Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest: differenze tra le versioni

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Nel 1998 era in atto un'ennesima ristrutturazione dell'Esercito tedesco, con lo scopo di dare un senso all'enorme forza convenzionale dell'Esercito, ora del tutto superata dalla caduta del Muro e del Patto di Varsavia. L'Esercito è stato ridotto ad appena 233.000 unità, ma da aumentare a 500.000 in caso di mobilitazione per crisi e problemi vari, su sette divisioni o 26 brigate, con unità da 37.000 unità, con gruppi d'impiego da 4-5.000 unità, per gli impieghi di mobilità elevata e di prontezza operativa maggiore. L'atteggiamento, da una relativa difesa verso gli aggressori ad una maggiore iniziativa. L'Heeresamt era, come le altre F.A., senza un vero Comandante in capo, ma in tempo di pace dal Ministro dela Difesa e in tempo di guerra dal Cancelliere Federale. L'esercito aveva nel 1998 circa 20 scuole diverse. Il futuro avrebbe dato per il Heeresamt un totale di 950 elementi nello staff di comando, di cui 190 civili.
 
Il Leopard 2 era stato costruito in 2.124 esemplari dal 1979 in poi, in otto lotti, per l'Heer. Era in aggiornamento con il KWS I che era un aggiornamento comprendente munizioni perforate migliorate e canna del cannone aumentata da 44 a 55 calibri, e il KWS II con migliori doti di protezione e di comando e controllo, più il sistema ad immagine termica per l'osservazione da parte del capocarro, e quest'ultimo, nonostante la sigla, è stato fatto in realtà per primo. Si tratta infatti del Leopard 2A5, di cui un primo lotto di 225 mezzi è stato iniziato nel settembre 1995 e terminato nel '98, per essere seguito a breve da altri 125, in collaborazione con l'Olanda e la Svezia, con i suoi Strv 122, che però non aveva per ragioni di costo l'aggiornamento KWS II ma solo il I. Tra i miglioramenti erano previsti, tra l'altro, con movimentazione elettrica e un sistema spall-liner. Il peso era aumentato da 55,4 a 59,9 t. Questo avrebbe comportato tra l'altro la protezione migliorata sui lati e parte anteriore della torretta con corazze di nuova generazione, con un aspetto più a 'cuneo' rispetto alla torre rettangolare originaria. Questo avrebbe comportato però il passaggio dei materiali da ponte dalla classe 60 alla 70. L'Olanda avebbe aggiornato 180 Leopard 2 sui 330 disponibili. Quanto alle unità, non meno importante degli aggiornamenti tecnici ai mezzi, era la riduzione dei battaglioni da 20 ad appena 14, considerando le sole unità attive. In realtà al 098 c'erano 23 battaglioni con la sola versione 2A4, mentre tre, delle forze di reazione rapida, erano in fase di aggiornamento con l'A5, ancora meglio protetto dell'A4 (a sua volta migliore dei primi modelli). Altri tre battaglioni avrebbero avuto l'A5, mentre gli ultimi di oltre 2.400 Leopard 1 erano gli A5 che equipaggiavano 8 btg di riserva e quindi, non attivi. Tra le migliorie più significative per il Leopard 2, il sistema di comando e controllo co radio SEM 93, il cannone aumentato del 25% in lunghezza, nuove munizioni e sistema di condizionamento climatico.
 
Nel frattempo venivano anche aggiornati 52 Fuchs, con corazze ERA e torretta armata di cannone o di mitragliatrice, per l'impiego in missioni di peace-keeping, con peso aumentato a ben 24 t e motore di nuovo tipo, da 315 kW. Per compiti meno impegnativi e di ricognizione, c'erano in programma 166 Fennek, programma tedesco e Olandese nato nel '93 come uno dei primi del dopo-Guerra Fredda. Visto che l'Olanda ne voleva ben 288, fu deciso che sarebbe stata questa a gestire il progetto. I prototipi di questo basso e moderno veicolo corazzato sono stati consegnati nel '97. Esso ha una sagoma bassa non casualmente, per permettere una manovra più discreta sul campo, un'elevata visibilità per il conduttore e una piattaforma per sensori di ricognizione elevabile. Come capacità di carico vi sono 600 kg mentre l'armamento è di un lanciarazzi Panzerfaust 3 e un lanciagranate automatico a 40 mm. L'aspetto in generale non è particolarmente armonioso, ma funzionale allo scopo, con portelli laterali e grossi blindovetri estesi grossomodo quanto quelli degli Hummer (che però in genere non sono blindati, tranne semmai il parabrezza). Per migliorare le capacità di ricognizione, tra le altre cose, da segnalare il drone LUNA, piccolo sistema capace di inviare alle truppe immagini fino a 10 km di distanza. Un piccolo velivolo capace, con voli preprogrammati o comandati, di costiuire la risposta alla classica 'chimera' dei reparti scout: scoprire chi c'é oltre la collina, o con i combattimenti in zone urbane, dietro la finestra.
 
I mezzi M113 erano ancora numerosi, nonostante la loro presenza dal 1962, e si prevedeva di usare queste 'utilitarie su cingoli' fino almeno al 2010. Ma per farlo c'era bisogno di un programma apposito di mantenimento della meccanica e del miglioramento dell'affidabilità e sicurezza. Ecco quindi il sistema NDV, con circuito frenante doppio e poi anche una nuova trasmissione e motore di nuovo tipo, per quanto riguarda gli M113 oltre le 12,7 t (per i primi c'é solo il circuito frenante). I primi 346 sono stati modificati entro il 1999, poi sarebbero seguiti 1.240 esemplari. I secondi erano in predicato in 812 unità. I Marder 1A3 erano aggiornati con un kit, pensato sopratutto per compiti antimine in missioni di peacekeeping. I Semoventi Gepard erano soggetti al programma NDV per un totale di 147 mezzi dei 420 presenti dal '76 nell'Esercito tedesco. Con interventi mirati alla manutenzione si pensava nondimeno anche di sostituire il sistema compunterizzato analogico con uno digitale e munizioni avanzate, sistema di raffreddamento per il comparto di combattimento e in generale miglioramento del rendimento operativo e disponibilità. Era previsto che il potente sistema antiaereo tedesco venisse aggiornato entro il 2002.
 
I Marder 1A3 erano aggiornati con un kit, pensato sopratutto per compiti antimine in missioni di peacekeeping. Essi erano integrati, in ogni battaglione delle forze di Reazione rapida, da una cp con 10 mortai da 120 mm su M113, e da un plotone cacciacarri con 5 Jaguar 1A3, prima assegnati alle cp delle brigate, poi appunto alla cp mortai dei battaglioni Marder. I Marder di per sé erano armati con la potente Rh-202 da 20 mm, ma per far loro affrontare meglio i mezzi corazzati nemici era necessario avere armi più potenti. Visto che apparentemente questo programma, pur se da anni ventilato, non era stato approvato per ragioni di costo (la sostituzione della 20 mm con un cannone da 25 era tra le opzioni, ma non mancavano nemmeno calibri maggiori), si voleva almeno la protezione contro armi fino a 30 mm e sistema ad immagine termica per la visione notturna e il tiro con la mitragliera da 20.
Il programma GTK/MRAV/VBCI era per un nuovo mezzo corazzato per la fanteria, e ruotato per sostituire gli M113 e gli FV432. Il consorsio per l'aggiornamento era l'ARGE che comprendeva Rheinmetall, GKN e GIAT. I Wiesel con i missili Stinger quadrinati avevano il compito di essere i nuovi semoventi contraerei, con tre batterie su 3 plotoni su 5 mezzi l'uno, in servizio dal '99.
 
 
I Semoventi Gepard erano soggetti al programma NDV per un totale di 147 mezzi dei 420 presenti dal '76 nell'Esercito tedesco. Con interventi mirati alla manutenzione si pensava nondimeno anche di sostituire il sistema compunterizzato analogico con uno digitale e munizioni avanzate, sistema di raffreddamento per il comparto di combattimento e in generale miglioramento del rendimento operativo e disponibilità. Era previsto che il potente sistema antiaereo tedesco venisse aggiornato entro il 2002.
 
Il programma GTK/MRAV/VBCI era per un nuovo mezzo corazzato per la fanteria, e ruotato per sostituire gli M113 e gli FV432. Il consorsio per l'aggiornamento era l'ARGE che comprendeva Rheinmetall, GKN e GIAT. Il programma tattico venne elaborato nel febbraio 1990, quindi ancora ai tempi della Guerra Fredda (in fase però rapidamente calante), ma la definizione avvenne solo 5 anni dopo. Era destinato a sostituire anche l'M113 e nache il Fuchs, con migliori capacità di sopravvivenza, affusto polivalente per mitragliatrici e altre armi, elevata mobilità e carico utile, così come anche per il volume. Ci si era orientati su di un grosso blindato 8x8 con peso fino a 36 t, oppure se con i tipi 6x6, fino a 27 t. Quest'ultimo, considerato il tipo-base, era da 24-26 t con motore da 380 kWh, velocità 100 kmh e autonomia di 750 km. Le dimensioni sarebbero state di 6,6 m e passa, 3 m di larghezza, 2,2 di altezza, con 5 t o 11-12 m3 di carico, e ruote run-flat. La Francia si aggregò il 18 marzo 1993, la Gran Bretagna nel '96, con diversi team concorrenti: l'AG-GTK con la Krauss-Maffei, MAK e Wegmann, oltre la GKN; il secondo era il TEAM, con la Henshel e KUKA, Vickers e Panhard. Le offerte sono state presentate il 1 aprile del '97 con un vincitore proclamato si sperava, nel '98.
 
 
Il programma GTK/MRAV/VBCI era per un nuovo mezzo corazzato per la fanteria, e ruotato per sostituire gli M113 e gli FV432. Il consorsio per l'aggiornamento era l'ARGE che comprendeva Rheinmetall, GKN e GIAT. I Wiesel con i missili Stinger quadrinati avevano il compito di essere i nuovi semoventi contraerei, con tre batterie su 3 plotoni su 5 mezzi l'uno, in servizio dal '99.
 
I missili controcarri 3LR a guida IR automatica erano i TRIGAT LR con gittata fino a 4.500 m, e capacità antielicotteri e fire-and-forget, resistenza alle ECM e capacità perforante, che sarebbe stato il successore dei MILAN e HOT. il PARS 3MR era il TRIGAT MR, con gittata di 2 km, cosviluppato con la Francia, Belgio e Olanda, simile al 'fratello maggiore', ma per la fanteria, anche lanciabili da mezzi corazzati.
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Il Panzerfaust 3 - Bunkerfaust erano armi anticarro e antibunker, con munizioni con testata doppia con effetto anche antibunker. Il drone d'attacco Taifun era invece un sistema da 150 kg al decollo e autonomia di 4 ore, capace di essere usato per attacco con testata radar millimetrica (MMW) e testata HE/HEAT, capace di identificare ed attaccare un bersaglio e un operatore umano che supervisiona e dà ordini tramite un data-link. Il Taifun era stato iniziato, come programma, nel '97, per essere comprato in ben 2.592 esemplari, da mettere in servizio nei primi 18 nel 2006. Il drone da ricognizione è invece il Brevel, con un raggio d'azione di 30 km, da consegnarsi in sette esemplari dal 2001 al 2007. Erano anche previsti sviluppi ECM e altri carichi per 50 kg al massimo.
 
Invece, per attaccare i bersagli tramite l'artiglieria era previsto il moderno radar phased Array del tipo COBRA, sviluppo congiunto con GB e Francia, e ovviamente c'era il PzH 2000 per valorizzarlo al massimo, ovvero il nuovo semovente d'artiglieria da 155 mm. Ne sarebbe stato consegnato il primo il 1 luglio 1998 secondo i programmi. In tutto ne erano previsti 185., Concon capacità di dirigere il tiro in maniera indipendente e coordinata al tempo stesso, per sparare standosparando con ciascun mezzo appostato per i fatti suoi, senza essere schierati in batterie compatte e vulnerabili. Con le munizioni 'intelligenti' SMART, da consegnarsi dal 1999, si sarebbe ottenuta una maggiore capacità distruttiva contro i bersagli localizzati dal COBRA e dal BREVEL, e ovviamente, da tutte le altre fonti d'informazione.
 
Nel dettaglio, il nuovo radar COBRA ha l'aspetto dei sistemi radar tipo il Patriot, e come tale è un'antenna fissa con scansione in fase, senza capacità di rotazione su tutto l'orizzonte. Il consorzio multinazionale che l'ha prodotta è l'Euro-ART. La commessa passata proprio in quei mesi era per 29 radar e altri tre in opzione, basati su autocarri pesanti 8x8 dotati di un voluminoso shelter sul pianale e il radar all'estremità posteriore dello stesso. Il costo era di 576 mln di dollari, 12 di questi sistemi andavano alla Germania, 10 per la Francia, 7 per il piccolo esercito della Gran Bretagna. Ma in origine si pensava addirittura a 70 radar, quando il contratto di sviluppo venne siglato era però il 1990 e da allora molte cose e in particolare, riduzioni di organico, erano successe ai tre eserciti. Il COBRA, realizzato in 3 prototipi, è stato sottoposto a severe valutazioni e la produzione sarebbe stata a quel punto svolta nel 2000-2005, con entrata in servizio prevista per il 2001. La sua antenna piana ha una portata di 40 km e una copertura angolare di 90° (il che significa che ci vogliono almeno 4 radar per coprire di continuo l'intero angolo di 360° dell'orizzonte), cosa chiaramente accettabile se c'era una linea di fronte chiara, meno se si tratta di una guerra diffusa o di una guerriglia come oramai stava diventando comune nei conflitti a 'bassa intensità'. Il radar di controbatteria era invece pensato chiaramente per combattere contro grandi eserciti convenzionali, in condizioni di mobilità piuttosto elevata. Era operativo dopo 15 minuti dall'arrivo in posizione (tempo ridotto ma non propriamente trascurabile in una guerra di movimento), con la capacità di tracciare oltre 40 batterie nel giro di 2 minuti, protezione NBC per l'equipaggio e possibilità di essere usato anche su pianali 6x6 (nel caso francese). Chiaramente si tratta di un sistema pensato per il confronto con le masse d'artiglieria del Patto di Varsavia in conflitti ad altissima intensità, anche con l'uso di armi nucleari. Tra le sue capacità avanzate, quella di poter discernere, per la prima volta, i razzi dai proiettili d'artiglieria.
Per superare invece i problemi dei campi minati c'era il carro sminatore KEILER, capace di aprire un corridoio di 4,7 m anche contro mine interrate fino a 25 cm, grazie al vecchio sistema dei flagelli, anche se, al solito, si tratta di una concezione probabilistica, ergo era assicurata sì la distruzione, ma del 98% delle mine. Era utilizzabile anche per compiti di sminamento civile. Sempre il Genio avrebbe avuto il ponte mobile M3, mezzo anfibio 4x4 con capacità classe 70 t, ed evoluzione dell'M2 Alligator del 1968. Altre innovazioni: il sistema logistico MULTI con pallet standardizzati, per carichi fino a 14 t su camion commerciali o speciali 8x8. Un'altra risorsa sarebbe stata il rinnovamento dell'addestramento, con l'istituzione del Centro di addestramento al combattimento dell'Esercito, da realizzare partendo dal settembre 1997 per i livelli di compagnia, e poi battaglione entro il 2000. Ovviamente avrebbe compreso tutti i più moderni ausili didattici, laser, simulatori, computers.
 
Per coordinare le informazioni, comunque preziose, di un tale sistema con l'artiglieria esisteva l'Aquila, ovvero l'ADLER, che era capace di ottimizzare l'uso delle risorse e di comunicare tramite l'HEROS con i posti di comando delle batterie. Era da installare sulla maggior parte dei centri di comando delle artiglierie entro il 1998, come primo esempio di un tale sistema dell'Heer, che da questo punto di vista era, nonostante la potenza della sua artiglieria, notevolmente indietro rispetto a molti altri eserciti NATO. Per localizzare i bersagli c'erano, ma solo dal 1990 (prima a quanto parte non c'erano tali sistemi in servizio) i drone CL 289, molto diffusi e noti (in Italia erano presenti per il battaglione con i missili Lance, il Volturno). Era capace di volare entro il territorio nemico fino alla profondità di 170 km, con sensori TV o IR e la capacità di trasmetterli alla base, se questa era entro i 75 km. Il raggio d'azione avrebbe dovuto essere portato a 200 km e la distanza di trasmissione data-link a 125 km. Le pellicole delle macchine fotografiche però erano da sviluppare dopo l'atterraggio del drone (se riusciva a rientrare dalla missione). In futuro sarebbero comparsi anche nuovi sensori, possibilmente un radar SAR. Il successivo KZO (Brevel) era previsto per il 2001, con raggio d'azione di 3,5 km o 60 km e FLIR di bordo, anch'esso interfacciato con l'ADLER.
 
Detto dei sensori, ricordiamo i sistemi d'arma veri e propri. Tornando sul PhZ 2000, esso è un sistema altamente prestante da 155/52 mm, che tra le altre qualità, pur riproponendo la configurazione dell'M109 (ovvero, differentemente dall'abortito SP-70, torretta posteriore e non al centro del veicolo a mò di carro armato), ha una dotazione di ben 60 colpi, ottima precisione, protezione contro le munizioni HEAT. La rapidità di azione è quindi, più che la classica situazione da artiglierie di posizione, paragonabile ad un combattimento 'd'incontro' tra pugili. Il mezzo riceve le informazioni, passa dalla condizione di marcia a quella di fuoco in 90 secondi, può tirare entro 30 km con munizioni normali o 40 km se usa le più costose RAP, con ottima precisione, sparando 3 colpi in 10 secondi grazie ad un sistema di movimentazione dei colpi e a quello di puntamento automatico sulle coordinate note. E' possibile tirare addirittura 10 colpi in un minuto e venti in meno di tre.
 
Per aumentare ulteriormente l'efficacia vi sono anche i programmi per le munizioni intelligenti, le SMArt, previste per il 1999. Ognuno ha due submunizioni eiettate a 600 m di quota e queste, rallentate da un paracadute, cercano poi con un sistema IR, i bersagli. Come le 'Skeet' americane hanno un sistema d'attacco combinato HEAT/KE, ovvero usano una carica cava come 'cannone' per modellare un disco di rame che, deformato dal getto ad alta pressione, diviene poi un dardo perforante. Può sembrare straordinario che si possa fare una cosa del genere con una munizione oltretutto piccola, ma il concetto del 'dardo autoforgiante' non è una novità e rappresenta davvero il punto d'incontro tra armi ad energia cinetica e quelle ad energia chimica. In sostanza, la carica HEAT che esplode non forma un semplice 'jet' di particelle ad alta pressione e temperatura, ma deforma un disco di metallo e crea quindi un vero e proprio proiettile. Nonostante sia giocoforza usare un metallo tenero e malleabile come base (al contrario dei colpi per carro armato), è possibile lanciarlo ad una velocità di oltre 2 km al secondo, tanto da fargli perforare diversi centimetri del ben più duro acciaio. I test di armi del genere erano già iniziati negli USA dai primi anni '80, segno che già allora era possibile costruire una submunizione così tecnologicamente avanzata (con un sensore IR capace di localizzare i corazzati e di non farsi ingannare da mezzi già in fiamme). Esplodendo da circa 20 m di quota (come succede anche se non trova bersagli, autodistruggendosi per ragioni di sicurezza), il dardo colpisce poi il tetto dei mezzi, che è la parte meno protetta, perforandolo (sempre che non impatti contro la piastra frontale dello scafo o altre parti 'dure') con un angolo d'impatto quasi ideale per 'entrare' nella corazzatura. Le cariche di lancio modulari MTLS erano un altro aspetto, ideate per le alte cadenze di tiro dei nuovi semoventi, e quindi più affidabili e prevedibili anche se inserite in canne arroventate dal tiro rapido. Tutto questo rendeva il PzH 2000 il più moderno semovente del mondo, almeno fino all'avvento del Crusader americano. Semovente quest'ultimo, che dopo avere subito una 'cura dimagrante' che lo portò da 55 a 40 t (come se un M1 Abrams fosse stato 'ridotto' a livello di un T-72 o un Leopard 2 ad un Leopard 1) per rispondere ai nuovi requisiti di mobilità strategica (aeroportato, con un max di 2-3 mezzi anziché uno-2 per il C-5 e il C-17), alla fine è stato cancellato del tutto (Come anche l'elicottero RAH-66 Comanche, quello del film 'Hulk') dati i costi esorbitanti dell'avventura irakena che certo non richiedeva tali avanzatissimi equipaggiamenti.
 
 
Quanto ai razzi MLRS, che assieme ai sistemi FH-70 trainati e alle artiglierie leggere erano l'altra faccia dell'artiglieria tedesca, erano previsti miglioramenti per consentire ai suoi potentissimi razzi migliori prestazioni, dato che il peso della testata le limitava a circa 32 km. Gli studi erano per aumentare la gittata a 60 km, possibilmente con la stessa precisione. Si sarebbero evoluti anni dopo nei sistemi di razzi guidati Excalibur, ma nel '98 tutto questo era ancora di là a venire.
 
Per attacchi ancora più pericolosi e in profondità c'erano due altri sistemi. Uno era il drone 'kamikaze' Taifun o KDH, capace di ricerca autonoma, doppia testata HEAT con limitata frammentazione e raggio di 170 km o autonomia di 4 ore. Ma lo sviluppo doveva ancora partire, tanto che era previsto per il 1998. Quanto al sistema TRIFOM o LWL-FK, esso era un vero missile, con gittata di 60 km e velocità di 700 kmh, anch'esso per attacchi a bersagli di elevata importanza nelle retrovie.
 
Per superare invece i problemi dei campi minati c'era il carro sminatore KEILER, ottenuto sfruttando i vecchi scafi di M48, capace di aprire un corridoio di 4,7 m anche contro mine interrate fino a 25 cm, grazie al vecchio sistema dei flagelli, anche se, al solito, si tratta di una concezione probabilistica, ergo era assicurata sì la distruzione, ma del 98% delle mine. Era utilizzabile anche per compiti di sminamento civile. Sempre il Genio avrebbe avuto il ponte mobile M3, mezzo anfibio 4x4 con capacità classe 70 t, ed evoluzione dell'M2 Alligator del 1968. Altre innovazioni: il sistema logistico MULTI con pallet standardizzati, per carichi fino a 14 t su camion commerciali o speciali 8x8. Un'altraTra risorsagli sarebbealtri stataprogrammi, ilda rilevare rinnovamentonuovi dell'addestramentoponti, conveicoli l'istituzioneda combattimento del Centrogenio diDACHS, addestramentobulldozer, alscavatori combattimentoaerotrasportabili dell'EsercitoMZEAM, veicoli da realizzarericognizione partendoantimine dalAAMIS settembre 1997e per ila neutralizzazione del tipo MMSR (entrambi in livellifase di compagniadefinizione). Le operazioni di minamento, invece, erano affidate al mezzo posamine Type 85 e poial battaglionelancia-mine entroSkorpion. Tra i materiali introdotti in questo settore, anche le mine come quelle 'intelligenti' ad effetto orizzontale ARGES, cosviluppata con il 2000solito blocco franco-britannico, in pratica un lanciarazzi controllato da dei sensori. OvviamenteDa avrebbericordare compresotra tuttile itante piùcose modernianche un sistema integrato previsto per coordinare ausilile didatticioperazioni, laserchiamato SPIA, simulatorie il centro di addestramento, computersgià operativo, per la 'documentazione sulle mine', e altre scuole come quella di Munchmunster per i reparti del genio.
 
Le scuole di per sè erano varie e c'erano tra l'altro una scuola ingegneri, una per operazioni aeree, una per operazioni montane e invernali, per l'artiglieria, la logistica la difesa aerea e così via.
 
 
Un'altra risorsa sarebbe stata il rinnovamento dell'addestramento, con l'istituzione del Centro di addestramento al combattimento dell'Esercito, da realizzare partendo dal settembre 1997 per i livelli di compagnia, e poi battaglione entro il 2000. Ovviamente avrebbe compreso tutti i più moderni ausili didattici, laser, simulatori, computers.
 
Per il fante era previsto poi il fucile G36, arma da 5,56 mm che era un nuovo sistema leggero, sostituto sospirato per il vecchio G3 da 7,62 mm. Esso è un'arma molto leggera ma anche molto precisa, e al contempo è apparso il G-22 per tiratori scelti, al posto del G3 con cannocchiale. Esso è preciso, ben più a quanto si sa, del requisito minimo di mettere il 90% dei colpi in una rosa da 30 cm a 600 m delle armi NATO.
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Un esercito moderno non poteva prescindere dalle capacità tecnologicamente avanzate, e allora erano in corso 41 programmi diversi per creare l'ACCIS, ovvero il sistema di comando e controllo dell'Esercito. Esso si sarebbe avvalso tra l'altro del sistema HEROS per i compiti C3I per gli HQ; del BMS per la gestione del campo di battaglia, dell'IFIS per la distribuzione delle informazioni, dell'ADLER per la gestione del tiro delle artiglierie. Le reti di comunicazione erano del tipo WAN e CPCN, radio HF e VHF, sistemi link VHF SEM 93 e telescriventi in HF.
 
La costituzione della 4a Divisione aeroportata, la KDK/4a Div, assegnata al Comando Forze Aeromobili, che aveva sia la competenza del dispiegamento delle Forze dell'Esercito fuori dal territorio nazionale, che delle due brigate aeroportate vere e proprie, la 26a e la 31a, oltre che sul Comando Forze Speciali o Kommando Spezialkraft, in sigla KSK e sul 4° Reggimento Collegamenti.
 
La suddivisione dei compiti della 4a era in 4 divisioni distinte. Esisteva il Gruppo di Comando e Controllo per collaborare con l'Aviazione, la Divisione per il Controllo Amministrativo per l'istruzione delle Brigate e problemi di comando e controllo, la Divisione Pianificazione Operazioni per l'addestramento, e quella per il Supporto delle Operazioni, che include anche le esigenze del personale in tempo di pace e le P.R. Esiste persino il Centro di Supporto per le Famiglie, per risolvere i problemi vari che le famiglie dei militari impegnati all'estero hanno, coordinando varie funzioni, da quella religiosa a quella psicologica ecc., e cooperando con le autorità.
 
Per tenere sotto controllo la situazione in casi di emergenza, esiste (almeno al '98) un gruppo di 20 persone in allerta 24 ore su 24, mentre fino a 200 sono mobilitabili entro le 72. Questo team forma il nucleo del Q.G. del Comandante tedesco dell'Area di Operazioni. Nel primo caso, è solo il personale della 4a Divisione, nel secondo caso, si tratta anche di personale di altre unità.
 
Al 098 c'erano state già varie missioni, dal giugno del '95 si sono avute missioni antincendio nella Grecia (che è davvero flagellata da questi problemi, basti pensare al 2008), e una serie di missioni note come GECONUNPF 1, 2 ,3, GECONIFOR e altre ancora, oltre al mantenimento del QG tedesco della SFOR. Numerose anche le esercitazioni vere e proprie.
 
La forza principale era costituita dalle due brigate aeroportate. La 26a era a Saarlouis, ma in posizione subordinata come capacità rispetto alla 31a di Oldenburg, che faceva parte delle Forze di Reazione Rapida. Esse erano costituite da una cp del QG, 1 cp mortai, una genio, una supporto, 2 battaglioni paracadutisti veri e propri, e uno di paracadutisti controcarro.
 
 
La 25a Brigata Aeroportata di base a Calw era stata sciolta dopo che il 30 settembre 1996 venne costituita la nuova struttura dell'Heer, ma dall'Aprile di quello stesso anno venne creato il comando forze Speciali o KSK, sulla stessa caserma. Entro il 2000 avrebbe avuto 1.000 elementi e la struttura completa. Naturalmente, questo consente di raggruppare in maniera razionale le varie unità speciali, e di far loro compiere le solite missioni ad esse spettanti con maggiore efficienza: ricognizione, protezione VIP, evacuazione civili, combattimento.
 
===Unità d'attacco===