Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA: differenze tra le versioni

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Nel dopoguerra, proprio per rimpiazzare quest'aereo venne richiesto un nuovo caccia e la Curtiss proposte l''''XP-87''', che però era un quadrigetto. Non vinse e la Curtiss continuò mestamente la sua china discendente. Dato che l'XP-87, il primo dei diversi tipi a lungo raggio (gli altri furono tra l'altro l'XF-88, l'F-89, l'XF-90 e l'XF-93. L'XP-87 merita interesse perché fu approntato come disegno già prima della fine della guerra, con un progetto che ebbe prima 2 e poi 4 motori questi ultimi del tipo J34 da 1.340 kgs. Aveva un armamento strano per un caccia: torretta da 12,7 binata nel muso e a poppa, oppure torretta quadriarma da 20 nel muso più razziera e radar di tiro. Tuttavia l'aereo uscì di fabbrica solo il 22 agosto 1947 e volò l'anno dopo. L'USAF ne ordinò 87 tra caccia e ricognitori dotati di due soli J47 (i motori dell'F-86), ma i collaudi del primo aereo dimostrarono subito che si trattava di un fallimento, con velocità insufficiente e vibrazioni notevoli. La cancellazione del contratto fu inevitabile, ma gettò la Curtiss-Wright sul fallimento<ref>Sgarlato Nico: ''I penetration fighters a getto'', Aerei nella Storia ago-set 2003</ref>.
 
 
 
===XP-58 Chain Lighting===
Dopo il fallimento del caccia Airacuda, velivolo multiposto prebellico, restava aperto il quesito su come assicurare la scorta aerea ai bombardieri a lungo raggio, e su proposta di Elliot Roosvelt, all'epoca colonnello dell'aviazione e figlio del presidente, nel '40 si riprese la volontà di studiare un caccia di scorta a lungo raggio che ebbe una richiesta ufficiale del 12 aprile 1940. Orbene, tra i vari tipi venne proposto dalla Lockheed il suo nuovissimo P-38 in versione a lungo raggio, il tipo L 121, o Model 20 o ancora Model 23, il Chain Lighting, con i soliti motori previsti dalla specifica, i fallimentari Hyper da 1.600 hp, era previsto in un tipo monoposto e uno biposto, il primo con cannone da 20 e 4 armid a 12,7 e il secondo con 6 da 12,7 mm. Venne chiamato XP-58 ma al solito, in questo caotico periodo in cui generazioni intere di apparecchi si accavallavano, vi furono incertezze e ripensamenti, tanto che nel luglio del '40 venne chiesta la sostituzione dei motori con gli XH-2600 da 1.800 hp, poi cancellati e sostituiti da due radiali R2800 da 2.000 hp, e ancora e infine i Wright R-2160 da 2.350 hp con ben 42 cilindri, per arrivare a 724 kmh a 7.600 m, più due torrette difensive da 12,7 mm (binate), e un altro cannone da 20 nel muso. Il peso era salito a 16.035 kg e l'aspetto francamente somigliava parecchio a quello di un P-61, ma l'autonomia prevista per il secondo prototipo era di 4.820 km e l'aereo divenne pure un cacciabombardiere con tanto di stiva interna delle bombe e un cannone da 75 con 20 colpi, era l'arma del B-25 Mitchell, ma perse via via interesse e alla fine l'unico mezzo che volò, una specie di incrocio tra un P-61 e un A-26, decollò solo nel giugno 1944, mentre il secondo prototipo non venne nemmeno completato. Così finì l'XP-58, ma c'era il progetto di un caccia L-134 con due motori in tandem nella fusoliera e un potente armamento, e addirittura una ipotizzata versione canard che era ispirata dall'L-133, il primo caccia a reazione progettato da Kelly Johnson, ma mani arrivato alla concretizzazione a vantaggio del P-80.
 
Ecco le caratteristiche<ref>Sgarlato N: XP-58 Convoy Fighter'', Aerei nella Storia feb mar 2004</ref>:
*'''Motori''': 2 Allison V-3420 (forse nell'ultima edizione prevista?) da 2.600 hp, eliche quadripala, 2.460 litri interni più circa 2.000 esterni
*'''Dimensioni''': apertura alare 21,34 m, lunghezza 15,06 m, altezza 4,88 m, sup alare 55,74 m2
*'''Prestazioni''': 702 kmh a 7600, tangenza 11.700 m, raggio 905 km, autonomia 4265 km
*'''Pesi''': 14.336-17.777 kg
*'''Armamento''': 4 cannoni M4 da 37 mm con 100 colpi totali o uno da 75 con 20 colpi del tipo T15E1, e due AN/M2 da 12,7 con 600 cp e due torri binate telecomandate con altre 4 armi analoghe, più fino a 1.800 kg di carico
 
Da notare l'affanno che i progettisti ci mettevano nel rincorrere parametri come la velocità massima, l'autonomia e anche la potenza di fuoco. Perdendo dietro a specifiche troppo ambiziose e spesso handicappate da motori inaffidabili di vista quello che si poteva fare in concreto senza ottenere aerei inaffidabili e troppo pesanti. In sostanza, alla fine i caccia di scorta furono sopratutto i P-38, 47 e 51, non troppo complessi e ambiziosi dopotutto, ma sopratutto desta impressione come non si considerasse minimamente l'idea di aumentare il raggio d'azione tramite il rifornimento in volo: eppure tale tecnica non sarebbe stata certo proibitiva in termini di realizzazione, già negli anni '20 c'erano stati aerei che volarono riforniti in volo con tecniche sia pure rudimentali: dunque come mai non venne fatto un pensiero in merito durante la guerra del 1939-45? I tantissimi modi che ci si ingegno ad inventarsi, dagli aerei compositi a quelli imbottiti di carburante, non sarebbero stati necessari. Ma solo nel dopoguerra si riuscì a cominciare, cominciando però dai bombardieri (che ne avevano meno bisogno) e per giunta, i caccia a reazione consumavano così tanto che non era possibile ottenere comunque un raggio d'azione elevato, al più pari a quello di un P-51. Questo mentre i bombardieri oramai erano arrivati, anche senza rifornimento, a missioni intercontinentali. Anche i Sovietici fecero vari esperimenti, per esempio con i MiG-15, ma poi non andarono a concretizzare. In definitiva, pensare di avere aerei da caccia con un'autonomia limitata non era confortante; accettarlo senza prendere in considerazione il rifornimento in volo (un KB-29 avrebbe potuto fare il pieno ad almeno una dozzina di P-51, invece si ritroverà a farlo anche a velivoli come i Phantom, da 10.000 litri l'uno di pieno..), è davvero sconcertante. I 'Pacific fighters' hanno rappresentato forse la massima conferma dell'impossibilità di raggiungere tali risultati di lunga autonomia senza ricorrere al rifornimento in volo.
 
===D-2/XP-73===