Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Israele-2: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sdoppio |
|||
Riga 88:
Quanto alle operazioni recenti, l'Esercito ha combattuto, come del resto le altre F.A. duramente durante la guerra del 2006, riproposizione dell'invasione del Libano di 24 anni prima. All'epoca 400.000 israeliani manifestarono contro tale operazione militare, stavolta invece solo pochi sono stati i dissenzienti. Ma nonostante la generale approvazione pubblica, come si sa, le cose non sono andate bene di fronte ad una testarda difesa di Hezbollah, e all'uso di numerosi tipi di missili c.c. moderni che hanno causato perdite elevate anche ai possenti Merkava<ref>Hilmes, R: ''IFV e moderni scenari di minaccia, RID nov 2003</ref>.
===Armi di fanteria e artiglieria<ref>Armi da guerra 81, </ref>===
Una delle prime armi utilizzate dall'Esercito Israeliano è stata la pistola Beretta 51, relativamente poco conosciuta in Italia, ma fabbricata anche dagli Egiziani. Pesava 800 gr con 8 colpi con caricatore monofilare da 9 mm Para. Essa fu disponibile solo dal '57 e costituisce un pò l'anello di congiunzione tra la Mod.34 e la Mod.92.
L'arma standard dell'esercito è il Galil, ma forse la più importante realizzazione è la Uzi, certamente molto popolare e diffusa. La guerra del '47-48 era spesso combattuta negli abitati e i mitra erano molto utili. C'erano da parte israeliana le Sten e vari mitra cecoslovacchi, i quali ultimi attirarono l'attenzione di tale tenente Uziel Gail, perché avevano l'otturatore avvolgente rispetto alla canna, il che rendeva possibile un tiro stabile e una canna più lunga di quanto ci si potesse aspettare da un'arma tanto piccola. Queste mitragliette vz.23 erano state viste con interesse da Gail che ne adattò il tipo per le esigenze di fabbricazione in Israele. Infatti, alle poco affidabili Sten si voleva dare un successore fabbricato in loco, vista la semplicità di realizzare un'arma di questa categoria. E rielaborando le vz.23,24,25 e 26 Gail pensò ad un'arma con caricatore dentro l'impugnatura, seguendo il principio che una mano 'trova l'altra' ovvero, in combattimento, non c'era spesso la lucidità necessaria per fare azioni più complesse di questa, inoltre questo bilanciava l'arma. La Sten inglese e la MP40 tedesca erano armi di facile fabbricazione, con lamiere stampate, e così il castello della sua Uzi sarebbe stato realizzato con un pezzo d'acciaio unico, mentre si fece lo sforzo di far funzionare l'arma in presenza di polvere, terra e sabbia, il che portò alle due scanalature per far uscire la polvere accumulata. Nel '53 questo mitra venne messo in servizio e con il nome del suo ideatore, partecipò poi dai combattimenti del '56 in poi, facile da puntare e portare, leggera e piccola. Ma solo le SF usavano tale arma come standard, e per uso per il personale di seconda linea, o dei riservisti. Presto è diventata tanto popolare, anche all'estero, da diventare un simbolo. Le guardie che protessero Reagan dall'attentatore che cercò di ucciderlo, avevano tra l'altro armi Uzi. Ma l'uso da parte delle SF negli scontri diretti, o l'uso da parte del personale di seconda linea e sopratutto da parte dei carristi (per esempio quelli tedeschi) è rimasta imporante, a parte il vastissimo mercato civile. L'assalto notturno che i commandos israeliani fecero al castello crociato di Beaufort fu un colpo di mano che permise, nella notte del 7 giugno, di mettere sotto controllo questo strategico punto di controllo della zona a Nord del fiume Litani. Fu una battaglia ferocissima con i commandos che si arrampicavano dal pendio del promontorio e poi le mura del castello, potendo usare le Uzi senza problemi dato che erano ben più maneggevoli dei Kalashnikov o dei Galil.
La UZI è disponibile in varie forme, per esempio con calcio in legno, prodotta in Belgio come MP2, ha struttura a sezione rettangolare, spara a colpi singoli o a raffica.
*Dimensioni: 650 mm lunghezza, 260 mm canna
*Calibro: 9x19 mm Para
*Peso: 4,1 kg totale
*caricatore: 25 o 32 colpi
*Prestazioni: cadenza 600 c.min, v.iniziale 400 m.sec
La Mini-UZI è sopratutto per il personale di sicurezza e polizia, con caricatore da 20 colpi standard, grazie all'otturatore leggero arriva a 950 c.min. C'é persino una versione carabina semi-automatica per rispettare le leggi USA con canne lunghe aleno 406 mm, per non trasformarle troppo facilmente in armi automatiche modificando solo il sistema d'alimentazione. La lunghezza, con calcio esteso, è di 600 mm, 360 mm ripiegata. Il peso è di 3,11 kg con il caricatore da 20 colpi, la v.iniziale 352 m.sec
I fucili standard sono i Galil (ultimamente però sono apparse anche le armi del tipo M4 carabina), somiglianti ai Valmet e quindi ai Kalashnikov. Esistono versioni da 7,62 e 5,56 mm, con versioni quali l'ARM con bipiede, l'AR d'assalto, il SAR con canna corta, tutte con il calcio ripiegabile in metallo. Esiste un sistema di uso per le granate da fucile. L'ARM è una specie di fucile-mitragliatore, con caricatori da 35 o 50 colpi o da 10 per le granate da fucile. Essendo un'arma efficace, 'nipote' del Kalashnikov tramite i Finlandesi (ma ufficialmente si tratta di un progetto interamente nazionale) vi sono stati alcuni successi d'export e l'imitazione da parte degli svedesi con il loro FFV 890C, mentre l'R4 sudafricano ne è la copia diretta, fabbricata su licenza e ulteriore esempio di come Israele e Sud Africa interagissero nonostante l'embargo subito da quest'ultimo per l'Apartheid.
Modelli da 5,56 o 7,62 mm:
*Dimensioni: 979 o 1050 mm lunghezza
*Peso: 4,62 o 4,67 kg totale
*caricatore: 35 o 20 colpi
*Prestazioni: cadenza 650 c.min, v.iniziale 980 o 850 m.sec
La versione del Galil per tiratori scelti ha calibro da 7,62x51 mm, ed è successivo ad un tipo noto anche come M26, simile all'AKM sovietico e al FAL belga, ma giudicato non del tutto soddisfacente. Così è apparso il Galil, con canna pesante, massima attenzione per la tolleranza accettata, bipiede ripiegabile, calcio ripiegabile in legno, cannocchiale Nimrod 6x, colpo singolo e caricatore da 20 colpi, canna con un freno di bocca a più luci e predisposizione anche per un silenziatore, ma solo usando speciali cartucce subsoniche di potenza quindi ridotta. Inoltre vi sono sistemi di tiro notturno. Con queste armi, apparse sopratutto negli anni '80, si sono affrontati i tanti scontri a fuoco ed omicidi mirati contro i Palestinesi, con RoE che progressivamente hanno coinvolto anche i bambini se armati di bottiglie molotov, che anche se lanciate contro i corazzati israeliani venivano giudicate 'armi letali che giustificavano un'azione letale'. La precisione di questo fucile adattato è alta, con gittata di 600 m utile, e anche più visto che la rosa realizzata a tale distanze è solo di 300 mm di diametro. E con munizioni scelte e il bipiede si può fare anche di meglio. Non è un'arma estrema, ma più che adatta per le durezze dell'impiego militare di tutti i giorni, mentre il suo normale alloggiamento è in un'apposita custodia con tanto di accessori.
*Dimensioni: 1115 mm lunghezza, 508 mm canna
*Calibro: 7,62x51 mm *Peso: 4,1 kg totale
*Peso: 6,4 kg, carico e cannocchiale 8,02 kg
*caricatore: 20 colpi
*Prestazioni: v.iniziale 815 m.sec
Le mitragliatrici sono ancora largamente le MAG belghe, robuste e popolari armi che sono ancora usate sui carri armati più moderni. Hanno cadenza di tiro di 600-1000 c.min e peso di circa 10 kg. Sono di fatto l'unico concorrente alle MG 3 per successo postbellico, anche se hanno cadenza di tiro inferiore (non necessariamente un male dato l'impiego), e poi le armi tedesche non erano esportabili apparentemente in Israele.
Line 231 ⟶ 278:
*3 'Ashdod', 400 t, 10,5 knts, 62,7 m, 2x20 mm (61-63).
== Note ==
|