Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Appendice 1: differenze tra le versioni

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La differenza tra questa soluzione, sia pure tecnicamente accettabile, e quanto venne realizzato poi è indicativa, basti pensare ai sottomarini tipo 'Golf' e 'Hotel' russi con i missili derivati dalle V-2. Ma questi sottomarini avevano i missili integrati al loro interno, in piattaforme grandi e stabili. Forse per le V-2 sarebbero stati molto utili, piuttosto, i sommergibili di grandi dimensioni come gli I-401 giapponesi, più che sufficienti allo scopo. Certamente, se una di queste azioni fosse riuscita, sarebbe stato un colpo propagandistico di notevole importanza per la Germania. Ma nel marzo del '45 gli Americani stavano passando il Reno e al Terzo Reich restavano solo poche settimane di vita, mentre il carburante scarseggiava per ogni branca delle Forze armate. Eventualmente, se la Germania avesse potuto lanciare una V-2 nucleare, la cosa avrebbe potuto incidere in qualche modo sul destino della nazione. Piuttosto è difficile capire perché le ben più semplici V-1 non siano state prese in considerazione per il lancio da un grosso sommergibile. Questo in fondo fu fatto, nel dopoguerra, con un programma americano che riguardava le Loon, copia del V-1, che poi vennero sviluppate fino ad arrivare al potente missile Regulus I e II (supersonico). Basti pensare ai sommergibili con vari idrovolanti e le relative ingombranti sistemazioni. Tuttavia non pare che le V-1 siano mai state considerate, forse per la loro vulnerabilità, come armi sublanciate.
 
 
===Le V-2 alate, pilotate, aerospazioplani, ICBM===
 
===Le V-2 alate, pilotate, aerospazioplani, ICBM<ref>Marcozzi G: V-2 con le ali, Aerei nella Storia dic-gen 2006 N.45</ref>===
Queste armi del crepuscolo erano davvero molto in anticipo rispetto all'epoca, e anzi per molte di esse non ci sono nemmeno delle conferme se qualcosa del genere sia mai stato concepito.
 
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Ma a parte tutto questo, un aereo a razzo pilotato è esistito davvero e ha volato: era l'Heinkel He 176, attenzione, non l'He 178 con motore a reazione. Questo era in effetti un aviorazzo con un muso vetrato, quasi un piccolo He 111, frutto di un programma segreto dell'RLM, dalla sagoma pulita, prima collaudato come aliante, senza farlo staccare da terra, poi volò il 20 giugno 1939, o almeno così si è detto, restando in aria 50 secondi. L'aereo, di cui si conosce una sola foto, venne distrutto nel '44 da un bombardamento alleato a Berlino. Questo fu il primo aereo a razzo espressamente costruito per tale motore, un Walter HWK RI 203 da 600 kgs e 430 kg di propellente.
 
Per il resto era un minuscolo apparecchio da 6,25 m, apertura alare 5 m, 5,4 m2 di superficie, peso 900-1620 kg, prestazioni previste di 750 kmh ed effettivamente raggiunte nei pochi voli di 175. La tangenza effettiva era di circa 500 m ma era previsto che potesse arrivare a 9000, e che la salita a 8.000 m avvenisse in appena 2,5 minuti, per autonomia di 110 km mentre quella effettivamente coperta nei pochi voli eseguiti non andò oltre gli 8,5<ref>Chiarito il mistero dell'He 176, Aerei nella Storia giu-lu 1999</ref>.
 
 
 
===V 2 negli USA<ref>Marcozzi G:''Le V-2 di W.Sands'', Aerei nella Storia dic 1999</ref>===
I missili Aggregat 4 o A4 erano meglio noti come 'armi di rappresaglia di secondo tipo' cioè Vergeltungwaffe Zwei o più brevemente V-2. Erano un ordigno estremamente temibile, anche se di fatto non erano altro che un estremo sviluppo dei razzi già noti da secoli. Ma queste armi non intercettabili erano decisamente un salto di qualità, anche maggiore dei Katiusha sovietici e dei corrispondenti Nebelwerfer tedeschi. L'opinione pubblica quasi non credeva alla realtà: questi grossi missili erano stati prodotti in 6.915 esemplari più 314 sperimentali; 5.777 vennero consegnate alle unità d'artiglieria dell'Esercito tedesco, di cui il 15% ritornate in fabbrica per problemi tecnici e di produzione scadente, con l'impiego di 1.960 scenziati, 3.852 tecnici e 30.000 operai. Di questi molti erano prigionieri di guerra ridotti a lavoratori coatti, che chiaramente non avevano nessun interesse a fare un buon lavoro in termini qualitativi. Eppure la grande fabbrica sotterranea di Northausen produsse 30 missili al giorno per ben 6 mesi consecutivi. I lanci delle V-2 erano all'incirca altrettanti con il 90% dei successi al momento della partenza, anche se poi il 20% dei missili esplodeva al momento del rientro nell'atmosfera.
 
La prima V-2 venne tirata sperimentalmente il 13 giugno 1942, ma il primo lancio operativo venne fatto alle 11 dell'8 settembre 1944 su Parigi, seguito da altre 15 armi entro l'ottobre. Lo stesso giorno alle 18.30, dopo pochi minuti dal tiro, ne cadde una a Londra. La prima di circa 2.000 che colpirono il territorio britannico, che era appena riuscito a scampare alla minaccia della V-1, provocando oltre 9 mila vittime tra morti e feriti e danni consistenti. Anversa venne colpita da circa 2.500 missili, con un totale di lanci riusciti di circa 5.646 sui 7057 partiti. Fino alla fine di marzo 1945 (il 27, o 28 o 29 non si capisce bene) quando vi fu l'ultimo tiro su Londra partendo da una rampa del 485° battaglione di artiglieria di Wassenaar, in Olanda. Erano armi pericolose, con un tempo di lavorazione di 5.000 ore di lavoro a 30 armi al giorno, nonostante la presenza di 1.800 parti interne. I lanci, dal punto di vista propulsivo, andavano bene attorno al 91-92% delle volte, e pare che ci volessero solo 13 minuti di preparazione per tirarle (così dice Marcozzi, ma Armi da guerra non è affatto concorde, sottolineando invece la macchinosità dell'insieme dei compiti di preparazione). In ogni caso, nel gennaio 1945 i Sovietici, avanzando da Est occuparono Stettino e Braun e centiaia di tecnici si mossero per avvinarsi agli americani, andando vicino Hindelang. Poi venne l'Operazione Paperclip maericana, che portò i tecnici tedeschi, sotto la guida del gen. D. Putt, a Garmisch e poi a Boston, per finire a White Sands, dove nel segreto del deserto del New Mexico potevano fare le loro prove nel centro sperimentale per la prova dei razzi. Il centro non era stato aperto da loro, perché c'erano già stati lanci di razzi Private da 15 km di gittata e poi i WAC- Corporal che potevano salire a 72 km di quota.
 
La G.E. venne scelta per ricondizionare i motori delle V-2 nell'ambito del Progetto Hermes che faceva parte di un programma quinquennale noto con vari nomi, il più breve dei quali era V-2 Panel. Erano coinvolti università, industrie, forze armate, e già nel luglio del '45 arrivarono circa 300 autocarri carichi di V-2 e si cercò di ricostruirne 200 esemplari. Ma sorprendentemente per tutti, costruire la V-2 come arma bellica fu facile, come mezzo di ricerca molto meno. Von Braun durante il riassemblamento e la ricostruzione delle V-2 apportò la pazzesca cifra di 16.000 modifiche per semplificare il progetto e anche così era assai complesso da costruire. Mancavano i manuali tecnici di molte cose e uno solo di essi poteva anche superare le 1.000 pagine. Mancava ovviamente il banco-prova motori che venne costruito e funzionò dal 15 marzo 1946. Il primo lancio venne fatto il 16 aprile 1946 ma uno dei piani di coda si staccò e il missile non superò i 5.470 m prima di ricadere al suolo. Il 10 maggio invece si raggiunsero 114 km di quota, e in seguito entro il 19 settembre 1952 vi sarebbero stati altri 66 lanci, per lo più conclusi positivamente. Il lancio del 22 agosto 1951 arrivò a 213 km di quota. Nel frattempo i missili 'crescevano' al punto che il volume interno era aumentato di parecchi m3. Oramai dimenticato fu il lancio delle V-2 da una portaerei, la USS Midway che ne tirò alcune il 6 settembre 1947, come primi missili balistici della Marina.
 
Infine, mentre a margine di questo programma faticoso ed impegnativo per uscire dalla preistoria della missilistica e proiettarsi verso i traguardi eccezionali di appena qualche anno dopo si stavano mettendo in opera molti altri programmi missilistici, si diede origine anche all'era spaziale propriamente detta con il cosidetto progetto Bumper, aiutato dal piccolo razzo Corporal. Questo aveva dimostrato che un ordigno in volo a 10.000 m (di massa pari a 5 t) a 150 (?? valore decisamente troppo basso) m.sec era frenato da 3.900 kg di resistenza aerodinamica, se aumentava la velocità a 360 m.sec (idem) a 76 km (teorici visto che mancava la sperimentazione pratica) sarebbe stato frenato solo da una resistenza aerodinamica di 15 kg. Il 24 febbraio 1949 venne tirato un missile del progetto Bumper, che raggiunse i 405 km. Era una V-2 da 13.128 kg con il Corporal che di per sé ne pesava 282. Questo arrivò dopo meno di 90 secondi a 8.240 kmh. Dopo 11 minuti atterrarono i 135 kg del razzo vuoto. Nell'ottobre 1951 vi fu il primo Congresso Annuale per il Volo Spaziale a NY, e le associazioni astronautiche cominciarono a formarsi all'epoca. Dalla V-2, nata come programma sperimentale, si stava così ritornado al razzo civile che von Braun aveva in mente. In seguito il mondo fu fotografato per la prima volta da 92 km di quota, e fu vista l'immagine trasmessa da una telecamera di bordo ad uno schermo da 27 pollici a terra. Era davvero l'inizio dell'era spaziale. Tra i dati che si raccolsero vi fu quello per cui, nonostate in teoria fosse vero, in pratica non era consigliabile usare tutto il propellente del primo stadio prima di sganciarlo, mentre il progretto Bumper ebbe poi un miglioramento in quota con il Redstone (la V-2 'americanizzata' sempre sotto la guida di von Braun) abbinato a missili Sergeant, il che accadde solo nel '56 quando oramai si era all'alba dei satelliti spaziali. Notare come se per i militari il parametro prestazionale che contava era la gittata orizzontale, per gli esperimenti civili quello che contava era piuttosto la quota, fondamentale per sondare lo spazio esterno all'atmosfera terrestre.
 
 
 
 
 
 
 
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===V 2 negli USA<ref>Marcozzi G:'''Dalla V-2 all'Ariane''', Aerei nella Storia ago-set 2000</ref>===
 
===L'Operazione Backfire: le V-2 inglesi<ref>Marcozzi G: ''Le V-2 Britanniche'', Aerei nella Storia N.6 giu-lu 1999</ref>===