Filosofia presocratica e socratica/Nascita della filosofia in Grecia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ramac (discussione | contributi)
completo e sistemo
typos
Riga 16:
Lo stesso processo avvenne per alcune conoscenze scientifiche prese da popoli orientali, come la matematica dagli Egizi e l'astronomia dai Babilonesi. Entrambe le scienze avevano infatti scopo pratico nei luoghi d'origine, e furono i Greci ad elevarle a un livello teorico.
 
Questo non preclude ovviamente una "visione del mondo" propria dei popoli orientali, allo stesso modo in cui ogni omouomo si pone delle domande di fronte alla realtà e a sé stesso. Tuttavia i Greci sono stati i primi a produrre '''testi scritti''' di filosofia e a vedere nella filosofia una '''libera indagine critica e razionale'''<ref name="a20" />.
 
==La gestazione della filosofia==
Riga 23:
 
===L'arte===
Fu soprattutto la '''poesia''' a influenzare la filosofia: poesia omerica, di Esiodo e lirica. L'Iliade e l'Odissea sono infatti poemi di formazione abbastanza diversi da altri testi sacri simili, quali la Bibbia. Infatti Omero possiede un grande senso di armonia e proporzione, cerca le cause dei fatti accaduti (per quanto siano ragioni mitico-storiche) e prova a illustrare tutta la realtà. L'importanza di Esiodo deriva dal fatto che fu il primo a cercare cncon la ragione il "principio primo" da cui tutto ebbe inizio. Infine i poeti più propriamente lirici influirono ponendo il concetto di limite, di giusta misura, quel "nosce te ipsum" ("conosci te stesso") del tempio di Apollo che diventerà il motto di Socrate.
 
===La religione===
Riga 36:
L'uomo greco, non schiavo, era completamente libero. La maggior parte delle civiltà precedenti a quella greca sono infatti monarchie stataliste e accentratrici, dominate da una cultura dal carattere autoritario e tradizionalista<ref name="a21" />.
 
La civiltà greca è invece caratterizzata da forme di governo aristocratico e con numerose città-stato. In questa ottica il cittadino greco, più svincolato da legami sia con il potere che con la religione, è capace di darsi autonomamente un ordinamento politico. In questo tipo di società, caratterizzata dal cambiamento e dalla messa in discussione, può nascere la filosofia, tanto più la società stessa è dinamica.
 
Questo spiega perché la filosofia non sia nata nella società spartana (tipicamente più rigida e tradizionalista) mentre sia nata prima nelle colonie che nella madrepatria. A questo si deve aggiungere la prosperità delle colonie stesse: fu infatti il benessere economico che spinse i ceti medi a cacciare i proprietari terrieri dal potere e a darsi un ordinamento.