William Shakespeare/Contesto storico: differenze tra le versioni

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Le caratterizzazioni di celebri attori come Edward Alleyn, interprete di tragedie ambiguamente politiche quali Tamerlano il Grande di Marlowe, (''Tamburlaine the Great'', 1587) già avevano reso necessaria una scrittura teatrale che si affidasse e offrisse spunti al talento dell'attore. Con Shakespeare si assiste a una ancora più completa fusione tra il testo e la sua esecuzione. Shakespeare, a differenza di Marlowe, scrisse drammi corali, vere e proprie macchine teatrali in cui ogni personaggio contribuisce all'incisività dell'insieme. Non si affidò alla perizia del solo Richard Burbage (che pure fu in grado di veri e propri virtuosismi, innanzitutto vocali, alle prese con i personaggi maggiori) ma a quella di un gruppo affiatato. Si trattò del perfezionamento di un vero e proprio ''artigianato teatrale'', come già riconobbe la studiosa britannica Muriel Bradbrook nell'intitolare un suo studio, appunto, ''Shakespeare l'artigiano'' (Muriel Clara Bradbrook, ''Shakespeare the Craftsman''. Cambridge University Press, 1968. ISBN 0521295297), nel quale la scrittura del copione procedeva di pari passo con il lavoro di palcoscenico, misurando i ruoli sugli interpreti, le cui doti migliori dovevano essere valorizzate nella costruzione dei personaggi.
 
[[Categoria:William Shakespeare|Contesto storico]]
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