Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-2: differenze tra le versioni

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L'ordine di produzione per due prototipi XP2V-1 solo nell'aprile del '44, seguiti da 15 P2V-1 pochi giorni dopo. Lo sviluppo era stato quindi lento, ma da un lato c'erano già i PV-1 e 2 da sviluppare e produrre, dall'altro questi aerei erano dei pattugliatori 'puri', non erano i soliti 'passeggeri' modificati in compiti militari. Questo portò via ovviamente più tempo. Il prototipo volò il 17 maggio 1945, quindi si può ben dire che il Neptune abbia visto la luce durante la guerra; ma mentre la produzione si avviava questa finì e l'entrata in servizio arrivò solo nel marzo 1947. In tutto ne sarebbero stati prodotti 1.133 di cui 82 costruiti in Giappone. Un successo che numericamente superò quello di qualunque altro pattugliatore marittimo postbellico, tanto che persino i 600 P-3 Orion fecero molta fatica a sostituire i loro antenati. Le differenze erano molte dato che il peso aumentava da 36 a 64 t, grazie a 4 motori turboelica da 4.000 hp anziché 2 R-3350-32W da 3.500 hp, poi integrati da due turbogetti J34da 1,500 kgs. Ma tutto questo è una cosa che esula dal presente libro. Da ricordare che i primi Neptune avevano una torre difensiva con 2 M2 in coda, dopo di che persero le armi in cambio dell'antenna posteriore del MAD.
 
Un suo meno noto contendente era il Martin Mercator, ordinato nel luglio 1944, ma andato in volo come prototipo solo nel '46, per cui a stento si può parlare di un velivolo bellico; comunque, esso era un grosso e bell'aereo quadrimotore, con due R-4360 da 2.250 hp e 2 J33 turbogetti da circa 2 t/s, che, caratteristica molto insolita, erano integrati fin da subito dentro le due gondole motori alari; si capiva dell'esistenza di questi motori essenzialmente per la grossa presa d'aria sotto le gondole, ma per il resto erano molto ben raccordati, dando l'impressione che era solo un semplice bimotore.Così questa macchina da 25,6 di lunghezza e 22-38 t di peso, era capace di volare a circa 450-480 kmh con i radiali, e 610-670 kmh con l'azionamento dei turbogetti, salendo fino a 10.500 m e raggiungendo anche i 6.000 km di autonomia. Solo 2 prototipi e 19 di serie, usati sopratutto per una nuova specialità, quella degli aerei da ricognizione e magari da disturbo ECM con il VAQ-1, fino a quando non venne radiato nel 1960. Di fatto sembrò troppo pesante e costoso da mantenere rispetto al Neptune<ref>Aerei nella storia dic-gen 2004</ref>.
 
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