Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-2: differenze tra le versioni

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*'''Prestazioni''': 430 kmh, 295 kmh di crociera, tangenza 8.400 m, 1.700 km di autonomia massima con 4,5 t
 
==Armi aeree==
 
===Razzi===
Gli americani ebbero diversi tipi di razzi, che inizialmente non diedero risultati del tutto soddisfaceenti a motivo della loro inaccuratezza, data la scarsa velocità iniziale. Essi erano armi come quelle trasportate in gruppi di tubi di tre unità l'uno sotto le ali di cacciabombardieri come i P-47; poi apparvero modelli migliorati e in particolare i razzi HVAR da 127 mm che erano armi ad alta velocità e di notevole potenza. Essi erano portati in genere in 6-8 esemplari sotto le ali dei caccia e aerei d'attacco. Ne sarebbero stati realizzati migliaia; anche oggi, la loro versione con alette ripiegabili (per essere usata da tubi di lancio e non dalle rampe) è ampiamente usata dai Marines. La versione semiperforante di queste armi da circa 60 kg era in calibro 6,5 pollici (165 mm); infine vi fu la 'Tiny Tim', razzo prodotto con l'uso di tubi da oleodotto, e pertanto, in calibro 298 mm (11,75 pollici); dentro aveva il corpo bomba dell'ordigno semiperforante da 225 kg, che conteneva 58 kg di esplosivo TNT. Il primo lancio avvenne nell'aprile 1944. L'arma sarebbe stata formidabile per attaccare anche bersagli come le corazzate; addirittura venne ipotizzato di usarei Corsair dei Marines per attaccare le rampe di lancio dei missili V-1. Ma non si verificò, anche perché queste bombe-razzo erano ancora inaffidabili e solo nel dicembre 1944 ne venne dichiarata l'operativià. Provate da vari aerei, i Corsair erano i loro tipici vettori e potevano portarne due (da 292 kg l'una) assieme a 8 razzi 'normali'. La dotazione non fu mai molto consistente e al massimo un reparto ne aveva un paio. Ebbero uso solo sporadico ad Okinawa.
 
===Il missile Bat<ref>Sgarlato Nico: ''Il missile antinave Bat'' Aerei nella Storia apr-mag 2008</ref>===
[[Immagine:Bat missile NAN6-50.jpg|320px|right|thumb|Come si installava il Bat (carrucole sopra l'ala)]]
Quando il 27 maggio 1945 un Privateer del VPB-109 lanciò un tozzo ordigno da sotto la sua ala, questo si diresse senza esistazione verso un cacciatorpediniere giapponese, affondandolo con un centro pieno. Accadde al largo delle coste coreane e l'arma usata era l'allora segretissima '''ASM-2 Bat'''. Se si pensa che l'[[w:BGM-84 Harpoon|Harpoon]] sia stato il primo missile antinave americano autoguidato, infatti, si sbaglia di grosso. Nel '40 già si facevano esperimenti negli USA, che già da qualche tempo erano molto interessati a sviluppare 'bombardierei senza pilota' (missili o UCAV, come si direbbe oggi). Dopo Pearl Harbour l'interesse aumentà rapidamente e grazie ai progressi dell'elettronica fu possibile realizzare un primo ordigno avanzato. L'albero genealogico fu questo: prima la RCA proposte la bomba planante a guida televisiva Dragon, ed era solo il gennaio del '41; poi passarono 17 mesi e si arrivò al giugno 1942, il mese di Midway: nel frattempo il disegno da un apparato a guida TV era diventato uno a guida radar semiattiva abbinato all'AN/APS-2 del PV-1P Ventura, bombardiere navale d'attacco. C'erano due tipi che permettevano di usare o due Pelikan Mk.II con testata da 450 kg o una Mk.III da 680 kg. Resta il dubbio su cosa fosse l'Mk.1: forse un'ordigno ASW?
[[Immagine:Bat_radar_NAN6-50.jpg|300px|left|thumb|Ecco il radar del Bat, qui esposto per manutenzione]]
 
In ogni caso, le prove con queste bombe a guida semiattiva proseguirono fino al '44, ma il problema era che il Ventura non aveva abbastanza autonomia con queste bombe sistemate sotto l'ala e che l'USN aveva troppi pochi reparti di questi aerei per specializzarli solo su questo compito. Non passerà molto tempo che dalla Pelikan salti fuori un nuovo e ancora più avanzato progetto: la Pelikan con guida attiva, e testata da 900 kg. Su 4 lanci due ebbero successo. Ma non dev'essere piaciuta eccessivamente se poi ci si orientò sulla Mk.57, poi chiamata Special Weapon Ordnance Device (SWOD) Mk.9 Bat, che nel muso aveva adesso addirittura un sistema di guida radar attivo della Bell-Telephonics in banda S, un vero e proprio gioiello della tecnologia dell'epoca, realizzato con la collaborazione anche della Marina e del MIT. Dopo i primi lanci della fine del '44, l'ordigno venne messo in servizio qualche mese dopo e venne usato dal 23 aprile del '45. Data la potenza industriale e tecnologica americana, non fu difficile produrne in quantità, tali da rendere difficile comprendere come mai sia passata quasi in sordina la sua carriera: ben 2.580 ordigni, paragonabili alla produzione dei missili Exocet, e consegnati in pochi mesi prima della fine delle ostilità. La loro carriera peraltro era sostanzialmente marginale visto che ormai di battaglie navali non ce n'erano più. Inoltre, solo 3 squadroni di Privateer (gli unici aerei con sufficienti capacità di carico della Marina) ebbero modo di usarle. Nei lanci reali, il problema era sopratutto quello delle interferenze: alle volte radio e radar potevano disturbare il funzionamento, mentre se intorno c'erano isole queste davano segnali spuri. Non c'é bisogno di ricordare che il clima tropicale nuoceva molto all'elettronica del tempo, così come alla struttura in legno dell'ordigno. Così l'affidabilità della Bat fu piuttosto bassa e ottenne pochi risultati. Nondimeno, l'ASM-2A, versione modificata, venne usata per attaccare bersagli terrestri, in particolare i ponti in Birmania. Piuttosto intuitivamente, ASM-1 era per la precedente e più grande Pelican.
 
[[Immagine:PB4Y-2_with_bats_NAN2-46.jpg|320px|left|thumb|Bat trasportati da un Privateer, qui con due armi anziché una sola: fu questo un predecessore dei bombardieri missilistici in stile Tu-16/AS-5 sovietici]]
Nel dopoguerra le designazioni divennero ASM-N-2 e ASM-N-2A. ASM significa missile aria-superficie, il che non corrisponde appieno alla definizione di missile 'moderno'. Infatti la Bat era solo un'ordigno planante, che era privo di ogni sistema di propulsione, anche se si faceva notare per l'ala alta a freccia marcata, e per i piani di coda con doppio timone verticale.
 
Le dimensioni, comprensive del cupolino anteriore del dielettrico radar (la cui antenna era di tipo parabolico) erano le seguenti: lunghezza 3,63 m, apertura alare 3,05 m, peso 850 kg. Lanciata da una quota massima di 8.000 m e fino a 360 kmh, minimo 260 kmh e 4.575 m, poteva volare fino a 32 km di distanza anche se non è agevole che in pratica potesse localizzare un bersaglio navale, con il suo piccolo radar, a tali distanze (non sarebbe facile nemmeno oggi), per cui probabilmente veniva usata su distanze molto minori. Era capace di raggiungere in picchiata i 480 kmh, e il suo colore chiaro (nel muso, grigio nel resto dell'arma) rendevano difficile seguirla in aria, anche perché non lasciava scia di sorta. Tuttavia una nave che fosse stata difesa da ECM o con radar di tiro (o anche serventi ben attenti a questo tipo di minaccia) poteva difendersi con una qualche probabilità dal suo attacco con la testata da 450 kg di cui era dotata, non essendo capace di raggiungere velocità elevate. Quest'ordigno era comunque davvero notevole, come lo era il fatto che nel '41-42 già vi fossero sistemi di guida del genere disponibili negli USA;si pensi che l'HS-293 e il Fritz-X erano muniti solo di un comando radio manuale, e solo all'ultimo i Tedeschi stavano costruendo armi a guida TV o radar passiva.
 
Le piccole dimensioni della Bat ne suggerirono prove anche con tutti gli aerei imbarcati: Helldiver, Corsair e Avenger. Gli aerei della marina come gli idro Mariner e poi i PV-2 Neptune, che furono forse gli unici altri ad usarla operativamente nel dopoguerra. Ma il carico normale di Bat, persino per i Privateer, era di una sola e anche questo non era d'aiuto per valorizzarle, piuttosto stranamente visto che i Do-217 portavano spesso 2 delle più pesanti Hs-293, evidentemente nel Pacifico l'autonomia era troppo importante per sacrificarla al carico bellico.
 
===Velivoli teleguidati===
Non è molto noto, ma gli Americani hanno avuto una ricca dinastia di velivoli teleguidati, che prendevano spunto da un velivolo come il Queen Bee inglese, aereo bersaglio usato con profitto dagli anni '30 e costruito in 420 esemplari. Tra gli aerei teleguidati di questo tipo, ingiustamente dimenticati pur essendo la base delle armi intelligenti e i drone moderni. La serie di velivoli della Radioplane iniziava dal 1935. La versione più importante fu l'OQ-3, macchina da 2,77 m di lunghezza e 3,14 di apertura alare, motore da 8 hp, velocità di 165 kmh. Costruito dall'ottobre del 1943, ne vennero realizzati ben 9.400 esemplari con lo scopo di radiobersaglio. COme gli altri aerei, erano piccoli modelli simili ad un aereo da turismo con ala a parasole. La mancanza di sensori televisivi impediva di usarlo come un moderno UAV, ma l'idea c'era tutta. La bomba volante era invece utilizzabile, e qui davvero vennero usati sistemi che adesso sono parte della concezione moderna della guerra. Nel 1936 venne pensato dal Lg Cdr D.S. Fahrney, dell' US Navy, pensò al concetto di usare macchine teleguidate in combattimento aereo. Concetto fantascientifico per l'epoca, in cui era normale avere come 'espressione tecnologica' dei caccia biplani. Ma nel 1940, dopo anni di bassa priorità, le cose cominciarono a cambiare: vennero inventati i radar-altimetri e la televisione, tanto che nel '41 si provarono alcuni aerei teleguidati e nel 1942, in aprile, mesi prima del molto noto (in Italia almeno) SM.79 ARP, venne provato un drone contro una nave teleguidandolo da 50 km di distanza. Così lo stesso mese, due mesi prima di Midway, l'USN ordinò l'allora segretissimo XTDR-1 in due esemplari, e 100 aerei di un tipo simile, chiamati TDN-1. Questi velivoli erano (i TDR-1) aerei motorizzati da due Lycoming O-435-2 a pistoni, e materiali non strategici visto che era pur sempre un velivolo 'a perdere', con un aspetto non tanto dissimile da quello di un P-38 o di un Mosquito e un abitacolo per un pilota, perché serviva per i voli di trasferimento. In guerra armava una bomba M66 da 907 kg o anche un siluro, e sganciava il carrello dopo il decollo. Già nel marzo 1943 c'erano ordini per 2.000 velivoli, poi ridotti a 300 date le difficoltà pratiche che comportava la loro realizzazione. Nel '44 un'unità usò questi velivoli, portandone in azione 46, di cui 18 ebbero centri pieni sui bersagli giapponesi. Eppure solo 189 vennero costruiti visto che nei test l'USN aveva riscontrato un livello di prestazioni mediocre, come anche l'US Army quando ne testò uno come XBQ-4 nel 1943. Ma il programma continuò con il TD2R con motori da 225 hp, cancellato per trasformarlo in XTD3R-1 o XBQ-5 per l'US Army. Infine l'ultima versione aveva motori Wright R-975 da 450 hp, ma solo 4 vennero completati. In seguito arrivarono anche i XBQ-6, ma rimasero solo sulla carta. Al dunque, quest'arma era interessante, sopratutto perché era da attacco strategico. Aveva avuto un limitato successo, ma il raggio di 685 km con 900 kg di carico non era cosa da poco, anche se la velocità non superava i 225 kmh con i motori originari da 220 hp. Aveva apertura alare di ben 14,6 m e un peso di 2700 kg.
 
Una cosa che va raccontata al riguardo dei 'drones' americani è che essi hanno avuto, tecnologia militare a parte, almeno un risvolto che ha segnato il costume e la società dei decenni successivi; nel 1945 tale Magg. Ronald Reagan era in visita ad una fabbrica di tali velivoli in cerca di immagini di propaganda, e tra le operaie trovò una che era particolarmente fotogenica: era la futura Marilyn Monroe, le cui foto in tale occasione iniziarono la sua carriera di attrice e sex-simbol.
 
==Note==