Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Pakistan: differenze tra le versioni

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Il tipo successivo all'era degli F-6 è stato però l'F-7: prima 20 F-7P Skybolt, con 24 modifiche volute dalla PAF tra cui predisposizione per i Sidewinder P e L, e sedile Type IV che richiede tuttavia 139 kmh di velocità minima. Sono andati al No.20 Squn nel 1988, e questo è diventato rapidamente il reparto OCU del tipo. Sono poi giunti altri aerei, per dotarne un totale di altri 3 squadroni, il No.18 e il 20 a Rafiqui, e il No.2 di Masroor. Questi sono stati seguiti da 60 F-7MP consegnati negli anni '90, con sistema RWR e altri sedile MB 0-0, e infine 15 FT-7P da addestramento, biposto. Nel '96 venne anche presentato un biposto con fusoliera allungata di 60 cm per permettere più carburante interno. L'F-7 è un discreto aereo, una sorta di 'F-16 dei poveri' capace di accelerare a 5.000 m da 0,9 a 1,2 mach in 35 secondi, e salire a 18.700 m di quota. Come su tutti gli aerei cinesi, i Pakistani hanno trovato difficoltà dimensionali, dato lo scarso spazio per le gambe. Gli aerei, colorati in tinte varie di grigio, sono attualmente i principali caccia pakistani, in attesa degli FC-1 sviluppati in maniera congiunta tra Cina e Pakistan, ma in pratica questa specie di ibrido tra un MiG-21 e un Mirage F.1 è destinato al secondo, sebbene il costo ridotto lo ha reso interessante anche per altri clienti non particolarmente esigenti, ma insoddisfatti delle capacità degli oramai vecchi F-7.
 
===PAF al '98<ref>Modola, Pino ''L'aeronautica Pakistana'', RID ott '98</ref>===
Al '98 la situazione, per la PAF, era realmente difficile. Uno, c'era il problema più che concreto dei soldi spesi per i nuovi F-16 e mai ridati indietro dagli Americani. Passi per la proibizione di export di tali aerei, date le ambizioni nucleari di Islamabad, ma questa appropriazione indebita è stata causa dell'impoverimento del bilancio PAF, con 650 milioni messi in acconto con estrema fatica che hanno lasciato i Pakistani senza aerei e senza soldi per rimediare diversamente. Si cercava tuttavia di fare qualcosa di meglio, come per esempio, dotare i caccia F-7 del radar FIAR Grifo 7, un 'multimode' leggero e moderno che serve per dare all'agile apparecchio di scuola sovietica un sistema di acquisizione paragonabile a quello dell'F-16. Il programma per l'addestratore K-8 Karakorum, moderno velivolo da addestramento avanzato e attacco leggero (grossomodo tipo l'MB-339, a cui, a parte l'aspetto più squadrato, sostanzialmente somiglia), era per circa 100 apparecchi, di cui però all'epoca solo 6 ordinati.
 
L'organizzazione era su CSM, Rawalpindi (a sud di Islamabad), con un vice e 4 assistenti per l'Amministrazione, Operazioni, Manutenzione, Elettronica ognuna su apposite divisioni. C'erano anche la Direzione dei servizi intelligence e P.R. I tre distretti difensivi del Pakistan ciascuno con un apposito Comando, e vari altri 'alternativi' a Gilgit, Lahore, Malir, Masroor ecc, insomma verso le principali basi operative della PAF. Queste sono suddivise in: Basi Operative Principali, Avanzate, Satelliti, Installazioni Terrestri.
 
Per il primo gruppo: Chaklala, Faisal, Masroor, Mianwali, Minhas, Peshawar, Refiqui, Risalpur, Samungli, Sargodha, tutte attive anche in tempo di pace. Le basi avanzate erano invece Lahore, Mirpur Khas, Multan, Murid, Nawabshah, Pasni, Risalewala, Shahbaz, Sukkur, Talhae, tutti centri attivabili in caso di guerra e solo limitatamente in tempo di pace sedi di attività. Poi v'erano 9 basi minori con minime strutture e spesso anche senza personale: Bhagtanwala, Chander, Chuk Jhumra, Gwadar, Kohat, Ormara, Rahim Yar Khan, Rajanpur, Sindhri. Poi le sei installazioni Terrestri, Badin, Kalabagh, Korangi Creek, Lower Topa, Malir, Sakesar che sono usate per ragioni diverse rispetto alle operazioni aeree, come l'addestramento e scoperta radar. Infine, dieci depositi principali dei quali 2 logistici, 2 manutenzione, 3 munizioni, 3 per elettronica, e il Reparto Centrale per lo Sviluppo Tecnico che completa il tutto.
 
Chi opera in questa rete di basi è un'organizzazione ancora simile al modello anglosassone, quindi Group, Wing, Squadron, tutto dipendente dal Comando Operativo. V'erano molti reparti, spesso compositi, che tra l'altro raggruppavano ben 504 aerei definibili 'da combattimento'. Essi erano suddivisi in 20 Wing su 50 squadroni, ma solo 8 di questi erano 'di volo' e quindi definibili come 'Flying wing': i No. 32-39. Questi avevano 30 squadroni di tutti i tipi, anche quelli non da combattimento. Gli altri 20 erano quindi, assieme ai 12 Wing qui non considerati, reparti di terra: radar, difesa aerea ecc.
 
Poi, scendendo a livello di reparti, gli Sqn 9 e 11 avevano al '98 gli F-16 Block 15, in quanto il No.14 li ha dovuti cedere, riducendo la piccola forza operativa di Fighting Falcons rispetto al già modesto valore iniziale. Troppi i problemi di numeri e manutenzione per tre squadroni. Gli F-16B sono così andati allo Sqn 11. Gli F-7, pur se molto meno evoluti, sono nel frattempo diventati i più importanti: i No. 2, 14, 15, 17, 18, 19 e 20 sqn li avevano all'epoca.Il No.19 aveva i biposto ed era l'OCU del tipo, con 15 FT-7MP. Il no.2 aveva anche gli ultimi T-33 per traino bersagli e altri ruoli secondari, più 2 RT-33 per rilievi cartografici (così lo squadrone ha due squadriglie o 'flight', la A con gli F-7 e la B con i T-33). Nonostante le notizie in merito, i vecchi F-6 erano ancora in carico ai No.17, 23 e 25 (fino a poco tempo prima del '98). Quest'ultimo aveva il ruolo OCU. L'A-5C era per i No. 16 e 26. Uno squadrone di F-6 venne ceduto al Bangladesh di recente. Si prevedeva la radiazione entro il 2000 dei vecchi F-6, anche se questa era già stata postposta per l'indisponibilità dei desiderati 71 F-16.
 
La situazione era molto complicata per i Mirage: il No.5 aveva il IIIEP e 12 IIIRP, il No. i V PA e DPA (ruolo OCU e operativo); il No.8 con i Mirage V PA-2 e PA-3, il No.22, OCU per i Mirage III con i DP e gli OD, Mirage V PA e DPA. Difficile capire precisamente che fine abbiano fatto i Mirage ex-australiani, almeno i monoposto non pare che siano stati qui conteggiati. Eppure c'erano 40 Mirage IIIE ex- A de l'A, con avionica aggiornata.
 
La Guerra elettronica aveva i Dalcon 20F del No.24, mentre il 35th Wing da trasporto aveva il No.6 sqn su C-130B ed E e le versioni civili L-382; il No.12 per trasporto VIP gli F-27,Falcon 20, King Air (uno per tipo) e 3 B707.320 di cui due cargo e uno VIP; infine il No.41 con i Beech Baron per trasporto leggero, Seneca, 172. Vi sarebbero anche un L-100, un An-26, un Y-12 e altri tipi ancora. Infine i sei squadroni SAR, dal No.81 all'86, con due Alouette III l'uno, distribuiti su 6 basi diverse. C'erano anche 4 HH-34B di due squadroni, poi SA-315 Lama, un SA-330 Puma VIP, e forse anche 4 Super Frelon in condizioni di volo.
 
Per rendere attendibile queste forze aeree, v'era bisogno di personale bene addestrato, e c'erano ben 15 scuole, delle quali la più importante era la Combat Commanders School di Sargodha, come anche la scuola di Sci e sopravvivenza (chiaramente utile per una nazione così 'altolocata' per cui un pilota eiettato poteva benissimo ritrovarsi bloccato a 6 mila metri di quota). I due squadroni CSS avevano i Mirage V PA e gli F-7. Lo Sqn 1 di Mianwali aveva invece il Reparto Conversione Caccia, con i vecchi FT-5 e fino a qualche anno prima, degli FT-2.
 
La formazione iniziale invece avveniva sull'MFI-17 Mushshak, ovvero il Saab Supporter in produzione su licenza dal 1981 e consegnato in 90 esemplari, di cui una versione potenziata aveva motore da 210 hp, ma dopo l'esordio nel '93 non pare avere avuto esito. Poi c'erano ancora i vecchi T-37B e infine i K-8 quando sarebbero stati disponibili, fino ad allora ci sarebbero stati gli FT-5, usabili anche come macchine da caccia di difesa ravvicinata ma decisamente obsoleti.
 
Quanto ai materiali, in termini numerici vanno rilevati, forse prima ancora degli aerei, i tipi di armi usate: qualcosa come 8 tipi di AAM tra Sidewinder P ed L, PL-5, PL-7, R-550 Magic 1 e 2, R-530, 5 ASM tra AS-30, AGM-65, AGM-88, AGM-84 Harpoon, AM-39 Exocet; e 5 tipi di SAM, i Crotale, HQ-2B, Stinger, Anza Mk 1 e Mk 2; poi c'erano i cannoni da difesa a.a. Oerlikon e anche i CIWS Phalanx in versione ineditamente terrestre.
 
Quanto agli aerei, non si sa quanti fossero: i Pakistani dicevano 160 F-7, altre fonti 110 forniti in tutto (certamente vero fino al '91) di cui 15 biposto; 6-8 esemplari di K-8 secondo le fonti internazionali contro i 20 dichiarati dai Pakistani; 81 Mirage III oppure 122 secondo i Pakistani; 70 e oltre F-6 contro i 49 dichiarati dai Pakistani, 50 T-37 contro 20 dichiarati. Poi c'é da dire che è sempre sembrato piuttosto strano che solo una cinquantina di validi A-5 siano stati comprati. Insomma, esiste un problema di numeri non di poco conto.
 
La forza dichiarata dai Pakistani era totalmente di 32 F-16, 160 F-7MP, 122 Mirage III, 58 Mirage V, 52 A-5C, 64 F-6, 16 C-130, 25 FT-5, 80 MFI-17 e 14 T-33.
 
==2001, esercito<ref>Housson J.P. ''L'esercito pakistano'', PD gen 2001</ref>==