Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA: differenze tra le versioni
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==I 'jets'==
===P-59 Airacomet<ref>Principalmente vedi: Sgarlato N: ''P-59 Airacomet''Aerei nella Storia Apr-mag 07</ref>===
===P-59 Airacomet===▼
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La Bell era tra i costruttori più innovativi del panorama americano, anche se non sempre con successo (P-39 e Airacuda). Non fu un caso che proprio questa ditta, ora nota sopratutto per i suoi elicotteri 'Huey', con il '''[[w:P-59|P-59]]''' pensasse ad un ulteriore passo nel cammino verso caccia ad alte prestazioni, stavolta con un progetto a reazione, una sorta di equivalente dell' Heinkel He-280.
La cellula era metallica, ma del tutto convenzionale, si notava però per la grande superficie alare per via di una corda molto generosa. Differentemente dall'aereo tedesco aveva i motori nella fusoliera con apposite prese d'aria. I due turbogetti erano i G.E. 1-A, veramente i primi dei tanti motori aeronautici di questa casa produttrice. Offrivano 635 kgs, che non potevano essere definiti come una spinta esuberante. La cellula, con ali diritte in posizione media, era di aspetto pulito, ma non aveva una valida aerodinamica per le velocità elevate. I velivoli si dimostrarono men che mediocri, anche come piattaforme di tiro. Il confronto in volo con i caccia ad elica più moderni fu impietoso ed avvenne il 27 febbraio 1944, contro un P-38J e un P-47D-20, superiori in ogni settore eccetto il raggio di virata (nel caso del P-38).
*'''Dimensioni''': lunghezza 11,84 m, apertura alare 13,87 m, superficie alare 35,77 m2▼
*'''Motori''': 2 J31-GE-5 da 907 kgs▼
*'''Pesi''': max 5.900 kg▼
*'''Prestazioni''': v.max. 665 kmh a 9.150 m, salita a 9.150 m in 15,5 min,tangenza 14.100 m, raggio 885 km▼
La produzione successiva era di 13 YP-59A con i più potenti motori I-16 o J-31 da 748 kgs. Nemmeno questi apparecchi di preserie si dimostrarono migliori e l'ordine per 100 aerei venne ridotto a 20 P-59A e 30 P-59B che avevano maggiore carburante a bordo (due serbatoi flessibili nella spessa ala per 500 litri). L'ultimo venne prodotto il 27 agosto 1945, quand'era già del tutto obsoleto. Non era certo molto, ma si trattava di un salto nell'ignoto fatto con prudenza. Ecco le caratteristiche del P-59A:
▲*'''Dimensioni''': lunghezza 11,
▲*'''Prestazioni''': v.max.
*'''Armamento''': 1x37 mm (40 cp) e 3x12,7 mm (600 totali)
Queste prestazioni erano limitate al punto che, durante un volo di prova, il P-38 di scorta dovette rallentare per non seminare il bigetto. In ogni caso, l'ampia superficie alare consentiva una tangenza operativa eccezionale, anche se tali quote avevano una differenza risibile tra velocità massima e di stallo. Nell'insieme era un distruttore di bombardieri (con il solito 37 mm caro alla Bell), e con prestazioni molto interessanti in quota, tanto che aveva anche la cabina pressurizzata (o almeno vi furono ricerche che usarono il velivolo in tal senso). L'armamento iniziale era di due cannoni da 37 mm M4 ma poi dal 10imo YP-59A si passò alla soluzione composita, che ricorda parecchio quella adottata dal MiG-9/15. Si poteva comparare al Gloster Meteor Mk I per prestazioni, aveva un armamento del tutto diverso e volava a quote maggiori, ma con autonomia minore. La potenza dei motori dava comunque una velocità troppo bassa se si considera che con gli stessi livelli di potenza (Derwent I) il Meteor era capace di 793 kmh, mentre il Me.262 raggiungeva 870 kmh. Tuttavia nessuno di essi era capace di volare fino a circa 14.000 metri, con un carico alare semplicemente risibile di appena 137 kg-m2 (comparabile con quello di uno Spitfire) contro i circa 320 del Me.262. Questo e la disposizione bimotore lo resero adatto come aereo sperimentale, e un velivolo sicuro anche per i piloti che ebbero pochissimi incidenti nonostante la novità di questo apparecchio, che tra l'altro adottava un sistema abbastanza funzionale per non calare la potenza dei motori dentro tubi molto lunghi, e per non pagare al contempo prezzi aerodinamici molto alti con i motori in gondole subalari: infatti i motori erano dietro l'abitacolo e sotto la parte posteriore della fusoliera, mentre le prese d'aria erano appena davanti l'ala. Ebbero servizio in diversi reparti sperimentali come il 412th FG, appositamente costituito nell'ambito della 4th AF il 30 novembre 1943 su 4 squadroni. L'USN ebbe 3 aerei per la ricerca sulla propulsione a getto, ma nel luglio 1946 l'USAAF sospese i voli e mandò alla demolizione tutti gli apparecchi tranne alcuni preservati per i musei: attualmente, su circa 61-66 velivoli sicuramente costruiti ve ne sono ancora 6 conservati, quasi il 10%. L'Airacomet non rimase a lungo il progetto di punta della caccia americana a reazione; la Lockheed, già interessata nel '41 a produrre un caccia del genere, sfruttò molte delle conoscenze venute fuori dal programma P-59A/B, e produsse un ben più valido apparecchio, il P-80 Shooting Star.
===L'XP-79: il caccia 'da collisione'===
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