Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Israele: differenze tra le versioni

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*Reparti di volo addestrativi, da trasporto, AEW<ref>Sgarlato, Aerei mar-apr 2005</ref>
 
===Inizi<ref>Take Off, fascicolo 78</ref>===
I primi caccia con la stella a sei punte erano furono gli Avia S.199, realizzati a suo tempo in Cecoslovacchia con cellula di Bf-109G-14 e motore Jumo 211F da 1.368 hp. Il 'Mezec' (mulo) era un apparecchio mediocre, inaffidabile, con comandi troppo sensibili una volta in volo, poco affidabile anche in decollo e atterraggio. Ma gli Israeliani erano alla canna del gas e non potevano fare altro che accettare questi velivoli. Ebbero impiego con il 101° Sqn dopo essere stati consegnati per via aerea dalla ex-Yugoslavia e poi la Corsica. Questa era l'Operazione 'Balack', passata tra il maggio e il 12 agosto 1948. Il primo abbattimento israeliano fu fatto con questi aerei, ai danni di un C-47 egiziano usato come bombardiere. Così questo caccia, basato sul simbolo stesso della Luftwaffe nazista, finì ironicamente per far nascere l'aviazione militare israeliana.
 
*Dimensioni: 9,1 m di lunghezza, 9,92 m apertura alare, 16,1 m2 di superficie alare.
*Peso: 3.540 kg max
*Armamento 2x20 e 2x13,2 mm rispettivamente sotto le ali in pods e nel muso.
*Prestazioni: 590 kmh a 6.000 m, autonomia 850 km.
 
 
Presto si passò senza rimpianti a migliori aerei da combattimento, più affidabili. Gli Spitfire, reperiti in Europa con ben 58 aerei ex-Cecoslovacchi (su 76 ottenuti tra il 1945 e il 1948 da Praga), grazie all'Operazione Velvetta seguirono il passo dei loro compatrioti S.199, decollando stavolta non da Zatek, ma da Kanovica fino ad arrivare, ad Ekron. Tuttavia, prima che fosse data l'autorizzazione all'atterraggio su Podgorica, per rifornirsi prima del balzo sul Mediterraneo, 6 andarono persi per esaurimento del carburante. I 52 superstiti giunsero così in Israele e presto poterono rimpiazzare gli S.199, a cui erano largamente preferiti. Si trattava di Spit Mk IX, tra i più brillanti della famiglia, e altri 5 vennero ricostruiti da rottami lasciati in zona dai Britannici o da esemplari egiziani catturati. A questa prima generazione di Spit israeliani seguirono altri 50 Mk IX ex-italiani nel 1950-51, del tipo LF (per le basse quote, con ali tronche). Questi aerei sarebbero stati poi destinati a servire per qualche anno, prima di finire in Birmania, il loro quinto utente dopo GB, Yugoslavia, Italia e Israele. Agli Spitfire Mk IX si dovettero alcuni successi, tra cui quello, clamoroso, che vide due di loro sorprendere e abbattere una intera formazione di 4 Spit Mk XVIII britannici di ultima generazione, con un pilota ucciso. In seguito distrussero anche un Tempest e due Macchi 205 arabi.
 
Gli Spit erano velivoli ben considerati, pur essendo oramai obsoleti (specie quelli italiani, radiati per manifesti e pericolosi cedimenti). Eppure molto fecero per assicurare la nascita della HHA, specie contro i pericolosi vicini egiziani. L'Italia faceva all'epoca una politica decisamente ambigua, così che mentre riforniva Israele non mancava di fare altrettanto con gli Arabi. Gli stabilimenti Macchi vennero sabotati con una bomba mentre costruivano aerei per l'Egitto. Nel mentre, anche sul nostro suolo avvenivano attentati, come quello in cui rimase ucciso l'asso canadese Beurling, esperto proprio degli Spitfire, ma vittima di una bomba messa sul Norseman in cui volava da un agente arabo.
 
*Dimensioni: 9,56 m di lunghezza, 9,8 m apertura alare, 21,46 m2 di superficie alare.
*Peso: 3.630 kg max, armamento 2x20 e 2x12,7 mm e 227 kg di bombe
*Motore: 1 Merlin 70 da 1.500 hp
*Prestazioni: 656 kmh a 6.400 m, autonomia 700 km.
 
 
Il successivo apparecchio importante fu il P-51 Mustang, apparso verso la fine della Guerra d'Indipendenza, ma rimasto in servizio abbastanza da essere protagonista della guerra del '56. Mentre si stavano trattando acquisti per aerei britannici e francesi, vennero comprati 25 P-51D ex-aviazione svedese. Assieme al Mosquito rimase un aereo importante per diversi anni, cedendo poi solo ai jet da combattimento. P-51 e Mosquito erano i primi aerei multiruolo della HHA che con essi fece il passo definitivo per 'professionalizzarsi' e diventare una forza da combattimento efficace. Nondimeno si ricordano anche le perdite pesanti che subirono i Mustang nell'attacco al suolo, durante la guerra del '56. Il loro motore raffreddato ad acqua con un radiatore molto vulnerabile causò loro parecchie perdite contro il tiro contraerei da terra.
 
*Dimensioni: lunghezza 9,1 m, apertura alare 9,92 m, superficie alare 16,1 m2
*Peso: 3.540 kg max, armamento 2x20 e 2x13,2 mm rispettivamente sotto le ali in pods e nel muso.
*Motore: 1 V-1650 da 1717 hp
*Prestazioni: 590 kmh a 6.000 m, autonomia 850 km.
 
Altri aerei importanti erano i Mosquito, usati come cacciabombardieri, bombardieri leggeri e attacco al suolo. Ironicamente, proprio uno di essi, ma stavolta con i colori RAF, venne intercettato ed abbattuto da un Mustang a quasi 8.000 m, durante la fase di disimpegno britannica dall'oramai ingestibile Medio Oriente.
 
 
===L'era francese e i cloni israeliani===
Il primo aereo a reazione israeliano era il Gloster Meteor, consegnato in una serie completa di versioni a Siria, Israele ed Egitto, e grossomodo nelle stesse quantità. Ma Israele ebbe anche la volontà di equipaggiarsi con macchine più moderne: vennero scelti 24 Mystere II e 24 F-86 di costruzione Canadair. Questi ultimi ponevano un grave problema politico e il governo canadese, per non incentivare la corsa al riarmo in M.O. non diede il benestare. I Mystere, con la loro ala a freccia, erano ancora di là dall'essere disponibili, mentre gli Arabi erano in procinto di ricevere i MiG-15 e 17. L'unica soluzione, per il momento, fu prendere in carico il meglio disponibile, anche se non sufficiente. Nel '55 arrivarono così 24 Ouragan nell'ottobre-novembre 1955, ex-A de l'A. Dato che la Dassault era stata fondata da un ebreo (era la vecchia Bloch) tale decisione fu presumibilmente facilitata. Nel 1961-64 ne giunsero altri 41, in teoria completando così l'esigenza di ottenere 5 squadroni completi (se con una dozzina di macchine l'uno). Esordirono nella guerra del '56, pur essendo ancora pochi, e sebbene non siano mai stati velivoli eccezionali, si comportarono abbastanza bene. La loro sorte ultima fu il Salvador.
 
*Dimensioni: lunghezza 10,74 m, apertura alare 13,39 m,
*Peso: 7.350 kg max
*Armamento: 4x20 e 1.000 kg di bombe, o 16 razzi da 105 mm
*Motore: 1 HS da 2.270 kgs (R.R.Nene su licenza)
*Prestazioni: 930 kmh, autonomia 1.515 km.
 
 
Per superare l'impasse, Israele continuò con i prodotti francesi. Nel '55 era oramai sfumato l'acquisto dei Mystere IIC e degli F-86 Mk 6, ma si orientò su 24 Mystere IVA, con fusoliera allungata, ala con freccia maggiore ma più sottile, motore più potente. Erano diventati, sia pure evolvendosi da un caccia mediocre come l'Ouragan (grossomodo della classe F-84, ma arrivato piuttosto in ritardo), dei velivoli di tutto rispetto e le consegne, avvenute nell'aprile-giugno 1956, consentirono di far sentire per la prima volta un bang sonico in Terrasanta, dato che erano capaci in picchiata di superare mach 1. Questo e i cannoni DEFA da 30 mm consentirono di contrastare i caccia MiG arabi nella guerra scoppiata appena qualche mese dopo. Oltre ai 24 aerei della prima fornitura, verso la fine dell'estate del '56 pare che ne giunsero altri 37 (ma non è sicuro che presero parte ai combattimenti) per un totale di 3 squadroni. Passati da compiti di intercettazione a quelli di attacco al suolo, nel '67 subirono 10 perdite e in seguito finirono anche loro nel Centro america, negli anni '70.
 
 
*Dimensioni: lunghezza 12,89 m, apertura alare 11,115 m, sup alare 32,06 m2
*Peso: 10.420 kg max
*Armamento: 2x30 mm e 1.000 kg di bombe, in seguito anche 2 AAM Shafir
*Motore: 1 HS Verzon da 3,5 t/s
*Prestazioni: 1.100 kmh, autonomia 1.330 km.
 
 
Il progresso tecnico fu molto rapido durante gli anni '50, e in particolare iniziò l'era supersonica. Per gli americani e sovietici si trattò di un traguardo battuto pressoché in simultanea, attorno al '53, con gli F-100 e i MiG-19, entrambi nati dalla rielaborazione delle esperienze con i tipi precedenti (tanto che gli F-100 erano noti come Super Sabre). I Francesi ci arrivarono anch'essi con un progetto chiaramente derivato dai precedenti e anzi, più simile che mai ai Mystere. Esso era il Super Mystère B.2, con prestazioni leggermente supersoniche. Era un risultato di scarso rilievo operativo, ma pur sempre il primo caccia supersonico europeo. Gli Israeliani ne ebbero 36, che grazie al motore con postbruciatore erano in grado di volare a mach 1,15 in volo orizzontale. Il S.M. B.4 era un progetto da 1,4 mach, con motore Atar. Ma si troverà miglior applicazione con il Mirage III a delta. E così i Super Mystère, ancora attivi negli anni '70, vennero seguiti anche nella HHA da questi loro successori, finendo, come gli altri, in Honduras o in Salvador la loro carriera.
 
 
I successori furono i caccia a delta Mirage IIIC, considerati i caccia supersonici definitivi dopo l'intermin dei S.M. La commessa fu per 72 monoposto CJ e 5 biposto BJ, consegnati senza il motore a razzo aggiuntivo (il che gli impedì di prendere i caccia MiG-21R da ricognizione, che all'epoca volavano ad alta quota a oltre mach 1,5), ma con i cannoni DEFA da 30 mm (che andavano rimossi se veniva usato il razzo). Anche se è opinabile che almeno alcuni razzi non fossero comprati, è sicuro che i cannoni servirono bene nelle guerre successive. Anche perché vennero forniti missili R.530, ma non i Sidewinder a corto raggio, che erano americani. I Francesi all'epoca non avevano ancora gli R.550. La mancanza di missili a corto raggio era un problema grave, mentre i missili a medio raggio non sono mai stati accolti con favore dai piloti israeliani. Pare che in tutto gli R.530 ebbero solo un successo, con un tiro da 8 km, per il resto il loro peso di 193 kg (27 di testata) era più che altro un problema da portare sotto il ventre, oltretutto in un solo esemplare. I piloti Israeliani ottennero così i loro successi con l'uso dei cannoni, anche se i loro avversari avevano i missili AA-2 Atoll su larga parte dei caccia MiG-21 e anche, forse, MiG-19. Peraltro molti MiG della prima generazione mancavano dei cannoni e i loro missili erano di dubbia efficacia a bassa quota e a distanze inferiori al km. Solo dopo il 1967 apparvero abbastanza MiG-21MF da un lato, e Mirage III armati con il nuovo Shafir dall'altro. Anzi, i primi missili AAM di questo tipo furono li stessi Atoll, catturati in quantità nelle basi arabe del Sinai. Vennero usati per alcuni anni ottenendo qualche vittoria, e secondo alcune fonti, anche lanciati contro autocarri e mezzi arabi.
 
I Mirage III ebbero subito successo e dovevano essere seguiti da altri 50 Mirage 5 senza la pesante avionica originaria ma con carico bellico portato a 4 t. Questa era la Mirage 5J, ordinata prima della guerra dei Sei giorni, che però non venne mai consegnata causa embargo postbellico. Qui le cose però si sono complicate molto. I Mirage IIIC ad un certo punto vennero copiati integralmente, sia grazie alla disponibilità tecnica, sia grazie allo spionaggio ai danni della Dassault. Ma forse le cose sono ancora più complicate, e vi sono stati sospetti che la prima fornitura di Mirage 5J, presa ufficialmente in carico dall'A de l'A, sia stata in realtà consegnata (e quindi gli aerei francesi sarebbero solo un bluff) con una commessa segreta. In ogni caso, è un fatto che dopo appena qualche anno la IAI ha prodotto il Nesher, (Aquila) messi a punto come una sorta di Mirage 5 o, a seconda della dotazione avionica, III. Queste copie sono state costruite in un numero difficilmente comprovabile: si dice circa 60, ma se si considera che negli anni '70 ben 42 vennero esportati in Argentina, è facile pensare che questi apparecchi, superstiti di un intenso impiego bellico (quantomeno combatterono durante il Kippur) siano stati prodotti anche in quantità maggiori. Quanto ai velivoli della partita originale, furono le 'star' della guerra del '67, con circa 50 vittorie aeree contro appena 4 perdite, ed un certo impiego anche come aerei d'attacco al suolo. In seguito aumentarono il loro punteggio nei combattimenti aria-aria con la guerra d'Attrito, tanto che nessun altro aereo israeliano ha mai ottenuto tante vittorie aeree. E in seguito, la cellula del Mirage III darà origine anche alla sua evoluzione con tecnologia americana, lo Kfir.
 
 
*Dimensioni: lunghezza 14,75 m, apertura alare 8,22 m, sup alare 34 m2
*Peso: 13.700 kg max
*Armamento: 2x30 mm e 4.000 kg di bombe, o 2 AAM Shafir
*Motore: 1 SNECMA Atar da 6,2 t
*Prestazioni: 2300 kmh a 11.000 m, autonomia 2.600 km con 2 t di carico bellico.
 
 
Lo Kfir (Leoncino) ne ha costituito una notevole evoluzione. Mantenne la cellula robusta e semplice del Mirage, ma accorciata per ospitare il motore J79, più pesante ma molto più potente dell'Atar 9C. Era la stessa sottoversione usata per l'F-4E (e per l'F-104S), da 8,2 t.spinta. Presentato ufficialmente nel 1975, ebbe impiego come cacciabombardiere multiruolo negli anni successivi, sopratutto nel 1982. La prima versione era la C-1, senza le piccole alette canard dietro le prese d'aria, messo in servizio in due squadroni. Poi fu la volta del C2 che ne previde l'impiego per migliorare la maneggevolezza. Il biposto era il TC-2, mentre nel 1983 apparve il C7 e il TC7, con avionica migiorata, HOTAS, armi avanzate (anche per il biposto, che è una sorta di interdittore) e rifornimento in volo. La produzione ha superato le 200 unità, ma alla fine degli anni '80 c'erano solo uno squadrone d'attacco e tre da difesa aerea attivi. Alcuni Kfir sono stati presto messi in vendita o in leasing. una quindicina andarono alla Top Gun come 'aggressors', simulanti i MiG-21 e in parte, i MiG-23. Erano certo una minaccia più credibile degli A-4 e forse anche degli F-5, e gli equipaggi degli F-14, abituati a scappare ad alta velocità, si resero presto conto che non c'era verso di sfuggire ad uno Kfir. Per loro fortuna, il Tomcat era più agile e con le ali a bassa freccia poteva invischiare l'inseguitore in un duello a bassa velocità, dove risultava in netto vantaggio (mentre se si restava ad alta velocità l'ala a delta dello Kfir era ideale, come e forse più di quella del Tomcat). Gli Kfir in seguito sono andati ad alcune nazioni, come lo Sri Lanka e Ecuador. La concorrenza di progetti più moderni, anche se più costosi, li ha fatti durare relativamente poco tra i principali mezzi della HHA, sopratutto per via degli F-16 e dei previsti Lavi.
 
*Dimensioni: lunghezza 15,55 m, apertura alare 8,22 m, sup alare 34,85 m2
*Peso: 14.600 kg max
*Armamento: 2x30 mm e 5.000+ kg di bombe, o 2 AAM Shafir
*Motore: 1 J79GE-17 (su licenza Bet-Shemesh) da 8,2 t
*Prestazioni: 2300 kmh a 11.000 m, autonomia 1.200 km con carico bellico
 
 
Il successivo e definitivo caccia israeliano doveva essere il controerso LAVI (giovane leone), una sorta di incrocio tra una cellula di F-16 e l'ala del Mirage, ma stavolta con alette canard di tipo ingrandito rispetto allo Kfir. E' stata un'idea per realizzare definitamente un tipo di caccia moderno e indipendente dalla volontà di governi esterni ad Israele. Va detto però che il motore era l'americano PW 1120, così come tante altre tecnologie derivavano da sistemi americani. In ogni caso era un velivolo che apparve nel 1986, con comandi FBW, e una cellula leggera grazie a materiali compositi ampiamente presenti. Ma nel 1987 già il programma per ben 300 aerei di questo tipo, venne soppresso. La decisione fu dell'agosto, ma l'attuazione del marzo 1988. Il Lavi tuttavia è rimasto a lungo un programma di ricerca notevole, che ha consentito tra l'altro di sviluppare tecnologie tornate buone per programmi successivi.
 
*Dimensioni: lunghezza 14,39 m, apertura alare 8,71 m, sup alare 38,5 m2
*Peso: 19.300 kg max
*Armamento: 1x30 mm DEFA e 9 t di carico su 10 piloni
*Motore: 1 F100-PW1120 da 9,2 t.s
*Prestazioni: 1.900 kmh a 11.000 m, autonomia 3.700 km
 
 
In ogni caso, la IAI si è specializzata ampiamente per gli upgrade dei vari Mirage III/5/50, per esempio con il programma Nammer (Pantera), che comporta la ricostruzione delle cellule con un caratteristico, sgraziato ed appuntito naso riempito di avionica moderna. Esso è stato offerto a varie nazioni, con varie configurazioni specifiche come il tipo Chetaah sudafricano.
 
Infine, tra i velivoli francesi non vanno dimenticati i grossi aerei da trasporto Noratlas, gli elicotteri Super Frelon, gli addestratori Fouga Magister (usati anche come aerei d'attacco, addirittura nel '67 vennero mandati, grazie alla loro controllabilità che gli consentiva di volare molto bassi, ad attaccare postazioni radar durante il primo attacco israeliano; poi ebbero impiego come cacciacarri e contro altri bersagli tattici).
 
Un'altra macchina poco nota, ma molto utile era il Vautour, scelto nel '56 come successore del D.H. Mosquito e controparte dello Il-28 sovietico. L'aereo in parola era un grosso velivolo multiruolo, con ali a leggera freccia e motori subalari. Ne esisteva anche un tipo da bombardamento leggero e nucleare, senza armi fisse, ma pur potendo portare oltre 4 t di armi non venne mai esportato al di fuori della Francia, restando piuttosto a far parte della Force de Frappe.
 
Le versioni esportate in Israele furono i monoposto A d'attacco al suolo: inizialmente ordinati dai francesi in 300 esemplari, poi ridotti ad un decimo, arrivarono in 19 esemplari in Israele, a partire dal 1958. A questi grossi bireattori seguirono 5 Vautour II-N da caccia notturna del 1959-60, e si riconoscevano dal radome del radar e dal secondo operatore dietro il pilota, nell'abitacolo.
 
Questi pochi aerei, un paio di dozzine in tutto, ebbero impiego contro gli obiettivi più lontani, come Luxor e anche l'Irak. La loro dotazione d'armamento e autonomia erano impressionanti, dato che in una cellula da 20 t c'era spazio per un solo pilota e per il resto, carburante e un certo livello di avionica. In seguito i superstiti ebbero impiego come aerei ECM.
 
*Dimensioni: lunghezza 15,57 m, apertura alare 15,1 m, sup alare 45 m2
*Peso: 19.380 kg max
*Armamento: 4x30 mm, fino a 10 bombe o 240 razzi interni, più 2 bombe o 76 razzi subalari
*Motore: 2 SNECMA Atar 101 da 3,5 t
*Prestazioni: 980 kmh a 12.000 m, autonomia 2.900 km
 
 
Detto dei protagonisti, vale la pena di citare il maggiore successo durante la guerra
 
 
===F-4 Phantom<ref>Il testo è basato sul pezzo di wiki.en, ma lo considero 'compatibile' perché a suo tempo scritto da me con le fonti che là sono presenti nella sezione apposita</ref>===
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I ricognitori erano un altro capitol, per esempio i 3 F-4E(S) che erano dotati di camera HIAC per missioni di ricognizione. Prima era in pod, ma limitava la velocità, poi si pensò ad una sorta di MiG-25 israeliano, l'RF-4X con raffreddamento per i bordi alari e velocità fino a 3,2 mach. Ma questo venne cancellato nel 1975. Al suo posto, come sistema di compromesso, venne sistemata la camera nel muso di 3 Phantom 'normali', uno dei quali venne abbattuto sul Cairo a 5.200 m. E' grossomodo l'unica cosa che si sa della loro attività.
 
I Phantom continuarono a combattere a lungo, fino alla distruzione dei SAM con missili Srhike e Standard ARM nel giugno 1982 durante l'Operazione 'Pace per la Galilea'. Ma oramai era tempo che essi cedessero il passo agli F-15 e F-16. Una vittoria, contro un MiG-21, chiuse il totale stimato di oltre 110 vittorie per i Phantom, noti anche come 'Rhino' per la loro 'corporatura' possente. Nel frattempo arrivavano anche nuove armi: i missili Python, Gabriel, Popeye. Anche per questo i Phantom, data l'indisponibilità di sufficienti e costosi F-15I, vennero aggiornati. Inizialmente si pensava anche di sostituire i motori con i PW 1120 da oltre 9 t di spinta (erano quelli del Lavi), ma costava troppo tale rimotorizzazione e così ci si concentrò sull'avionica. Il Kurnass 2000 ebbe così HUD Kaiser, DMC, APG-76, computer di missione ACE-3, HOTS, ASX-1 TISEO, missili AGM-142 Popeye. Il primo volò l'11 luglio 1987 e in seguito ebbe diverse dozzine di successori, un totale di 55, che hanno incrementato le loro capacità ad una frazione del prezzo tipico di un aereo del tutto nuovo (8 mln di dollari l'uno), mentre la Turchia ha anch'essa scelto il Kurnass per aggiornare gli aerei di sua proprietà. InAlla tuttofine idegli anni '80 gli F-4 Phantom israelianiII consegnatierano 115+12 RF-4E su 5 sqn. In tutto hanno subito almeno 55 perdite in combattimento (più quelle in azione) ementre i loro piloti hanno dichiarato 116 vittorie. Verso la fine degli anni '90 c'erano ancora 112 aerei negli sqn. 119, 142 e 201.
 
Unità in cui hanno militato:
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*No. 115 Squadron
*No. 119 Squadron Atalev (Bat) טייסת העטלף
*No. 201 Squadron Ahat (The One) הטייסת האחת
 
 
===A-4===
La Guerra dei Sei Giorni fu una vittoria israeliana chiara e devastante, ma non tutto andò nella maniera più consona. La mancanza di un aereo d'attacco tattico specializzato era una carenza, a cui venne rimediato con l'acquisto dell'economico ma efficace A-4 Skyhawk. Non meno di 258 gli aerei consegnati. Si cominciò con 90 A-4H e 10 biposto TA-4H, poi si continuò con 117 A-4N. La successiva fornitura fu per 28 A-4E e 13 A-4M di ultima generazione (quelli prodotti specificatamente per i Marines perché l'USN nel frattempo aveva scelto l'A-7), consegnati per ridurre i danni della guerra del Kippur. La linea di Skyhawk fu subito usata intensamente, già durante la Guerra d'attrito. Non c'é dubbio che gli Skyhawk si dimostrassero macchine molto efficienti e popolari, già noti anche come 'scooter'. La capacità di combinare una cellula piccola e leggera con un carico bellico di diverse tonnellate, piccole dimensioni, semplicità e maneggevolezza erano tali, che il successore A-7 Corsair II non è riuscito a sostituire l'A-4 che anzi ha avuto aggiornamenti continui, come il motore degli F-18 (sena AB) per gli aerei di Singapore, o il radar dell'F-16 per le macchine neozelandesi e argentine. Gli A-4 sono diventati, specie nel tipo F, anche gli aggressor della Top Gun, con un rateo di rollio che si avvicina ai 720° sec (due giri sul proprio asse al secondo) e una salita rapida grazie all'alleggerimento ottenuto in questo modello. Israele ne perse molti in azione, ma con risultati notevoli. Già prima del 1973 i missili SA-7 erano conosciuti come minaccia, e per affrontarli, oltre ai flare, venne spesso usato un tubo di scappamento allungato per limitare i danni della loro esplosione. Verso la fine degli anni '80 restavano in carico circa 40 A-4H e una settantina di A-4N su 3 squadroni.
 
'''A-4N''':
*Dimensioni: lunghezza 12,27 m, apertura alare 8,38 m, sup alare 24,16 m2
*Peso: 11.115 kg max
*Armamento: 2x30 mm e 4.100 kg di bombe, o 2 AAM Shafir
*Motore: 1 PW J52 da 5,1 t.s
*Prestazioni: 1100 kmh a 11.000 m, autonomia 1.200 km
 
===F-15===
Dopo la guerra del Kippur la HHA fu intenzionata a fare acquisti importanti per potenziarsi: lo Kfir e in prospettiva il Lavi, l'F-16 con un primo lotto per 3 squadroni (75 aerei), e naturalmente non mancò tra i programmi il super-caccia F-15 Eagle come successore, nel settore 'pesi massimi', del Phantom. Non è chiaro se l'F-14 Tomcat sia stato valutato, ma eventualmente trovato troppo costoso e con troppa avionica sofisticata per le esigenze israeliane. Resta il fatto che, mentre l'Iran aveva scelto l'F-14, Israele scelse il rivale F-15. Con questo primo ordine vennero consegnati 23 A e 2 biposto B. La loro consegna fu molto sollecita, dato che già dal dicembre 1976 arrivarono in Israele. Già l'anno dopo iniziarono le operazioni contro i Siriani, con diverse vittorie prima dello stesso 1982, l'anno della loro consacrazione. Questo, nonostante che il successivo programma per 25 F-15A venne ridotto a 15. Gli Eagle ottennero circa 40 vittorie aeree contro le 44 degli F-16 e la sola degli F-4 durante la guerra dell'82. Gli F-15 erano riusciti, pur essendo molto meno numerosi, ad ottenere, stando alle rivendicazioni israeliane (largamente confermate anche dai Siriani) quasi lo stesso successo dei più numerosi F-16. Peraltro questi vennero usati anche come cacciabombardieri, ma questo non sminuì il successo degli Eagle, ben più costosi ma in termini assoluti, dei veri 'supercaccia'. I vecchi MiG-21 e i pur potenti MiG-23 non ebbero molte chances. Sebbene i Siriani non sempre fossero dei bersagli immobili (un AA-8 danneggiò un F-15, un MiG-23 sfuggì a ben 4 Sparrow), i risultati furono sconcertanti. All'epoca il Patto di Varsavia era difeso da MiG-21 e 23: il fatto che dozzine venissero abbattuti dagli F-15 e 16 senza perdite (almeno non ufficialmente dichiarate) era davvero inquietante per gli equilibri tra i due blocchi, e senza precedenti nemmeno per gli standard del Medio Oriente.
 
La ragione del successo israeliano va ricercata in vari fattori: addestramento molto più approfondito, aerei con un radar multimodale largamente superiore alla concorrenza, missili AAM Sidewinder L (già dimostratisi letali, poco tempo prima, contro gli aerei argentini, che ironicamente erano spesso ex-israeliani) e Python. Non meno importante fu il sistema C3I che anzitutto verteva sui piccoli ma efficacissimi E-2C Hawkeye, il cui radar APS-125 poteva controllare lo spazio aereo siriano con portate utili di almeno 300 km, seguendo e segnalando fino ad oltre 200 bersagli per volta. Questo, mentre i radar siriani in Libano erano pressoché distrutti. Molti aerei da caccia siriani non ebbero nemmeno idea di essere sotto attacco finché non furono colpiti. I MiG erano macchine prestanti, ma con una visibilità insufficiente per i loro piloti, anche se aiutata dagli specchieti retrovisori. I piloti degli F-15 e F-16 così potevano sapere dov'erano i loro avversari appena staccavano le ruote da terra, localizzarli al radar da decine di km di distanza, avvicinarsi e tirare alle loro spalle missili IR ad alte probabilità di abbattimento, ben superiori rispetto alle vecchie generazioni tipo l'Atoll e il Sidewinder B. A parte questo, potevano difendersi altrettanto bene dato il controllo radar, i sistemi d'allarme elettronico, e la perfetta visuale garantita dai loro tettucci. Le capacità di manovra a 9 g dell'F-16 non ebbero molto modo di essere sfruttate data tale situazione. Infine, la mimetizzazione rendeva difficili da vedere gli F-16 e anche gli F-15. I missili Sparrow invece, non furono un grande argomento: anche gli F, migliorati molto rispetto ai vecchi E, non ebbero particolare uso e successo, con poche vittorie accreditate e molti lanci mancati. Il tipo migliorato M era giusto in fase d'introduzione quell'anno, ma non è facile dire se Israele lo ebbe subito in carico (mentre l'F era stato in servizio fin dal 1977, prima gli F-14 e forse gli F-15 usavano l'AIM-7E-4 con sistemi adatti ad operare con i nuovi radar ad alta potenza dei 'teen fighters', tant'é che essi erano i missili usati, per esempio dagli F-14 iraniani, rimasti senza ulteriori rifornimenti americani dopo la rivoluzione del 1979). Dopo la guerra del 1982 vi fu un certo imbarazzo americano a sostenere Israele (come del resto dopo l'attacco ad Osirak), ma l'embargo durò davvero poco. Le forniture successive, alla fine degli anni '80, riguardarono 11 F-15C e 5 D.
 
Che l'F-15 fosse un caccia eccezionale, dal punto di vista cellulistico, fu evidente anche dal basso rateo di perdite per incidente. Uno grave fu quello del maggio 1983. Durante un finto duello contro gli A-4, un F-15B ebbe una collisione diretta con uno dei piccoli aerei d'attacco. Questo era in volo rovescio quando esplose letteralmente contro l'ala destra dell'Eagle, strappandola quasi totalmente. Il pilota dello Skyhawk si salvò, mentre l'Eagle precipitò verso terra. Tuttavia, dopo una caduta in vite di circa 3 km, il pilota riuscì a riprendere il controllo dell'aereo a 1.200 m, e subito scese verso la base a 640 kmh, cercando di non scendere sotto i 560. Questo era un problema apparentemente impossibile da risolvere: con il debole e stretto carrello d'atterraggio era difficile pensare ad un atterraggio d'emergenza con velocità così elevate: al posto della solita velocità di circa 230 kmh all'atterraggio, l'Eagle si presentò a 560 kmh abbondanti, toccando terra a ben 460. Fortunatamente gli pneumatici non esplosero: con una simile velocità l'energia in corpo dell'Eagle era 4 volte il normale (anche se bisogna sottrarre la massa dell'ala destra, quasi totalmente mancante) e rischiava di disintegrarsi all'atterraggio. Invece, con l'uso delle barriere d'emergenza e dei freni si riuscì a fermarlo prima che consumasse tutta la pista disponibile. In seguito venne riparato ed è tornato operativo. Ovviamente Israele ha tutto l'interesse a non privarsi di qualcuno dei pochi, preziosi Eagle, e di pubblicizzare quest'impresa di uno dei suoi 'manici'. Ma la capacità di controllo dei comandi di volo dell'aereo è stata davvero eccezionale, nessun altro aereo forse riuscirebbe a tornare a casa senza un'ala<ref>Nativi Andrea, ''F-15 Eagle: il caccia'' RID Giugno 1991</ref>.
 
*Dimensioni: lunghezza 19,43 m, apertura alare 13,05 m, sup alare 56,48 m2
*Peso: 30.800 kg max
*Armamento: M61 Vulcan con 920 colpi e 7.258 kg di carico o 8 AAM e serbatoi
*Motore: 2 F100-PW100 da 10,8 t.s
*Prestazioni: 2.660 kmh a 12.000 m, autonomia 3.100 km