Gastroenterologia/Emorragia: differenze tra le versioni

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==Terminologia==
 
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==Inquadramento del caso==
 
Al paziente che si presenta con una emorragia ad origine digestiva bisogna come prima cosa valutarre Le condizioni potenzialmentwspotenzialmente pericolose perr la vita, ovvero il volume ematico residuo in modo da valutasrevalutare il rischio di shock ipovolemico. SISi valuta la FC e la PA e il loro rapporto che normalmente è di 0,5 0,7 e che se supera tale valore deve far ritenere il paziente a rischio di shock. SI valuta all'esame obiettivo il pallore la bassa temperatura alle estremità lo stato di agitazione psicomotoria, tachicardia che sono di prognosi sfavorevole. Si esegue un [[w:esame emocromocitometrico|esame emocromocitometrico]] per valutare e monitorare l'eventualità di una trasfusdionetrasfusione di sIs intero o parzialedelle parti necessarie, in ogni caso il paziente va reidratato con axcquaacqua e elettroliti per via enterica se possibile altrimenti per via parenterale.
 
In casoocaso di sanguinamento acuto il pazioentepaziente va ricoverato in un reparto di terterapia intensiva datodata la opossibilitàpossibilità semper presente dello scockshock.
 
==Localizzazione della perdita ematica==
 
Si esegue il posiizionamentoposizionamento di un sondino NGnasogastrico e si procede all'esplorazione rettale; alcuni esami biochimici si irivelanorivelano utili.
Se dal sondino viene tiratoaspirato materiale ematico u di coloritopcolorito caffeano si penserà ad una emorragia alta di corta o lunga permanenza, a volte è presente anche della bile il che rimanda ad una e di provenienza duodenale
 
La [[melena]] o [[Ematochezia]] all'ispeszioneispezione anale rimandano ad una perdita alta nel primo dcasocaso o del colon, /ultimo tennuetenue nel secondo caso.
Un aspirato gastrico chiaro non esclude l'e. alta in qyuantoquanto unapuò eessere duodenale con piloro competente e chiuso che non da risalita.
 
SI valuta il rapportoorapporto azotemia/creatinemia che in caso di e alta è elevato mentre è normale in quella bassa. I rumori peristaltici sono aumentati nella prima.
 
==Gestione del paziente==
 
BIsognaBisogna racoglierteraccogliere precocemente l'anamnesi per valutare l'andamento acuto o cronico del sangsanguinamento, valutare l'assunzione di anticoag o fans, o la presenzxapresenza di disturbi prodromicoprodromici come sinttomisintomi dispeptici o preesistente ulcera o di neoplasia.
 
Si esegue poi, una volta stabilizzate le condizioni emodinamiche del paziente una endoscopia completa data la possibilità di lesioni multiple.
 
L'80% delle emorragie acute si risolve spontaneamente ma in base al reperto endoscopico classificabile secono Forrest, si deciderà in caso di paz in 1° o 2° categoria il ricovero innin ospedale per poter prontamente rispodere ad una nuova acuzie.
 
===Trattamento===
 
Se si è trovata la lesione per via endoscopica si procede con l'emostasi endoscopica accompagnata da una terapia con ipp[[w:IPP|IPP]] nel caso di em. superiore dovuta a ulcera peptica. Questa terapia deve esser continuata per evitare la riapertura della ferita, bisogna poi valutare anche la presenza e la necessità di eradicaziooeneradicazione di Hp per laperevitare protezionericadute a lungo termine.
 
==E. oscura ==
 
Se l'endoscopia risulta negativa si può sospettare una partenza dal tenue, evenienza rara, che può essere investigata con una rx tenue seriata, una scintigrafia con RBC marcati con Cr51 o con una endoscopia chirurgica (massimamente invasiva, da riservare a sanguinaamentisanguinamenti inportantiimportanti e ricornetiricorrenti), o alla costosa caprulacapsula endoscopica. Alcune volte anche conutilizzando una o più di queste tecniche l'origine rimane oscura.
 
==patologie alla base del sanguinamento e trattamento==