Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-5: differenze tra le versioni

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Poi c'era anche il prototipo del carro sminatore Alkett (ce n'era anche un altro, il Raumer-S), unico prototipo pronto nei primi mesi del 1942. Era una specie di affusto d'artiglieria motorizzato e corazzato, con una ruota direzionale anteriore, e due motrici posteriori. Era blindato con piastre da 20-40 mm, e ben 80 mm di acciaio sotto lo scafo per la protezione dalle mine. c'era anche un'arma MG 34 sopra la camera di combattimento, mentre i tasselli dei cingoli erano spessi 75 mm. Come molti altri mezzi antimina, esso era alto e quindi vulnerabile al tiro dei cannoni controcarri. Non ebbe quindi seguito dopo essere stato provato nel '42. Venne trovato a Dresda dai Sovietici e attualmente, dopo che ebbe altri esperimenti, venne lasciato dai Sovietici a Kubinka, al museo dei corazzati dove è attualmente<ref>Eserciti nella Storia gen-feb 2004</ref>
 
 
===Autoblindo<ref>Armi da guerra 33</ref>===
Le blindo tedesche sono state di vari tipi, e si sono evolute sia come mezzi da esplorazione che come veicoli sempre più pesanti e specializzati nel combattimento. Le prime blindo tedesche erano le SdKfz 231, mezzi dal lungo e caratteristico muso. Erano nate a Kazan, in URSS, dove era in sviluppo la nuova generazione di corazzati tedeschi nel più totale segreto, con la collaborazione dei sovietici. La scelta sarebbe stata a dire il vero quella di uno scafo 8x8, ma era troppo costoso e si ripiegò su di un ben più economico e leggero 6x4, con le ruote dell'assale anteriore molto caratteristiche essendo nettamente distanziate (con il portello laterale d'accesso incluso, a due ante) dalle altre due paia di ruote, che al contrario erano strettamente ravvicinate come posizione. Già questo dava l'idea di come il mezzo fosse riuscito un pò sbilanciato; in effetti fuori strada erano troppo scarse a mobilità e potenza, e la loro configurazione gli rendeva impossibile superare fossati di un certo livello. Autoblindo basate sul telaio di un autocarro leggero, sembravano più grosse di quel che erano a motivo della loro lunghezza, ma in realtà pesavano solo 5,7 t, in buona parte date dal guscio corazzato. Questo era abbastanza sottile, ma ben progettato come resistenza balistica e l'aspetto pulito che aveva avvertiva che era totalmente saldato, come del resto la torretta. Quest'autoblindo venne prodotta in molti esemplari, oltre 1000 nel periodo 1932-35, e si conquistò una fama non certo invidiabile perché venne usata in maniera massiccia dal Terzo Reich negli anni di riarmo e delle occupazioni o annessioni delle varie nazioni ad Est (Cecoslovacchia e Austria) nonché nel primo anno di guerra. Era insomma una vera 'icona' dell'esercito di Hitler nella sua fase di riarmo ed espansione. Tecnicamente non era un mezzo disprezzabile, purché operasse su strada o comunque su terreni non molto difficili o inclinati (max pendenza 20°). In ogni caso, dopo i primi esemplari la torretta, che ebbe un armamento tutt'altro che formidabile di una MG 34 da 7,92 mm, si passò ad un abbinamento tra questa e un cannone per carri KwK 30 (KwK sta per Kampfagen Kanone, cannone per carri), ovvero il Flak C/30 adattato all'uso su mezzi corazzati. Non era un miglioramento da poco, si pensi che all'epoca i carri standard tedeschi erano i PzKfw I con due armi da 7,92 mm, e che pochi erano i PzKfw II che montavano apparentemente la stessa torretta biposto con il pezzo da 20 mm. Questo significa che per un certo periodo questa blindo (lunga 5,57 m e alta 2,25) era il mezzo più potente dell'Esercito tedesco, una specie di Panzer II su ruote che poteva superare in scontri diretti quasi tutti i carri dell'epoca, armati e protetti solo in funzione delle mitragliatrici di piccolo calibro, e quindi incapaci di danneggiare (tranne che alle gomme) questa blindo se non sparando a bruciapelo, ma vulnerabili a centinaia di metri (si pensi ai Mark VI, L3 ecc). Spesso questa blindo, più che mezzo da esplorazione, venne usata come veicolo d'appoggio ad altri mezzi esploranti oppure alla fanteria. Sopratutto le sue prestazioni su strada gli consentirono di percorrere se necessario distanze impossibili per i Panzer, occupando rapidamente estesi territori. Dato che le prestazioni non erano eccelse, questa blindo non ebbe a lungo importanza per i Tedeschi, e dopo il 1940 finalmente venne sostituita dal 'vecchio sogno' della 8x8. Era nata la SdKfz 231(8-Rad), che nonostante la denominazione era del tutto diversa meccanicamente, anche se con una torre molto simile e lo stesso armamento (in ogni caso era oramai standardizzato il KwK 38 a maggior cadenza di tiro).
 
La sua mobilità fuori strada era nettamente migliore, e venne presto prodotta in quantità, entrando in servizio dopo le ultime 6x4. Anche questa era sulla base di un telaio di autocarro Bussing, le ruote erano su due gruppi di 2 assi l'uno, erano tutte motrici ed erano tutte sterzanti. Questo significava, assieme al motore da 150 hp, un'elevata mobilità su strada. L'unico problema, speculare, era che questi mezzi risultavano complessi e poco propensi alla produzione in grande serie. Al solito, come gli SdKfz 231 originali, avevano doppia guida, ovvero con un posto di guida posteriore e uno anteriore, per muovere rapidamente in caso di necessità anche andando in retromarcia. Stavolta però il motore era posteriore, il che non aiutava ad un disegno del tutto equilibrato esteticamente. Il mezzo, questo era il problema, era piuttosto alto (5,85 x2,2x2,34 m), con una sagoma molto evidente, e non necessariamente la corazza di 15-30 mm era sufficiente per superare la reazione nemica. Per il resto lo scafo era al solito con un doppio angolo che divideva il fianco superiore da quello inferiore, tutti e due angolati sensibilmente rispetto alla verticale e in maniera molto lineare, con una caratteristica V rovesciata con la congiunzione sotto la torretta, proprio come la blindo 6x4.
 
Per questo mezzo, pesante 8,3 t, venne realizzato l'SdKfz 233 con cannone corto da 75 mm d'appoggio. Era troppo costoso per avere solo il cannone KwK 30 o 38 (più la mitragliatrice) come armamento, e nel 1940 oramai i carri armati non erano più così vulnerabili al tiro dei 20 mm.
 
Era necessario un mezzo più basso, con una meccanica più compatta. Dopo la gara indetta nel 1940, comparve la SdKfz 234 (8-Rad), sempre dalla Bussing-NAG Stavolta oltre alla mobilità anche la compattezza del mezzo era stata curata e la distanza tra i due gruppi di ruote era minore. In tutto vennero costruiti ben 2.300 mezzi dal 1943. La versione tropicalizzata era stata approntata solo nel 1944,davvero troppo tardi nel Nord Africa. Stranamente nella sua piccola torretta era talvolta presente il KwK 30, oramai obsoleto. Il cannone era installato in una torretta curiosamente aperta, tipica anche della blindo leggera SdKfz 222 4x4 (un mezzo di notevole popolarità e in servizio fin dal '40). Tale blindo doveva vedersela con i carri nemici oramai troppo duri per il 20 mm. Per loro fortuna, i Tedeschi avevano sviluppato in parte del carro leggero Leopard, che non andò in produzione (forse come rimpiazzo diretto del Panzer II), ma la sua torretta, bassa e ben protetta (40-101 mm nello scudo), aveva copertura superiore e un cannone KwK 39 da 50 mm e 60 calibri. Era un'arma abbastanza temibile anche per i T-34, specie se riusciva a colpirlo di fianco (101 mm a 740 m con le munizioni AP 40 leggere con nocciolo di tungsteno). Non era sempre possibile, ma non c'era di meglio. La soluzione tuttavia, anche se non ottimale in termini balistici, poteva essere il cannone da 75 corto e Hitler in persona diede l'ordine di mettere in produzione come SdKfz 234/3. L'arma aveva bassa velocità iniziale per cui doveva usare proiettili HEAT come armi controcarri, ma restava il limite della bassa velocità iniziale e quindi della precisione su distanze elevate. Per avere una maggiore potenza di fuoco si pensò persino ad alla versione /4 aveva il PaK-40 (Panzerabwehr Kanone, cannone controcarri), con il pezzo da 75/48 mm. Era sufficiente contro tutti i corazzati, ma ne vennero prodotti solo alcuni modelli sperimentali. Il problema ovviamente era che quest'arma, a parte la mancanza di torretta (come anche per il pezzo da 74/24 mm), aveva un peso eccessivo a bordo, nonostante la sua robustezza; non era certo questo il modo di costruire un mezzo corazzato da esplorazione, piuttosto rallentato da questo peso extra.
 
Un'altra possibilità della Puma, e che aiuta a capire perché venne prodotta fino al 1945 come unica blindo rimasta sulle linee produttive, venne data dall'autonomia. Nonostante il potente motore a benzina, era più che sufficiente per la loro missione. La potenza e la mobilità di questo mezzo ha forse avuto un pesante livello d'influenza sulla nascita della serie 8x8 BTR sovietica da trasporto truppe. Rispetto ai mezzi moderni vi sono differenze notevoli, malgrado la somiglianza data da un disegno moderno e aggressivo. La blindo tedesca non era anfibia, non aveva protezione NBC, motore diesel, sistemi di visione notturna. Tutte cose che hanno cambiato molte cose della guerra moderna, come del resto anche i cannoni a media pressione da 76, 90 o 105 mm, sufficienti per tirare granate HEAT su distanze elevate con sufficiente precisione. Tutto questo sarebbe venuto poi, ma la Puma, per i suoi tempi, era pienamente all'altezza della migliore tecnologia. La versione da 50 mm, di cui si riportano le caratteristiche, era un mezzo senza paragoni: le blindo AEC inglesi erano altrettanto armate e protette, ma essendo 4x4, non avevano certo la stessa mobilità. Le blindo M8 avevano solo cannoni da 37 mm e qualcosa di meno di autonomia e forse, mobilità fuoristrada. In effetti, con una trincea di 1,35 m e guado di 1,2 m, sui percorsi più impegnativi era certamente migliore, anche se forse meno scattante del mezzo americano.
 
SdKfz 231(8 Rad) Puma:
*'''Dimensioni''': lunghezza totale 6,8 m, scafo 6 m, larghezza 2,33 m, altezza 2,38 m
*'''Motore''': Tatra 103 benzina, da 210 hp raffreddato ad aria
*'''Peso''': in ordine di combattimento 11,74 t
*'''Prestazioni''': v.max 85 kmh, fuoristrada 30 kmh, autonomia 1000 e 550 km, guado 1,2 m, pendenza 30°, gradino 0,5 m, trincea 1,35 m
 
===Artiglierie===