Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania: differenze tra le versioni

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*'''Armamento''': 5 MG 131 da 13 mm; 1.000 kg di bombe
*'''Prestazioni''': 580 kmh, salita 190 m.min, tangenza 14.300 (?) m, autonomia 2850km<ref>Take Off, 137</ref>
 
===I prototipi del Bomber B: Do 317, Fw 191, Hs 130<ref>Sgarlato N: ''I progetti segreti tedeschi'', Aerei nella Storia (supplemento) gen 2004</ref>===
Si è parlato prima della specifica Bomber B, quella ispirata dallo Ju 288. Ma il concorso non ebbe un solo protagonista. Gli aerei del paragrafo non hanno avuto tuttavia fortuna, e sono tra i meno noti dell'industria aeronautica tedesca.
 
Così la specifica Bomber B del luglio 1939, che nelle intenzioni dell'RLM era volta a trovare un sostituto per He 111 e Ju 88, chiedeva 2 t di carico, 6-7 mila metri di tangenza, 3.600 km di autonomia e sopratutto, 600 kmh. Questo era un limite critico per un qualunque bombardiere ad elica. Ecco come si provò, a parte il già menzionato Ju 288, a risolvere il problema. Premetto che la proposta Arado Ar 340 venne scartata già nel luglio 1940.
 
La Dornier presentò un derivato del Do 217, che a sua volta era appena agli inizi (ed estremamente tribolata), e rispetto a questo anticipava il muso del Do 217K. Il muso, in effetti, è uno dei punti più difficili e problematici per i bombardieri. La 'visiera' del Do 317 era simile, diciamo, ad una maschera di kendo, fatta da una gabbia di metallo e vetro ad ampia visuale e con vetri curvi. Ma il suo progetto venne accantonato: era stato dichiarato come di livello più basso tra i contendenti, ma dopo il blocco dello sviluppo nel 1940, venne ripreso nel '41, quando si vollero il Do 317A con il DB 603A e il -317B con gli infelici DB 610, più torrette telecomandate e maggior estensione delle ali. Caratteristico dell'aereo, oltre ad una fusoliera decisamente grassoccia (in completo contrasto con i Do 17 'matita volante' iniziali), e i piani di coda doppi e di forma triangolare acuta. In tutto vennero ordinati 6 prototipi, tutti del tipo A, di cui il V1 volò nel settembre del '42, ma pure se disarmata, non era superiore al Do 217P-0. Fu tanto vero che non si volle completare gli altri prototipi se non come Do 217R, senza pressurizzazione ma con i missili Hs 293. Si costruì anche il simulacro del modello B ma non ebbe nessun seguito per ordine del Technisches Amt.
 
*Dimensioni: lunghezza 16,8 m, apertura alare 20,64 m, altezza 5,21 m
*Peso: 24.000 kg
*Prestazioni: 669 kmh a 7.600 m, autonomia 3.600 km
 
Il Fw 191 era in terza posizione dei quattro sviluppati (e quindi tolto l'Ar 340). Esso era un affosolatissimo apparecchio con i BMW 801MA da 1.380 hp, poi si pensava agli infelici DB 606 da 2.700 hp, se non anche con i DB 610 da 2.870 hp. Non mancava un pesante armamento di almeno 4 cannoni da 20 mm e 4,4-7,4 t di bombe e anche siluri. Già nel 1940 iniziò la costruzione, poi il prototipo V1 volò all'inizio del '42, seguito infine da un altro. Qui le armi difensive erano diverse dal progetto: torre binata da 7,92 mm, due torri da 7,92 mm nelle gondole motori, una torre dorsale e una ventrale con un cannone da 20 e due da 7,92 mm, ma queste armi erano solo a livello di simulacro. Tutto il velivolo era una 'centrale elettrica volante' (il suo soprannome tradotto dal tedesco), tutto azionato da servocomandi elettrici. In questo era degno seguito del Fw 190 già chiamato (30 anni e passa prima dell' F-16, il 'caccia elettrico'). C'era anche un sistema, che peraltro non funzionò, per collegare aerofreni e ipersostentatori. Ma il problema più che per le attrezzature elettriche era la mancanza di potenza, con i BMW 801MA da 1.380 hp. Il V6 ebbe i motori Jumo 222 da 2.200 hp ma nemmeno questo fu sufficiente; si pensò ancora ai DB 610 oppure, nel Fw 191C, quattro motori. In pratica si ritornava all'evoluzione che partiva da un bimotore medio e poi fatalmente si portava ad una struttura effettivamente da aereo pesante, da quadrimotore a lungo raggio. E restava il problema: cosa usare per attacchi tattici, in missioni superiori alle forze dei cacciabombardieri ma limitate rispetto ai velivoli strategici? alla fine, nell'incertezza, il Bombe B venne cancellato alla fine del '43 e tutto venne archiviato.
 
*Dimensioni: lunghezza 19,63 m, apertura alare 26 m, altezza 5,63 m
*Peso: 20.400 kg
*Prestazioni: 558 kmh, autonomia max 4.000 km
 
Salendo di graduatoria si trovava un'altra macchina avanzata, la Henschel presentò l'Hs 130 che piaque tanto da essere incluso come outsider del concorso. Era il derivato degli Hs 128, due prototipi sperimentali per i voli ad alta quota del '38. Uno aveva i DB 601 e uno, il secondo, gli Jumo 210. Entrambi erano turbocompressi con sistemi della serie TK. E così avvenne che dagli Hs 128 si sviluppò un'ovvio derivato, il ricognitore Hs 130A, realizzato in soli 3 prototipi, il primo dei quali volò nel 1940, seguiti da almeno 5 A-0 che alla fine doveva avere due DB 605B. Non venne tuttavia considerato soddisfacente tanto che non entrò in servizio. Allora venne fuori l'Hs 130B bombardiere, con 1.000 kg di bombe. Ancora non vi furono esiti positivi, ma è anche vero che alla fine del 1940 venne invitata la Henschel nella specifica 'Bomber B'. Era infatti apprezzabile la sua esperienza nel settore, molto delicato, della pressurizzazione per alte quote. Così si arrivò all'Hs 130C con motori potenziati DB 603AA, due torri telecomandate con una MG 131 e curiosamente, una vecchia MG 15 in coda. Stavolta il carico di bombe aumentava a 4.000 kg. Il nuovo aereo era un mezzo totalmente riprogettato e il suo abitacolo aveva una struttura simile a quella del Do 317. Ancora una volta dell'ordine per un massimo di 130 Hs 130 non se ne fece nulla, e di questo bell'aereo con ala molto allungata (segno inequivocabile della sua vocazione d'alta quota) non si vide l'introduzione in servizio. Si pensò al derivato Hs 130D ricognitore, e l'E con due DB 603 con sovrapotenza 605T in fusoliera, il tutto era un complesso da 3.720 hp. Il muso, curiosamente, ritornava ad una configurazione 'nasuta' più vicina a quella dell' Hs 130A-0. Venne approntato un primo prototipo Hs 130E V1 entro il settembre 1942, poi ne seguirono altri due (il V2 precipitò dopo pochi voli), e poi settr Hs 130E-1 con 4 armi da 7,92 mm e 3,6 t di bombe. Poi seguì la versione F con 4 BMW 801TJ da 1.800 hp. Finalmente piacque appieno, ma oramai era troppo tardi e l'aereo, figlio di una così lunga discendenza, finì cancellato. Stranamente, si lasciò che gli Ju 86P e R, pure obsoleti, continuassero ad operare in questi delicati ruoli senza un successore effettivo.
 
*Dimensioni: lunghezza 22 m, apertura alare 33 m, altezza 5,6 m
*Motori: 2 DB 603 e 1 DB 605
*Peso: 18.100 kg
*Prestazioni: 610 kmh, autonomia c.a. 3.000 km
 
 
===Me.264===
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Quando si richiese armamento difensivo e 2.000 kg di carico, si dovette giocoforza ripiegare sul Me.262B esamotore, ma ci sarebbe voluto molto tempo per realizzarlo. Il V1 non andò perso, ma trasformato in pattugliatore marittimo; il V2 ebbe 1.000 kg di corazze per equipaggio e armi, più i BMW 801C con sistema GM-1 a protossido d'azoto, ma venne distrutto nel '43 da un'incursione aerea; il terzo aveva ala da 38,89 a 43 m di apertura, torretta con MG 131 dorsale, torretta con MG 151 pure dorsale, altre 3 MG 131 e una MG 151 erano disposte in altre postazioni. Poi la carenza di materie prime fece finire il programma nel '44. Nel frattempo si erano anche studiate configurazioni definitive per i motori, tra cui va segnalata quella di un motore con turbina a vapore da 6.000 hp con carbone polverizzato e petrolio come carburante. Alla fine, con la distruzione anche del primo prototipo di questo bombardiere, non rimase nulla dell'Amerika Bomber, se non alcune fotografie dei collaudi del Me.262 V1.
 
 
===FW 189===