Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Israele: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{Forze armate mondiali}}
[[File:Flag-of-Israel(boxed).png|150px|left|thumb]]
Le IDF (Israli Defence Forces) sono tra le più note e rinomate F.A. a livello mondiale. Questo accade per molte ragioni, tra cui quella d'essere state protagoniste, nel bene e nel male, di numerose guerre e scontri armati, che ne hanno fatto uno strumento efficiente e versatile, generalmente in anticipo nel trovare sia i problemi che le soluzioni delle tattiche e tecnologie belliche. Per esempio, furono i jet e i carri israeliani che soffrirono dello shock missilistico durante le prime fasi della guerra del Kippur del '73, mentre 6 anni prima, l'affondamento dell'Eilat fu l'inizio di una nuova era della guerra sui mari, quella dei missili. Quelle stesse armi, però, vennero sconfitte nel '73 (vedi [[w:Battaglia di Lakatia|Battaglia di Lakatia]]), mentre i SAM siriani nell'82 vennero sconfitti duramente, così come i team di cacciacarri siriani e dell'OLP non riuscirono ad arrestare le colonne dei carri che penetravano massicciamente nel Libano del Sud. Tutto questo fu possibile grazie all'apprendimento dai propri errori e dai progressi nemici, con una notevole flessibilità operativa che già dopo i primi giorni della guerra del Kippur consentì quasi di annullare l'originale sorpresa tattica degli arabi. Nel 1982, quegli stessi SAM (e anche tipi più moderni) che annientarono dozzine di aerei israeliani, vennero distrutte nella valle della Bekaa senza nemmeno una perdita. Ma in seguito le cose sono cambiate. Scomparsi i grandi nemici 'convenzionali', cominciando dall'Egitto (accordi di Camp David), la relativa debolezza siriana (la cui capitale Damasco è letteralmente sotto tiro dell'artiglieria israeliana), la scomparsa del regime di S.Houssein, l'unica vera problematica di Israele e la sua sicurezza resta la [[w:Questione Palestinese|Questione Palestinese]].
 
Line 9 ⟶ 10:
Si pensi che in tutte le guerre arabo-israeliane si stima che siano stati usati dai contendenti un totale di ben 32.000 carri armati, dei quali 4.300 messi fuori combattimento. Eppure nel 1948 la forza corazzata israeliana aveva solo 16 carri armati e gli avversari Arabi non molti di più. E l'importanza dei carri armati ha continuato ad essere posta al vertice delle necessità dei vari eserciti della regione. Sarà per via che il terreno è vasto, arido, aperto, e quindi ideale per il movimento dei corazzati, mentre è molto difficile muoversi senza essere notati. Questo può essere compensato dalla maggiore resistenza dei carri armati ad ogni sorta di offese, anche se gli attacchi aerei e l'artiglieria moderna sono capaci di sterminare anche le colonne corazzate. Ma in ogni caso, al contatto con il nemico, sono i carri armati a dovere sostenere il grosso dell'urto, e sono loro che consentono con la spessa corazza che li ricopre, di proteggerne gli occupanti. I carristi hanno un tasso di mortalità decisamente ridotto rispetto alla fanteria leggera, e se i loro mezzi possono operare in condizioni di superiorità aerea, come è stato nelle guerre arabo-israeliane, il gioco è in larga misura a loro favore. Naturalmente, questo non significa che i carri possano operare da soli: la fanteria è sempre necessaria laddove i combattimenti divengano accaniti e prolungati, specie in spazi ristretti. Il Genio è parimenti fondamentale per aprire varchi in ostacoli o campi minati altrimenti insuperabili. La fanteria è necessaria sopratutto contro i cacciatori di carri nemici, che possono essere anche civili armati di bottiglie molotov. Separare i carri dalla fanteria è per la seconda, ma sopratutto per i primi, molto penalizzante. Nei centri urbani, come è diventato noto da Varsavia in poi, i carri isolati sono bersagli più che predatori. Durante la guerra del Kippur, i contrattacchi delle brigate israeliane vennero infranti dalle difese missilistiche egiziane, data la mancanza di cooperazione con l'artiglieria e gli aerei. Sul Golan, i carri israeliani vennero messi ko a dozzine dai cacciatori di carri siriani, che poi vennero 'eliminati' da reparti di paracadutisti. Durante le operazioni del 1982 furono le corazze ERA a salvare dozzine di carri dalla distruzione e a limitare i danni fatti dai missili dell'OLP e della Siria. Ancora nel 1991 lo Zahal o Tsahal, aveva 110.000 effettivi e ben 3 divisioni corazzate di pronto impiego. I suoi 800 Merkava, 2.000 M48 e M60, alcuni Centurion, T-54, 55, 62 di preda bellica ne facevano la settima potenza mondiale per unità corazzate, dietro a URSS, USA, Cina, Germania, Siria e Corea del Nord.
 
[[File:Flag of Israel (1948).svg|150px|left|thumb]]
Ma procediamo con ordine. Le prime forze corazzate , ovvero le '''Heyl Shirion''', nacquero con gli autoprotetti artigianali usati dall'allora Hagana, l'esercito dei coloni ebrei, rigorosamente clandestino, realizzando attorno al 1947 dei mezzi per la protezione di autocolonne dalle imboscate arabe. Essi erano autocarri leggeri civili da 3-4 t di capacità di carico, protetti solo con assi di legno da 50 mm a loro volta rivestite, anche per ragioni anti-incendio, da acciaio spesso 4 mm, sia internamente che esternamente. Questa sorta di primitiva corazza composita era considerata sufficiente per fermare le armi della fanteria. Ma i veicoli erano lenti e goffi, specie in salita, e del centinaio realizzati molti andarono perduti. Una decina di carcasse sono diventati monumenti ai caduti della Guerra d'indipendenza, quella cioè, del 1947-48. Poi giunsero i veri corazzati, comprati sul mercato dei surplus militari da rivenditori compiacenti. Semicingolati M3, M9, autoblinde M3 White, spedite segretamente e poi modificate con corazze e armi aggiuntive. Questa è una pratica che resterà a lungo in auge, del resto: nel 1991 venne scoperto in Italia un carico di carri armati ex-sovietici spediti segretamente dalla Germania riunificata ad Israele, a scopo di valutazione.
 
Line 223 ⟶ 225:
 
*Reparti di volo addestrativi, da trasporto, AEW<ref>Sgarlato, Aerei mar-apr 2005</ref>
 
===F-4 Phantom<ref>Il testo è basato sul pezzo di wiki.en, ma lo considero 'compatibile' perché a suo tempo scritto da me con le fonti che là sono presenti nella sezione apposita</ref>===
[[File:F-4E-Phantom-Kurnas-2000-with-camera-pod-hatzerim-1.jpg|330px|right|thumb|Il Kurnass 2000]]
''Ero lì quando arrivarono per la prima volta. Avevo partecipato alla guerra del Sei giorni, visto miei amici esplodere in aria. Eravamo gente abituata alla realtà della guerra e a non farci impressionare da nulla. Ma quegli aerei lasciavano davvero a bocca aperta''. Questo è il commento 'testuale' di uno dei primi piloti (citando l'enciclopedia Take Off) israeliani che vide arrivare i Phantom II. Essi erano aerei non solo nuovi, ma anche diversi. Per chi era abituato ai piccoli monoreattori Mirage essi rappresentarono una sfida tecnica già nel padroneggiarne la corretta manutenzione, e tutto il resto. Ma il gioco valse la pena, e il Phantom è rimasto forse il più popolare aereo della HHA, a parte l'F-16 e nonostante il molto meno diffuso successore F-15, i vari Mirage e Kfir, e i piccoli Skyhawks. In ogni caso, esso ha combattuto come punta di diamante dell'aviazione per oltre 10 anni, sopratutto nella guerra d'Attrito e poi in quella del Kippur. Non era invincibile, come si vedrà poi, ma di sicuro la sua potenza di fuoco e le prestazioni elevate tornarono molto comodi per gli Israeliani: ''volando bassi fin sull'obiettivo nessuno poteva fermarci. Più tardi impararono come renderci la vita veramente difficile con cannoni e SAM, ma all'inizio (la Guerra d'attrito) eravamo davvero in vantaggio'' continua a narrare il pilota (a dire il vero con termini anche più coloriti, qui sono solo sintetizzati).
 
Israele è stato cliente di almeno 220 F-4 e RF-4E, tra il 1969 e il 1976. Consegnati nel quadro degli aiuti americani alla Tsvah Haganah le Israel/Heyl Ha'Avir (Israeli Air Force), essi erano chiamati 'Kurnass' ovvero 'martello da fabbro', oppure Orev (corvo) nel caso dei tipi da ricognizione.
 
Il Phantom era già un obiettivo israeliano almeno del'65 e c'é persino chi dice che se ne videro in zona dal 1962 (con scalo in Libia: forse fu un volo di test?), ma fino al '67 fu la Francia ad assicurare l'esistenza dell'aviazione israeliana con ogni sorta di aerei, dai Magister ai Vautour, per non dire degli elicotteri Frelon. Dopo la guerra del '67, vista da alcuni come guerra 'preventiva' e da altri come 'guerra d'aggressione' (con valide ragioni da entrambe le parti), sta di fatto che la Francia e la Gran Bretagna smisero di supportare i programmi militari israeliani. Subentrarono gli Stati Uniti e il loro supporto da allora non è mai venuto meno. La cosa dà l'idea di come possa essere diverso il pragmatismo da qualunque dichiarazione d'intenti: fu proprio nel '67 che la nave-spia Liberty americana, venne attaccata da Mirage e motosiluranti, riportando gravi danni e la perdita di dozzine di marinai. Da allora gli USA hanno tolto progressivamente le navi dai servizi ELINT, preferendo gli SSN e gli aerei, oltre ovviamente allo spionaggio e ai satelliti.
 
Nonostante questo che fu subito liquidato come 'incidente' (la grossa nave americana venne scambiata per un'unità egiziana), venne autorizzato da Johnson già il 7 gennaio 1968, con tanto del supporto di Bob Kennedy. L'accettazione avenne alla presenza di Golda Meir e Moshe Dayan, il 5 settembre 1969, e già il 22 ottobre gli aerei debuttarono in azione. Questo era dovuto all'emergenza della guerra d'Attrito, in cui l'Egitto continuò le azioni contro Israele contando di 'stancarlo' prima. Il primo contratto era per 44 F-4E e 6 RF-4E (Peace Echo I). Gli Egiziani avrebbero usato sopratutto le artiglierie e inflitto perdite troppo gravi alla piccola nazione d'Israele, che adesso occupava il Sinai. Ma Israele rispose con l'aviazione infliggendo perdite anche maggiori e così di fatto vinse il conflitto, anche se non senza danni. L'11 novembre 1969 avvenne il primo abbattimento ai danni di un MiG-21, il 2 aprile 1970 si sa di un abbattimento subito invece da un F-4. Per superare la minaccia degli attacchi dei Phantom, data la scarsa efficacia a bassa quota degli SA-2, vennero consegnati anche gli SA-3, ma non ancora gli SA-6 (sorpresa tattica della guerra successiva). Arrivarono anche 5.000 consiglieri militari sovietici come anche diversi reggimenti di MiG-21. Tuttavia il 30 luglio, 4 Phantom ne attirarono alcuni in una trappola in cui altri 8 aerei, del tipo Mirage, intervennero fino a che 5 MiG e un pilota russo non andarono persi contro 1-2 Mirage danneggiati. Nel frattempo continuavano le perdite, specie dovute ai SAM: quelle note sono tra l'altro una il 30 giugno, una il 5 luglio, due il 18. I programmi 'Peace Echo II e III' del 1970 portarono altri 24 F-4E e due RF-4C (in supplenza dei futuri 6 RF-4E) di cui 18 ex-USAF, poi altri 12 per l'Operazione Peace Patch, consegnati nel '71. I Phantom, con la loro capacità di recapitare fino a 3-6 tonnellate di carico sul bersaglio, superavano anche i Vautour, anche se non ne avevano il lungo raggio d'azione. Vennero usati anche come caccia da intercettazione, abbattendo due Su-7 il 9 settembre 1972 e peggio ancora, un Boeing 727 libico nel gennaio successivo. Nel frattempo, le conversioni aumentavano: prima il 201 sqn, poi No.69, poi il No.107 già entro il '71, e così via. Sembrava che ve ne fossero già a sufficienza per difendere Israele da eventuali aggressioni.
 
Questo non impedì di consegnare, sotto il contratto FMS Peace Echo IV altri 52 Phantom, inclusi 24 ex-USAF. Questi ultimi erano un plus dovuti all'emergenza Yom Kippur. Quando questa ebbe inizio c'erano 122 F-4E e 6 RF-4E. Dato che inizialmente gli Egiziani ottennero una sorpresa tattica per l'efficacia e densità delle loro difese antiaeree, e per la mancanza di ECM efficaci contro i missili a guida semiattiva (i precedenti tipi sovietici erano a guida radio, ma del resto in Occidente c'erano già gli HAWK e i Terrier/Tartar con tale sistema di guida, per non dire degli Sparrow e Sea Sparrow). I Phantom furono subito in grado di intervenire contro l'ondata iniziale dell'attacco egiziano, tanto che un paio di loro abbatté addirittura 7 aerei nemici e altri distrussero 5 Mi-8 sul deserto del Sinai, che trasportavano gli incursori egiziani. Per lungo tempo si è detto che questa ondata fu un fallimento: quella aerea di sicuro non ebbe minimamente l'effetto che ebbero gli Israeliani nel '67, ma gli elicotteri in realtà ottennero di ritardare, con i loro commandos, i rinforzi di circa 24 ore, quindi non si può certo dire che abbiano fallito totalmente. Se poi il grosso dell'esercito non ne approfittò, questa è un'altra questione. Nei giorni successivi, specie il secondo, i Phantom si resero conto che i loro sistemi RWR ALR-36 non riuscivano nemmeno a 'sentire' gli impulsi radar in banda G-J dei sistemi SA-6. Almeno 6 andarono persi assieme ad una trentina di A-4. Si tentarono anzitutto le tattiche, per esempio volando strettissimi e lanciandosi poi in una virata in senso opposto da parte di una coppia di aerei, rendendo il missile 'incerto' su chi seguire dei due. Il problema era che le salve degli SA-6 erano spesso di 2-3 armi per volta, scalate di alcuni secondi. Altre tattiche: quella di avvicinarsi da quote elevate per picchiare ad alto angolo e sorprendere in parte le batterie, oppure quella di stare al limite della gittata fintando attacchi, per poi ritirarsi lasciandosi dietro il missile. Ma al dunque, solo il 9 ottobre, quando gli A-4 sorpresero parecchie batterie con gli SA-6 in fase di ricarica o di movimento e le distrussero, che fu possibile ridurre il rischio, a parte che, secondo le statistiche più recenti, per ogni vittoria gli SA-6, tirati in salve numerose, venivano consumati in massa: pare addirittura 88:1. I Phantom attaccarono anche, quello stesso giorno, il QG a Damasco dell'Esercito, subendo qualche altra perdita, che entro la metà di ottobre arrivò a non meno di 37 aerei, e molti altri erano danneggiati anche gravemente. Con l'Operazione Nickel Grass Nixon rimpiazzò tali perdite con 36 aerei del 4 e 401 TFW. Questo e altri aiuti consentirono di dire a Sadath che 'non poteva vincere anche contro gli USA' e quindi affermare che Israele, da sola, non poteva difendersi. Del resto questo lo dissero gli stessi Israeliani, visto che il quinto giorno ammisero che stavano per finire le munizioni. L'opzione nucleare era dietro l'angolo, ma non venne mai minacciato ufficialmente di usarla. In realtà, agli Arabi interessava più che distruggere Israele, di salvare l'onore compromesso nella guerra dei Sei giorni, e di recuperare il Sinai e il Golan. I Phantom di nuova consegna avevano, almeno alcuni di loro, i missili Maverick. 4 F-4 andarono persi anche di questo lotto appena giunto prima che la guerra finisse, mentre non è mai stato confermato se uno squadrone non avesse il compito di usare la ventina di 'atomiche' all'epoca disponibili per la HHA.
 
Dopo la guerra altri aerei giunsero con il Peace Echo V, 24 F-4E ex-USAF e 6 RF-6E, fino al novembre 1976 quando tutto ebbe termine. A parte, s'intende, l'aggiornamento degli aerei. Intanto la maggior parte dei superstiti aveva subito danni in battaglia, e poi c'era da aggiornare e unificare le capacità della loro avionica. dal 1974 iniziò il programma, incluso il sistema di bombardamento Elbit Jason, l'INS LW-33, RWR e TISEO, più i 'combat slats' per migliorare la manovrabilità a spese della resistenza aerodinamica.
 
I ricognitori erano un altro capitol, per esempio i 3 F-4E(S) che erano dotati di camera HIAC per missioni di ricognizione. Prima era in pod, ma limitava la velocità, poi si pensò ad una sorta di MiG-25 israeliano, l'RF-4X con raffreddamento per i bordi alari e velocità fino a 3,2 mach. Ma questo venne cancellato nel 1975. Al suo posto, come sistema di compromesso, venne sistemata la camera nel muso di 3 Phantom 'normali', uno dei quali venne abbattuto sul Cairo a 5.200 m. E' grossomodo l'unica cosa che si sa della loro attività.
 
I Phantom continuarono a combattere a lungo, fino alla distruzione dei SAM con missili Srhike e Standard ARM nel giugno 1982 durante l'Operazione 'Pace per la Galilea'. Ma oramai era tempo che essi cedessero il passo agli F-15 e F-16. Una vittoria, contro un MiG-21, chiuse il totale stimato di oltre 110 vittorie per i Phantom, noti anche come 'Rhino' per la loro 'corporatura' possente. Nel frattempo arrivavano anche nuove armi: i missili Python, Gabriel, Popeye. Anche per questo i Phantom, data l'indisponibilità di sufficienti e costosi F-15I, vennero aggiornati. Inizialmente si pensava anche di sostituire i motori con i PW 1120 da oltre 9 t di spinta (erano quelli del Lavi), ma costava troppo tale rimotorizzazione e così ci si concentrò sull'avionica. Il Kurnass 2000 ebbe così HUD Kaiser, DMC, APG-76, computer di missione ACE-3, HOTS, ASX-1 TISEO, missili AGM-142 Popeye. Il primo volò l'11 luglio 1987 e in seguito ebbe diverse dozzine di successori, un totale di 55, che hanno incrementato le loro capacità ad una frazione del prezzo tipico di un aereo del tutto nuovo (8 mln di dollari l'uno), mentre la Turchia ha anch'essa scelto il Kurnass per aggiornare gli aerei di sua proprietà. In tutto i Phantom israeliani consegnati hanno subito almeno 55 perdite in combattimento (più quelle in azione) e dichiarato 116 vittorie. Verso la fine degli anni '90 c'erano ancora 112 aerei negli sqn. 119, 142 e 201.
 
Unità in cui hanno militato:
 
*No. 69 Squadron Ha'patishim (The Hammers) טייסת הפטישים
*No. 105 Squadron Akrav (Scorpion) טייסת העקרב
*No. 107 Squadron Zanov Katom (Knights of the Orange Tail) אבירי הזנב הכתום
*No. 113 Squadron
*No. 115 Squadron
*No. 119 Squadron Atalev (Bat) טייסת העטלף
*No. 201 Squadron Ahat (The One) הטייסת האחת
 
 
 
===F-16 israeliani <ref>Milner, John: ''Stella di David in prima linea'',Aerei gen-feb 2008 p. 19-24</ref><ref>Sgarlato, Nico: Monografia F-16I Aerei gen-feb 2008 p. 27-38</ref>===
 
[[File:IAF F-16B Netz 017 CIAF 2004-1.jpg|330px|left|thumb]]
Gli F-16 Israeliani sono stati forniti con varie operazioni chiamate 'Peace Marble': la prima infornata ha riguardato 16 F-16A-5, 8 B-5 e 49 A-10, consegnati entro il 1981. Il successivo 'Peace Marble II' ha visto 51 C-30 e 24 D-30, questi ultimi molto numerosi perché evidentemente si stava pensando ad un loro uso operativo. In tutto quindi, due lotti di 75 aerei. Tosto vennero usati per l'attacco ad Osirak nel 1981: quasi 1.000 km che questi primi F-16 percorsero con 2 bombe da 900 kg e 3 serbatoi in circa 1 ora e 20 minuti, prima di colpire con precisione la centrale nucleare Irakena. Fu un'azione degna di un aereo da interdizione di categoria ben diversa e ci si potrebbe chiedere perché non l'affidarono ai soliti F-4 o agli F-15. Chiamati 'Netz', falco, questi primi aerei erano ben superiori alle pur più grosse macchine di vecchia generazione quanto ad autonomia; ma pare, anche rispetto agli stessi F-15 senza i serbatoi conformal, almeno nel profilo di volo tenuto (per lo più a bassa quota). Nondimeno una tale autonomia operativa stupisce e i dubbi che questi F-16 siano stati riforniti sullo spazio aereo di qualche stato arabo 'chiudente un occhio' ci sono sempre stati. La velocità media non fu molto alta e questo potrebbe sia far pensare ad una velocità relativamente economica sia al tempo perso per rifornirsi in volo. In ogni caso l'F-16 aveva dimostrato un'efficacia formidabile specie per le sue dimensioni. L'impianto era stato costruito con l'aiuto francese e l'attacco venne fatto di domenica per limitare i rischi che personale 'occidentale' ne rimanesse coinvolto. Ma gli F-16, oltre a questa capacità extra, che non era prevista per il loro ruolo di dog-fighters, si sarebbero poi messi in luce nell'82 con l'abbattimento di almeno 44 aerei siriani, sebbene i meno numerosi F-15 quasi equivalsero questo valore pur essendo meno numerosi. La successiva fornitura di ben 75 aerei venne effettuata nel 1986-88 e vennero chiamati 'Barak', folgore. Così si arrivò, perdite escluse, a 150 caccia. Ma non finì qui, nel successivo Peace Marble III vennero anche forniti 30 C-40 e 30 D-40 del 1991-93; il 'Peace Marble IV' ha avuto il compito di rimpiazzare le perdite o comunque fornire i rimpiazzi: 30 A e 14 B, il tutto entro il 1994.
 
[[File:HPIM0346.jpg|330px|right|thumb|F-16C]]
Dopo ben 254 F-16 dei tipi A/D, è stata la volta di macchine del tutto diverse: ben 102 F-16D-52. Come era evidente fin dal secondo lotto di 75 aerei, i biposto sono stati progressivamente sempre più apprezzati e in questa ultima fornitura vi è stato addirittura l'emplein con gli D ultima versione. I primi due sono giunti in Israele il 19 febbraio 2004 e le consegne finiranno nel 2009. Da notare alcune particolarità: il numero di F-16, oltre 350 consegnati, non ha pari tra clienti al di fuori dell'USAF, e ricopre 3 generazioni diverse, con compiti sempre di più specializzati nell'attacco e interdizione. I 'Sufa' o 'Soufa' (tempesta) sono ripieni di carburante ovunque. Questi aerei erano in carico, all'inizio dell'anno, con il No.107 Squadron 'Knights of the Orange Tail di Hatzerim su F-16I; Il No.101 'The First Fighters Squadron' ex- 'Winged Death' su F-16C-40 ad Hatzor; il No.105 'Scorpion' su F-160D-40, sempre adHatzor; il No.115 'Defenders of the South su F-16A/B e il No.140 'Golden Eagle', entrambi su F-16A e a Nevatin; il No. 115 'Flying Dragon' di Ovda, con gli F-16A/B; A Ramat-David il No. 109 'The Valley Squadron' con i D-30, il No.110 'Knights of the North' sui C-30 e il No.117 'The First Jet Squadron' su C-30; gli F-16I per il No.119 'Bat' e il No.253 'Negev' sono a Ramon, e altri reparti ancora in fase di costituzione. Altri ancora sono, di tutti i tipi, al No. 601 FTC, Flight Test Center.
 
[[File:F-16Isufa001.jpg|330px|right|thumb|F-16I Sufa]]
Di fatto gli F-16 hanno sostituito, lentamente ma inesorabilmente, gli F-4, gli A-4 e gli Kfir, mentre i ben più costosi F-15 sono rimasti una 'spalla' rispetto ai più piccoli ed economici F-16. Nel frattempo i circa 120 F-4, vecchie glorie della HHA sono stati messi a terra in riserva, anche i più recenti Kurnass e i tipi da ricognizione. Gli Kfir, altri epigoni della gloriosa tradizione dei Mirage, principali abbattitori di aerei arabi, sono stati oramai destinati solo all'export. Curiosamente però gli A-4 sono ancora in servizio con il No. 102 'Flying Tiger' e il Flying Training Squadron, tutti e due ad Hatzerim. Gli F-15I sono invece per il No.69 'Hammers', il primo tra i reparti da bombardamento della HHA, anche questo ad Hatzerim, mentre i caccia intercettori (e limitatamente cacciabombardieri ) F-15B, C e D (gli A forse sono stati tolti dalla prima linea?) sono a Tel Nof, No.106 'Point of the Spear' e No. 133 'Knights of The Twin Tail per i soli biposto. Alcuni F-15I sono ancora una volta presenti nel 601 FTC che è il comando OCU unificato.