Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest: differenze tra le versioni

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Dopo alcuni anni, esse erano assegnate al 2o Fregattensgeschwader. Risultavano armate con il lanciamissili Mk-41 VLS Mod.3 a 16 celle, sempre dotato di Sea Sparrow ma predisposto per gli ESSM; due RAM Mk-49, il solito cannone da 76, i lanciamissili Exocet (che per la cronaca sono stati presi dagli Hamburg quando questi andarono demoliti nel 1991-95). Previste le mitragliere MLG-27 al posto delle Rh e l'arrivo dei missili RBS-15 Mk3 al posto dei vecchi Exocet. Finalmente è arrivato il potente sonar rimorchiato a bassa frequenza e di tipo attivo LFASS. I sistemi ECM FL-1800 II sono stati aggiornati alla versione 1800S2, mentre i vecchi SCLAR erano in sostituzione con 4 lanciatori TKWA-MASS. Al link 11 è stato aggiunto il link 16 unificato. Naturalmente erano sempre attesi gli NHF-90 e i MU-90, non ancora consegnati.
 
Da queste navi sono state estrapolate le F-124 Sachsen, che sono riuscite a rimpiazzare gli obsoleti LUTJENS del 1969-70, radiati nel 2004, mentre le tre navi che li hanno rimpiazzati in un rapporto uno contro uno sono arrivate nel 2003-2006. Nate come programma congiunto anche con gli olandesi e gli spagnoli, che poi ha preso strade diverse. I due tronconi, questo e l'Horizon erano nati dal fallimento di un programma comune NATO che verteva su nuove navi antieree, come del resto la NFR-90 aveva a che fare con le fregate multiruolo ASW.Entrato in esecuzione nel 1996 con la classe F-124 che costava 2,1 miliardi di euro, ebbe la defezione della quarta nave in opzione dopo pochi anni. Nel frattempo è entrata in servizio la F-219 Sachsen, impostata nei cantieri B&V il 1 febbario 1999, varo 21 gennaio 2001, completata e collaudata il 29 novembre 2002, consegna alla 2a Fregattegeschwader il 31 dicembre 2003: ancora una volta il programma per le nuove fregate tedesche era finito a cavallo tra un'era e un'altra (la 'Guerra al terrore'). Le HAMBURG e HESSEN sono seguite poco tempo dopo: la prima, impostata nel 2000, varata nel 2002, consegnata nel dicembre 2004, e la seconda con tempi rispettivamente 2001, 2003, giugno 2006. La Thuringen è stata depennata nel frattempo. Lunghe 143 m per 17,4 di larghezza, pesanti a pieno carico 5.690 t, non nascondono la propria diretta discendenza dalle F-123, con due motori LM-2500 da 51.642 hp complessivi assieme ai due diesel MTU 20V-116TB93. Hanno 255 effettivi a bordo, autonomia al solito dell'ordine dei 21 giorni o 4000 miglia nautiche. Il raggio d'azione, insomma, è ancora inteso per le operazioni a medio raggio, anche se vale la pena ricordare che si tratta di navi con motori CODAG, ovvero capaci di far funzionare sia i diesel che le turbine allo stesso tempo. La loro sovreastruttura si differenzia sopratutto per i sistemi elettronici di bordo: radar SMART-L a lungo raggio, con una immensa antenna rettangolare, sulla zona di poppa; e la piramide a più facce per l'APAR in banda I multimodale, capace di guidare anche i missili oltre che di scoprire i bersagli e inseguirli. Rispetto alle F-123 le sovrastrutture sono più alte e imponenti, ma sono anche meglio raccordate e più pulit, in particolare la murata dello scafo, che già ha un bordo libero altissimo, non si ferma al ponte di coperta, ma prosegue inglobando tutti e due i blocchi delle sovrastrutture. La sistemazione, alberatura a parte e sovrastrutture raccordate con le murate, non cambia di molto: il cannone da 76 è sempre presente a prua, seguito dal RAM e poi dall'MK .41VL che stavolta ha 32 celle di lancio come fin dall'inizio si era previsto, a livello 'potenziale' per le F-123. Segue la plancia alquanto bassa e larga, l'albero con il radar NB mancano gli STIR di controllo del tiro dato che l'APAR si occupa anche di questo-, un piccolo albero intermedio su cui usualmente è sistemata anche la bandiera, i due fumaioli e la struttura tronco-piramidale poppiera per lo SMART-L, seguito a mò di pulcino dal biancheggiare del RAM di coda; entrambi poggiano sopra l'hangar. La nave è prevalentemente antiaerea e così, dopo tutti gli anni in cui la Bundesmarine ha latitato in sonar a profondità variabile, è tornata ad avere solo quello a scafo lasciando alle F-123 l'incombenza ASW. Del resto i sottomarini non sono negli scenari previsti, più una minaccia di alto livello. I lanciasiluri sono tornati i vecchi Mk32 tripli, che stanno semicoperti dalle strutture a mezza nave, ma lanciano i nuovi MU-90. I Lynx hanno ricevuto i Sea Skua, ma aspettano sopratutto l'arrivo degli NH-90. Aggiornati comunque i sistemi di bordo: sonar di scafo DSQS-24B, due radar multifunzione ARPA 9600-M in banda I e J, sistema di direzione tiro optronico MSP-500 (entrambi della Atlas-electronik), sistema direzione tiro IR Sirius IRST, ECM FL-1800S2, 2 lanciatori Mk 36 SRBOC (ancora loro), sistema comando e controllo SEWACO FD, data link 11 e 16. I sistemi d'arma di bordo sono stati potenziati con 8 Harpoon (che però rischiano di essere ora superati dall'avvento degli RBS-15, che saranno a bordo delle 'inferiori' F-123..), e dal lanciatore Mk 41 con 32 ESSM e 24 SM-2, oltre ai due cannoni MGL-27 da 27 mm .
 
 
===Esercito, novità al 1998<ref>'Speciale Esercito Tedesco', RID maggio 1998</ref>===
Nel 1998 era in atto un'ennesima ristrutturazione dell'Esercito tedesco, con lo scopo di dare un senso all'enorme forza convenzionale dell'Esercito, ora del tutto superata dalla caduta del Muro e del Patto di Varsavia. L'Esercito è stato ridotto ad appena 233.000 unità, ma da aumentare a 500.000 in caso di mobilitazione per crisi e problemi vari, su sette divisioni o 26 brigate, con unità da 37.000 unità, con gruppi d'impiego da 4-5.000 unità, per gli impieghi di mobilità elevata e di prontezza operativa maggiore. L'atteggiamento, da una relativa difesa verso gli aggressori ad una maggiore iniziativa. L'Heeresamt era, come le altre F.A., senza un vero Comandante in capo, ma in tempo di pace dal Ministro dela Difesa e in tempo di guerra dal Cancelliere Federale. L'esercito aveva nel 1998 circa 20 scuole diverse. Il futuro avrebbe dato per il Heeresamt un totale di 950 elementi nello staff di comando, di cui 190 civili.
 
Il Leopard 2 era stato costruito in 2.124 esemplari dal 1979 in poi, in otto lotti, per l'Heer. Era in aggiornamento con il KWS I che era un aggiornamento comprendente munizioni perforate migliorate e canna del cannone aumentata da 44 a 55 calibri, e il KWS II con migliori doti di protezione e di comando e controllo, più il sistema ad immagine termica per l'osservazione da parte del capocarro, e quest'ultimo, nonostante la sigla, è stato fatto in realtà per primo. Si tratta infatti del Leopard 2A5, di cui un primo lotto di 225 mezzi è stato iniziato nel settembre 1995 e terminato nel '98, per essere seguito a breve da altri 125, in collaborazione con l'Olanda e la Svezia, con i suoi Strv 122, che però non aveva per ragioni di costo l'aggiornamento KWS II ma solo il I. Tra i miglioramenti erano previsti, tra l'altro, con movimentazione elettrica e un sistema spall-liner. Il peso era aumentato da 55,4 a 59,9 t. Questo avrebbe comportato tra l'altro la protezione migliorata sui lati e parte anteriore della torretta con corazze di nuova generazione, con un aspetto più a 'cuneo' rispetto alla torre rettangolare originaria. Questo avrebbe comportato però il passaggio dei materiali da ponte dalla classe 60 alla 70. L'Olanda avebbe aggiornato 180 Leopard 2 sui 330 disponibili.
 
Nel frattempo venivano anche aggiornati 52 Fuchs, con corazze ERA e torretta armata di cannone o di mitragliatrice, per l'impiego in missioni di peace-keeping, con peso aumentato a ben 24 t e motore di nuovo tipo, da 315 kW. Per compiti meno impegnativi e di ricognizione, c'erano in programma 166 Fennek, programma tedesco e Olandese nato nel '93 come uno dei primi del dopo-Guerra Fredda. Visto che l'Olanda ne voleva ben 288, fu deciso che sarebbe stata questa a gestire il progetto. I prototipi di questo basso e moderno veicolo corazzato sono stati consegnati nel '97. Esso ha una sagoma bassa non casualmente, per permettere una manovra più discreta sul campo, un'elevata visibilità per il conduttore e una piattaforma per sensori di ricognizione elevabile. Come capacità di carico vi sono 600 kg mentre l'armamento è di un lanciarazzi Panzerfaust 3 e un lanciagranate automatico a 40 mm. L'aspetto in generale non è particolarmente armonioso, ma
 
I mezzi M113 erano ancora numerosi, nonostante la loro presenza dal 1962, e si prevedeva di usare queste 'utilitarie su cingoli' fino almeno al 2010. Ma per farlo c'era bisogno di un programma apposito di mantenimento della meccanica e del miglioramento dell'affidabilità e sicurezza. Ecco quindi il sistema NDV, con circuito frenante doppio e poi anche una nuova trasmissione e motore di nuovo tipo, per quanto riguarda gli M113 oltre le 12,7 t (per i primi c'é solo il circuito frenante). I primi 346 sono stati modificati entro il 1999, poi sarebbero seguiti 1.240 esemplari. I secondi erano in predicato in 812 unità. I Marder 1A3 erano aggiornati con un kit, pensato sopratutto per compiti antimine in missioni di peacekeeping. I Semoventi Gepard erano soggetti al programma NDV per un totale di 147 mezzi dei 420 presenti dal '76 nell'Esercito tedesco. Con interventi mirati alla manutenzione si pensava nondimeno anche di sostituire il sistema compunterizzato analogico con uno digitale e munizioni avanzate, sistema di raffreddamento per il comparto di combattimento e in generale miglioramento del rendimento operativo e disponibilità. Era previsto che il potente sistema antiaereo tedesco venisse aggiornato entro il 2002.
 
Il programma GTK/MRAV/VBCI era per un nuovo mezzo corazzato per la fanteria, e ruotato per sostituire gli M113 e gli FV432. Il consorsio per l'aggiornamento era l'ARGE che comprendeva Rheinmetall, GKN e GIAT. I Wiesel con i missili Stinger quadrinati avevano il compito di essere i nuovi semoventi contraerei, con tre batterie su 3 plotoni su 5 mezzi l'uno, in servizio dal '99.
 
I missili controcarri 3LR a guida IR automatica erano i TRIGAT LR con gittata fino a 4.500 m, e capacità antielicotteri e fire-and-forget, resistenza alle ECM e capacità perforante, che sarebbe stato il successore dei MILAN e HOT. il PARS 3MR era il TRIGAT MR, con gittata di 2 km, cosviluppato con la Francia, Belgio e Olanda, simile al 'fratello maggiore', ma per la fanteria, anche lanciabili da mezzi corazzati.
 
Il Panzerfaust 3 - Bunkerfaust erano armi anticarro e antibunker, con munizioni con testata doppia con effetto anche antibunker. Il drone d'attacco Taifun era invece un sistema da 150 kg al decollo e autonomia di 4 ore, capace di essere usato per attacco con testata radar millimetrica (MMW) e testata HE/HEAT, capace di identificare ed attaccare un bersaglio e un operatore umano che supervisiona e dà ordini tramite un data-link. Il Taifun era stato iniziato, come programma, nel '97, per essere comprato in ben 2.592 esemplari, da mettere in servizio nei primi 18 nel 2006. Il drone da ricognizione è invece il Brevel, con un raggio d'azione di 30 km, da consegnarsi in sette esemplari dal 2001 al 2007. Erano anche previsti sviluppi ECM e altri carichi per 50 kg al massimo.
 
Invece, per attaccare i bersagli tramite l'artiglieria era previsto il moderno radar phased Array del tipo COBRA, sviluppo congiunto con GB e Francia, e ovviamente c'era il PzH 2000 per valorizzarlo al massimo, ovvero il nuovo semovente d'artiglieria da 155 mm. Ne sarebbe stato consegnato il primo il 1 luglio 1998 secondo i programmi. In tutto ne erano previsti 185. Con capacità di dirigere il tiro in maniera indipendente e coordinata al tempo stesso, per sparare stando con ciascun mezzo appostato per i fatti suoi, senza essere schierati in batterie compatte e vulnerabili. Con le munizioni 'intelligenti' SMART, da consegnarsi dal 1999, si sarebbe ottenuta una maggiore capacità distruttiva contro i bersagli localizzati dal COBRA e dal BREVEL, e ovviamente, da tutte le altre fonti d'informazione.
 
Per superare invece i problemi dei campi minati c'era il carro sminatore KEILER, capace di aprire un corridoio di 4,7 m anche contro mine interrate fino a 25 cm, grazie al vecchio sistema dei flagelli, anche se, al solito, si tratta di una concezione probabilistica, ergo era assicurata sì la distruzione, ma del 98% delle mine. Era utilizzabile anche per compiti di sminamento civile. Sempre il Genio avrebbe avuto il ponte mobile M3, mezzo anfibio 4x4 con capacità classe 70 t, ed evoluzione dell'M2 Alligator del 1968. Altre innovazioni: il sistema logistico MULTI con pallet standardizzati, per carichi fino a 14 t su camion commerciali o speciali 8x8. Un'altra risorsa sarebbe stata il rinnovamento dell'addestramento, con l'istituzione del Centro di addestramento al combattimento dell'Esercito, da realizzare partendo dal settembre 1997 per i livelli di compagnia, e poi battaglione entro il 2000. Ovviamente avrebbe compreso tutti i più moderni ausili didattici, laser, simulatori, computers.
 
Per il fante era previsto poi il fucile G36, arma da 5,56 mm che era un nuovo sistema leggero, sostituto sospirato per il vecchio G3 da 7,62 mm. Esso è un'arma molto leggera ma anche molto precisa, e al contempo è apparso il G-22 per tiratori scelti, al posto del G3 con cannocchiale. Esso è preciso, ben più a quanto si sa, del requisito minimo di mettere il 90% dei colpi in una rosa da 30 cm a 600 m delle armi NATO.
 
Altri programmi erano ovviamente, per gli elicotteri. Il TIGER e l'NH-90, essenzialmente. Le consegne erano previste per il 2001 con un totale di 212 mezzi, mentre dell'NH-90 si prevedevano ben 243 unità.
 
Un esercito moderno non poteva prescindere dalle capacità tecnologicamente avanzate, e allora erano in corso 41 programmi diversi per creare l'ACCIS, ovvero il sistema di comando e controllo dell'Esercito. Esso si sarebbe avvalso tra l'altro del sistema HEROS per i compiti C3I per gli HQ; del BMS per la gestione del campo di battaglia, dell'IFIS per la distribuzione delle informazioni, dell'ADLER per la gestione del tiro delle artiglierie. Le reti di comunicazione erano del tipo WAN e CPCN, radio HF e VHF, sistemi link VHF SEM 93 e telescriventi in HF.
 
===Unità d'attacco===