Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-4: differenze tra le versioni

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===Artiglierie===
 
Quanto alle artiglierie, va ricordata la schiera di armi pesanti e leggere dell'US Army, anche se non erano particolarmente spinte come soluzioni e prestazioni. Da ricordare gli obici M114 (anche se all'epoca non si chiamavano così) da 14 km di gittata, valide armi rimaste decenni in servizio; gli M1 (poi M59 'Long Tom') da 155 mm, elaborazione dei GPF francesi del 1918. Era un'arma da 45 calibri, piattaforma di tiro, avantreno di traino. I colpidcolpi ada 43,1 kg arrivavano a 23.221 m. Installato su scafo di M4E8 Sherman generò il semovente M40. Il peso era di 12.600 kg in batteria e 13.880 kg in movimento, 60 gradi di direzione senza la piattaforma, velocità iniziale di 853 m. sec. I successivi erano gli M1 8-in, poi M115, gli obici campali lontana evoluzione degli obici da 203 mm britannici ricevuti nella I G.M. Omologato solo nel 1940, sarebbe stato ad un certo punto reso mobile con alcuni tipi di semoventi, addirittura con la prima versione dell'M110. Con l'assetto in marcia di 14.515 kg e 13.471 kg in batteria, sparava a 594 m.sec una granata da 90,7 kg a 16.596 m. L'affusto era analogo a quello del 'Long Tom'. A parte questo c'era uno sviluppo ulteriore; gli Inglesi non ebbero artiglierie realmente moderne tra quelle di grosso calibro durante la II GM, avendo semplicemente rialesato i vecchi obici da 203 mm a 183 mm. Ma erano gli affusti il problema, essendo proni a 'saltare' troppo facilmente all'indietro durante i tiri a basso angolo. Venne così montato l'obice da 183 su di un affusto M1 e subito si rivelò ottimo. Già che c'erano gli Inglesi produssero anche un obice allungato a 6,1 m anziché 4,3 per valorizzare al meglio l'affusto. Il BL Mk 6, aveva gittata aumentata a circa 18 km per colpi da 91,6 kg, e pesava circa 13 t. I tipi precedenti erano limitati invece a 15 km.
 
Oltre a questi tre ottimi progetti, ve ne furono altri. Uno era l'M1 da 240 mm, potente obice nato come gli altri dalle raccomandazioni del comitato 'Westervelt' già dal 1919. La gestazione fu molto lunga e tribolata per causa delle limitazioni dei finanziamenti. Il progetto che prevedeva l'obice da 240 e il cannone da 203 sullo stesso affusto ebbe luogo speditamente dal 1939. Il cannone venne messo in servizio nel '44, l'obice dal maggio 1943. Era però un'arma complessa, che richiedeva lo scavo di una buca per far rinculare la bocca da fuoco alla massima elevazione di 65°. Era molto lungo e difficile mettere in batteria tale arma, anche 8 ore di tempo. Venne usato in Italia e Europa. Era un'arma molto potente, ma non ebbe mai la mobilità che si sperava; il tipo semovente non venne mai approntato, la possibilità di trasporto su di un carico solo nemmeno. Negli anni '50 venne ritirato dal servizio, anche se a Taiwan negli anni '80 era ancora usato come artiglieria da costa, l'ultimo utente di queste armi.
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La lunghezza del pezzo era di 8,407 m, peso completo 29.268 kg, direzione 45°, alzo +15/+65°, v.iniziale 701 m.sec, gittata 23.093 m e granata da 163,3 kg
 
Poi, a livello ancora superiore c'era il 'Little David'. Era un pezzo d'artiglieria speciale, dal calibro di ben 914 mm. Serviva però per compiti non operativi, almeno originariamente. Si trattava di un 'dispositivo di test per il lancio di bombe aeree', una specie di lanciagranate per provare l'efficacia di tali armi. Poi si pensò di farne un'arma, e all'inizio del '44, quando già si pensava ad invadere il Giappone, si pensò che un'arma del genere era adatta per demolire i capisaldi corazzati del territorio giapponese. L'arma venne sperimentata e si trovò che poteva sparare sì, ma con poca efficienza. Da un lato, tirava un proiettile con alette di stabilizzazione da 1.678 kg di cui 726 di esplosivo. Dall'altro la potenza era discutibile se si considera che non c'erano meccanismi di recupero del rinculo, e quest'arma, di fatto un enorme mortaio ad avancarica, non era nemmeno molto precisa. Infine era pesante ben 82.808 kg, e questo senza considerare la terra da mettere dentro il cassone d'acciaio affondato nel terreno. Ci volevano dodici ore di lavoro per metterlo in batteria, uno scherzo per un cannone su rotaia da 80 cm tedesco, ma troppo per l'US Army. Infine, la portata di 8.687 m non era certo molto elevata; aveva 26° di direzione, +45/65° di alzo, lunghezza 8,534 m<ref>Per tutti questi tipi americani:Armi da guerra 70</ref>. Il prototipo è attualmente esposto, nella sua configurazione su ruote per il movimento, al solito Aderbeen Proving Ground nel Maryland, che assieme a Kubinka è il più centro e museo d'artiglieria moderna.
 
 
Le artiglierie più leggere erano di un paio di tipi soltanto, per quello che ci riguarda (armi moderne e avanzate). Quindi solo un accenno alla presenza originaria dei cannoni da 75 mm di tipo francese. Questi vennero presto sostituiti dagli obici M2 (poi,nel dopoguerra, M101) da 105 mm, risultato delle raccomandazioni del Comitato Westerverldt Board, del '19. Ma il progetto ci metterà circa 20 anni per arrivare a compimento, ovvero solo nel 1939 con produzione dall'anno seguente. Esso era del tutto tradizionale, e molto pesante per il suo calibro. Però questo significava anche una durevolezza e stabilità notevolissime, tanto che è rimasto in servizio in alcuni eserciti fino ai nostri giorni (negli USA era in linea ancora negli anni '80, come arma di riserva). Lungo (b.d.f.) 2,574 m, pesante 1.934 kg, direzione 46 gradi e alzo -5/+65, v.iniziale 472 m.sec, proiettile da 14,97 kg e gittata di 11.430 m, venne ampiamente usato in tutte le situazioni, contribuendo a consolidare, anche dove l'artiglieria non riuscì in tempo a portare i cannoni di maggior calibro, la competenza e la reputazione dell'artiglieria americana, capace spesso di mettere in grave difficoltà il nemico, specie se era in avanzata, su terreno scoperto. La sua carriera vide molti esperimenti, anche come munizionamento. Tra questi l'adozione di una granata HEAT capace di perforare circa 150 mm di acciaio su gittate massime di quasi 1 km, e l'uso da parte di corazzati: dai semicingolati agli Sherman con il pezzo da 105 mm (che però erano usati solo come mezzi d'appoggio di fuoco, gli scontri diretti con i panzer erano solo emergenze e la cadenza di tiro di pochi colpi al minuto non aiutava, al pari della ridotta velocità iniziale), ma il miglior semovente fu senz'altro l'M7 Priest su scafo M4 Sherman, anche se poco protetto e superiormente senza protezione.
 
L'M2 è stato superato nell'US Army solo negli anni '60 con l'M102 (nel frattempo l'M2 era stato ribattezzato M101), che aveva parte della struttura in costosa lega leggera e piattaforma per sparare sui 360 gradi, per il resto la stessa b.d.f. e munizioni.
 
Altra arma più piccola e leggera, di notevole successo, fu anche il pezzo da 75 mm M1A1, altro prodotto della commissione Westervelt, almeno come linee guida. Era un'artiglieria in realtà già realizzata nel '27, ma la cito perché comunque è risultata molto longeva. Era scomponibile in 9 carichi, e per questa capacità intesa per l'impiego con i muli, in realtà finì anche con i paracadutisti, o per l'armamento dei semoventi leggeri su scafo degli M3, o altri tipi. Il peso era di 600 kg circa nel tipo M1A1, la gittata nondimeno di 8900 m, granata da 6,25 kg e alzo fino a 45 gradi, direzione di appena 6, ma era facile orientarlo a piacimento dato il peso così ridotto, come anche la lunghezza della b.d.f di appena 1,194 m. Solo nel dopoguerra ha cominciato, ma molto lentamente, a cedere il passo all'OTO da 105 mm someggiabile, a causa della inspiegabile miopia americana: era fin troppo evidente che il 75 mm aveva fatto il suo tempo e il futuro era necessariamente quello di armi da 105 mm, anche per le truppe da montagna o aviotrasportate. Ma gli Americani si concentrarono solo sul pezzo M102 da 105 mm e non diedero alcun successore al vecchio 75 mm.
 
Un'arma da appoggio era quella dei mortai, tra questi peraltro l'unico che meriti la definizione di 'avanzato' (pur essendo gli altri molto validi) era quello 'chimico' da 106,7 mm, usato per compiti 'chimici' come stendere cortine nebbiogene o usare aggressivi chimici. Aveva anima rigata per la migliore precisione e pesava parecchio, lunga 1,019 m e pesante 150 kg circa, alzo da +45 a +59 gradi, gittata 4.023 m con proietitli da 14,5 kg. Questi erano inizialmente di tipo chimico, ma presto si capì che era altrettanto facile usare le armi con efficacia con i colpi HE. Il peso, oltre il doppio dei 61,7 kg del mortaio M1 da 81,4 mm (giatta 3 km con proiettili da 3,1 kg) e i 19 kg dell'M2 da 60 mm (1,36 kg di proiettile lanciabile a 1.800 m), rendeva tuttavia difficile spostarlo in fretta, e solo con i semoventi, forse di tipo semicingolato, fu possibile spostarlo con la dovuta rapidità.
 
I suoi equivalenti nel periodo furono il 107 PBHM 38 sovietico che però, a fronte di 170,7 kg e di una canna liscia, raggiungeva i 6.314 m, ma con bombe assai più leggere da 8 kg (e nondimeno, circa 3 volte più potenti di quelle da 81); e il poco noto tipo britannico da 106,7 mm (4,2 pollici) che venne messo in servizio per contrastare gli ancor meno noti mortai nebbiogeni tedeschi da 10 cm (affidati alle 'Nebeltruppen'), era però un SB che significa Smooth Bored, quindi anima liscia. La gittata però si rivelò, con le rozze granate disponibili (per non gravare nella produzione di altri tipi, si usarono involucri fusi anziché forgiati) di 3 km anziché i 4 richiesti, e solo con un tipo migliorato si riuscì a raggiungere 3,6 km. In ogni caso venivano usati sopratutto proiettili HE, ma il peso di 599 kg e la lunghezza di 1,7 m rendevano alquanto aleatoria l'utilità di quest'arma, che tirava colpi da appena 9,07 kg. Eppure dal '42 quest'arma, pur sempre più potente (ma dieci volte più pesante) dei tipi da 76 mm standard (2,5 km con proiettili da 4,5 kg), venne usata ampiamente, notare bene, dall'artiglieria e non dalla fanteria. Era ancora usata durante la guerra di Corea.
 
L'equivalente britannico del pezzo americano da 75 fu il 95-mm I.H. Mk II, un obice someggiabile in dieci carichi, pesante nondimeno 954,8 kg. La sua era una costruzione davvero improvvisata, nel pieno della guerra, con: affusto del pezzo controcarri da 6 libbre, culatta del 25 libbre, cannone accorciato del 94 mm contraerei, munizioni del vecchio 94 mm d'appoggio fanteria. Con granate appena transoniche (330 m.sec) arrivava a soli 5.486 m per colpi da 11,34 kg, mentre l'alzo era limitato a 30 gradi e la direzione a 8. Era decisamente poco efficiente, ai soldati non piaceva, nel tiro prolungato era debole e il sistema di rinculo in particolare tendeva a rompersi. La maggior parte di questi pezzi non vennero nemmeno distribuiti alle truppe e solo uno è rimasto come testimone di questo tentativo, a cui va invero dato riconoscimento d'aver tentato davvero l'impossibile nel realizzare un tipo d'artiglieria a basso costo con quanto era già disponibile. Un'arma molto simile venne installata su alcuni carri armati, come del resto prima era stata usata per analoghe funzioni una b.d.f. a bassa velocità da 76,2 mm. Aveva anche un proiettile HEAT.
 
I Tedeschi contribuirono alla specialità con l'ieIG 18 da 75 mm, arma pesante appena 400 kg e suddivisibile in 10 carichi. Per quanto fosse limitata, era nel suo piccolo (884 mm di lunghezza per il cannone vero e proprio) un pezzo utile, con granate da appena 210 m.sec e gittata di 3.550 m con colpi da 6 kg, nonché un colpo HEAT da 3 kg relativamente poco efficace. Il sIG 33 da 15 cm era un'arma da ben 1.750 kg con b.d.f. lunga 1,65 m (alzo, come anche per il pezzo da 75, fino a ben 73 gradi), anch'essa con colpi subsonici (240 m.sec) ma pesanti 38 kg (con ben sei cariche, il che lo definiva come un obice, non come un cannone) per una gittata di 4.700 m, e con colpi HEAT in alternativa (ma essendo nonostante il calibro, poco efficaci, uguali risultti potevano essere ottenuti con le HE normali). Troppo pesante per la fanteria, quando venne sistemato su affusti semoventi dimostrò tuttavia il suo potenziale. Verrà via via sostituito dal mortaio da 120 mm, prodotti su esempio dei tipi sovietici la cui potenza reggeva bene il confronto, pur pesando appena 280 kg, con il SiG 33. Un pregevole tipo di artiglieria leggera di questo tipo era anche il Bofors 1934 da 75 mm, 928 kg in postazione, 9.300 m di gittata, proiettil da 6,59 kg, alzo fino a 50 gradi. I pezzi olandesi e belgi caddero nelle mani dei Tedeschi nel '40, o nel caso dei primi, anche da parte giapponese nel '42.
 
I Giapponesi a loro volta diedero una mano al cannone da fanteria, ma con un tipo davvero strano: il Tipo 92 da 70 mm, che era un mini-cannone da fanteria pesante appena 212 kg, con portata di 2.700 m e in pratica, circa la metà. Era assegnato, come la maggior parte dei tipi di questa categoria, ai battaglioni di fanteria e schierato molto in avanti, in prima linea. Era munito di un sistema di puntamento rudimentale ma con cariche variabili, tanto che unite alla velicità iniziale di 198 m.sec, poteva tirare nel secondo arco a non più di 100 m, con proiettili molto efficaci sia del tipo HE che shrapnel, nonché nebbiogeni. Alzo fino a 50 gradi, direzione di 90. Era stata prodotta anche una piccola quantità di cannoni per carri armati. Insomma, un'arma moderna ed efficace, nonostante una canna lunga appena 622 mm, grossomodo come un fucile da fanteria<ref>Armi da guerra 103 per tutte le notizie su queste armi di supporto fanteria</ref>.
 
==Autoblindo e altri mezzi==