Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-7: differenze tra le versioni

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====Unità siluranti e cannoniere====
[[Immagine:Germaneboat.jpg|350px|left|thumb|Una tipica S-Boote; notare i tubi di lancio ai lati, vicino alla sagoma della pantera]]
La Germania ha indubbiamente un nome nel campo delle unità d'attacco veloci, e questo è vero fin dagli anni '30. Prima i Tedeschi non erano particolarmente interessati alle piccole unità siluranti, ma dagli inizi degli anni '30 la Lurssen mise mano ad un progetto di nave veloce metallica, rivestita in legno, con carena tonda anziché a spigolo come quella delle navi inglesi. Il risultato fu quello di un'unità dalle ottime qualità nautiche. Strano a dirsi, in proporzione tale capacità èera migliore di quella mostrata dai grandi cacciatorpediniere tedeschi. Di sicuro superava di molto le unità britanniche (e italiane) con carena a spigolo, più veloci in acque calme, ma ideali al più per teatri operativi litoranei come l'Adriatico, con acque mediamente molto calme. In acque agitate di fatto questi grossi motoscafi erano più lenti del progetto che venne poi noto come '''[[w:S-Boot|S-Boote]]''' (Schnell Boote). Se la domanda era: 'come si può costruire un battello d'attacco di superficie dalle caratteristiche ottimali?' la risposta fu certo quella del prototipo S1 del 1930, seguito da altri con motori a benzina in attesa dei diesel, in corso di perfezionamento dalla Daimler-Benz e MAN. L'S6 ebbe configurazione definitiva con lunghezza di 32,4 m e 35 nodi, poi aumentati con motori da 11 anziché 7 cilindri che a loro volta richiesero uno scafo da 34,7 m. Quest'ultimo fu considerato ottimale per tutte le altre navi, senza bisogno di riprogettare tutto come fu costretta a fare la RN ogni volta che cercò di incrementare le capacità delle sue unità veloci. Data la lunghezza, circa doppia rispetto ai 18 m dei MAS italiani, fu facile sistemare i lanciasiluri da 533 mm, per giunta davanti alla plancia, il che permetteva un lancio ottimale, e poi c'era spazio per altri due siluri posti dietro come ricarica. Dato che i tubi erano esposti, sgraziatamente deposti com'erano sulla plancia, non fu difficile pensare ad alzare il castello di 1 m e così dalla S26 la forma divenne quella di un basso e solido battello d'attacco con i lanciasiluri integrati dentro la murata anteriorie, e bassa sovrastruttura. Una postazione da 20 era sistemata tra i lanciasiluri, uno da 20 o 37 posteriore,ottime doti nautiche con ridotta esposizione agli spruzzi. Vennero adottate in seguito armi migliorate, corazza tipo 'Kalotte' per la plancia, e motori sufficienti per 42 nodi, nonché due tubi rivolti a poppavia. Circa 200 vennero realizzate durante la guerra, e la metà, nonostante un'attività intensissima (anche e sopratutto contro le navi costiere britanniche), sopravvisse alla guerra. La Lurssen è rimasta poi tra i principali produttori nel settore delle unità sottili con cannoni, siluri e missili al passo delle tecnologie moderne.
 
Le origini comunque furono quelle nella I G.M., come UZ, che significava 'motoscafi antisommergibile', poi come L-Boote, battelli di motore d'aeronave, con motore da dirigibile da 240 hp, un siluro o un pezzo da 37 mm. Ma non ebbero molto successo nel loro servizio nel Baltico. DAl 1923 vennero riprese e passarono al di fuori dei controlli Alleati, letteralmente in maniera 'sottile'. Nel '26 nacque la K-Boot sperimentale, da 18 metri, due motori da 450 hp l'uno a benzina, due siluri da 457 mm sistemati all'indietro. Poi apparve la prima motosilurante tedesca moderna, in legno di mogano, 3 motori da 450 hp, da 20 metri. Vennero sperimentate ma alla fine venne fuori piuttosto l'interesse di uno yacht, l'Oheka II, da 22,5 m e 22,5 t, con tre motori da 550 hp a benzina. Essa era una nave civile, della Lurssen, in lega leggera di legno e ottime doti di tenuta al mare. Fu da questa che derivò l'ordine per la S1, fatto nel 1929 e chiamato UZ(S) 16, poi Schnellboot 1, entrata in servizio il 7 agosto 1930.
'''Caratteristiche''':
Se la domanda era: 'come si può costruire un battello d'attacco di superficie dalle caratteristiche ottimali?' la risposta fu certo quella del prototipo S1 del 1930, seguito da altri con motori a benzina in attesa dei diesel, in corso di perfezionamento dalla Daimler-Benz e MAN. L'S 2 ebbe altri 3 gemelli, da 27,9 m, 44,5 t, con tre motori DB BFz da 1.100 hp turbocompressi, e un motore ausiliario Maybach da 100 hp, per le manovre silenziose (poi però sbarcato perché ritenuto inutile).
*N.unità: 200
*Dislocamento: 93-225 t
*Dimensioni: lunghezza 34,95 m, larghezza 5 m, pescaggio 1,4 m
*Propulsione: 3 diesel su 3 assi; 6.000hp ; 39,5 nodi; 1.390 km a 35 nodi
*Equipaggio: 21
*Armamento: 2 da 20 mm, 2 TLS da 533 mm
 
L'S7 ebbe configurazione definitiva con lunghezza di 32,4 m, 68 t e 35 nodi, poi aumentati (dall'S 14 del '36, 88 t e 34,6 m) con motori da 11 anziché 7 cilindri che a loro volta richiesero uno scafo da 34,7 m. Quest'ultimo fu considerato ottimale per tutte le altre navi, senza bisogno di riprogettare tutto come fu costretta a fare la RN ogni volta che cercò di incrementare le capacità delle sue unità veloci. Data la lunghezza, circa doppia rispetto ai 18 m dei MAS italiani, fu facile sistemare i lanciasiluri da 533 mm, per giunta davanti alla plancia, il che permetteva un lancio ottimale, e poi c'era spazio per altri due siluri posti dietro come ricarica. Dato che i tubi erano esposti, sgraziatamente deposti com'erano sulla plancia, non fu difficile pensare ad alzare il castello di 1 m e così dalla S26 la forma divenne quella di un basso e solido battello d'attacco con i lanciasiluri integrati dentro la murata anteriorie, e bassa sovrastruttura. Una postazione da 20 era sistemata tra i lanciasiluri, uno da 20 o 37 posteriore,ottime doti nautiche con ridotta esposizione agli spruzzi.
Le motosiluranti tedesche furono vendute anche agli Yugoslavi e furono queste navi catturate che ispirarono agli Italiani le loro MS (Motosiluranti) che vennero prodotte come successori dei MAS, cosa che finalmente consentì di operare meglio in mare aperto, sia pure con velocità di punta (teoricamente) inferiori. Fino al '43 le navi tedesche, nelle loro incursioni notturne, non poterono essere contrastate con successo. Alle volte ebbero un cannone da 37 al posto del secondo pezzo da 20, spesso ebbero anche mine al posto dei siluri e se fossero state maggiormente impiegate in tale senso sarebbero state ancora più temibili. La guerra di mine non è spettacolare né suscita certo plauso per 'fair play' (o ricompense al valore), ma è terribilmente efficace. Gli ordigni con azionamento magnetico anziché a contatto, depositati sul fondo, erano difficili da scoprire e da dragare e ne seppero qualcosa gli Inglesi. Tedeschi e Inglesi ebbero entrambi fin da subito siluri con acciarini magnetici oltre a quelli di contatto, ma spesso non funzionavano correttamente col rischio di esplosioni premature o di non esplosioni (date anche le differenze di latitudine, che dovevano essere tenute in considerazione, come scopriranno con imbarazzo i tedeschi); ma le mine erano molto più temibili e gli undici campi minati posati nell'estuario del Tamigi e di altri grandi fiumi distrussero ben 76 navi mercantili, molto di più di quello che fu possibile fare con azioni dirette. E tutto questo facilmente, percorrendo ad alta velocità il tratto di mare in piena notte. Fino a che i radar non divennero d'uso comune, per gli attaccanti questo significava farla franca quasi sistematicamente. Mentre le 'S Boote dovevano' correre molti più rischi se si fossero avventate su navi con attacchi diretti, anche se, quasi sempre, riuscirono a scappare. Se avessero avuto siluri autoguidati come le armi moderne (e quelle divenute disponibili ad un certo punto della guerra) i loro successi sarebbero anche stati più numerosi.
 
Dopo l'S 1, la S 2, la S 7, arrivò nel 1938 la S 18 del 1938 con altre otto navi con 3 DB 501, da 2.050 hp per 39,5 nodi. Erano motorizzate con sistemi motori diesel; poi nel 1939-40 vennero fuori 4 S 26, quelle di cui sopra, da 35 metri e 84 tonnellate. Basandosi su di un progetto per la Cina vennero sviluppate unità accorciate, le S 30 in otto unità, prese in carico dalla Kriegsmarine con 3 motori MB 502 da 2000 hp, 36 nodi e 32,8 metri. L'S 38 iniziava poi ancora le S 38 con altre 91 navi, oltre ad altre 8 navi del tipo modificato dell'S 30, le S 54/61. Le S 38b vennero costruite dalla S 69 in poi, con motori DB MB 511 a 12 cilindri, 2.200 hp, 39,5 nodi e 84-104 tonnellate. I siluri erano i G 7a, T 3d e i T 5a, cannone MG C/38 da 20 mm a prua, 2 MG 34 da 7,92 mm (lo Zwillingsockel 36), e un cannone da 20, 37 o 40 mm (il Bofors Flak 28). Dalla S 100, vennero fuori altre 81 unità, mentre le piccole S 151 erano unità olandesi accorpate dalla Kriegsmarine. Le modifiche furono molte, dalla S 38b avevano gli MB 501 diesel a 20 cilindri a V sovralimentate, da 2.500 hp complessive. Erano costruite con legno di quercia e pino, ma ordinate in alluminio, che così era abbastanza leggero, ma non esposto alla corrosione marina. C'erano anche paratie d'acciaio, come anche i supporti dei motori; l'esterno dello scafo era in cedro e mogano, il ponte in pino dell'Oregon con sopra tela verniciata. In teoria era possibile usare 6 siluri, di cui due pronti al tiro nei tubi. Dal giugno 1944 arrivarono i T 3d Dackel a lungo raggio, per colpire zone di sbarco massiccie, da 2.216 kg anziché 1.528 dei G 7a; poi arrivarono anche i T 5a Zaunkonig autoguidati, quindi ancora più pericolosi di quelli a lungo raggio. Dalla S 100 il pezzo Bofors Flak 28, che richiedeva sette serventi, venne sostituito da un pezzo Flak da 37 mm, che era leggermente meno potente, ma aveva solo 3-4 serventi. Non mancava il solito impianto binato da 7,92 mm sulla zona vicino alla plancia, appena dietro ad essa, e 8 bombe di profondità (da 139, 200 o 240 kg) e bombe a mano (di vario tipo, come le EMC, ma anche le M-08 sovietiche di preda bellica). In effetti avevano anche efficienti idrofoni, e in teoria potevano essere anche usati per attacchi ai sommergibili, ma gli idrofoni erano necessari sopratutto per l'attacco alle navi. Dalla fine del '43 ebbero in alcuni casi un FuMo 71 Liecthstein BC che derivava dagli aerei, ma sopratutto, per contrastare i radar inglesi, sistemi di ascolto passivo elettronico come i FuMB Ant 3 Bali 1, il FuMB 32, 24 ('Cuba 1a), -23, -28 (Naxos), -26 Tunis.
 
Vennero adottate in seguito armi migliorate, corazza tipo 'Kalotte' per la plancia, e motori sufficienti per 42 nodi, nonché due tubi rivolti a poppavia, e talvolta i Flakvierling da 20 mm. Circa 200 vennero realizzate durante la guerra, e la metà, nonostante un'attività intensissima (anche e sopratutto contro le navi costiere britanniche), sopravvisse alla guerra. Gli attacchi delle S-Boote portarono a danni micidiali: le 230 navi prodotte (dato approssimativo, incluse anche le LS), affondarono 214.728 t di navi mercantili, 101 in totale. Questo significa che esse affondarono in media 10 volte tanto il loro tonnellaggio (circa 1.000 tonnellate), decisamente positivo per navi piuttosto piccole. Inoltre vennero affondati 37 mercantili per 148.535 t usando le mine magnetiche, nonché attacchi alle navi militari tra cui 12 cacciatorpediniere, 11 dragamine, 8 navi anfibie, un sommergibile, e altre unità militari tra cui 6 motosiluranti, per un totale di 187 unità. Se si considera che un cacciatorpediniere da solo costava qualche dozzina di volte rispetto ad una S-Boot, si capisce il loro valore. Tante altre navi vennero danneggiate gravemente dai siluri e dalle mine, con costi elevati di riparazione. Tra i danni peggiori vi fu l'attacco di Sapton Sands, 27-28 aprile 1944, quando
 
La Lurssen è rimasta poi tra i principali produttori nel settore delle unità sottili con cannoni, siluri e missili al passo delle tecnologie moderne.
 
'''Caratteristiche S 38b''':
*Dislocamento: 93-22584/104 t
*Dimensioni: lunghezza 34,9594 m, larghezza 5,28 m, pescaggio 1,467 m
*Propulsione: 3 diesel DB MB 511 su 3 assi; 67.000hp500 hp ; 39,5 nodi; 1.390 km a 35 nodi (massima velicità continua)
*Equipaggio: 21-30
*Armamento: 1 Flak 38 da 20 mm, 1 Flak 28 da 40 mm, 2 TLS da 533 mm con 2-6 siluri (o varie mine), 8 cariche di prondità fino a 240 kg, armi leggere varie<ref>Armi da guerra 117 e sopratutto Sgarlato: ''le S Boote'' set-ott 2004</ref>.
 
Le motosiluranti tedesche furono vendute anche ai Cinesi e agli Yugoslavi e furono queste navi catturate che ispirarono agli Italiani le loro MS (Motosiluranti) che vennero prodotte come successori dei MAS, cosa che finalmente consentì di operare meglio in mare aperto, sia pure con velocità di punta (teoricamente) inferiori. Fino al '43 le navi tedesche, nelle loro incursioni notturne, non poterono essere contrastate con successo. Alle volte ebbero un cannone da 37 al posto del secondo pezzo da 20, spesso ebbero anche mine al posto dei siluri e se fossero state maggiormente impiegate in tale senso sarebbero state ancora più temibili. La guerra di mine non è spettacolare né suscita certo plauso per 'fair play' (o ricompense al valore), ma è terribilmente efficace. Gli ordigni con azionamento magnetico anziché a contatto, depositati sul fondo, erano difficili da scoprire e da dragare e ne seppero qualcosa gli Inglesi. Tedeschi e Inglesi ebbero entrambi fin da subito siluri con acciarini magnetici oltre a quelli di contatto, ma spesso non funzionavano correttamente col rischio di esplosioni premature o di non esplosioni (date anche le differenze di latitudine, che dovevano essere tenute in considerazione, come scopriranno con imbarazzo i tedeschi); ma le mine erano molto più temibili e gli undici campi minati posati nell'estuario del Tamigi e di altri grandi fiumi distrussero ben 76 navi mercantili, molto di più di quello che fu possibile fare con azioni dirette. E tutto questo facilmente, percorrendo ad alta velocità il tratto di mare in piena notte. Fino a che i radar non divennero d'uso comune, per gli attaccanti questo significava farla franca quasi sistematicamente. Mentre le 'S Boote dovevano' correre molti più rischi se si fossero avventate su navi con attacchi diretti, anche se, quasi sempre, riuscirono a scappare. Se avessero avuto siluri autoguidati come le armi moderne (e quelle divenute disponibili ad un certo punto della guerra) i loro successi sarebbero anche stati più numerosi.
 
[[Immagine:Leichtes_Torpedoschnellboot_(LTS)_Typ_Iltis.jpg|350px|left|]]