BMS del tipo LINCE, anche migliore di quello dei mezzi svedesi e sviluppato congiuntamente da ditte spagnole e tedesche, compatibile oltretutto con il sistema informatico dell'Esercito SIMACET. Esiste anche una APU per risparmiare carburante e sistemi di visione per capocarro e puntatore migliorati, della Indra (un'industria locale). Poi è giunta la Grecia, che nel 2002 ha scelto il Leopard 2A6 ordinandone 170 come Leopard 2HEL o EX, da consegnarsi dal 2005 in poi. Dopo i primi 30 costruiti in Germania, gli altri sono realizzati localmente dalla EWO, prevedibilmente entro il 2009. E' simile al LEOPARDO, ma con sistema di mira EMES-15 con raggio utile portato a 6 km e cannone da 120/55, sistema di visione per capocarro e cannoniere OPHELIOS e apparato di comunicazione a banda larga WISPR. 56 carri sarebbero stati destinati al compito di mezzi comando, e quindi dotati di radio aggiuntive. Nel frattempo gli Svizzeri per i loro Pz.87 (Leopard 2A4), comprati in 380 esemplari nel 1987-93, hanno pensato di modernizzarne 150 con un intervento simile a quello del programma KWS II. La locale Ruag ha proposto un sistema con corazze maggiorate sul tetto (20 mm) per resistere meglio al munizionamento d'attacco e una torretta telecomandata da 12,7 mm per il servente, BMS VIINACCS nonché una migliore protezione contro le mine. I primi due '''Pz.87WE''' (sta per Wertherhaltung) hanno fornito prestazioni positive.
 
Quanto ai particolari delle modifiche di cui sopra, la potenza di fuoco attira certo l'attenzione peril cannone da 120 L55, sempre della Rheinmetall, già autrice del precedente L44 che ha, tra l'altro avuto come clienti gli USA e Israele. Con la nuova b.d.f è possibile sparare la granata DM53 APFSDS a ben 1.750 m.sec, con una energia alla bocca di 12,8 MJ, ovvero circa il 30% superiore rispetto agli oltre 9 MJ del cannone precedente. Ma anche questo, se non lo si vuole sostituire, può essere migliorato, con lo smorzatore di rinculo K900 al posto del K600, il che rende il cannone compatibile con la DM53, anche se la Vo. cala a 1.670 m.sec per un totale di 11,5 MJ di energia, il che significa che il penetratore vero e proprio pesa circa 8 kg. Esiste anche la DM 63, che è stata adattata dai Finlandesi e che permette di tirare i colpi con l'uso di una nuova polvere pirica, che è capace di conservare pressoché stabilmente le sue prestazioni senza riguardo per la temperatura, almeno entro 0/+70°. Sotto i 10° è addirittura superiore alla DM53 quanto a prestazioni, nonostante che la velocità dichiarata della munizione sia solo di 1.650 m.sec (naturalmente, però, con il pezzo da 120/44). Questa munizione è compatibile con il cannone anche per un altro motivo: la pressione nella camera, nell'intervallo -46 e +70° resta sotto i 570 MPa durante la fase dello sparo. Altre munizioni sono una granata HE programmabile, con scoppio a contatto o in aria con timing dipendente dalla distanza del bersaglio. Questo significa che essa è capace di esplodere, ingaggiando una postazione di fanteria, direttamente sopra le teste dei difensori, superando quindi i problemi del tiro diretto, che magari verrebbe arrestato da costoni rocciosi o da muri. Naturalmente questa granata è anche una buona notizia nel settore della lotta anti-elicotteri, visto che non occorre più un centro pieno per distruggerli o danneggiarli: dopo che il telemetro laser e il computer balistico stabilisce l'apposita soluzione di tiro, parte il colpo che va ad esplodere da qualche parte vicino al bersaglio, anche se non dovesse centrarlo in pieno. Un altro tipo di munizione (in entrambi i casi i carri russi hanno fatto da apripista) speciale è il missile LAHAT israeliano, di cui il Leopard 2 è il primo MBT europeo a dichiarare la compatibilità. E' un'arma a guida laser da 8 km di gittata, quindi largamente al di fuori della gittata utile dei cannoni con munizioni normali (come dev'essere visto il costo dei missili rispetto a quello dei proiettili), guidata da un laser multifunzione della El-Op israeliana.
 
[[File:Leo2pso_009.jpg|350px|right|thumb|Il Leopard 2 PSO]]
Come mobilità i Leopard 2 hanno il turbodiesel ad alta potenza MT 873 Ka-501, ma per quanto potente e compatto (46,7 l di cilindrata, 12 cilindri a V, 2.600 giri-min per 1.500 hp), e capace di far raggiungere al Leopard 2 i 72 kmh (in tempo di pace limitati a 50), non è certo più testimone delle più recenti innovazioni tecnologiche. Con questo motore il Leopard consuma 3 l/km o 5/km se in percorsi fuoristrada, consentendo con i 1.200 l dei 4 serbatoi circa 500 km su strada, a velocità ottimale. Ma con il motore MTU 883 Europack da 1.650 hp, di nuova generazione, è possibile sia incrementare la potenza del 10%, sia ridurre i consumi fino al 20%, e fatto notevole, nonostante il già eccellente rapporto di compattezza-potenza del predecessore, si possono ridurre gli ingombri di lunghezza di 1 metro. Questo significa liberare vari metri cubi di volume interno. Nessuno per il momento ha ritenuto di approfittare del motore, che era nato per il programma KWS III, in quanto i cannoni da 140 e relative munizioni pretendevano più spazio interno.
 
Quanto alla protezione, dal 1999 al 2001 vari Paesi hanno messo a punto con un apposito gruppo di lavoro, un sistema per proteggere dalle mine controcarri il fondo del Leopard 2. Inizialmente ne sono stati ordinati solo 15 per l'Heer e 10 per la Svezia, e quando installati danno origine al Leopard 2A6M e Strv.122M. Un vantaggio di questa protezione aggiuntiva è che non deve prendere molto spazio e peso, dato che lo scafo del Leopard 2 ha solo una larghezza di 1,4 m anziché 2 come molti altri carri. Tra l'altro il kit comprende anche un sedile di tipo non rigido, ma flessibilmente ancorato allo scafo per evitare al conduttore gli effetti delle esplosioni, mentre anche gli altri carristi hanno sedili modificati. Al contrario, vi è una botola per uscite d'emergenza sotto il carro. Viene anche migliorato lo stivaggio delle munizioni, che nel Leopard 2 sono per la metà stivate a sinistra del conduttore e non, come nell'Abrams, per il 90% nella controcarena della torretta (il che rende il Leopard 2 potenzialmente più incline ad esplosioni catastrofiche, sebbene le munizioni siano tutte raggruppate in un vano protetto anche nello scafo). POi vi sono altre novità come la protezione ceramica modulare tipo MEXAS della IBD, implementate nei Leopard più recenti, e la AMAP. Questa è una corazza-protezione totale contro anche agenti NBC, mine ecc, presentata nel 2004. Vi è anche una componente attiva, la AMAP-A. Questa costa solo 250.000 euro e pesa 500 kg, costituita da circa 30 piastrelle ciascuna con un sensore di localizzazione della minaccia (piuttosto che il sistema centralizzato in genere presente, evidentemente la tecnologia ha progredito molto negli ultimi anni) entro i 10 m, e ingaggio entro i 3-5, dichiaratamente anche per proiettili APDFSDS oltre che per i più 'facili' razzi e missili. Quanto agli 'spall liners', la DSM, già autrice dei sistemi usati sui Leopard 2 greci e spagnoli, ha presentato una fibra del 40% più resistente rispetto al kevlar e 15 volte rispetto all'acciaio.
 
===Marina, 1997===