Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Francia 3: differenze tra le versioni

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Le 'Richelieu' invece sopravvissero perché non si trovavano in patria ma all'estero. La seconda nave, la JEAN BART, partì addirittura incompleta delle artiglierie principali e la stessa capoclasse era ancora in rodaggio. Si trattava di navi possenti, con una robusta corazzatura e velocità di oltre 30 nodi, anche se di ridotta autonomia (appena maggiore di quella delle 'Littorio', certamente le peggiori tra le grandi navi da battaglia di ultima generazione), giustificata dalle previste operazioni in Mediterraneo.
 
 
Da ricordare anche le corvette: le 13 'Elan' avevano disclocamento di appena 630 t, 740 a pieno carico; erano navi da 78 m con motori diesel su due assi, per 4.000 hp, 20 nodi e autonomia di 16.675 km a 14 nodi; l'armamento era di 2 pezzi da 100 mm e alcuni da 13,2mm, oltre a sistemi di dragaggio. Il loro aspetto era insolito, con un ponte di castello bassissimo, e spigoli arrotondati nel raccordo tra coperta e fianchi, quasi fossero dei sommergibili; la prua non aveva armi, ma c'erano sulla tuga, a sua volta davanti alla plancia in posizione molto alta sul mare. In seguito a queste unità, dotate di notevole autonomia, fecero da successori 9 'Chamonis' che vennero sorprese dallo scoppio della guerra e non vennero completate tutte; avevano finalmente un bordo libero più alto delle 'Elan', che appartenemente erano concepite con l'idea che il mare dovesse essere lasciato entrare fino sopra il ponte di coperta, che era a quel punto di tipo stagno. Gli 'Elan' servirono anche con la Royal Navy.