Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-5: differenze tra le versioni

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Quanto ai lanciafiamme tedeschi, i tipi più avanzati furono montati sui carri Panzer III e sui semicingolati Mod. 251, che avevano 2-3 lanciafiamme capaci di 35 m di gittata e con 700 litri di carburante, sufficienti per circa 80 dardi da due secondi l'uno. I lanciafiamme della fanteria invece erano modelli come il Flammengewer 35 da 35,8 kg, con portata fino a 30 m, ma c'era anche un sistema portatile monocolpo, capace di raggiungere con una fiammata di mezzo secondo, i 27 m. Era usato dai paracadutisti. C'era anche il tipo rimpicciolito del mod. 35, alleggerito, il mod. 41. E infine i lanciafiamme per due soldati, e tipi pesanti statici modello 42, predisposti per tirare in direzioni prefissate all'avvicinarsi del nemico.
 
 
Le mitragliatrici e i mitra erano un altro capitolo ancora. Gli MP 38, presto migliorati come MP40, erano tra le armi più prodotte e più usate della categoria, calibro 9 para, erano state concepite per una produzione in grande serie, con lamiere stampate ed ebbero una grandissima diffusione.
 
Le 'Spandau' tedesche erano ben note durante la I GM, e la loro efficienza, ma sopratutto il sangue freddo dei loro mitraglieri, fu pagato con perdite umane enormi. Per dare alle vecchie e pesanti mitragliatrici dell'epoca un degno successore, comparve negli anni '30 la MG 34, che era un progetto snello e non tanto dissimile dalle varie MG 15 e 17 dei tipi d'aviazione. La cadenza di tiro era robusta, dell'ordine dei 900 c.min. Ma la vera arma 'definitiva' fu la MG 42, detta anche 'la sega di Hitler', tirava non meno di 1.200 c.min, persino troppi, a dire il vero (circa il doppio di un'arma normale: buono per l'uso da parte di elicotteri o di aerei, ma tale arma non era usata se non a terra, dove il volume di fuoco di dieci colpi al secondo era considerato ottimale), per non consumare rapidamente le munizioni e surriscaldare la canna, protetta da una struttura tubolare. Arma assolutamente bivalente (forse la prima a superare la distinzione tra fucile mitragliatore e mitragliatrice da posizione), era una mitragliatrice leggera, poco più di un fucile mitragliatore, se usata con il bipiede classico (peso complessivo circa 11 kg), oppure arma pesante se usata con il trippiede. Anche se apparve a metà guerra e non ebbe forse la diffusione della precedente e diffusissima MG 34, ha segnato la storia della specialità. Assieme alla M2 Browning e al fucile mitragliatore Bren inglese (in realtà l'elaborazione di un'arma cecoslovacca, con ogni probabilità in ogni caso è il migliore fucile mitragliatore della storia, per cui merita un cenno anche se certo non era particolarmente 'avanzato' tecnicamente, solo molto affidabile ed efficiente), è un'arma 'immortale' che ha continuato fino ai giorni nostri ad esistere, alle volte ancora nella sua forma originale. Lo scrivente può dire che alcuni anni fa, durante una raccolta di metalli per beneficienza, dalle cantine di una casa venne fuori una MG 42, purtroppo talmente arrugginita che solo la canna era ancora in buono stato. Era il segno del 'passaggio del Fronte' o della lotta partigiana. La MG 42, rivitalizzata come MG 42/59 o MG 3, ha ricevuto il munizionamento NATO 7,62 al posto di quello tedesco da 7,92 mm, e continua ad esistere in migliaia di esemplari a bordo di corazzati o come arma da fanteria. Alcune sono state anche ritubate per il calibro 5,56 mm, come arma ad interim in attesa di vere e più costose armi in tale calibro. Stranamente la Rheinmetall non ha pensato ad una versione scalata dell'arma, con il calibro da 5,56 mm NATO.
 
===Armi controcarri<ref>Armi da guerra 105 e Ludi G: ''Panzerfaust'' Eserciti nella Storia nov dic 2004</ref>===