Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Appendice 4: differenze tra le versioni

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===Radar navali Tedeschi<ref>Brescia, M: ''Radar navali 1939-45'', Storia militare apr 2005</ref><ref>Mondini, Alberto: ''Anche i Tedeschi avevano ottimi radar nella II GM'', RID gen 2003</ref>===
Il radar ha avuto particolare fortuna in Gran Bretagna e negli USA, ma non bisogna dimenticare mai la 'terza potenza' in questo settore, la Germania. Questa arrivò leggermente in ritardo nel campo dei radar, ma riuscì ad installarlo per la prima volta sulle navi, anche se si trattava di un sistema per la scoperta di superficie, installato attorno al 1936. Ma era già da Hertz dell'Università di Karlsruhe, che venne notato come le onde radio venissero riflesse da oggetti metallici. Era il 1886. 18 anni dopo un altro tedesco, Christian Hulsmeyer di Dussendorf, che brevettò il 'Telemobilescopio' per la navigazione, e pare che il brevetto era DRP 165546 del 30 aprile 1904 (si parla anche del 1906). La sua dimostrazione avvenne nel 1904, un momento in cui si sarebbe stati in tempo per sviluppare tale tecnologia entro il 1914, se non anche nel 1912, quando il Titanic andò incontro al suo destino per via del famoso icesberg incontrato nel suo tragitto. Ma questo apparato elettrotecnico, che lui definiva 'misura radiofonica' (per il segnale acustico generato), non aveva che una modesta frequenza. Ma questo non poteva essere superato perché c'era ancora di dover aspettare il triodo del 1907 di Lee de Forest, e per la prima volta fu possibile disporre di un oscillatore ad alta frequenza. Questo aiutò, ma l'idea non venne applicata per i radar, e il giudizio delle compagnie di navigazione sull'inutilità di tale applicazione dopo gli esperimenti del 1904 non venne intaccato. Del resto, con una portata di poche centinaia di metri, effettivamente l'apparato di Hulsmeyer non avrebbe avuto molte possibilità pratiche. Ma sarebbe stato semplicemente necessario continuare le tappe dello sviluppo che fino al 1922 non parve interessare molto.

Durante la I Guerra mondiale Richard Scherl e Hans Dominik misero a il prototipo del cosidetto Strahlenzier, radar che funzionava, incredibilmente data l'epoca, con onde di appena 10 cm. Venne presentato alla Marina ma nel 1916 ma questa lo trovò 'inutile' per lo sforzo bellico. Nel '22 Marconi riprese l'idea, lo stesso anno ci pensarono gli americani Taylor e Young dell'USN, nel '25 Breit e Tve del Carnengie Institute di Washington realizzarono un vero radiotelemetro, che serviva solo per la misurazione della distanza. In Gran Bretagna l'Air Ministry ebbe interesse per questo sistema nel '35 quando creò il comitato di studio diretto da H.T. Tizard. Poi fu la volta, ancor dei Tedeschi, con il DeTe (Dezimeter Telegraphie) ad onde decimetriche sulla loro corazzata più recente, la 'Spee', grossomodo nel '36. Il prototipo era nato nel '33 da parte del Dr. Kunhold, ma non funzionava bene data la scarsa potenza del trasmettitore. Nel '34 si rivolse alla Telefunken e costituì la GEMA. Era della GEMA il FMG 39G della 'Spee'.
 
Nel primo dopoguerra lo studio delle onde di ogni tipo aumentò molto e si estese a vari campi. Mentre Marconi faceva prima la famosa conferenza all'I.R.E., e poi si applicava anche alla realizzazione di un sistema efficace (che poi presenterà in Italia suscitando finalmente un pò di attenzione), in tutto il mondo si stavano interessando vari studiosi al tema, in GB, USA, Germania. Qui il dott. Rudolph Kunhold, della Divisione Ricerche della Marina, studiò il sonar e poi riuscì a realizzare un prototipo del radar tedesco, che grazie ad un oscillatore Philips da 70 w, riuscì a produrre un radar da ben 0,6 MHz, ovvero 50 cm di lunghezza d'onda. Era una prestazione eccezionale per i primi anni '30 e così nel 1934 venne costruito il prototipo vero e proprio nei laboratorio della Marina, e durante la dimostrazione localizzò una nave a 7 miglia marine, e sopratutto (suscitando entusiasmo negli ufficiali presenti) un aereo in volo a bassa quota.
 
Quanto ai radar, i tedeschi ebbero il '''Seetakt''' del '36 da 6-10 miglia di portata, il '''FuMo 21''' del '39 con portata di 10 miglia su bersagli di superficie e 60 km aerei, antenna da 2x4 m; il '''FuMO 22''' del '40 per la scoperta di superficie (13 mg) e aerei per le navi da battaglia; il '''FuMO 24''' del '41 con portate da 12 miglia e 80 km per caccia e incrociatori leggeri, antenna rotante, '''FuMO29''' del '42 con impiego da sommergibili con portata di 2,5-3,5 miglia e anenne fisse sulla torretta; '''FuMO 61''' de l'42 con portata di 4-6 miglia, diemo, ma con antenna rettangolare; il '''FuMO63''' de l'43 da 7-12 mg e 50 km su aerei, per caccia e torpediniere, con antenna rettangolare da 1,5x1,6 m.
 
Non mancarono poi i sistemi ECM passivi: per esempio, i ricevitori radar passivi che vennero ampiamente usati anche dai sommergibili, e che consentivano d'immergersi in tempo quando venivano rilevati i segnali radar; ma quando vennero messi a punto i radar centimetrici questi intercettatori passivi vennero posti fuori gioco, e solo verso la fine della guerra fu possibile riequibirare tale mancanza, ma troppo tardi.
 
 
===Radar Inglesi===