Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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Pur con la sua potenza balistica, il 17 pdr non era peraltro perfetto. Era capace di perforare circa 130 mm a 900 m e con questo anche la corazza dei Tiger I, ma non era facile da muovere: per una leggera superiorità sul Pak 40 tedesco, pagava lo scotto di un peso di ben 2.923 kg, circa il doppio e sopratutto, troppo pesante per le azioni tipiche dell'artiglieria controcarri (sebbene la sua gittata lo rendesse capace di sparare molto più lontano dei cannoni precedenti). La lunghezza della b.d.f. era di 4,4425 m di cui 3,562 rigati, contro 2,0815/1,6723 del due libbre. Era grosso e pesante, per questo la soluzione del cannone trainato non convinse ancora a lungo. Ma fu utile per i carri armati e i corazzati in generale; l'Archer su scafo Valentine era munito di un cannone nell'unico modo che aveva di sistemarlo, rivolto all'indietro, con la canna sopra il motore e la culatta che rinculava a pochi centimetri dalla nuca del guidatore. Eppure, per quanto lento, l'Archer era efficace in quanto basso di sagoma, e capace di scappare subito dato che aveva il cannone rivolto all'indietro. L'M10 in versione Achilles era un altro utente di tale artiglieria, certamente superiore nell'insieme anche se più alto e vulnerabile; va anche ricordato il potente carro Challenger, costruito in 200 esemplari per ottenere, per la prima volta, un corazzato con tale cannone e nessun compromesso, anche se poi si dimostrò troppo lento e di sagoma piuttosto alta. Il 17 pdr è rimasto a lungo in servizio anche nel dopoguerra, e non solo nel British Army. Anch'esso ebbe, ma dopo il 40 e il 57 mm, colpi decalibrati, che portavano a circa 180-200 mm la corazza perforabile a un km. Sebbene contro corazze inclinate la superiorità si annullava quasi totalmente, era pur sempre un passo avanti sui colpi 'normali'. Infine, come arma per carri armati fu di vita piuttosto breve perché soppiantato da un progetto diverso, l'83 mm, basato sul pezzo da 88/71 mm tedesco e che offriva una granata HE più efficace oltre che prestazioni ancora maggiori come capacità perforanti<ref>Armi da guerra 46</ref>.
 
Meno note sono senz'altro le armi contraerei britanniche. Nondimeno, a parte i Bofors e gli Oerlikon, nonché altri tipi utilizzati in maniera piuttosto artigianale o limitata, c'é da segnalare i cannoni Polsten, basati su di un tipo progettato in Polonia per semplificare l'Oerlikon, di cui aveva meno parti ma offriva le stesse prestazioni. Il 94 mm era il successore del vecchio 76 mm, e pur non avendo prestazioni eccezionali (pare che la velocità alla bocca e la gittata fossero sacrificate ad un proiettile di peso piuttosto congruo) era pur sempre un'arma moderna, anche se priva della mobilità tattica degli '88' tedeschi (e in parte, dei 90 mm italiani). Ma non era l'unico tipo, c'erano anche il 114 e il 133 mm, armi potenti ma oppresse dal loro stesso peso, non tanto del cannone ma del proiettile (che dopotutto è la vera arma), troppo pesante per il tiro rapido da parte dei serventi. In ogni caso fecero la loro parte per difendere lo spazio aereo britannico. A livello tattico parecchi furono i carri contraerei pensati, anche piuttosto elaborati, come i Crusader con due cannoni in torretta da 20 mm o uno solo, con torre aperta, da 40 mm Bofors.
 
===Controcarri===