Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/URSS-2: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica |
|||
Riga 1:
{{Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale}}
===Armi terrestri===
Line 17 ⟶ 19:
Quanto ai mezzi corazzati, anzitutto bisogna ricordare i carri '''[[w:T-34|T-34/85]]''', la versione con cannone da 85/50 mm e torre triposto, corazza aumentata in torretta fino a 90 mm. Venne usato in oltre 10.000 esemplari, solo considerando quelli prodotti entro la fine della guerra. Ma si arrivò fino ai tardi anni '40 con oltre 20.000 esemplari complessivi. Pesava 32 t, 6 rispetto alle versioni iniziali con torre biposto e cannone da 76/29 o 76/41 mm.
Quando i T-34 apparvero nel '40, essi erano davvero un salto nel futuro. Fin'allora i progetti dei carri armati sembravano 'afflitti' da difetti basici: si partiva da limitazioni di peso, tecnologie superate, considerazioni 'economiche' e se ne ricavavano veicoli corazzati di scarsa qualità, corazze leggere e così via. Il T-34/76 era un mezzo che saltava il fossato: corazze saldate e ben inclinate, cannone ad alta velocità, motore diesel, cingoli larghi e sospensioni adatte. Nonostante che fosse un carro armato formidabile e innovativo, era un discendente dei vecchi BT-, grazie alle sospensioni e ai motori utilizzati. Ne vennero prodotti a decine di migliaia anche se cominciarono ad influire negli eventi in maniera definitiva solo con la Battaglia di Mosca dell'autunno del '41. E dire che nessun carro tedesco era capace di affrontarli dal punto di vista tecnico, per corazza, potenza e mobilità. Però avevano anche difetti, come la mancanza della prevista radio, la scarsa affidabilità della trasmissione. I Tedeschi volevano inizialmente produrli copiandoli direttamente: non successe essenzialmente per via delle quantità di alluminio richieste per l'avanzato motore diesel: ai Tedeschi serviva per gli
Il successivo '''T-43''' era un T-34 con una corazzatura 'super', con blindatura anteriore di 90 mm (il doppio), laterale di 75 mm, ma ancora con torre biposto da 76 mm. A parità di peso si poteva fare meglio. Come lo Sherman 'Jumbo', il T-43 sarebbe stato quasi invulnerabile al fuoco nemico, però manteneva un'elevata velocità, come anche la scarsa potenza contro i nuovi Panzer. Se contro i Mark IV era possibile pensare di resistere ai colpi nemici e poi serrare e sparare entro il proprio raggio utile, se era possibile resistere anche ai cannoni da 88 mm delle batterie, contro i Panther e Tiger era impossibile perforarli frontalmente. E allora, diminuendo leggermente il peso, si preferì una soluzione più 'evoluta', con una torre da 85 e tre posti assai spaziosi. Infatti, un nuovo cannone era necessario, ma il peso di questo più la corazza e la nuova torre non sarebbero stati pratici. Forse la soluzione sarebbe stata quella di ricorrere ai pezzi da 57 mm, che garantivano peso ridotto e capacità perforanti elevate. Ma non successe. I primi 100 T-34/85 vennero prodotti ancora con la vecchia torre biposto: il D-5T poteva esservi ospitato, contrariamente dal più avanzato cannone S-53 che sarebbe stato quello prescelto.
Line 62 ⟶ 64:
Non furono molti gli JS-2 prodotti, circa 3.000-3.475; ma per sfondare le difese tedesche, e per duellare con altri mostri corazzati, come i Tiger e i Konigstiger era l'unica risorsa che i Sovietici avessero, almeno in uno scontro frontale a 'viso aperto'. Ma i SU-100 con il loro pezzo da 100 mm erano un cacciatore anche più letale, e certo più rapido ed economico. Contro il Panther era possibile perforarne la corazza frontale da 1.000-1.500 m contro appena 600 m per il mezzo tedesco. I fianchi erano vulnerabili da entrambi i contendenti fino a circa 2 km. Contro i Konigtiger era però più difficile ottenere il successo, ma erano pochi e raramente vennero incontrati in gruppi, anche di poche unità.
Il '''JS-3''' era il carro 'definitivo' per la II GM, ma arrivò leggermente in ritardo per la guerra e non è chiaro se vi partecipò. Pare che ne vennero costruiti circa 350 già prima della fine della guerra e si finì di produrlo nel '51 con 1.800 esemplari circa. La protezione minima di questa
Nondimeno, il JS-3 era formidabile, con una corazza 'a testuggine' da 120 mm di spessore. Vi furono nondimeno dei problemi di saldatura o di fusione per le piastre, che richiese molti sforzi e due ricostruzioni. La loro carriera non fu molto brillante; vennero impegnati nel '56 a Budapest in un contesto dove erano vulnerabili (come sempre, se non c'é l'appoggio della fanteria), e nel '67 opposero una dura resistenza, prima di essere presi sui fianchi, ai carri M48 israeliani. Alcuni vennero anche mandati a Cuba<ref>Pizzo N: ''I carri IS 1 e IS 2'' Eserciti nella Storia nov-dic 2004</ref>.
Line 89 ⟶ 91:
*'''Peso e corazza''': 46 t, 90 mm frontale, 75 laterale, 20 superiore
*'''Prestazioni''': 37 kmh o 19 fuori strada; autonomia 150 km, mazx230 con serbatoi, consumo 3,4 km litro (interni: 520 l +270 esterni), guado 1,3 m, pendenza 36°, ostacolo 1 m, trincea 2,5 m
*'''Armamento''': cannone ML-20S da 152 mm con 20 colpi e
====Artiglierie====
|