Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-5: differenze tra le versioni

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Infine, vale la pena senz'altro di ricordare i caccia di scorta della tipologia DE (che significa, per l'appunto, 'Destroyer Escort'). Essi vennero costruiti in qualcosa come 565 esemplari, di cui 425 in un solo anno. La Gran Bretagna, con le sue richieste fu la 'molla' per la quale vennero creati questi bastimenti; ma al suo ordine per almeno 300 unità, seguirono quelli della Marina americana. Essi ebbero in tutti i casi ponte continuo piuttosto che a castello, e dato il ritmo costruittivo non fu possibile dare a tutti le turbine a vapore: vi furono classi con i motori diesel e elettrici, turboelettrici, diesel. In tutto, queste navi avevano normalmente 3 cannni da 76 mm a doppio scopo (erano gli antenati diretti di quelli automatici), e nella classe 'Buckley' stazzavano 1.400 t, 1.720 a pieno carico; erano lunghi 93,27 m per 11,27 di larghezza; possedevano un lanciabombe Hedgeogh, cariche di profondità, sonar, spesso anche il radar, 6 cannoni Bofors da 40 mm e 8 da 20 mm; infine avevano 3 tubi di lancio per siluri da 533 mm. Queste navi, inutile dirlo, divennero fondamentali per le scorte ai convogli, capaci di percorrere l'Atlantico e di sviluppare 24 nodi. Nel pacifico l'USS England affondò in breve tempo 6 sommergibili. Da notare che 5 di essi erano della classe costiera RO: 5 dei 18 battelli di questa classe da 601/782 t, 61 m e 75 di profondità operativa, 14/8 nodi, 4 tls con 8 siluri e 6500/110 km (a 12 e 3 nodi) di autonomia. Nessuno di essi sopravvisse alla guerra pur essendo piuttosto moderni, varati nel periodo bellico. Per citare le prime due classi, ecco alcune informazioni aggiuntive.
Gli 'Evarts' erano costruiti in 97, di cui 32 per la Royal Navy. Avevano 4 diesel GM per 6.000 hp e 20 nodi, con 6.000 miglia a 12 nodi e lunghezza di 88,21 m. I successivi 'Bucley' avevano lunghezza di 93,27 m e con turbine G.E da 12.000 hp andavano a 23,5 nodi con 5.000 miglia di autonomia, mentre il dislocamento era di 1.400-1.720 t, l'equipaggio di 213, c'erano 3 cannoni da 76 e un impianto quadruplo da 28 mm, più 6 da 20, bombe di profondità. 3 siluri da 533 mm, sonar, radar Mk 51 o Mk 52 per il controllo del tiro, mentre poche ebbero ancheil radar di scoperta, più grosso e ingombrante. Ne vennero costruiti 154 di cui 46 per la RN<ref>Sgarlato N : ''I caccia di scorta 'Buckley''', Eserciti nella Storia Set-ott 08</ref>.
 
 
Per completezza, ai DE vennero affiancate navi più piccole, le PC e le PCE, più lunghe e con maggior autonomia. Armate con un pezzo da 76 mm, 2-3 da 40 mm, un Hedgehog e armi minori, 16 nodi circa di velocità, 850 t a pieno carico e 56 m (PCE), erano navi prodotte, al solito, in grandi quantità: 350 per le sole PC, 78 per le PCE, 15 delle quali fornite alla Royal Navy (Classe Kirill). Quanto ai cannoni, i pezzi della serie 'da 3 pollici' usati erano forse gli Mk 22. Questi erano discendenti da disegni del 1915, pesavano 798 kg, sparavano 15-20 c.min, per colpi da 10,9 kg di cui 5,9 per il proiettile (col 10% di carica di scoppio). La gittata era di 13.325 m, 9.300 contraerei. La loro efficacia, pur essendo armi a doppio ruolo, era limitata avendo azionamento manuale e senza proiettili abbastanza pesanti per ingaggiare le navi di superficie. Nondimeno, quando nella guerra vennero migliorate con il sistema di controllo del tiro Mk 51 e con spolette VT, la loro efficacia divenne improvvisamente molto consistente: nel '45 vennero valutate superiori ai Bofors da 40 mm binati e almeno pari al Bofors quadrinato. Da qui a pensare all'efficacia dell'evoluzione interamente automatica (oltre 45-50 c.min) non passò molto tempo, e ci si può immaginare l'efficacia a cui era valutata quest'arma rispetto ai Bofors. Anche oggi i pezzi da 76 mm (per lo più italiani, ma anche russi) sono tra le armi più apprezzate per la difesa contraerei navale, con efficacia ulteriormente moltiplicata da spolette, balistica, cadenza di tiro e sistemi di controllo grandemente migliorati.