Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-4: differenze tra le versioni

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===Arado===
Iniziamo dall'Ar 234 dei tipi da caccia; il tipo base da bombardamento è ben conosciuto, se tale definizione si adatta ad un velivolo prodotto in 210 esemplari e usato per pochi mesi, e le versioni avanzate non sono certo mancate, tanto per confermare l'attività febbrile dei progettisti tedeschi, molto avanti a quello che era possibile ottenere in concreto. Già nel maggio del '43 venne proposto l'Ar 234 da caccia, che però ebbe scarsa attenzione vista la presenza del Me 262, ma gli ingegneri Van Nes e Blume riuscirono a produrre un caccia pesante e ricognitore notturno, che poteva essere un bireattore, aerorazzoaereorazzo, razzo e reattore insieme, ma non ebbe nessun esito in questa forma. Nel '44 si propose una soluzione più brillante, l'Ar 234C-3N, poi da far seguire dalla C-5N che venne infine ridisegnato come Ar 234C-7. Ma ancora non bastava a fugare i dubbi della LW, la disposizione dell'armamento sotto la fusoliera e l'abitacolo nel muso non erano sufficientemente convincenti. Nondimeno qualche aereo di questo tipo venne realizzato davvero e usato come caccia notturno. Nel gennaio 1945 il prog Blume, che all'epoca dirigeva l'Arado, volle sviluppare un tipo migliorato per la caccia, e il 19 del mese arrivaronarrivarono ben 4 progetti da parte dei suoi progettisti: gli Ar 234P-1, 2, 3 e 4. Il P-2 venne richiesto per la produzione e disegnato Ar 234P-5. Ma la forma non era ancora definita, e forse non lo fu mai visto che vennero visti disegni con 4 BMW 003, poi l'Ar 234V16 doveva avere l'ala a freccia composita, non dissimile da quella che un giorno verrà adottata dal Victor inglese. L'Ar 23P-5, visto anche stavolta come inferiore al caccia Me 262B-2, venne sviluppato fino alla fine della guerra, ma senza che alcun prototipo venisse mai ultimato. L'abitacolo, sempre all'estremità anteriore, era leggermente sopraelevato rispetto alla fusoliera, i cannoni erano nel muso inferiore e in un pod della fusoliera, il radar Bremen era nel radome dorsale.
 
*Motore: 2 HeS 011A da 1.300 kgs
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===Blohm und Voss===
Tra le innumerevoli proposte di caccia tattici avanzati, la Bv di Richard Vogt contribuì con il Progetto P 215, in verità l'ultimo di una serie che comprendeva i meno noti P 209 e P 212. Questo aereo era stato prensatopensato per rispondere alla richiesta di un caccia notturno, alla fine del gennaio 1945. Si pensò ad un senza-coda con al a freccia e timoni verticali alle estremità, mentre i due motori in fusoliera erano ovviamente gli HeS 011. C'erano anche ben 5 MK 103 da 30 mm, forse anche con inclinazione variabile fino a -15 gradi, mentre nel futuro si pensava a 4 Mk 213 da 30 mm, o addirittura a 2 MK 112 da 55 mm, e ancora 24 razzi R4M in alternativa ai cannoni; più i due MK 108 inclinati per attacchi dal basso, nonché una postazione difensiva con uno o due MG 151/20 azionata dal mitragliere che era seduto rivolto all'indietro, schientaschiena contro schiena col pilota, ma davanti alla baia dei due motori. C'era anche stato il tempo di adeguarlo con leggere modifiche, nel marzo del '45, alla specifica del 27 febbraio, per rispondere alla specifica per sostituire lo Ju 88G. Ma trasportare il carburante sufficiente per 3,5 ore o 5,2 con un solo reattore ne peggiorava eccessivamente le caratteristiche di volo. Nondimeno, questo strano aereo venne ancora incluso nei finalisti durante il marzo 1945, quando tutto stava crollando e nondimeno si facevano ancora piani per produrre macchine 'meraviglia' con cui ribaltare le sorti del conflitto. GLi altri finalisti erano il Gotha P 60C e l'Arado E 583. Questo e-o il Bv 215 influenzarono lo sviluppo del Vought F7U Cutlass, altro aereo avanzato ma senza fortuna.
 
*Dimensioni: lunghezza 11,6 m, apertura alare 14,4 m, altezza 5 m
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*Armi: 4 t e alcune armi difensive in torretta.
 
Tra i bombardieri era importante il progetto P 188, concorrente di E 555 e EF 130. Un aereo non tanto diverso dallo Ju 288, ma con un'ala a W con ala a freccia negativa di 20 gradi e positiva di altrettanti nel tronco interno, carrello monotraccia (due elementi principali in tandem, sotto la fusoliera), abitacolo pressurizzato, 3 t di bombe, 4 Jumo 004C-1 da 1,3 t di spinta nella configurazione P188.01, mentre la seconda versione aveva armi difensive e doppia deriva, il P 188.03 con due t di carico e alcune modifiche strutturali. Ma nel febbraio 1945 venne di sicuro eliminato tale programma dato che per allora non se ne faceva più mensionemenzione.
 
*Dimensioni: lunghezza 17,45 m, apertura alare 27 m, altezza 4,1 m
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===Daimler-Benz Projekt A, B e C===
Questo era niente di meno che un aereo portaerei, via via formatosi in termini progettuali dal 42, relativo ad un bombardiere con 6 DB609 e motori e un piccolo bombardiere veloce, per portare un altro bombardiere, un velivolo veloce chiamato A II o anche in altri modi. L'aereo madre, l'A I, poteva essere, secondo i successivi studi, dotato di 4 turboeliche DB 021 o addirittura l'A II con un singolo DB 016, un motore da 12.000-13.000 kg di spinta, che era di gran lunga al di fuori della capacità tecnologica dell'epoca. Aveva anche un carico bellico, in tal caso, di 30 tonnellate. Pare che la versione Project B aveva anche questo ala a W, come il Bv 188, armato di aerei semisuicida definito come Project E, carmatiarmati con una carica cava da 2.500 kg, trasportabili fino a 5 per aereo sotto l'ala, e lanciabili sul bersaglio con un turbogetto o un pulsogetto sopra la coda. Infine il Projekt C con 6 bombardieri Projekt F da 3 t di esplosivo l'uno, con il pilota salvatosi con un sedile ribaltabile verso il basso. A tutti gli effetti era un pensiero precursore di quello che poi saranno i bombardieri lanciamissili 'cruise'.
 
*Motori: 6 DB 603E da 2.700 hp o 4 turboeliche DB 021 da 6.800 hp e 600 kgs
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===Focke-Wulf===
Uno dei più noti tra i caccia 'non nati' è stato quello del '''FW Ta.183 Huckebein'''. Era un progetto con una notevole evoluzione alle sue spalle. Era cominciato già nell'agosto del' 41 che la FW, che pure aveva appena immesso in servizio i primi '190 (aerei eccezionali, ma ancora difficili da mettere a punto), che subito si cominciò a pensare di farci una versione a turbogetto centrifugo. Si passò a configurazioni che somigliavano necessariamente allo Yak-15, poi però nel giugno 1943 si volle cambiare totalmente la configurazione con carrello triciclo anteriore, per poi sistemare il turbogetto sul dorso a dicembre, con deriva sdoppiata; era nato il 'Flitzer', che però non venne portato avanti data l'impossibilità di ottenere le prestazioni previste. Nel dicembre del '44 si arrivò al quinto stadio, con il Ta 183 vero e proprio, un sostituto futuribile del Me.262. L'Huckebein (nome della ditta, mentre per l'RLM era solo il Ta 183) avebbeavrebbe avuto 4 MK 108 e anche una bomba da 500 kg, e il 18 febbraio 1945 venne redatto un progetto dettagliato. Sarebbe diventato poi il IAME.33 Pulqui II argentino, realizzato nel '50 da Tank nel suo esilio argentino (ma senza successo). Iniziò ad essere realizzato, ma non ebbe modo di volare, cosa prevista ottimisticamente nel giugno 1945 con produzione da ottobre. Pare che per il prototipo venne pensato ad un turbogetto Jumo 004 da 900 kgs, mentre si pensava all'Heinkel HeS 011A da 1.300 kgs. La configurazione era prevista simile a quella del MiG-15 che a lungo gli si disse ispirato (cosa che potrebbe essere vera, ma non ci sono prove). L'ala era a freccia, presa d'aria nel muso, piani di coda orizzontali con una lunga coda verticale a freccia marcata.
 
Ecco le caratteristiche previste:
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*Prestazioni: 962 kmh a 7.000 m, autonomia 990-2.150 o 1,1-4,25 ore
 
Quanto all''''Entwurf 6''', il 'Flitzer' vero e proprio, venne realizzato solo come simulacro e ricordava molto da vicino il VampieVampire, con la stessa formula propulsiva, ma ala a leggera freccia e piano orizzontale alla sommità della coda. Nondimeno c'era molta influenza piuttosto dall'Fw-189 anche perché il caccia inglese non era presumibilmente ancora noto. Nacque come Projekt IV del dicembre 1943, con turbogetto e razzo ausiliario ad ossigeno liquido. Venne costruito non solo un modello, e poi un simulacro in legno a grandezza naturale, di cui esistono anche delle foto. Rinunciato nel settembre '44 al rzzorazzo, sviluppato l'aereo secondo la specifica Nr 280 (15 settembre 1944), ma il peso previsto arrivava a 3,66 t con due soli cannoni da 30 MK 108, mentre con due MK 103 e due MG151 riduceva la velocità a 830 kmh con un peso di 4.350 kg. L'ala venne ridotta da 17 a 14 m2 per provare a ridurre il peso e migliorare la velocità, ma come si sarebbero accorti anche gli inglesi, le prestazioni erano ridotte da questo tipo di configurazione, paradossalmente proprio scelta per ridurre lo 'spreco' di spinta con un condotto dentro una fusoliera normale. Il 3 ottobre 1944 venne abbandonato anche questo tentativo, e Tank si concentrò sul solo Ta 183.
 
*Dimensioni: lunghezza 10,55 m, apertura alare 8 m, altezza 2,35 m
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L'aereo era in sostanza la riedizione dal punto di vista europeo del B-36 e come questo aveva sei motori; lo precedeva per l'impiego anche di turbogetti aggiuntivi, mentre la deriva, doppia, era non tanto diversa da quella di un Whitley o di un Lancaster.
 
 
 
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===Messerschmitt===
Lippisch, che lavorava all'Abteilung L della BFW sviluppò parecchie idee su come migliorare il Me 163 o meglio, di estrapolarne tipi anche radicalmente diversi, più che altro nel sistema di propulsione, ma anche nell'aereodinamicaaerodinamica. Il P 09 aveva motorizzazione diversa dal Komet basico perché era stato studiato in due configurazioni diverse, due turboreattori o uno più un razzo. Il P 10 avrebbe avuto due motori Jumo 004 e una bomba da 1.000 kg in apposita stiva, 2 MG 151/20 di prua e due difensivi (fissi?) sparanti all'indietro. Il disegno era datato 26 novembre 1941. Il 20 maggio del '42 apparve un tipo simile ma con un DB 606, come concorrente del Me 410, l'elica inoltre era spingente, con stiva interna per le bombe. Nulla di fatto, come anche per il P 11 che divenne un vero bombardiere veloce; era stato presentato dall'ing Heindrick il 13 settembre 1942, come si vede anche qui non si trattava di un progetto pensato sotto la spinta della disperazione, ma quando la Germania era ancora in fase offensiva, seguito da un altro tipo il dicembre simile all'Ho IX, forse già in competizione con esso (difficile da credere perché all'epoca l'aereo era tutt'altro che 'ufficializzato' e tantomeno messo a punto), poi nel maggio 1943 Lippisch riprese il concetto con il P 11 in versione caccia pesante , oppure bombardiere, ma con due Jumo 004. Il successivo P 12 si riferiva invece ad un'alta famiglia di aerei da combattimento, con vari tipi di ali da 11 o 14,1 m, riprogettato dopo anni, nel maggio del '44,con un'ala a delta. Venne soppiantato dal P 13 dell'ing Hubert, con due motori DB 605, uno in coda spingente e l'altro a prua traente, seguito dal P 13A con statoreattore e configurazione delta puro. Il motore era alimento a lignite e paraffina, la camera di combustione era di tipo rotante e forma esagonale. Tanto per cambiare non se ne fece niente, mentre il P 15 Diana era un altro apparecchio da caccia pensato stavolta come alternativa all'He 162, una cellula riprogettata di Me 163 con turbogetto HeS 011 o un meno potente BMW 003 da 800 kgs, due cannoni da 20 mm. Niente di fatto, come del resto il P 20 di Lippisch, un altro Me 163B evoluto, ma niente di fatto oltre a pochi disegni.
 
Passata questa generazione che si potrebbe definire, con la logica d'oggi, di progettazione 'mecha', si cercò infine di portare a compimento un ultimo interessante tipo di caccia con ala a delta e piano di coda con abitacolo incassato. Questa specie di 'freccetta volante' era frutto degli studi di Lippisch, che nel maggio del '43 divenne il direttore dell'istituto di ricerca aeronautica di Vienna, dove realizzà un aereo a delta supersonico, il P13a, che avrebbe dovuto essere preventivamente testato da un apposito aliante, il DM-1, che dopo molte tribolazioni e peregrinaggi per sfuggire ai bombardamenti aerei, venne trovato nel maggio del '45 dagli Americani. Mai sperimentato in volo indipendente, fu molto utile per sperimentare la configurazione del successivo XP-92, che divenne poi l'XF-92A. Per prudenza non venne fatto volare, ma venne sperimentato nella galleria del vento. Era un piccolo velivolo da 6,32 m di lunghezza e 6 di apertura alare, alto 3,25 m e psante al massimo 375 kg, con velocità di 560 kmh e carrello triciclo retrattile a carreggiata molto stretta.
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Il protipoprototipo di quest'aereo disegnato da R. Vogt, e avrebbe dovuto volare coem Bv 155B il 1 settembre 1944, con fusoliera di Me 109 e ala da 20,5 m, motore DB 603A da 1.450 hp turbocompressore TKL 15, cannone MK 103 (60 cp), due MG 151/15 (400 cp totali), o anche 3 MK 108 (180 cp), o altro ancora. Per quanto è difficile da comprovare, la data sarebbe stata rispettata con una decina di voli prima della demolizione nel gennaio 1945. Non è chiaro se l'aereo V2 fosse stato o meno completato e se abbia volato o meno. Di sicuro era incompleto il V3 e il V4. Poi finì tutto con la fine della guerra.
 
*Dimensioni: lunghezza 8,95 m, apertura alare 20,5 m, altezza 2,98 m
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Naturalmente il Me 262 non sfuggiva a questi processi di continuo miglioramento dei progetti, per quanto avanzato fosse. Qui bisogna ricordare un fatto di notevole interesse: Hitler in persona aveva tenuto una riunione con i vertici delle industrie tedesche, con tutti i principali progettisti. A loro chiese una serie di nuovi progetti e aerei, e Willy Messerschmitt preparò nel settembre un completo dossier del Me 262, che includeva varie versioni da caccia e cacciabombardiere, ricognitori, bombardieri puri, addestratori biposto. Mancava qualosaqualcosa? Sì, un caccia notturno, che venne estrapolato poi, con notevole ritardo, dal biposto Me 262B-1 (eppure all'inizio del '43 già si pensò di montare il radar sul progetto iniziale, ma era stato abbandonato tale proposito prima ancora di farne la relazione a Hitler e così anche il P 1092E alleggerito, radarizzato e con coda a farfalla), ma pur essendo un formidabile apparecchio da combattimento, era inteso solo come versione provvisoria per la difesa di Berlino in attesa del 'vero' Nachtjager, il Me 262B-2a, con un radar FuG 218 Neptun e fusoliera allungata con altro carburante. Venne costruito un simulacro in legno già nel dicembre del '44, poi si tentò di costruire un prototipo che non venne mai completato. Ma non era finita nemmeno con questo passo, perché il 17 marzo 1945 Messerschmitt propose il motore HeS 011, e varie altre modifiche. Era questo un Me 262B-2 modificato, e con un derivato chiamato Me 262 HG II che aveva finalmente i motori affiancati in fusoliera, con una presa d'aria ovale, tre posti in fila, e due cannoni MK 108 inclinati verso il basso, più un radar FuG 218, ala riprogettata con maggiore inclinazione, e alla fine anche motori HeS 011B da 1.500 kgs più 4 razzi Rheinmetall-Borsig da 1 t di spinta l'uno. C'era anche un paio di bombe da 500 kg, almeno in opzione. Gli americani occuparono infine anche la fabbrica a Oberammergau. Al solito, nessun nuovo aereo era stato realizzato, ma per gli Alleati fu molto utile ispirarsi a quei disegni per il loro intercettori notturni postbellici.
 
Un altro tipo interessante era stato presentato già nell'agosto del '43 come bombardiere veloce, un Me 262 con l'abitacolo spostato in avanti tipo il Meteor inglese, poi messo a punto con una nuova configurazione P 1099 del gennaio 1944, e ovviamente in seguito sviluppato ancora, per esempio il P 1099A con due Jumo 004C da 1.015 kgs, che erano armate a seconda delle proposte con 4 MK 108 o 2 MK 108 e 2 MK 103, o un MK 108 e un MK 112 da 55 mm o un MK 214 da 50 mm. Il P 1099B era un caccia pesante e il P 1100 un bombardiere veloce, entrambi presentati sempre all'inizio del '44. Con tutto questo magmatico accavallarsi di proposte, nel frattempo i piloti avevano ancora da aspettare il tipo base che oltretutto, si rivelò tutt'altro che scevro di difetti. Era dunque un grande salto quello che si doveva spiccare pur di passare dalla carta alla realtà operativa. Se vincere la guerra fosse stato il risultato di un concorso tecnologico tra chi presentava i tipi più avanzati e ingegnosi, allora i Tedeschi avrebbero sicuramente sconfitto gli Alleati. Ma la realtà è fatta spesso di macchine poco appariscenti, ma disponibili nei tempi, numeri e modi più opportuni, e che si dimostrano affidabili e robuste. Il resto furono solo idee che vennero razziate dai vincitori per svilupparle con comodo negli anni successivi.
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Un altro progetto era il P 1101, per un caccia d'emergenza, specifica del 15 luglio 1944, motore HeS 011 e 1.000 kmh di velocità massima. Già il 24 luglio l'ing Hornburg presentò il P 1101, coda a farfalla e prese d'aria ai lati del muso, poi modificato il 30 agosto con le semiali del Me 262 ma angolate a ben 40 gradi, e al solito le armi potevano esereessere 2-3 MK 103 o i più leggeri MK 108, mentre nn mancavano anche opzioni come quella del cannone MK 112 da 55 mm, e oscure armi come le due SG 500 Jagdfaust calibro 50 mm o una bomba da 500 kg. Nulla che però interessò le autorità tedesche che nel settembre successivo già lo cestinarono. Ne venne però fuorilfuori il P 1101L dove per Le si intende lo statoreattore Lorin che stando dentro la fusoliera, le dava un notevole diametro. Non passò molto tempo che lo statoreattore venne sostituito da un più complesso ma più compatto turbogetto, prima un HeS 011 e poi, in attesa uno Jumo 004B. Il progetto venne in tale forma finalizzato il 10 novembre 1944, e si costruì poi a Oberammergau un primo (e ultimo) prototipo, che aveva la caratteristica di possedere semiali variabili a 35 o 45 gradi, perché al momento della costruzione non era stato ancora stabilito quale fosse il miglior angolo (poi trovato a 40 gradi) per il nuovo aereo. L'angolo era variabile solo a terra, anche così si trattava di un velivolo impregnativo perché variare l'angolo significa anche spostare il baricentro e questo non era certo facilmente ovviabile con le conoscenze dell'epoca. In ogni caso l'aereo non volò mai e venne spedito negli USA. La Bell lo usò come base per realizzare il molto simile X-5, il primo aereo a freccia variabile in volo, mentre il prototipo originario venne demolito senza troppi complimenti, dato che aveva subito danni per il trasporto e per questo venne deciso di costruire un mezzo similare del tutto nuovo. Il prototipo aveva, in base ai disegni, un paio di cannoni con predisposizione per altri due, e serbatoi da dietro l'abitacolo fino a poppa, sopra il motore, da 190, 260 e 500 litri, mentre quelli alari erano da 210 l l'uno.
 
*Dimensioni: lunghezza 8,98 m, apertura alare 8,06 m, altezza 3,5 m