Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-2: differenze tra le versioni

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==Bombardieri==
===I nuovi bombardieri medi<ref>Sgarlato N: ''Il bombardiere XC-214'', Aerei nella Storia ott-nov 2008</ref>===
Si potrebbero citare gli avanzati apparecchi medi '''B-25 Mitchell''' e '''B-26 Marauder''', anche se si tratta di velivoli che, al pari del B-17 e B-24, sono ben noti e dalle prestazioni elevate ma poco significative per la fine del conflitto, tanto che non sopravvissero a lungo nel dopoguerra (eccetto e solo in parte il B-25). Interessante è invece la questione della loro successione. Nell'agosto 1939 già si pensò da parte del Comando Materiali dell'USAAC di emettere una specifica, la XC-214, per un bombardiere medio stratosferico e con abitacolo pressurizzato, un sostituto delle macchine da media-bassa quota come il B-25 e il B-26. Ma questi erano ancora da ordinare per la produzione e il loro potenziale era ben lungi dall'essere sviluppato. Molte, nondimeno, le proposte, che ebbero alcuni 'mission numbers' che altrimenti restano uno iato nella dinastia dei B-planes americani. Hughes provò con il '''DX-2''', ricavato dal concorrente della specifica X-608 del febbraio 1937, vinta dal progetto che portò al P-38. Realizzato con il processo Duralmond (legno compensato e resine sintetiche), venne trasformato in un bombardiere medio da 5 posti, con motori X-2160 Tornado da 2.350 hp, ma poi cambiò idea e lo ricalibrò come caccia di scorta a lungo raggio, come XP-73 o XA-37. Questo prototipo venne realizzato ma il giugno 1937 venne distrutto da un incendio, probabilmente dato alle fiamme dallo stesso Hughes. La Martin propose invece l''''XB-27''', che seguiva il concorso che nel gennaio 1939 richiese un bombardiere veloce (che diventerà il B-26 Marauder): ne presentò un tipo snellito, con motori da 2000 hp PW Double Wasp, da 605 kmh, 1.800 kg di bombe, 3 armi da 7,62 mm, e una da 12,7 mm. Ma l'USAAC era già perplessa dallo stesso XB-26, più veloce ma più difficile da mettere a punto del B-25. Non se ne fece nulla, preferendo il '''North American XB-28'''.
 
Questo era un B-25 riprogettato per la velocità richiesta come NA-62 (il progetto). L'aereo venne davvero prodotto come prototipo, volando il 26 giugno 1942, circa 2 mesi dopo il roll-out. 5 posti (tutti raggruppati a prua), pressurizzato, motori PW 2800 con sovralimentazione, armi telecomandate in tre torri, 1.800 kg di bombe. Era un velivolo funzionale, ma dopo il successo del B-25 normale esso ebbe poco spazio e perso il prototipo da ricognizione, non si procedette nemmeno per il ruolo di ricognitore strategico. Per il resto era una macchina velocissima, con ottime prestazioni in quota. Il Martin '''XB-33''' fu un altro tentativo di rientrare nel giro dei bombardieri medi, con il Model 190 Super Marauder. Alla fine ne venne fuori un aereo con apertura alare di 30,5 m, 7 uomini d'equipaggio, carico di 4.600 kg e 4 torri binate da 12,7 mm telecomandate, e alla fine un peso da 44,4 t. In pratica divenne non un bombardiere tattico, ma un concorrente con lo stesso B-29, tanto che la speficica a cui si rifaceva l'ordine effettivo per i prototipi era la XC-219 da bombardamento pesante. Si stavano costruendo due prototipi e c'era un contratto da 300 milioni di dollari, tanti anche per i nostri tempi, tantissimi allora che un B-17 costava circa 200.000 dollari a pezzo. Si compensò affidando la costruzione di 200 B-35 come ditta 'sussidiaria' ma poi non vi fu nemmeno questa consolazione visto che l'aereo Northrop venne cancellato. Le proposte erano anche i Lockheed '''L-129''' e '''L-137''' del '41 e del '42. Il primo aveva un peso di 23.600 kg, torrette da 12,7 mm ai lati del muso e dorsali. L'altro è dell'anno successivo e doveva avere motori R-4360 da 3.500 hp, peso di 34 t, 579 kmh e 6.440 km con 1.800 kg di bombe. Come si vede, i bombardieri medi erano tendenti ad evolversi in vere macchine strategiche, in una tendenza che si ripeterà tante altre volte fino a far sparire i bombardieri classici nelle varie categorie, rimpiazzati da missili e cacciabombardieri. In ogni caso nessuno ebbe seguito pratico, nemmeno come prototipi. Infine la Northrop, con l''''N-1M''', ala volante con due torri da 20 binate sul dorso alare, 5 posti. Non ebbe nessun seguito nemmeno questo. Al dunque, tra B-25, B-26, B-29 e A-26 la produzione era tale e di tale successo che era difficile fare spazio a qualche altro concorrente: XB-28, B-32, B-35 ebbero tutti una sorte parzialmente o totalmente sfavorevole.
 
Ecco i dati per l'unico realizzato di questa generazione di aerei, l'XB-28 Dragon.
*'''Dimensioni''': lunghezza 17,2 m, ap. alare 22,12 m, altezza 4,27 m, superficie alare 62,8 m2
*'''Motori''': R-2800-11 da 2.000 hp e 1.840 a 7.620 m; 5.708 l
*'''Pesi''': 11.601-16.875 kg
*'''Prestazioni''': 599 kmh a 7.620 m, crociera 410 kmh a 3500 m, salita a 3.050 in 9 min, tangenza 10.550 m, autonomia 3.283 km/410 kmh/270 kg di armi
*'''Armamento''': 6x12,7+ 1.800 kg
 
 
 
===I primi superbombardieri<ref>Sgarlato, Alberto: Bomber Long Range, Aerei nella Storia giu-lu 2004</ref>===
Dagli inizi degli anni '30 gli USA, pur se con tanti problemi di bilancio (si era in pieno nella Grande Depressione), cominciarono a fare passi avanti nel dotarsi di bombardieri a lunghissima autonomia. L'esigenza venne lanciata dall'US Arm nel febbraio 1934 anche se poi la specifica partì solo il 14 aprile, la quale richiedeva un carico di almeno 5.450 kg, o con 907 kg, arrivare a colpire oltre gli 8.000 km di distanza, il tutto volando a 322 kmh (200 miglia orarie, mentre anche le altre misure erano anglosassoni: 12.000 libbre di bombe o 2.000 a 5.000 miglia terrestri). Varie le ditte coinvolte, tra cui forse la Sikorsky e la Douglas, ma solo la Boeing concretizzò un primo tentativo, l'XB-15, che era chiamato anche XBLR-1 (bombardieri a lungo raggio). E' un velivolo obsoleto per gli standard della II Guerra mondiale e non ce ne occupiamo approfonditamente, se non come linee generali, perché da tali idee poi si arriverà al B-29 e al B-36. L'aereo, simile ad un enorme B-17, volò il 15 ottobre 1937: con ala da 45,42 m e fusoliera da 26,8 m, superficie alare di 258,35 m2, faceva del suo meglio con 4 motori R-1830 da 850 hp continui e 1.000 al decollo, troppo pochi per i suoi 29.515 kg. La velocità massima era di 317 kmh, quella di crociera di 257, tangenza 5.760 m. In effetti all'inizio si parlava di Allison XV-3420 da ben 1.600 hp, ma essi (due V-1710 accoppiati, quindi era un motore raffreddato a liquido simile al DB-606) non furono pronti fino al 1940 (e a quanto pare non ebbero mai applicazioni). Potendo portare 1.139 kg di bombe a 5.630 km (oppure 7.700 kg a breve raggio) era un mezzo potente, ma con le sue scarse prestazioni non poteva sperare di superare di giorno alcuna difesa (essendo armato con solo 2 armi da 12,7 e 4 da ,7,62 mm). Venne usato come trasporto XC-105, con peso al decollo aumentato fino a 41 t, per poi essere radiato nel '46 e demolito a Panama. E' grazie all'ala enorme che questo velivolo, pur sottopotenziato, poteva trasportare carichi impressionanti: il 30 luglio 1939 riuscì a portare 14.155 kg a 2.000 m e poi portò 2.000 kg a 5.000 km a 267 kmh, primati internazionali per l'epoca.