Filosofia presocratica e socratica/Naturalisti ionici: differenze tra le versioni

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Anassimene di Mileto, forse discepolo di Anassimandro, raggiunse l'apice della sua attività nel 546-545. In un certo senso, correggo la teoria del maestro: il principio, l'arché, è sì infinito in quantità e qualità, ma non è indeterminato: è l''''aria'''.
 
Nell'aria Anassimene vede la '''forza''' in incessante movimento che anima il mondo: nella sua concezione, il cosmo intero è un unico essere vivente che respira, e l'aria è il suo respiro e la sua anima<ref>Abbagnano, pag. 37</ref>.
 
Alcuni studiosi ipotizzano invece una possibile derivazione della teoria di Anassimandro dall'osservazione della natura, poiché dall'aria, infinita e illimitata all'occhio umano, scende la pioggia (l'acqua) e i fulmini (il fuoco) e ad esso salgono i vapori e le altre esalazioni<ref>Reale, pag. 86</ref>.
 
Anassimandro spiega anche come la realtà derivi dall'aria attraverso il processo di condensazione e di rarefazione (la rarefazione dà origine al fuoco, la condensazione all'acqua e alla terra); allo stesso modo il freddo è la materia "che si contrae" mentre il caldo è la materia "dilata e ''allentata''" (Plutarco).
 
L'importanza di Anassimandro sta nell'aver spiegato razionalmente come da una differenza di ''quantità'' del principio originale possa derivare una realtà di volta in volta diversa in ''qualità''. La sua teoria è ''in perfetta armonia con il principio'' (Reale, pag. 88), fornisce una causa che faccia derivare dall'arché tutte le cose senza fare ricorso a concezioni [[w:orfismo|orfiche]].
 
== Note ==
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[[Categoria:Filosofia presocratica e socratica|Talete]]
 
 
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