Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-2: differenze tra le versioni

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*'''Prestazioni''': 690 kmh a 16.000 m--689 kmh a 15.000 m (482 a 3.000), tangenza 16.695 m--16.830 m, 450-1.348 km di autonomia
*'''Armamento''': 1 Mk 103 con 60 colpi e due MG151 da 20 con 400 colpi complessivi----1 Mk 108 con 60 colpi e due MG151 con 400 complessivi<ref>Sgarlato N. ''BV.155B'' Aerei nella Storia feb-mar 2002</ref>.
 
 
 
Se i caccia da superiorità aerea della Messerschmitt sono ben noti, i 'distruttori' lo sono molto meno. Eppure sono macchine più sofisticate e complesse, che dovrebbero interessare per non poche ragioni, sia tecniche che storiche. Il primo 'distruttore' (Zerstorer, che come 'Destroyer' è sinonimo di cacciatorpediniere) è il Bf-110. Quest'aereo ha volato nel 1936 e quindi difficilmente è considerabile come aereo 'avanzato' per gli standard della II Guerra mondiale. Eppure merita certamente una menzione. Anzitutto perché come velivolo, di per sé, era assai ben riuscito. Passò subito ai motori DB, differentemente dal Bf-109 che inizialmente ebbe gli Jumo. Era un bell'aereo, qualità non comune per tanti progetti dell'epoca, con linee armoniose e ben proporzionate, doppia coda, ala trapezioidale e fusoliera molto allungata, ma senza cadere nell'estremo di altri velivoli dell'epoca. Non era solo un'impressione, in quanto volava bene ed era affidabile, mentre quanto a velocità il Bf-110C raggiunse ben presto i 540 kmh, quasi quanto i Bf-109E e molto di più dei precedenti '109. Era anche ben armato con 2 pezzi da 20 e 5 da 7,92 di cui 1 difensivo, mentre tutte le altre armi (equivalenti a quanto anni dopo verrà messo nelle ali dello Spitfire Mk V, almeno quanto a tipologia) erano concentrate nel muso, fornendo un volume di fuoco molto concentrato e una piattaforma di tiro stabile. Essendo uno dei progetti di punta della LW, venne usato per la prima volta in Polonia dove si rivelò ben più utile degli stessi '109, con il vantaggio di una lunga autonomia e maggiore affidabilità rispetto ai tipi monoposto. Rispetto ai Bf-109, il 110 ottenne in tale situazione una popolarità assai superiore, accreditandosi la distruzione di 68 aerei della piccola ma agguerrita aviazione polacca, contro la perdita (non è chiaro se include o meno gli incidenti) di 12 soli velivoli, mentre i Bf-109 (che erano per lo più del tipo D, che ebbe qui la sua prima e unica occasione di gloria) subiranno non meno di 67 perdite, alle volte anche a causa della contraerea tedesca (eppure, non c'era alcun aereo polacco che somigliasse al Bf-109). In Francia, ma sopratutto sulla Gran Bretagna, verrà a trovarsi a malpartito. A parte i due Bf-110 abbattuti da un singolo Leo-451 con il suo cannone da 20 mm, i Bf-110 dovranno vedersela con avversari di tutto rispetto come i D-520, gli Hurricane e gli Spitfire. Non erano in grado di competere con essi quanto ad agilità e solo a stento in velocità, né era di molto aiuto la presenza del mitragliere dorsale; in breve quest'aereo, che doveva essere la scorta per i bombardieri tedeschi, ebbe bisogno a sua volta della scorta dei Bf-109, troppo limitati (250 km di raggio d'azione, 660 di autonomia) in termini di durata di missione. 120 Bf-110 vennero distrutti in poco tempo, e questi, come i 78 Ju-87, furono perdite eccessive anche per la potentissima LW, sopratutto a fronte di risultati modesti. La propaganda inglese non perse l'occasione di farsi beffe del 'distruttore' che era stato tanto caro a Goering. Ma quando il Bf-110 potè operare in altri teatri, dove non vi fossero difese tanto serrate e pericolose, ricominciò a dimostrarsi tutt'altro che fallimentare, prima come caccia a lungo raggio in Mediterraneo, poi in Nord Africa (dove giunse prima dei '109, per poi vedersela con i vecchi avversari Hurricane), sui Balcani e sull'immenso territorio sovietico. Nel frattempo venne utilizzato come ricognitore, e presto ottenne anche la capacità di attaccare obiettivi al suolo con due bombe da 250 kg sotto il muso e due serbatoi subalari per aumentare l'autonomia. Divenne poi un cacciacarri specializzato con cannoni da 30 mm Mk 101 e 103, ma la sua vera capacità di 'distruttore' la utilizzerà sopratutto come caccia notturno e intercettore. Qui, a difesa del Reich, dal tardo 1942 in poi si vedranno aerei con una serie di modifiche sempre più spinte: radar di ricerca, cannoni MG 151 e Mk 108, razzi da 21 cm. I Bf-110 successivi ai 'C', tuttavia, non furono dei grossi successi, specie gli 'F', che avevano troppo peso e al contempo poca autonomia; dal tardo 1942 però cominciò ad arrivare il Bf-110G con i DB-605, ben superiore in potenza ai tipi precedenti e anche più veloce, nonostante l'aumento di peso. Ebbe combinazioni d'armamento formidabili, come il Flak 18 da 37 mm, arma ad alta velocità iniziale con 12 caricatori da 6 colpi. Se un '110 si riusciva ad avvicinare ad un bombardiere americano, poteva farlo a pezzi da distanza di sicurezza con tale arma. Le possibilità erano molte: al posto delle 4 armi da 7,92 mm MG17 con 4.000 colpi c'era la possibilità di impiegare due cannoni Mk 108 da 30 mm, con circa 130 colpi l'uno. Era possibile usarli in aggiunta ai cannoni, che potevano essere i due MG 151 con circa 500 colpi, altri due MG 151 ventrali con altri proiettili per un totale (però non uniformemente distribuito, tra i 200 e i 300 cp per canna, il che significava che dopo alcune raffiche restavano solo alcune armi cariche), di oltre 1.000 proiettili; al posto di quest'arsenale (varie volte superiore ad un Bf-109 e persino ad un Fw-190, che non superava i 750 colpi) era possibile usare il Flak 18, mentre sotto le ali si potevano montare 2, 4 o anche 6 lanciarazzi da 21 cm. Era possibile contare su di una blindatura anteriore di tutto rispetto (parabrezza da 57 mm), e su sistemi d'incremento di potenza, che tuttavia spesso rendevano fatale rinunciare al mitragliere dorsale e a parte delle blindature difensive (il che andava bene se non c'erano i caccia di scorta in azione), e durante il tardo 1943 era possibile vedere in azione agevolmente Bf-110 con 2 Mk 108, 1 Flak 18, 2-4 razzi da 210 mm. Le uniche armi che non ebbero mai furono le MG 131 e gli MG 151/15 mm. Come caccia diurni, il problema che avevano era raggiungere in fretta i bombardieri ad alte prestazioni americani, che non erano molto veloci, ma volavano molto alti. Contro gli aerei inglesi non c'era questo problema, e infatti la RAF si asteneva dalle incursioni diurne, ma volando di notte c'era bisogno di un modo di localizzarli. I radar di ricerca notturna Liechstein avevano antenne ingombranti che rallentavano molto i caccia notturni, per esempio lo Ju-88C calava da 550 a 470 kmh. I Bf-110 furono assieme agli Ju-88 l'asse portante della caccia notturna tedesca e al tempo stesso vennero intensamente usati come distrutturi diurni contro i bombardieri USAAF, spesso con risultati devastanti, e con tutte le armi e i sistemi elettronici più avanzati tra quelli escogitati.
 
Dopo avere cominciato la sua carriera di caccia notturno fin dal 20 luglio 1940 con i normali Bf-110C-4, in circa un anno vennero costituiti 5 Nachtjagdgruppen di cui 4 con i '110, nel frattempo resisi disponibili nel tipo F-4 con i DB-601E da 1.300 hp. Ma fu per l'appunto la 'G' ad essere presto la principale. Tra i loro 'ferri del mestiere' anche i cannoni MG 151 inclinati per colpire la parte inferiore dei bombardieri inglesi, il complesso disponibile con la modifica R8, mentre il -Ga aveva il radar Liechtstein C-1 (FuG-212), poi seguito in altre versioni dall'SN-2 per la guida a corto raggio (il FuG-212 aveva una elevata portata minima), e il ricevitore Flensburg, che era capace di captare il radar d'allarme 'Monica' dei bombardieri inglesi da oltre 90 km. Alla fine del '42 i caccia notturni di tutti i tipi disponibili erano 289, una cifra non indifferente, ma nel '44 arrivarono a 913, di cui almeno 150 erano Bf-110 e per la maggior parte Ju-88. Nel febbraio 1942, invece, c'erano 180 Bf-110, 60 Ju-88C e 20 Do.217 nelle tre Jagdgeschwader all'epoca disponibili sul territorio tedesco.
 
Ecco le caratteristiche dei Bf-110 C e G a confronto, secondo i dati di Armi da guerra 41 e 119:
 
'''Caratteristiche Bf-110C-4/B---G''':
*'''Dimensioni''': lunghezza 12,1--12.65 m, apertura alare 16,28--16,27 m, altezza 3,51--4 m, superficie alare 38,37--38,4 m2
*'''Potenza''': 2 DB-601N da 1.200 hp--2 DB605 da 1475 hp
*'''Peso''':5.200/6.910 kg--5.100/9.900 kg
*'''Prestazioni''': 473-540 kmh ---550 kmh a 7.000 m; tangenza 8.300-8.000 m; autonomia 790--2.100 km max
*'''Armamento''': 2 MG FF da 20 mm, 6x7,92 mm MG 17 e 500 kg; 2 MK 108 da 30 mm, 2 MG 151/20 mm, 2 MG 81
 
 
Questo però era solo il primo esempio, perché presto si tentò di dare un successore al '110, che era un velivolo promettente ma si poteva pensare che sarebbe andato presto ad esaurire il suo potenziale, come all'epoca era normale dato il rapido progresso. Senonché, quando il prototipo volò il 2 settembre 1939, il giorno dopo lo scoppio della guerra. Aveva ancora la coda stile '110, ovvero doppia. Purtroppo, almeno per i Tedeschi, il prototipo subito precipitò per carenze di stabilità. E poi, quando alla fine del 1940 vennero consegnati i primi apparecchi di serie, la loro coda era diventata con un unico grande timone verticale. Si trattava di un velivolo molto più 'rotondo' del '110, con fusoliera e ali molto arrotondati, fusoliera stessa tozza e profonda, abitacolo più corto. Ma pur essendo apparentemente ben più perfezionati, con tanto di due MG 131 difensive teleguidate sui fianchi (per consentire un minimo di autodifesa al posto delle armi dorsali standard), che poi si dimostreranno alquanto inefficaci. Vennero assegnati all'unità di valutazione apposita l'Epr 210, con i Me.210A-2, come versione principale. Ma non funzionavano bene, con una tendenza a perdere il controllo durante le picchiate. La soluzione fu trovata con gli ipersostentatori, perché non bisogna dimenticare che si trattava di un aereo sì più veloce, a parità di motorizzazione (quasi 600 kmh), ma ben più pesante e più caricato (l'ala era più piccola) del '110, ma era il 1942: dei quasi 600 aerei prodotti solo non più di 258 vennero immessi in servizio nella LW, e spesso vennero usati come caccia distruttori, anche se onestamente non avevano un'armamento particolarmente robusto in termini di cannoni, due pezzi da 20 e due da 7,92 nel muso. Ma nel 1943 c'erano i Me.410 Hornisse, aereo simile all'altro ma finalmente con i DB603 da 1.750 hp, il che aumentava moltissimo la potenza anche rispetto al Me.210C-2 con i DB-605. Era migliorato anche come superfici di controllo, ma non ebbe mai una reputazione assolutamente solida. Equipaggià la 5./KG 2 e al 2.(F)/122 tra le prime unità operative, ma sopratutto la I/KG 51 'Edelweiss', che vennero impiegati nelle incursioni notturne contro la Gran Bretagna, e data la sua velocità si dimostrò una vera grana anche per i Mosquito da caccia notturna.
 
In tutto vennero completati 1.160 esemplari del nuovo aereo, di cui peraltro non più di 200 arrivarono alle unità d'attacco al suolo della LW, mentre il resto venne usato come ricognitore veloce e caccia intercettore pesante. Alcuni ebbero anche il cannone da 50 mm BK 5 automatico.
 
 
'''Caratteristiche Me 410A-1''':
*'''Dimensioni''': lunghezza 12,41 m, apertura alare 16,35 m, altezza 4,28 m, superficie alare 36,19 m2
*'''Potenza''': 2 DB-603 da 1750 hp
*'''Peso''': 6050/10.530 kg
*'''Prestazioni''': 549 kmh a 0 m, 638 a 6.700 m; tangenza 10.000 m; autonomia 1480 km
*'''Armamento''': 2 MG 151 da 20 mm, 2x7,92 mm MG 17, 2 MG 131, 2.000 kg di bombe (2 da 1.000 kg, o 10 da 50 kg).
 
 
 
Ma non era certo la fine dei progetti di caccia pesanti della ditta, perché poi ci proverà il Prof. Alexander Lippisch, nato a Monaco nel 1894, e che morirà poi a Cedar Rapids, Iowa, l'11 febbraio 1976. Uno dei più grandi geni dell'aeronautica, padre del Me.163 (fallimentare come aereo operativo, ma eccellente realizzazione tecnica e aerodinamica), e cominciò a lavorare alla Messerschmitt il 2 gennaio 1939 con un suo studio (Abteilung L), e lì pensò ad aerei di ogni tipo, per esempio bombardieri da 90 tonnellate. Ma questi progetti erano tutti caratterizzati dal rifiuto dell'impennaggio orizzontale, e alle volte si trattava di tutt'ala anche se con piani di coda. Erano nel caso che qui ci interessa, dei caccia senzacoda (di tipo classico) che erano gli eredi possibili del Me.210. Non sono stati realizzati, ma i disegni iniziali parlavano di un'apertura alare di 16 m, lunghezza di 5,83 m, e addirittura con due Argus As.410 da 450 hp, poi arrivò a 1,8x5,86 m, mentre nonostante questo era presente la parte anteriore della fusoliera del Me.210 quasi immutata, ma il pilota e mitragliere sedevano schiena contro schiena, con lo stesso armamento dei '210. Venne abbandonato in favore del più tradizionale Me.410. Poi si passò al Me.329 nel '44, simile ad una sorta di un Me.163 bireattore, con una serie di modifiche al disegno finale, ma alla fine non se ne fece nulla, nemmeno dopo la costruzione di un simulacro in scala naturale.
 
 
 
'''Caratteristiche Me-265 e 329''':
*'''Dimensioni''': lunghezza 10--7,715 m, apertura alare 17,4--17,5 m, altezza 3,8--4,74 m, superficie alare 45--?m2
*'''Potenza''': 2 DB-603 da 1750 hp
*'''Peso''': 6.300/11.000--? kg
*'''Prestazioni''': 675 kmh a 5.400 m---740 kmh a 6.000 m;
*'''Armamento''': 2 MG 151 da 20 mm, 2x7,92 mm MG 17, 2 MG 131, 1.000 kg di bombe----5 MG151/20 mm<ref>Sgarlato, Pizzo, Tanzi: ''Lo Zerstorer secondo Lippisch'', Aerei nella Storia apr-mag 2002</ref>.
 
==I Jets==