Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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*'''Peso''': 7,6 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 4,3 m; larghezza 2,31 m, altezza 2,12 m
*'''Motore''': R.R.Meadows MeteorMAT a benzina, da12 570/600cilindri, 165 hp---idem---Bedford daa 3502.700 hpgiri.min; 205 litri
*'''Prestazioni''': v.max 45-64 kmh, autonomia 225 km, trincea 2,286---idem---3,65 m, gradino 0,5 m, pendenza 27°, guado 0,91 m
*'''Corazzatura''': 4-16
*'''Armamento''': 1x40(50)+1x7,92 (2025)<ref>Sgarlato N: ''Tetrarch'' Eserciti nella Storia set ott 04</ref>
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Assieme ai carri armati M3 e M4 Americani (arrivati in un momento assolutamente critico in cui, nel '42, il British Army era andato in crisi nera: saranno soprattutto questi mezzi a fermare l'Asse e poi a vincere ad El Alamein), alla loro modifica in 'Firefly', ai cacciacarri M10 e M10 Achilles, questi sono stati i mezzi che i Britannici hanno usato per combattere la guerra. Molti carri mediocri, ma prodotti in decine di migliaia di esemplari. Al dunque di 'avanzato' ci sono stati essenzialmente i Centurion, gli ultimi Churchill e i Comet. Ma senza elencare brevemente la lunga dinastia dei carri britannici questi mezzi sarebbero stati incomprensibili.
 
 
Ma gli Inglesi si cimentarono, nonostante il loro senso pratico, anche con mezzi di maggiori dimensioni e sopratutto, maggiore peso dei Churchill e dei Centurion. Si trattava dei carri da battaglia come il TOG, l'A33,l'A.38 Valiant e poi l'A.39 Torquoise. Andando con ordine, il TOG fu un carro super-pesante che venne pensato come una sorta di carro 'a prova di granata', ma con scarsa efficienza e nessun successo. Avevano una pesante corazzatura e un cannone ad alta velocità in torretta. L'A.33 era un Crowmell molto migliorato, con peso di circa 45,6 t, cannone da 75 mm, corazza da 114 mm; il secondo era invece un derivato del Valentine, con corazza di 114 mm e peso di oltre 27 tonnellate. Invece il TOG 2 era un derivato del Matilda, con cannone da 17 libbre. Ma forse ci voleva qualcosa di diverso rispetto a questi che erano delle versioni ingrandite dei progetti esistenti. Era necessario un livello di protezione di circa 150 mm, 25 sul tetto e ventre. Un cannone da 94 mm derivato da quello contraerei era pure richiesto; il 23 aprile 1943 era stata presentata una memoria in merito dal Segretario di Stato. Era possibile prevedere che anche i Tedeschi avrebbero aumentato i loro cannoni e semoventi. Questi carri avrebbero avuto parecchi compiti, come i flagelli antimine e generatori di fumo, essendo in pratica un carro di supporto. Vennero modificati gli già appesantiti Churchill con blindature aggiuntive, e alla fine si pensò ad un carro del tutto nuovo, da assegnare alla 79th Armoured Division. Era il Tortoise, e la Nuffield, autrice di molti carri inglesi, si produsse in sforzi tali da produrre almeno 18 progetti di massima, che però ben presto persero la torretta per un cannone in una robusta casamatta. Il 9 luglio 1943 venne deciso di procedere con il cannone da 77 mm, versione del '17 Lbs leggermente ridotta, che era prevista per il Cromwell ma poi ebbe applicazione sul Comet. Nel frattempo il Tortoise arrivò a pesare 65 t e allora tanto valse usare il 76 mm originale. In tutto, questo progetto chiamato AT13 ebbe corazza frontale da 156 mm, e anche i lati avevano 114 mm, motore R.R. Meteor da 600 hp con un invertitore che consentiva di ottenere la stessa velocità sia in avanti che in retromarcia, per non rendere il mezzo troppo lento in ritirata. Nel frattempo, dalla fine del 1942 si stava pensando a qualcosa di ancora più potente del 17 lbs, e lo si fece davvero con i pezzi da 94 mm, sparanti proiettili prima da 30, poi da 37 lbs e infine da 32 lbs, e così si realizzò un cannone di considerevole potenza, ma nel frattempo questo carro d'assalto era diventato di ben 79.000 kg di peso, l'altezza raggiunse 3,05 m (non eccessiva data la mole, gli Sherman erano quasi altrettanto alti), e sopratutto era lento e costoso. Le sue caratteristiche erano nell'insieme:
 
 
*'''Peso''': 79,25 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 7,24 m; larghezza 3,91 m, altezza 3,05 m
*'''Motore''': RR. Meteor, 12 cld a V da 25 l, ad acqua, 600 hp a 2.250 hp
*'''Prestazioni''': v.max 6-19 kmh, autonomia 40-72 km, trincea 2,44 m, gradino 0,91 m
*'''Corazzatura''': 279 mm frontale, 152 laterali, 25 fondo
*'''Armamento''': 1x94(60)+3x7,92 <ref>Sgarlato N: ''A-39 Tortoise'' Eserciti nella Storia Nov dic 05</ref>
 
Con l'aumento delle esigenze si era voluto dare una protezione tale da rendere il mezzo praticamente imperforabile frontalmente, e ben poco anche sui fianchi; il brandeggio era di 40°, alzo di 10; vi erano 2 serventi (uno per le cariche e l'altro per i proiettili), comandante, cannoniere, 2 piloti-mitraglieri, che disponevano di cambio con 6 marce avanti e altrettante indietro, sospensioni con 4 gruppi di due coppie di ruote per parte (il che dava oltre 200 punti d'ingrassaggio). Il Tortoise era un mezzo molto discutibile, per il costo, il peso e per la lentezza, che fuori strada era paragonabile ad un fante appiedato. La produzione ebbe luogo in piccole proporzioni, di sei mezzi complessivi. Oramai la guerra era finita. Eppure questo veicolo, molto difficile da muovere su lunghe distanze, era di tutto rispetto come mezzo da combattimento. Anche se restava relativamente vulnerabile alle mine, la sua corazza lo rendeva praticamente invulnerabile, e il cannone era molto potente e preciso, grazie alla stabilità di tiro dello scafo. Il mezzo inviato in Germania si dimostrò stabile, affidabile e con una marcia abbastanza comoda. Il cannone tirava senza problemi colpi sufficienti per perforare gli scafi dei Panther usati come bersagli, alle volte colpendo più volte lo stesso punto (e lo stesso foro). Si dimostrò superiore anche ai primi Centurion con il 17 Pdr, come del resto era nelle intenzioni. Non era quindi la potenza di fuoco il limite del Tortoise. Al dunque, si sarebbe dimostrato un mezzo molto efficace contro un nemico statico, purché si fosse fatta attenzione a bonificare il territorio delle mine.
 
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Un altro settore da ricordare è quello delle '''blindo'''. Di queste ve ne fu uno schieramento notevole, mezzi molto efficienti e affidabili (a differenza dei carri armati, che fino al '43 erano flagellati da numerosi guasti), spesso armate con pezzi da 40 mm anziché i soliti 20 mm tipici delle blindo dell'Asse. Ma le blindo pesanti AEC arrivarono anche a quelli da 57 e 75, restando dei veri carri armati su ruote, pur essendo ancora dei mezzi 4x4, e raggiungendo un peso di 13 t. Erano molto pesanti e l'uso principale era quello di sostegno alle blindo più leggere. Per quanto non prodotte in grandi quantità esse sono le blindo più potenti della II Guerra mondiale, a parte forse la Puma tedesca quando armata con il pezzo da 50 mm. Anche la corazza era molto robusta (circa 30 mm come massimo).