Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-5: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 53:
===Incrociatori===
Quanto agli incrociatori, gli Americani iniziarono i tipi 'moderni' 2 'Pensacola' che tanto per cambiare vennero sovraccaricati di armi: due torri binate e due trinate da 203 mm, anche se poi vennero ampiamente usate durante la guerra; erano alquanto anguste con i limiti della stazza disponibili; così vennero costruiti 6 'Northampton', con 9 cannoni in torri trinate, scafo allungato di 4 m e più alto di castello, sempre da circa 9000 t. Vennero costruiti anche 2 'Indianapolis' sempre da 203 mm, il capoclasse divenne anche la nave nota per la consegna delle 'atomiche' e poi affondata da un sommergibile giapponese (citata anche da 'Lo Squalo' di Spielberg), e ben 7 'Astoria'. I primi erano sovraccaricati di armi e di prestazioni non eccelsi, ma gli 'Astoria' era piuttosto migliorati rispetto agli altri, del 1936-37.
[[Immagine:USS_Amsterdam_(CL-101)_at_Astoria,_14_October_1945.jpg|350px|right|thumb|Uno dei 26 Cleveland]]
 
 
Successivamente c'erano stati gli incrociatori 'Brooklyn', con scafo 'flush deck' ovvero con il ponte di coperta continuo, quello che era favorito per gli americani, e una poppa a specchio, bulbo a prora per velocità dell'ordine dei 32 nodi. Il dislocamento era di circa 10.000 t standard, a pieno carico di 12.900 t. i 'Brooklyn', nati per contrastare i 4 potenti 'Mogami', erano armati come essi con ben 5 torri trinate. Essi erano bastimenti da 182,9 al galleggiamento e 185,4 m fuori tutto, larghe 18,7 m, pescaggio 7,3 m. I motori erano da 100.000 hp per 32,5 nodi e con 2.084-2.245 t arrivavano ad un'autonomia straordinaria, di ben 14.500 nm a 15 nodi. L'armamento era di 15 cannoni da 152/47 mm, 8 da 127/25 mm, 8 da 28 mm, 8 da 12,7 mm; nel '45 avevano armi leggere costituite da 16-24 armi da 40 mm, e 20-26 da 20 mm. La corazzatura era di ben 127 mm alla cintura come massimo, 76 mm per il ponte, 127 mm per le torri principali. L'equipaggio era di 1.200 uomini.
Line 60 ⟶ 58:
La loro realizzazione iniziò dal 1935 e finì nel 1939; in tutto ben 9 navi, di cui 8 sopravviveranno alla guerra. l'HELENA venne affondato da 3 siluri giapponesi che letteralmente lo spezzarono in due tronconi, con la loro potenza.
 
Ma c'era un'altra nave che verrà fuori da questa classe: da un lato, la 'Wichita' del '39 (versione dei precedenti ma con i 203 mm) diede luogo ai nuovi incrociatori pesanti, di cui tuttavia i 'Salem', longevi quasi quanto le 'Iowa', vennero tuttavi varate solo nel 1946-47.
 
L'unica 'Wichita', le 14 'Baltimore' (1943 in poi, servizio fino al '71), le 4 'Oregon' avevano queste caratteristiche:
 
*'''Dislocamento''': 12.100/13.015--14.500/17.000---13.700 t
I 'Baltimore' avevano lunghezza di 205,7 m, gli 'Oregon City' ugualmente, ma con un solo fumaiolo e sovrastrutture compatte, per migliorare il campo di tiro delle armi contraerei. In entrambi i casi mantenevano i 3 impianti trinati da 203 mm, più 3 impianti binati da 127 mm su ciascun lato. Il loro 'antenato' era il 'Wichita' del 1939, che era la versione da 203 mm dei 9 'Brooklyn', armati con i 155 mm. I 'Baltimore' avevano ben 52 cannoni da 40 mm Bofors, ma gli 'Oregon City' avevano 20 nuovi cannoni da 76 mm automatici; infine i 'Salem', navi poderose, con ben 12 cannoni da 127 mm, 24 da 76 mm e 12 da 20 mm Oerlikon. La loro potenza, corazza protettiva e spaziosità erano le migliori della categoria. Avevano tale validità che esse rimasero in riserva persino fino agli anni '80; le loro canne vennero poi usate (riempite di esplosivo) per le 'superbombe' a guida laser da 2,1 t, per colpire i bunker interrati, due delle quali vennero usate durante la guerra del '91.
*'''Dimensioni''': lunghezza, larghezza, pescaggio) 185,4/18,8/6 m---205,3/21,6/7,3 m---205,1/21,5/8 m
*'''Apparato motore''': 4 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 100.000 hp su 4 assi, velocità 32,5 nodi---?, 33 nodi---120.000 hp per 32,4 nodi
*'''Equipaggio''': 863---1146--1142
*'''Corazzatura''': cintura 102-152 mm, ponte 63 mm, torri 38-203 mm, barbette 178 mm, torrione comando 63-152 mm---
*'''Armamento''': 9 203/55 mm, 8 da 127/38, 16 da 28, 8 da 40, 20 da 20 mm---9x203/55, 12x127/38, 48x40/56 mm, 24x20/70 mm---idem
*Aerei: generalmente 3-4 idrovolanti
 
 
[[Immagine:USS_Baltimore_(CA-68).jpg|380px|right|thumb|Uno dei 26 'Baltimore']]
I 'Baltimore' avevano lunghezza di 205,7 m, gli 'Oregon City' ugualmente, ma con un solo fumaiolo e sovrastrutture compatte, per migliorare il campo di tiro delle armi contraerei. In entrambi i casi mantenevano i 3 impianti trinati da 203 mm, più 3 impianti binati da 127 mm su ciascun lato. Il loro 'antenato' era il 'Wichita' del 1939, che era la versione da 203 mm dei 9 'Brooklyn', armati con i 155 mm. I 'Baltimore' avevano ben 52 cannoni da 40 mm Bofors, ma gli 'Oregon City' avevano 20 nuovi cannoni da 76 mm automatici; infine i 'Salem', navi poderose, con ben 12 cannoni da 127 mm, 24 da 76 mm e 12 da 20 mm Oerlikon. La loro potenza, corazza protettiva e spaziosità erano le migliori della categoria. Avevano tale validità che esse rimasero in riserva persino fino agli anni '80; le loro canne vennero poi usate (riempite di esplosivo) per le 'superbombe' a guida laser da 2,1 t, per colpire i bunker interrati, due delle quali vennero usate durante la guerra del '91.
 
 
Line 73 ⟶ 82:
*'''Armamento''': 3 impianti trinati da 203 mm, 6 da 127, 24 da 76,2, 12 da 20 mm
 
[[Immagine:USS_Amsterdam_(CL-101)_at_Astoria,_14_October_1945.jpg|350px380px|right|thumb|Uno dei 26 'Cleveland']]
Gli incrociatori leggeri erano invece, nella produzione bellica, i 'Cleveland', simili ma più larghi e più protetti dei Brooklyn, con cannoni ridotti a dodici in 4 torri trinate per mantenere ancora lo stesso sistema motore e dislocamento, impostate nel '40 e realizzati in 26 esemplari oltre ai 9 convertiti in portaerei veloci o leggere (CVL) 'Indipendence'. Le loro caratteristiche erano le migliori della categoria, e divennero disponibili per tempo partecipando alla guerra.
 
 
*'''Dislocamento''': 10.000-13.775 t
Line 87 ⟶ 96:
 
===Corazzate===
[[Immagine:SantaCruzSouthDakotaAA.jpg|380px|right|thumb|La South Dakota copre il cielo delle Santa Cruz con il suo fuoco contraereo]]
Quanto alle corazzate, quelle moderne erano di almeno 3 tipi, tutti armati con 3 torri trinate da 406 mm. La prima classe era la ''''North Carolina'''', che era nata inizialmente come nave da battaglia capace di combattere sì, ma con i limiti del trattato di Londra del '36, con navi da 35.000 t al massimo, e cannoni da 356 mm; ma il Giappone non volle essere bloccato da tale trattato e si rifiutò di ratificarlo, visto che i cannoni erano stati ridotti da 406 al limite di 356 mm; gli americani però trovarono difficile fare dietro-front nella progettazione della nave, e solo aumentarono il calibro, quello delle 'Colorado' in versione migliorata; la corazzatura però era limitata dal peso e sopratutto piuttosto manchevole sotto il galleggiamento, dove non c'era la paratia corazzata. La coppia di navi della classe comprendeva anche la 'Washington', B.B.56, la più famosa delle due; impostata nel giugno 1938, varata ed entrata in servizio entro il maggio 1941, in tempo per affrontare ipoteticamente le navi europee potenzialmente ostili; la nave venne aggregata nel '42 nella 'Home Fleet' britannica. Costituita nella classica configurazione con due torri anteriori sovrapposte e una poppiera, due sottili e alti fumaioli vicini a mò di incrociatore, aveva sovrastruttura abbastanza grosse e lunghe, con parecchi radar che apparvero nel tempo, e infine aveva le catapulte a poppa. Tra le tante azioni importanti, l'affondamento della corazzata KIRISHIMA durante la battaglia del 15 novembre 1942, con 9 colpi in pieno e una quarantina da 127 mm a segno sulle sovrastrutture, tirando da appena 7.300 m. la WASHINGTON sopravvisse alla guerra, messa in riserva nel giugno 1947 e radiata nel 1960. Nella sua carriera da ricordare anche la grave collisione nel '44 con l'INDIANA,altra corazzata moderna.
 
*'''Dislocamento''': 36.900-44.800 t
Line 110 ⟶ 120:
 
 
Le 'South Dakota' erano potenti ed efficienti, ma si poteva fare meglio svincolandosi direttamente dalle limitazioni dei trattati, specie per avere anche sufficiente velocità per scortare una nave portaerei come quelle di squadra. Il risultato fu quello delle lavinavi da 45.000 t, a cui si cominciò a lavorare direttamente dal 1937. Erano in ritardo rispetto ai progetti europei e anche giapponesi, ma gli USA non erano ancora dell'idea di fare la guerra a tutto campo e le corazzate costavano. Alla fine si decise: fare una nave lenta, pesantemente corazzata, armata con 12 dei cannoni più potenti, oppure una nave che era capace di 33 nodi anche se più leggermente protetta e meno armata? Si decise per la seconda. La prima delle 4 navi realizzate davvero fu la IOWA, impostata nel giugno 1940 (mese fatidico nella guerra in Europa); varata nell'agosto 1942, in servizio dal febbraio 1943, togliendo (forse) lo scettro di 'nave più potente del mondo' alle Yamato, che all'epoca si pensava fossero armate con i pezzi da 406 mm con appena 33 m di larghezza. Le altre navi erano la MISSOURI, la NEW JERSEY e la WYOMING. Tutte navi con la solita norma di avere nomi di Stati. Gli incrociatori erano invece con i nomi di città, i cacciatorpediniere portavano nomi di persone: il senso dello stato, insomma, era così applicato. Lo schema della corazzatura era questo, 38 mm coperta, 121 ponte principale, 16 antischegge, 13 inferiore; la cintura era spessa 41 mm al basso dello scafo, al solito per le navi americane incassata dentro le controcarene esterne di protezione antisiluro; saliva parecchio inclinata raggiungendo i 307 mm, si congiungeva al ponte corazzato principale, mentre sopra continuava con 25 mm. Da notare che dopo la North Carolina, le altre classi aveano cinture corazzate interne allo scafo, che si comportavano da paratie antisiluri. Era diverso dalle navi europee, che avevano cintura e paratia distinte, e collegate non tra di loro ma col ponte corazzato. Di fatto le pareti dello scafo non erano protette o lo erano molto poco, il 'vero' scafo corazzato era dentro, quasi come se fosse una struttura di sommergibile a doppio scafo.
 
Con due fumaioli per ospitare un apparato motore enormemente potente (superato solo dalle superportaerei), una lunga prua con cavallino molto marcato, potente armamento contraereo, moderni sistemi radar di controllo e scoperta, il meglio insomma anche se non c'era una protezione del tutto accettabile contro i cannoni più potenti, insomma bisognava sperare di colpire la Yamato, ma senza essere colpiti: la nave giapponese, meno moderna, era armata pesantemente e poteva resistere alle munizioni da 406 mm, quindi aveva chances di incassare e sopravvivere al colpo.
 
Con due fumaioli per ospitare un apparato motore enormemente potente, una lunga prua con cavallino molto marcato, potente armamento contraereo, moderni sistemi radar di controllo e scoperta, il meglio insomma anche se non c'era una protezione del tutto accettabile contro i cannoni più potenti, insomma bisognava sperare di colpire la Yamato, ma senza essere colpiti: la nave giapponese, meno moderna, era armata pesantemente e poteva resistere alle munizioni da 406 mm, quindi aveva chances di incassare e sopravvivere al colpo.
 
*'''Dislocamento''': 48.500-57.450 t
Line 123 ⟶ 132:
 
Il cannone Mk 7 era da 406/50 mm, che in prestazioni e cadenza di tiro (2 c.min) era capace di superare corazze di oltre 800 mm, e di perforare a quasi 30 km una corazza da circa 350 mm anche se rispetto ai pezzi da 406/45 erano meno efficaci nel perforare i ponti orizzontali delle navi da battaglia.
 
Le 'Iowa', notevolmente belle e possenti per essere corazzate (grazie sopratutto al lungo scafo, ottimizzato per velocità di oltre 30 nodi, come se fossero dei 'battlecruiser'), sono rimaste navi simbolo per la flotta, e attualmente, a differenza delle loro antenate, sono state tutte trasformate in navi museo, una di esse a P.Harbour, vicino al relitto dell'Arizona. Fino a qualche anno fa erano ancora nella riserva dell'USN.
 
 
Line 128 ⟶ 139:
 
===Le portaerei===
[[Immagine:USS_Intrepid_1944;021125.jpg|380px|right|thumb|La USS Intrepid, tra le più famose 'Essex', qui nel '44]]
Erano le navi fondamentali per la guerra del Pacifico, e vinsero o persero tutte le battaglie più importanti: Mar dei Coralli, Midway, S.Cruz, Marianne, Leyte. Uno strumento di proiezione di potenza.
 
Line 134 ⟶ 146:
Le 'Saratoga' erano navi vecchie, ma che meritano menzione a motivo della loro capacità: 36.000-47.700 t; hangar di 2.494 m2, di 120x21 m circa (poco se si considera le dimensioni della nave); 500.000 litri di carburante avio, 9.600 t di nafta (10.000 nm a 10 nodi, 7.000 a 20); lunghezza 270,66 m f.t, larghezza 32,2 m, potenza 210.000 hp per l'apparato motore turboelettrico, sufficiente per 34 nodi; cintura di 178 mm, ponte di volo 32 mm. L'armamento era di cannoni da 203 mm, poi rimossi (erano 8 in impianti binati, a lato dell'enorme fumaiolo e della plancia); circa 75 aerei; per il resto nel '41 vennero dismessi questi cannoni per 8 impianti binati da 127 mm, e poi arrivarono 24 quadrupli da 40 mm, 2 binati da 40 mm, 16 singoli da 20 mm.Questo nel '45, ma la LEXINGTON, quando venne affondata nel '42 aveva ancora 8 pezzi da 203 mm, 28 da 28 mm, e 30 da 20 mm. Affondò a causa delle esplosioni causate dalla rottura dei serbatoi di carburante avio, i cui vapori ad un certo punto presero fuoco.
 
La RANGER era da 18.200-19.900 t da 233 m, con 53.000 hp per 29 nodi, ben 600.000 l di carburante avio, autonomia 10.000 nm a 15 nodi con turbine a vapore; il successivo progetto derivato fu la WASP di 226 m, motore da 75.000 hp, con la stessa autonomia nonostante la nafta fosse 4.300 anziché 2.900 t; l'hangar era di 3.050 m2, appena 30 mm sopra l'apparato motore, 20 mm al galeggiamento, paratia antisiluri unica e piena di liquido, non corazzata, motore a due assi con caldaie accentrate tra i due locali turbine. Era pressoché priva di corazzature; persino la HIRYU giapponese aveva 15 mm al primo ponte hangar, 37 sopra i locali caldaie, 46 mm alla cintura, paratia corazzata da 15 mm con compartimenti parzialmente pieni. La WASP saltò in aria per i sistemi carburante avio (benzina) di cui ne portava 415.000 l, allorché venne centrata da 3 siluri, di cui 1 fatale sui serbatoi.

Ma erano le tre navi 'Yorktown', impostate nel 1933, con hangar aperto e non chiuso come la Lexington, per aumentare la capacità aerea, tanto da ottenere, con 3195 m2, 71 aerei, come le navi più vecchie. Le loro caratteristiche erano:
 
*'''Dislocamento''': 19.800-27.500 t
Line 142 ⟶ 156:
*'''Equipaggio''': 2.919
*'''Armamento''': 8 cannoni da 127 mm, 4 quadrupli da 28 mm, 16 da 12,7 mm (nel '45: decine di armi da 20 e forse anche da 40 mm); 71 aerei (nel '42: 27 F4F, 37 SBD, 15 TBF)
 
 
Ma questi erano i programmi prebellici; la produzione bellica vera e propria fu molto lenta a decollare, tanto che la prima 'Essex', le super-portaerei americane che poi vinsero dal '44 in poi, arrivò solo in servizio con la capoclasse CV-9 ESSEX dal 31 dicembre 1942; ma in pratica queste portaerei iniziarono le operazioni belliche solo all'inizio del 1944; Capaci di portare 90 aerei, la loro riuscita fu tale che vennero prodotte totalmente 17 navi, poi rimaste per decenni in servizio nel dopoguerra. Le loro caratteristiche:
Line 155 ⟶ 168:
Le predisposizioni aeronautiche erano un hangar aperto, da 199,3x21,3x5,3 m, totale 4.245 m2 e 22.500 m3; i motori erano meglio distanziati, i depositi avio meglio protetti; l'autonomia raggiungeva 20.000 nm a 15 nodi, 14.000 a 20 nodi; ma dalla CV14 con lo scafo allungato, da 270,7 m (250 al galleggiamento) c'era un aumento a 33.600-36.000 t, 900.000 l di carburante, 6.650 t di carburante, 17.000 nm a 20 nodi, un livello assolutamente formidabile, come anche la potenza elettrica di 5,5 MW, speriore persino alle 'Saratoga'.
 
[[Immagine:CVA-41 AO-100 DD-753 1950.jpg|380px|right|thumb|]]
 
In seguito verranno concepite anche le 'Midway', navi ancora più grandi anche se inizialmente prive di ponte corazzato; pesavano ben 45.000 t, lunhge 304 m, armate con cannoni da 127/51 mm, erano capaci di circa 120 aerei ad elica o anche un minor numero di tipi più grandi (arriveranno poi, di ricostruzione in ricostruzione, fino agli F-4 Phantom II); delle tre unità ordinate, solo la capoclasse MIDWAY entrò in linea giusto nel 1945.
 
Line 182 ⟶ 195:
 
===I sommergibili===
[[Immagine:USS Amberjack (SS-219).jpg|380px|right|thumb|Un tipico 'Gato']]
Anche qui non c'erano unità dalle prestazioni fantascientifiche, ma battelli affidabili, di buone prestazioni e prodotti in gran numero. Tra questi, gli 'S', i 'Gato' e i 'Tench'.
 
Line 190 ⟶ 204:
Le caratteristiche erano: 95,02x8,31x4,65 m, 1525/2415t, 80 uomini, 4 motori da 5400 hp totali diesel + 4 elettrici da 2.750 hp su 2 assi; 20/8,5 nodi, autonomia 21316/10 nodi e 175/5 nodi; cannone da 127 e 10 tls da 533 mm con 24 siluri
 
La successiva, e anch'essa molto longeva classe di sub era la ''''Tench'''', che vennero costruiti in 33 esemplari, di cui 25 durante la guerra e gli altri dopo; nessuno andò perso, ma 101 vennero demoliti sugli scali essendo fin troppo numerosi i predecessori, o annullati. Erano tanto simili ai 'Balao' che questi potevano essere modificati agevolmente in quest'ultima classe. La quota operativa era di 140 m, ma non venne messa alla prova spesso visto che solo 12 fecero servizio di guerra.
 
Le caratteristiche erano: 95x8,31x4,65 m, 15701.570/2415t2.415 t, 80 uomini, 4 motori da 54005.400 hp totali diesel + 4 elettrici da 2.740 hp su 2 assi; 20/8,5 nodi, autonomia 21316/10 nodi e 204/4 nodi; cannone da 127 e 10 tls da 533 mm con 24 siluri.
 
Le differenze erano quindi più che altro di dettaglio; per esempio, i 'Balao' avevano due motori diesel calettati con un solo riduttore, a ciascun motore elettrico perché non c'erano motori abbastanza potenti per metterne solo uno per asse; ma i riduttori costavano, inclini alle avarie, e molto rumorosi, tanto che con una marina più capace nella guerra ASW gli Americani avrebbero avuto delle grosse difficoltà. Con un motore a basso numero di giri i Tench risultavano in grado di eliminare tale riduttore; le casse di compenso erano migliorate, esisteva una centralina di lancio siluri avanzata e il radar di scoperta. Al dunque si trattava di battelli molto avanzati, anche se pure loro avrebbero dovuto essere modificati in GUPPY per restare all'altezza della situazione nel dopoguerra, cosa che infatti accadde.
Line 198 ⟶ 212:
 
===Navi anfibie===
[[Immagine:DN-SD-03-13098.JPEG|370px|right|thumb|]]
L'USN riuscì in pochissimo tempo ad organizzare una flotta anfibia enorme e di notevole validità tecnica, pur essendo essa in assoluto la più recente ed immatura delle specialità navali. La lista di queste navi, non propriamente delle unità da combattimento ma pur sempre un'arma (navi d'assalto anfibio, per l'appunto, implica un impiego in prima linea) è molto consistente. I Marines attuali, la forza anfibia più grande e potente del mondo, continuano a contare su una flotta poderosa di navi di altissime capacità, anche se oramai in numeri ben più esigui, necessariamente, dei tempi in cui con costi modesti era possibile costruire navi di vario genere e in grande quantità.
 
Ecco una serie di tipologie e con i dati fondamentali:.

Tra le meno note, le Navinavi da sbarco Sede di Comando o LSH, per il controllo dei caccia intercettori ma sopratutto, in generale, delle operazioni anfibie.

Il controllo dei caccia intercettori era assegnato a delle LST opportunamente modificate con radio e radar, diventando LSF. Gli inglesi costruirono invece la nave LSH da unità da trasporto, così come gli americani fecero con le AGC.
 
Le navi da sbarco grandi per fanteria erano le LSI(L) e le trasporto truppe erano le AP, che erano rispettivamente inglesi e americane. Le navi di questo tipo raggiungevano, come i tipi precedenti, dislocamento di circa 10.000 t e dimensioni di circa 150 metri, pesantemente armate, come le 3 'Glen' britanniche con 3 impianti binati da 102 mm numerose armi da 20 e 40 mm.
Line 206 ⟶ 225:
Le navi da sbarco medie per fanteria LSI (M) erano derivate da un progetto olandese e trasportavano fino a 600 truppe l'una. Gli americani invece usarono gli APD (High Speed Tasport) che raggiungevano i 23 nodi: erano i caccia '4 pipe' modificati con metà macchine e spazio per 150 soldati più 4 mezzi da sbarco. Poi arrivarono, dietro queste 32 navi, anche 10 derivate dai pure numerosi caccia di scorta DE. Furono molto utili per il trasporto veloce delle truppe nel Pacifico. Le navi da sbarco per mezzi corazzati erano le LST, e la prima moderna di questo tipo fu la Mk 1 'Maracaibo' inglese, con casse di compenso per appopparsi mentre con la porta anteriore scaricava direttamente sulle spiagge i suoi mezzi pesanti. Era un'idea di Churchill e venne realizzata con 3 petroliere destinate al lago venezuelano Maracaibo, quindi con ridotto pescaggio. Avevano una lunghezza di 116,5 metri e con 3000 hp raggiungevano 11 nodi, trasportando 20 carri armati da 25 t e altri carichi, oltre che 207 truppe.
 
Seguirono le LST (1) 'Boxer', da 17 nodi con paratie stagne trasversali anziché longitudinali, e con potenza di 7.000 hp, autonomia di 14.830 km a 14 nodi. Le LST Mk 2 (2) erano navi enormemente diffuse: progetto inglese (di cui gli Americani si attribuirono la paternità a più riprese) del 1941, vennero ordinate dal '42. Con motori diesel e sistemati a poppa, sistema di variazione d'asseto con casse di compenso, con capacità di sbarcare su spiagge con gradiente minimo di 1:50. Nel 1943-45 ne vennero costruite 1077 esemplari, risultato straordinario superato solo dai trasporti 'Liberty', che come tali, pur essendo stati strumento determinante della vittoria Alleata, qui non interessano (se non come citazione necessaria). Alcune unità vennero trasformate in LSF, per la guida caccia.
 
Le loro caratteristiche in dettaglio (LST(2) inglese):
Line 227 ⟶ 246:
 
L'LCF era un LCT(2) con due impianti binati contraerei da 102 mm e tre da 20 mm come prototipo, ma in concreto ricevette solo, nei tipi prodotti in serie, 8 Vickers e 4 Oerlikon da 20 mm. La versione d'appoggio agli sbarchi LCS aveva un pezzo da 57 mm su torretta di carro armato o razzi e mitragliatrici per i tipi analoghi americani. La stazza era di 420-515 t, la lunghezza di 58 m.
 
 
L'LCA era uno dei mezzi più piccoli, con peso di 10-13 t, portava 35 soldati e viaggiava a 7 nodi, con un massimo di autonomia non eccedente i 150 km. Lungo 12,6 m, aveva i portelloni corazzati per proteggere il personale in avvicinamento.
 
 
I mezzi da sbarco più spettacolari furono invece quelli con cannoni e razzi. Gli LCG ebbero due cannoni da 119 mm. 23 mezzi di questo tipo vennero modificati e usati in Europa, seguiti da altri 10 successivamente modificati dati i risultati positivi. LCG(L) significava Landing Craft Gun -Large-. Quello medio aveva invece due pezzi da 87 mm dell'esercito in torretta sovrapposta. Solo uno venne completato per la fine della guerra. Ma il mezzo da sbarco con razzi era anche più impressionante. Aveva scafo LCT(2) o (3), con 792 rampe o 1064, da 127 mm. Avevano esattamente 3.200 m di portata, e potevano sparare 24 salve per colpire un'aera di 145x685 m con un massimo di 17 t di esplosivo, con intervalli di caduta di 10 metri tra un razzo e l'altro. Delle autentiche macchine della distruzione. Avevano una ricarica di razzi completi e l'effetto del loro fuoco, ove riuscissero a lanciare contro difese a distanza ravvicinata, era certamente micidiale e capace di aprire un varco anche nel sistema difensivo del Vallo Atlantico.
Line 236 ⟶ 253:
A tutti questi mezzi vanno ovviamente aggiunti anche gli LVTP, grossi cingolati anfibi che servivano per lo sbarco, ma che erano sopratutto dei cingolati completi da combattimento. Prodotti a migliaia di esemplari, avevano 4 mitragliatrici e un certo livello di corazzatura. Alcuni ebbero la torretta del carro leggero M3 con il pezzo da 37 o uno corto da 75. Di fatto divennero alle volte dei veri carri anfibi. Derivati meccanicamente da un mezzo prebellico costruito per muoversi in Florida, ebbero una carriera intensissima e vennero prodotti a migliaia per le epiche missioni di sbarco e assalto in Europa e sopratutto, nel Pacifico. Ebbero un ruolo importante, come anche i mezzi d'assalto anfibio più piccoli, nel forzamento di fiumi di grandi dimensioni, in particolare il Reno.
 
----
 
 
A margine: e l'Asse cosa fece in questo settore? I Tedeschi, dopo avere pensato ad invadere la Gran Bretagna con circa 2000 barconi e chiatte fluviali. In seguito realizzarono mezzi simili agli LCA chiamati Sturmboote, lunghi 6 o 14,5 m e in questo caso, con 25 nodi di velocità e 40 soldati equipaggiati.
 
Line 246 ⟶ 262:
 
===Navi ausiliarie===
[[Immagine:Liberty ship transport SS Carlos Carrillo off San Francisco, California, circa 1945-46.jpg|380px|right|thumb|Una delle oltre 2.700 'Liberty']]
Ma tutta questa immensa flotta non avrebbe avuto senso se non vi fosse stata anche una robustissima componente logistica, sia per supportare le navi della marina, sia per trasportare truppe e rifornimenti oltremare. Questa immensa flotta può essere descritta efficacemente con due nomi in particolare: 'Liberty' e 'T2'. La prima è la classe di navi da trasporto di maggior successo di tutti i tempi. La cosa iniziò quando una commissione britannica arrivò negli USA per trovare nuove navi che compensassero il milione di tonnellate perduto nella guerra contro i Tedeschi, portando con loro i piani per una versione semplificata della Empire Liberty da circa 7.300 t, a sua volta versione di casa della Dorington Court, nave costruita in quegli stessi cantieri americani che adesso venivano visitati (quelli dalla JL Thomson e Sons), che con appena 2.500 hp poteva portare 10.000 t di carico a 11 nodi. Dopo 60 navi classe 'Ocean' si volle costruire, da parte americana, ben presto una nave da costruire in massa, che poteva portare 300 carri ferroviari di carico (come equivalente), 2.840 jeeps o 440 carri leggeri, o 230 milioni di cartucce o 3.330.000 razioni 'C' per i soldati, con un buon confort e una buona velocità. Oggetto di una produzione con diversi standard e da parte di diversi cantieri (la storia diverrebbe molto lunga a scendere nel dettaglio), ne vennero realizzate qualcosa come oltre 2.700. Il tipo base era lungo 134,57 m, 130,15 al galleggiamento, largo 17,34 m, peso di 3.380 t vuote, 4.380 t netto, lordo 7.176 t, a pieno carico ben 14.541 t. Motori a triplice espansione a vapore per 2.500 hp, ma con nafta come combustibile, velocità 11 nodi a pieno carico, autonomia 14.000 nm a 10 nodi, 81 uomini d'equipaggio, armamento di un pezzo da 127/38 e varie mitragliere. Le navi vennero anche adattate a varie missioni, ma in generale ne bastava una di trasporto a pieno carico per giustificarne il valore, mentre i tempi di completamento scesero anche sotto i 3 mesi. Circa 60 ebbero compiti di nave cisterna (Z-ET-1), altre di nave ospedale, o trasporto aerei o carri armati, oo persino per trasporto animali o prigionieri di guerra. Il costo medio era di circa 2 milioni di dollari. In tutto, alla fine della guerra gli USA avevano ben 40 milioni di tonnellate di mercantili, di cui gran parte erano le Liberty, ma non le sole perché le navi erano state consegnate in 5.601 unità tra il '39 e il '45, per un costo di 14,2 mld di dollari. In seguito divennero sia navi per la logistica della Marina, che modelli export. La Reserve Fleet americana ne contava ancora 1.051 nel '62, 462 nel '68. Oltre 700 vennero vendute all'estero, e di queste 107 servirono nella Marina mercantile italiana. 2 esistono ancora, conservate come monumento, una delle quali a S. Francisco<ref>Mancini R: ''le navi tipo Liberty', Storia militare novembre 1995</ref>. Esistono ancora anche 3 'Victory', un altro progetto di successo, anche se molto meno note e numerose delle Liberty, che vennero spesso definite, assieme ai trasporti C-47, all'atomica, al bazooka e alla jeep, come le armi 'che vinsero la guerra'.
Ma tutta questa immensa flotta non avrebbe avuto senso se non vi fosse stata anche una robustissima componente logistica, sia per supportare le navi della marina, sia per trasportare truppe e rifornimenti oltremare. Questa immensa flotta può essere descritta efficacemente con due nomi in particolare: 'Liberty' e 'T2'. La prima è la classe di navi da trasporto di maggior successo di tutti i tempi. La cosa iniziò quando una commissione britannica arrivò negli USA per trovare nuove navi che compensassero il milione di tonnellate perduto nella guerra contro i Tedeschi, portando con loro i piani per una versione semplificata della Empire Liberty da circa 7.300 t, a sua volta versione di casa della Dorington Court, nave costruita in quegli stessi cantieri americani che adesso venivano visitati (quelli dalla JL Thomson e Sons), che con appena 2.500 hp poteva portare 10.000 t di carico a 11 nodi. Dopo 60 navi classe 'Ocean' si volle costruire, da parte americana, ben presto una nave da costruire in massa, che poteva portare 300 carri ferroviari di carico (come equivalente), 2.840 jeeps o 440 carri leggeri, o 230 milioni di cartucce o 3.330.000 razioni 'C' per i soldati, con un buon confort e una buona velocità.
 
Ma tutta questa immensa flotta non avrebbe avuto senso se non vi fosse stata anche una robustissima componente logistica, sia per supportare le navi della marina, sia per trasportare truppe e rifornimenti oltremare. Questa immensa flotta può essere descritta efficacemente con due nomi in particolare: 'Liberty' e 'T2'. La prima è la classe di navi da trasporto di maggior successo di tutti i tempi. La cosa iniziò quando una commissione britannica arrivò negli USA per trovare nuove navi che compensassero il milione di tonnellate perduto nella guerra contro i Tedeschi, portando con loro i piani per una versione semplificata della Empire Liberty da circa 7.300 t, a sua volta versione di casa della Dorington Court, nave costruita in quegli stessi cantieri americani che adesso venivano visitati (quelli dalla JL Thomson e Sons), che con appena 2.500 hp poteva portare 10.000 t di carico a 11 nodi. Dopo 60 navi classe 'Ocean' si volle costruire, da parte americana, ben presto una nave da costruire in massa, che poteva portare 300 carri ferroviari di carico (come equivalente), 2.840 jeeps o 440 carri leggeri, o 230 milioni di cartucce o 3.330.000 razioni 'C' per i soldati, con un buon confort e una buona velocità. Oggetto di una produzione con diversi standard e da parte di diversi cantieri (la storia diverrebbe molto lunga a scendere nel dettaglio), ne vennero realizzate qualcosa come oltre 2.700. Il tipo base era lungo 134,57 m, 130,15 al galleggiamento, largo 17,34 m, peso di 3.380 t vuote, 4.380 t netto, lordo 7.176 t, a pieno carico ben 14.541 t. Motori a triplice espansione a vapore per 2.500 hp, ma con nafta come combustibile, velocità 11 nodi a pieno carico, autonomia 14.000 nm a 10 nodi, 81 uomini d'equipaggio, armamento di un pezzo da 127/38 e varie mitragliere. Le navi vennero anche adattate a varie missioni, ma in generale ne bastava una di trasporto a pieno carico per giustificarne il valore, mentre i tempi di completamento scesero anche sotto i 3 mesi. Circa 60 ebbero compiti di nave cisterna (Z-ET-1), altre di nave ospedale, o trasporto aerei o carri armati, oo persino per trasporto animali o prigionieri di guerra. Il costo medio era di circa 2 milioni di dollari. In tutto, alla fine della guerra gli USA avevano ben 40 milioni di tonnellate di mercantili, di cui gran parte erano le Liberty, ma non le sole perché le navi erano state consegnate in 5.601 unità tra il '39 e il '45, per un costo di 14,2 mld di dollari. In seguito divennero sia navi per la logistica della Marina, che modelli export. La Reserve Fleet americana ne contava ancora 1.051 nel '62, 462 nel '68. Oltre 700 vennero vendute all'estero, e di queste 107 servirono nella Marina mercantile italiana. 2 esistono ancora, conservate come monumento, una delle quali a S. Francisco<ref>Mancini R: ''le navi tipo Liberty', Storia militare novembre 1995</ref>. Esistono ancora anche 3 'Victory', un altro progetto di successo, anche se molto meno note e numerose delle Liberty, che vennero spesso definite, assieme ai trasporti C-47, all'atomica, al bazooka e alla jeep, come le armi 'che vinsero la guerra'.
Le petroliere di squadra erano invece unità che nell'USN erano già di lunga tradizione, come le USS Cyclops (quella famosa per essere sparita nel Triangolo delle Bermuda) e la gemella Jupiter (diventata poi la USS Langley, la prima portaerei americana), nate già attorno al 1910. Con il progetto 'Two Ocean Act', gli Americani si diedero, dal 14 giugno 1940, uno strumento che porterà la loro flotta a poter combattere due guerre distinte sia in Atlantico che in Pacifico, che faceva il paio con l'USMC (US Maritime Commission) per modernizzare le flotte da trasporto. ALla fine di tutto il programma, l'USN passerà da 790 navi del 7 dicembre 1941, a 6.768 unità di cui 23 corazzate, 99 portaerei, 72 incrociatori e infine 738 cacciatorpediniere di scorta e di squadra. Iniziando con le petroliere T3 da circa 3 milioni di dollari, lunghe 168 m, larghe circa un settimo, 4 cannoni da 127 mm con stazione di tiro Mk 37 per le prime 3, o uno solo più varie mitragliere per le altre; ben presto 4 vennero convertite in portaerei di scorta, la classe 'Sangamon'. Ma le più numerose erano le petroliere T2, più piccole (152 m), con 12.000 hp di potenza, costruite in varie sottoversioni, la più diffusa fu la T2-SE-A1 da 159,4 m, ne vennero costruite ben 483. Una affondò, per dare un dato, per via di un siluro suicida giapponese, centinaia, di cui una ventina finite in Italia (e la Sterope per la MMI) finirono in riserva o in servizio con compagnie di trasporto civili, al pari delle Liberty. T2 e Liberty furono fondamentali nel ricostruire il mondo nei dieci anni successivi alla catastrofica guerra mondiale. Le ultime di queste petroliere, sia T2 che T3 (quelle di nuova generazione, costruite in piccolo numero accanto alle prime) sono state radiate totalmente dall'USN addirittura negli anni '90, precisamente l'ultimo di questi rifornitori, il Calooscahatcheee, il 18 luglio 1994. I mercantili ricavati da queste navi rimasero in servizio fino verso alla fine degli anni '90 con varie compagnie civili. Purtroppo nessuna è stata conservata, nonostante l'indubbio valore storico, per i posteri.
 
----
Le petroliere di squadra erano invece unità che nell'USN erano già di lunga tradizione, come le USS Cyclops (quella famosa per essere sparita nel Triangolo delle Bermuda) e la gemella Jupiter (diventata poi la USS Langley, la prima portaerei americana), nate già attorno al 1910. Con il progetto 'Two Ocean Act', gli Americani si diedero, dal 14 giugno 1940, uno strumento che porterà la loro flotta a poter combattere due guerre distinte sia in Atlantico che in Pacifico, che faceva il paio con l'USMC (US Maritime Commission) per modernizzare le flotte da trasporto. ALla fine di tutto il programma, l'USN passerà da 790 navi del 7 dicembre 1941, a 6.768 unità di cui 23 corazzate, 99 portaerei, 72 incrociatori e infine 738 cacciatorpediniere di scorta e di squadra. Iniziando con le petroliere T3 da circa 3 milioni di dollari, lunghe 168 m, larghe circa un settimo, 4 cannoni da 127 mm con stazione di tiro Mk 37 per le prime 3, o uno solo più varie mitragliere per le altre; ben presto 4 vennero convertite in portaerei di scorta, la classe 'Sangamon'. Ma le più numerose erano le petroliere '''T2''', più piccole (152 m), con 12.000 hp di potenza, costruite in varie sottoversioni, la più diffusa fu la T2-SE-A1 da 159,4 m, ne vennero costruite ben 483. Una affondò, per dare un dato, per via di un siluro suicida giapponese, centinaia, di cui una ventina finite in Italia (e la Sterope per la MMI) finirono in riserva o in servizio con compagnie di trasporto civili, al pari delle Liberty. T2 e Liberty furono fondamentali nel ricostruire il mondo nei dieci anni successivi alla catastrofica guerra mondiale. Le ultime di queste petroliere, sia T2 che T3 (quelle di nuova generazione, costruite in piccolo numero accanto alle prime) sono state radiate totalmente dall'USN addirittura negli anni '90, precisamente l'ultimo di questi rifornitori, il Calooscahatcheee, il 18 luglio 1994. I mercantili ricavati da queste navi rimasero in servizio fino verso alla fine degli anni '90 con varie compagnie civili. Purtroppo nessuna è stata conservata, nonostante l'indubbio valore storico, per i posteri.
 
*Dati: dimensioni (dati relativi alla T2-SE-A2): 158,56 x20,72x8,83 m, portata 16.613 t, dislocamento nave scarica 5.900 t, motore turboelettrico 1 asse, due caldaie, 10.000 hp per 16 nodi<ref>Brescia M: ''Le petroliere T2'', Storia militare nov 2008</ref>.
Line 254 ⟶ 274:
===Le armi dell'USN===
====Cannoni====
[[Immagine:Damages_New_Orleans_Tassafaronga.jpg|380px|right|thumb|]]
Andando alle armi dell'USN, molto varie, almeno alcune bisogna tuttavia bisogna nominarle. Le armi da 76/50 mm Mk 27, 33 e 34 sono nate per fermare e distruggere i kamikaze giapponesi, ovvero non abbattere ma proprio annientare gli aerei colpiti, cosa che le mitragliere, anche le Bofors da 40 mm, non necessariamente riuscivano a fare. A questo proposito, va ricordato che i cannoni da 20 Oerlikon (cadenza di tiro circa 400 c.min) e notevole semplicità. Prodotto in quantità enorme, tanto che al 7 dicembre 1941 erano stati prodotti 379 cannoni negli USA; per la fine della guerra si arrivò a 124.735. Queste armi fecero presto sparire da gran parte delle navi americane le mitragliatrici M2 da 12,7 mm, che erano e sono potenti armi, ma che per il ruolo contraereo, nonostante la balistica, erano piuttosto deboli per gittata (1.500 m), rateo di fuoco (500600 c.min), assenza di proiettili esplosivi. L'unico vantaggio era che si trattava di armi americane, ma c'era bisogno di qualcos'altro di meglio. Solo nel 1943 venne spodestata parzialmente dalla Bofors da 40 mm. E i dati furono positivi: anche se era efficace solo a distanze ridotte, entro i 2 km, possibilmente meno, nel periodo dicembre 1941-set 44 queste armi (per quanto sia possibile fare affidamento a statistiche del genere, quando tutti sparano con tutto quanto a bordo disponibile), il 32% degli aerei giapponesi vennero abbattuti dalle Oerlikon (e spesso erano a loro volta armati di Oerlikon nei modelli aerei), forse il vero problema era che il resto delle altre armi non erano poi così efficaci. Ma nel '43 un sistema di mira con doppio giroscopio venne ideato, aumentando l'efficacia del cannone, si trattava dell'Mk 14 sviluppato dal MIT, e poteva essere utilizzato dieci secondi dopo l'accensione. In seguito venne usato anche come base per migliorare l'apparato Mk 51 dei cannoni da 40 mm. E in effetti vennero parzialmente rimpiazzati dai cannoni da 40 mm Bofors, come è accaduto con i 'Gearing'. Forse la cosa più incredibile e 'ironica' è che nel 1935 la Oerlikon quasi andò in bancarotta quando l'USN respinse il Model 1934 propostogli per via del ridotto rateo di fuoco che era di 265 colpi-min; e fu la Marina Giapponese che la tolse dai guai ordinando alcune armi di questo tipo, e non c'é dubbio che si trattò di un 'autogol' inconsapevole, perché dopo la Oerlikon riuscì a farsi accettare l'arma migliorata grazie ai soldi guadagnati con i Giapponesi.. Le versioni erano varie: Mk 1, 2, 3, 4 migliorati, tutti raffreddati ad aria con sistema di rinculo 'blow-back'. Ma sopratutto nei tipi migliorati venne reso possibile la produzione in grande serie dell'arma: altrimenti per costruire la canna da 2,7 kg c'era bisogno di un blocco di 56 kg; gli americani ridussero tale valore a 6,5 kg. Al dunque la riduzione fu tale da far scendere il numero di ore-lavoro da 428,4 a 76,2.
 
Ma nel '43 un sistema di mira con doppio giroscopio venne ideato aumentando l'efficacia del cannone, si trattava dell'Mk 14 sviluppato dal MIT, e poteva essere utilizzato dieci secondi dopo l'accensione. In seguito venne usato anche come base per migliorare l'apparato Mk 51 dei cannoni da 40 mm. E in effetti vennero parzialmente rimpiazzati dai cannoni da 40 mm Bofors, come è accaduto con i 'Gearing'. Forse la cosa più incredibile e 'ironica' è che nel 1935 la Oerlikon quasi andò in bancarotta quando l'USN respinse il Model 1934 propostogli per via del ridotto rateo di fuoco che era di 265 colpi-min; e fu la Marina Giapponese che tolse dai guai gli svizzeri ordinando alcune armi di questo tipo: non c'é dubbio che si trattò di un 'autogol' inconsapevole, perché dopo la Oerlikon riuscirà a farsi accettare dall'USN l'arma da 20 mm, migliorata grazie ai soldi guadagnati con i Giapponesi (che tra l'altro ne fecero un uso scarsissimo, andando piuttosto sulle armi da 25 mm di tipo francese).. Le versioni erano varie: Mk 1, 2, 3, 4 migliorati, tutti raffreddati ad aria con sistema di rinculo 'blow-back'. Ma sopratutto nei tipi migliorati venne reso possibile la produzione in grande serie dell'arma: altrimenti per costruire la canna da 2,7 kg c'era bisogno di un blocco di 56 kg; gli americani ridussero tale valore a 6,5 kg. Al dunque la riduzione fu tale da far scendere il numero di ore-lavoro da 428,4 a 76,2.
L'arma era lunga 70 calibri e pesava 68,04 kg, sparava 450 c.min, con caricatori da 60 colpi, i proiettili da 120 gr circa erano sparabili fino a 4.389 m, in quota a 3.048 m. L'affusto era di pesi tra 254 e 769 kg per l'USN, l'alzo fino a 87 gradi. In genere erano affusti singoli scudati, ma c'erano anche impianti binati e alcuni quadrinati da 20 mm erano stati installati a bordo di alcune navi Alleate.
 
L'armaIl cannone era lunga 70 calibri e pesava 68,04 kg, sparava 450 c.min, con caricatori da 60 colpi, i proiettili da 120 gr circa erano sparabili fino a 4.389 m, in quota a 3.048 m. L'affusto era di pesi tra 254 e 769 kg per l'USN, l'alzo fino a 87 gradi. In genere erano affusti singoli scudati, ma c'erano anche impianti binati e alcuni quadrinati da 20 mm erano stati installati a bordo di alcune navi Alleate.
 
----
Un vecchio tipo di cannone era l'Mk 1 e Mk 2 da 28 mm, sviluppato nel 1929. Nonostante la sua potenza e la presenza in impianti quadrinati, era poco affidabile e venne rapidamente sostituita dalla 20 mm Oerlikon. Da notare che questo cannone era il più simile al 25 mm franco-giapponese, arma standard per la difesa aerea. Alcuni affusti vennero usati per impianti binati Bofors. Un'altra cosa abbastanza positiva fu l'impiego dell'Mk 44, un sistema di direzione tiro, il primo americano, per il fuoco antiaereo leggero.
Il cannone pesava 252 kg, tirava 150 c.min, 100 pratici, 823 mesm.s., peso proiettile 416 grammi di cui 17 HE, con un raggio massimo di 6700 m e quota di 5.791 m. Non era tutto sommato male, almeno come balistica, ma la sua affidabilità non era sufficiente e il peso di 4.700 kg dell'affusto Mk 2 non indifferente. Può darsi anche che migliorando il progetto era possibile realizzare un'arma accettabile, ma perché importarsene se c'erano le armi da 20 e 40 mm, ancorché europee?
 
 
----
Il principale cannone dell'USN divenne, almeno dal 1943, l'armail principaleBofors svedese. Era un cannone della Bofors dei primi anni '30, che a dire il vero eraoriginato natoalmeno vagamente da un progetto tedesco del 1918, della Krupp di Essen. Del resto la stessa Bofors erarimase parzialmente di proprietà della Krupp, fino al 1930. Le prove iniziarono nel marzo 1932, e il cannone venne poi adottato come Model 1936. Prima lo presero in interesse gli Inglesi per l'esercito, ordinandone 100 nel '37, nel '41 arrivò l'usoadozione da parte della RN, sulla Prince of Whales (anche se non le servirà molto) e altre navi. In tutto ne vennero costruiti quasi 3.000 per la sola RN, più altri forniti dagli USA. Negli USAQui l'arma venne adottata dall'US Army nel '37, producendolaprodotta dal 1940, quando anche l'USN ne rimase interessata, e; il primo cannone venne fornito il 28 agosto 1940 da una nave olandese, mentre la licenza venne ottenuta nel giugno 1941. Ma non fu così facile: l'USN voleva armi con funzionamento motorizzato, raffreddato ad acqua, con misure anglosassoni, spolette meno sensibili; il tutto venne risolto con il tempo, venne aumentatomiglioarata il livello dellala facilità di produzione in massa, mentre la spoletta svedese, trovata inadatta per la produzione in massa, e poco sicura, venne sostituita con un modello l'Mk 27, funzionante 999 volte su 1.000. Solo laquesta sua adozionemodifica fece risparmiare 250 milioni di dollari, stando a quanto dichiarato dagli americani. Presto seguirono impianti binati, il primo nel gennaio del '42, il quadruplo nell'aprile, iniziando l'installazione sulla USS 'Wyoming' dal 22 giugno. Alla fine ne vennero costruiti 39.200, usati sempre di più per respingere gli attacchi kamikaze, molto migliorati con il sistema Mk 51 di controllo del tiro, che abbatté il 50% dei Kamikaze e aerei giapponesi distrutti tra l'ottobre 1944 e il febbraio successivo.
 
Usato da tutti i belligeranti (eccetto probabilmente l'Italia), pesava
462 kg del tipo 'esercito', o raffreddato ad aria, 522 del tipo water-cooled. Sparava, a seconda dell'inclinazione, 120-160 colpi al minuto, valore teorico, ma anche pratico con i clip da 4 colpi; la cadenza aumentava anche a 180 se c'era un kit speciale, però disponibile solo dal 1970. Nel frattempo i Bofors da 70 calibri avevano raggiunto cadenze di 230-300 c.min, ma questa è un'altra storia, essendo iniziata dopo la guerra. Le munizioni sono da 900 gr circa, il colpo completo almeno 2,15 kg, di cui non più di 92 grammi di HE. Le navi avevano agevolmente oltre 1000 colpi per canna. Il raggio era di 9.830 m sull'orizzonte, 7.160 in aria, ma la gittata pratica era circa la metà, anche per via del tempo di autodistruzione delle munizioni, che all'epoca non erano ancora di tipo VT, di prossimità: queste apparvero dopo qualche anno. I proiettili, tirati a circa 900 msec perforavano nel caso degli AP fino a 69 mm a 0 metri, 30 mm a 1.829 m, 11 a 5.486 m. Gli affusti pesavano da 4.445 a 11.137 kg. Da ricordare, tra gli innumerevoli affusti, il Boffin, impianto binato da 20 mm con i cannoni sostituiti da un cannone da 40 mm con alzo fino a 70 gradi. Eppure i Canadesi li hanno usati almeno fino al 1990. Oppure il sistema Hazemeyer, sussidiaria della Siemens, che costruì un affusto triassiale computerizzato prima della guerra, e questo sistema avanzato venne subito messo in produzione in Gran Bretagna. I Tedeschi fabbricarono i cannoni nella Kongsberg Arsenal norvegese, e tra l'altro lo usarono per gli incrociatori Hipper e P.Eugen dal '43. I Giapponesi invece provarono a costruirne un certo numero, grazie ad un sistema catturato agli Inglesi nel '42, a Singapore. Era chiamato Type 5, ma riuscirono a produrne solo pochi esemplari al mese dal tardo 1944.
 
 
Salendo verso calibri maggiori, i cannoni da 76/50 mm vennero urgentemente usati nelle versioni Mk 27, 33 e 34. Per fermare del tutto i giapponesi c'era bisogno di un cannone più potente anche dei 40 mm, il calibro minimo per usare le spolette VT. Venne ricavato dall'Mk 22, ma il primo esemplare venne testato solo il 1 settembre 1945. Era simile al pezzo da 40 mm come ingombri, e malgrado fosse possibile sostituire con un cannone da 76 per ogni 3 pezzo da 40 mm, e il tiro automatico era sufficiente per causare un considerevole livello di fuoco. Ne sono state prodotte le munizioni fino agli inizi del 2001, anche dalla Simmel italiana. L'Mk 22 pesava 798 kg, lungo 4,055 m, cadenza 45-50 c.min, colpi da 10,9 kg di cui 5,9 di proiettile VT, 240 gr di TNT (poco a causa della spoletta), quota 9.266 m, gittata 13.350 m. Il peso dell'affusto era di 14.259 kg per il Mk 27, alzo 30° sec, 24 di rotazione.
 
In seguito ci sarebbero stati altri cannoni, quelli da 70 calibri, rimasti però in servizio per poco tempo, essendo piuttosto complicatocomplicati da mantenere in efficienza.
 
I cannoni da 76 erano molti, ma non esattamente modernissimi, anche se funzionali. Da uno di essi per l'appunto è derivato il cannone automatico di cui sopra. Quanto ai pezzi da 127 mm, in realtà vi sono i cannoni di diverso tipo. I pezzi da 127/25 mm nei mod. Mk 10, 11, 13 e 17, usato fin dal '26 sulle grandi navi americane. Erano armi antiaeree, ma in realtà i cannonieri spesso li usarono anche come armi antinave, con risultati impressionanti perché il loro momento d'inerzia era pari a circa un terzo di quello dei pezzi da 50 calibri. Era un affusto leggero, anche se c'era una gittata ridotta in contraccambio. Così arrivarono gli Mk 12 con i cannoni da 127/38 mm, ma questa è un'altra storia. C'erano molti cannoni di vari usi, tra cui l'Mk 17 per sottomarini; le dimensioni di quest'arma disegnata nel 1921 e in servizio dal '26, era pesante appena 955 kg per la canna, 1.937 totale, cadenza di 20 c. minuto, peso della munizione 36,3 kg di cui 24,43 di proiettile (2,55 kg di HE), sparabile alla rispettabile velocità di 808 ms. con 4,35 kg di propellente. C'erano 200 colpi per cannone, la vita utile della canna era di 3.000 colpi, la gittata ammontava ad appena 13,259 km o 8,352 a 85 gradi a.a. L'affusto era pesante, nel caso Mk 23, 9.829 kg, poco di più per altre installazioni. Il rateo di alzo era, nei tipi motorizzati, 30 gradi -sec, 20-sec per la direzione.
 
I cannoni Mk 12 da 127/38 mm erano balisticamente ben superiori balisticamente, con una capacità di tutto rispetto nel tiro antiaereo, come anche nella lotta antisuperficie; era in pratica il migliore dei cannoni bivalenti della guerra; in servizio dal '34, installato ancora su navi nuove dei primi anni '60. La carica dei cannoni era manuale, ma il calcatoio era automatico, così da dare un'alto rateo di fuoco, e i cannoni si sono dimostrati in azione altamente affidabili, del resto le loro prestazioni balistiche non sono mai state eccezionali, quanto piuttosto la praticità d'impiego e la rapidità di fuoco. Con il sistema Mk 37 americano era particolarmente efficace, e durante la battaglia di S.Cruz, la USS South Dakota abbatté 26 aerei giapponesi, usando per la prima volta le spolette VT (e anzi, ne dichiarò 32..). La produzione bellica fu tale da costruire oltre 8.000 armi, con costo di 100.000 dollari per cannone di media (strano che sia, un B-17 ne costava 'solo' 200.000, un P-40 20.000), e senza affusto. Oltre 720.000 colpi erano ancora conservati nei depositi della Marina negli anni '80.
 
Disegnato nel 1932, pesava 18101.810 kg per il cannone, lungo 5,683 m, 12-15 colpi al minuto, e anche più con gli affusti automatizzati; la munizione da 24,5 kg AP, o da 25 kg AAC, o di altri tipi ancora, era sparabile fino a 792 m.sec, con vita utile di 4.600 colpi, 450 proiettili per le grosse navi (per cannone,beninteso), 320-360 per i caccia; gittata max con colpi da 24 kg di 16 km, antiaerea di 11.900 m, penetrazione di 127 mm a 3.660 m, 102 a 4.940 m (abbastanza per penetrare un carro tipo Tiger, o un incrociatore 'Mogami'), 25 mm a 12.620 m. Però per la maggior parte dei casi non c'erano AP ma HE antiaeree, da 25 kg, capaci di perforare 38 mm a 9.140 m. L'affusto pesava nel caso dei singoli Mk 21 13.272 kg, nel caso dei cannoni chiusi Mk 25 circa 20 t, 43.409 kg per l'Mk 38 Mod 0; l'Mk 28 arrivava a 77.399 kg, era per le corazzate; alzo -15/+85 gradi, alzo 15 gradi al secondo, almeno 25 per rotazione.
 
Questo non era il più potente cannone da 127 mm disponibile, l' Mk 7 e successivi era un potente cannone anti-cacciatorpediniere, che era degli anni '10, e raggiungeva 18 km con granata da 22 kg.
 
 
Il successivo cannone era invece il 127/54 mm Mk 16, per rimpiazzare il cannone da 127/38 mm con qualcosa che avesse quella gittata che mancava al vecchio cannone. Pensato per le corazzate classe 'Montana' mai realizzate, poi sulle Midway, ma era decisamente pesante rispetto al cannone precedente, di cui era una versione allungata. Non aveva ancora alimentazione automatica; pesava 2.432 kg, lungo 6,858 m, 808 m.sec, proiettili di ben 31,5 kg, gittata di ben 23.691 m, gittata a.a. di 15.728 m, peso di 33 t, alzo fino a 85 gradi, almeno sedici marinai per l'impianto singolo (ma c'erano anche quelli binati).
Line 308 ⟶ 329:
I cannoni da corazzata erano tantissimi, ma quelli moderni, successori dei pezzi da 305 e 356 mm, erano gli Mk 6 da 406/45 mm e poi un altro tipo da 406/50 mm. I primi erano quelli delle navi classe 'Colorado', poi usati per le 'Washington' e le 'South Dakota', disegnati nel 1936, servizio dal '41, pesava 97.231 kg per 18,694 m, lanciava proiettili AP da 1.225 kg e HE da 862 kg. I proiettili AP erano più lenti e quindi meno efficaci vs corazze verticali, ma marginalmente migliori dei pezzi da 406/50 contro i ponti, data la loro traiettoria maggiormente arcuata. La carica He dei due tipi erano 18,4 e 69,9 kg, mentre la carica di lancio era di 247 kg,sufficiente per 701 ms o 803 msec; il raggio era di 36.750 m con l'AP, la perforazione di 755 mm a 0 m, 382 a 22.860 m, mentre alla stessa distanza i ponti perforabili erano di 146 mm. Le installazioni pesavano 1.460 t.
 
[[Immagine:16in Gun Turret.jpg|380px|right|thumb|La torre Mk 7]]
 
L'Mk 7 era simile, ma da 50 calibri. E' il cannone delle 'Iowa', originariamente pensato per i proiettili da 1016 kg, poi convertito ai cannoni da 1225 kg, per competere con i cannoni più potenti del mondo, anche i 460 mm delle 'Yamato'. Il proiettile AP poteva perforare 9 m di calcestruzzo, il HE poteva fare buchi da 6x15 m, creando anche zone per 'atterraggio elicotteri' in Vietnam larghe anche 180 m di raggio. IL cannone era da 108 t, sparava lo stesso tipo di munizioni, a parte il W23 'Katie' che venne approntato negli anni '50 (in genere c'erano 10 colpi dei 50 costruiti) per bombardamento atomico (15-20 kT, poi ritirati nel '62); la 'vita' della canna era di circa 300 colpi, la dotazione di 130 per cannone; gittata di 38,7 km con il proiettile da 1225 kg, ma il proiettile originario da 1016 kg poteva essere lanciato a 43 km, battendo il record dei 381 delle Littorio. In teoria c'erano anche capacità antiaeree settando la spoletta a tempo. Quanto alle probabilità calcolate contro una corazzata, c'era una probabilità di colpire da 10 km del 33%, 10% a 20 km, 3% a 27 km (dati approssimativi); il potere perforante era di 829 mm a 0 m; 441 mm a 22.860 m, ponte perforato a 27 km di 169 mm. Gli affusti erano di 1.700 t di peso, alzo fino a 45 gradi, con motori da 300 hp idraulico.