Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-2: differenze tra le versioni

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===Bachem Natter<ref>Sgarlato N, ''Bachem Ba.349 Natter'', Aerei nella storia Ago-set 2001</ref>===
Aereo-missile da intercettazione, il Natter fu il primo a lancio verticale. La sua origine è del 1939 quando l'ing. Bachem nell'estate di quell'anno, mentre era a lavoro per la Fieseler e per questo, chiamato Fi.166. Era influenzato da un'idea di von Braun di poco precedente, e rimase in 'quiescenza' risalendo in quota solo nell'agosto del'44 quando venne presentato a Himmler, nonostante il rifiusto dell'RLM (ministero dell'Aviazione).

Von Braun nel '36 aveva già cominciato a sperimentare razzi a propellente liquido con aerei come l'He-112, e ad un certo punto ideò una specie di missile tipo la successiva V-2, con un pilota dentro da usare come intercettore verticale. Presentata l'idea per quest'aereorazzo nell'estate del '39 v.Braun continuò a svilupparla fino al '41 con diverse varianti, ma senza suscitare interesse nell'RLM. Bachem riprese l'idea proponendo nel '42 due versioni di questo caccia, una delle quali usava una specie di V-2 (spinta ben 20.000 kgs) per booster e poi continuava con due reattori normali. Le idee in questione non vennero considerate valide (questa sembrava una specie d'anticipazione del missile cruise 'Navajo' o del complesso di lancio dello Shuttle), e per aspettare l'inizio di un concreto interesse bisognerà arrivare a 2 anni dopo. Tra l'altro, in origine pare che il Natter fosse considerato un caccia 'da collisione', armato di due Mk 108 o di una specie di cannone a canna multipla (non rotante) da 30 mm, e che dopo il primo passaggio sui bombardieri entrava in collisione con essi, anche per questo era necessario il seggiolino eiettabile. In seguito, con i razzi nel muso la sua destinazione d'uso cambiò notevolmente diventando a tutti gli effetti un caccia intercettore. <ref>Sgarlato Aerei nella Storia giu 2006</ref>


Inizialmente ne vennero ordinati 15 prototipi, che erano destinati ad un impiego a metà tra un caccia e un missile SAM. Era infatti un velivolo VTOL con un motore Walter HWK 509 e 4 razzi RATO da 500 kgs l'uno per 10 secondi. Pur essendo meno sofisticato del Me.163, era simile per profilo di missione, e con un armamento migliore per abbattere i bombardieri: nel muso, caratteristicamente inclinato verso il basso, aveva 24 razzi da 73 mm Hs.217 Fohn, oppure 33 più piccoli R4M da 55 mm. Tutti erano in un lanciatore a celle chiamato opportunamente 'alveare', che prima del'azionamento era coperto da un'ogiva frangibile di plastica. Dopo il lancio il pilota sganciava la parte anteriore del Natter, e poi si lanciava col paracadute, mentre la parte posteriore scendeva con un altro grande paracadute onde recuperare il motore, la parte più costosa, anche perché il velivolo per il resto era costruito con materiali non strategici, per lo più in compensato. Tanto che bastavano solo 250 ore per dare origine a questo velivolo con ala diritta e coda cruciforme. Anche la manodopera richiesta non era molto qualificata. La guida iniziale era affidata ad un sistema radiocomandato di terra, perché, benché l'accelerazione prevista non superasse i 2,2 g, non si escludeva che vi potessero essere 'irregolarità' di funzionamento che stordissero il pilota. Così venne montato un autopilota triassiale Patin collegato con il radiocomando di terra, e sarebbe rimasto attivo da 200 m di quota a qualche chilometro dal bersaglio. Ma le cose non andarono molto bene per questo missile pilotato: volò al traino di un aereo He.111 solo il 14 dicembre 1944, e solo il 25 febbraio venne fatto un lancio guidato, ma senza pilota a bordo. Il 1 marzo venne invece fatto un lancio con un pilota, ma il tettuccio si staccò e il collaudatore Lothar Sibert morì cadendo con l'aereo senza controllo. Il sedile eiettabile, originariamente previsto, era infatti stato scartato per motivi di semplificazione. Il programma venne forse cancellato il 20 marzo, ma pare che sia in realtà continata la produzione con 50 velivoli per la LW e 150 per le SS. Anche i voli continuavano con discreto successo, e si pensava ad un Ba.349B-1 di serie, con autonomia di 4 minuti e 21 secondi; pare che in quegli ultimi disperati giorni tre vennero costruite e una testata. Forse venne creata a Stoccarda una postazione con 10 rampe, ma venne fatta saltare prima che arrivassero i Sovietici nel maggio '45. L'interesse giapponese rimase solo sulla carta, anche se indubbiamente sarebbe interessato un tipo di arma del genere, capace di colpire con maggiore potenza del Me.163 un bombardiere, anche se quasi tutto a perdere. Sul motore a razzo, tra l'altro, c'era scritto a grandi caratteri che chi lo avesse ritrovato a terra avrebbe avuto una ricompensa.
 
Per le caratteristiche di dettaglio, quest'ultima, sinistra macchina da combattimento aveva i seguenti dati:
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*'''Peso''': 880-2.200 kg
*'''Prestazioni''': 800 kmh, salita 185 msec, tangenza 14.000 m, raggio d'azione 40 km.
 
 
 
 
===Junkers Schlachtflugzeug<ref>Sgarlato N, ''Schlachtflugzeug'', Aerei nella storia dic-gen 2005</ref>===