Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-2: differenze tra le versioni

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Un'altra tipologia di aerei moderni era rappresentata da quelli d'attacco, tra cui gli Helldiver e gli Avenger, usati prevalentemente sulle portaerei. Ma questi apparecchi non erano di per sé particolarmente evoluti e non c'é ragione di elencarli tra le macchine avanzate, nel senso più compiuto del termine. Da ricordarli, in ogni caso, per essere state le ultime realizzazioni dei rispettivi filoni evolutivi. L''''Helldiver''', un aereo dall'aspetto molto robusto, era il sostituto dell'ottimo SBD Dauntless, rispetto a cui vantava prestazioni nettamente superiori, così come l'armamento: 475472 kmh contro 407406, e due cannonidcannoni ada 20 mm anziché da 12,7 mm. Ma nonostante questo e il carico bellico fino a 907 kg, 'The Beast' non piacque e non ripeté il successo del suo predecessore. In effetti, pur se prodotto in numerosi esemplari, rappresentò uno dei passi della Curtiss verso la decadenza, e la sua componentistica fu talvolta spregiativamente definita come 'degna di un aereo agricolo'. Nondimeno era pur sempre un robusto aereo d'attacco, e tra i suoi successi del 1944-45 c'era anche il contributo all'affondamento delle supercorazzate giapponesi 'Yamato' e 'Musashi'. Tuttavia il velivolo, caratteristico per la sua fusoliera tozza, con postazione difensiva (due armi da 7,62) a fil di dorso, e la grande coda non dissimile in disegno da quella di un I-16, era un mezzo poco gradito, spesso sostituito da Hellcat e Corsair armati di bombe. Nel dopoguerra interessò anche l'Italia la cui Aviazione ne usò alcuni come traino bersagli, mentre la Marina ebbe circa 40 apparecchi, ma per varie traversie essi non entrarono mai in servizio e vennero radiati alla fine degli anni '50. La produzione totale fu di oltre 6.000 aerei, di cui solo uno è ancora in condizioni di volo. La versione SBC-5, finalmente all'altezza dei compiti, apparve troppo tardi per l'impiego operativo.
 
L''''Avenger''', che rispetto all'Helldiver aveva una fusoliera ancora più tozza, a mò di botte, ne condivideva anche la potenza del motore (circa 2.000 hp). Aveva però una coda sottile, quasi 'attaccata' alla fusoliera stessa, in una forma non tanto diversa da quella di un caccia J-29 Tunnan di qualche anno dopo (a parte il sistema motore). La cosa era spiegata principalmente perché venne installata una doppia postazione di tiro difensivo, ventrale e dorsale (una torretta da 12,7). Se l'Helldiver non riuscì a soppiantare la fama del Dauntless, l'Avenger ebbe invece un facile gioco quando comparato al suo predecessore: il Douglas Devastator, che nonostante il nome venne letteralmente annientato a Midway. Nella stessa battaglia debuttarono anche gli Avenger. I Devastator erano simili, per vulnerabilità, al Fairey Battle e di concezione essenzialmente antebellica: gli Zero non gli diedero scampo, ma nel concentrarsi contro di loro a bassa quota lasciarono scoperte le quote più alte, da dove picchiarono i Dauntless. Nella stessa battaglia debuttarono, basati a terra, anche sei TBF Avenger, i loro sostituti.

I tre modelli prebellici dell'USN per le portaerei erano i caccia F4 Wildcat, gli aerosiluranti TBD-1 Devastator (progettualmente non molto dissimili da un grosso Dauntless), i bombardieri in picchiata SBD Dauntless; nel prosieguo della guerra sarebbero stati sostituiti con gli F6F Hellcat, i siluranti TBF Avenger, e infine i bombardieri in picchiata Helldiver. Questa era l'evoluzione delle portaerei americane; i Giapponesi, inizialmente in vantaggio con gli A6M Zero, i D3A da bombardamento in picchiata (ottimi aerei, anche se limitati a bombe da 250 kg) e i B5N aerosiluranti, risposero a tale evoluzione con una nuova generazione di apparecchi per sostituire gli ottimi ma superati velivoli del 1941. I bombardieri in picchiata D4Y e gli aerosiluranti B6N erano velivoli pregevoli, anche se sprotetti; la loro velocità massima era superiore di circa 100 e 50 kmh rispetto agli equivalenti americani. Il problema fu che lo Zero rimase vittima del proprio successo, non vi fu modo o volontà di sostituirlo e nemmeno le versioni migliorate A6M5 poterono riequilibrare l'avvento degli Hellcat, che di conseguenza fecero strage anche degli aerei d'attacco. Nonostante questo, gli Avenger non ebbero inizialmente un esordio positivo: a Midway, di quei sei aerei decollati, ne tornò alla base solo uno, con un morto e un ferito a bordo, e danni tali da farlo ritornare a stento.
 
Successivamente il tozzo aereo Grumman si dimostrò eccellente per i compiti più vari, dall'attacco alle corazzate giapponesi (su cui mise a segno almeno 30 siluri) ai compiti ASW con bombe di profondità e siluri autoguidati. In quest'ultimo compito ottenne l'affondamento di ben 47 battelli, specie operando dalle portaerei di scorta; si trattava di oltre il 5% di tutti i sommergibili perduti dall'Asse. Molti vennero utilizzati successivamente da altre nazioni: 958 per la sola Royal Navy, ma vi furono Avenger anche per numerose forze aeree e navali, anche nel dopoguerra quando vennero usati come piattaforme AEW o ASW; e proprio la marina giapponese, a suo tempo duramente colpita dagli Avenger, ne ebbe 20 esemplari, sopravvissuti in servizio fino al 1962. In tutto ne vennero costruiti 9.836.
 
Successivamente il tozzo aereo Grumman si dimostrò eccellente per i compiti più vari, dall'attacco alle corazzate giapponesi (su cui mise a segno almeno 30 siluri) ai compiti ASW con bombe di profondità e siluri autoguidati. Nel dopoguerra vennero usati come aerei ASW e in una nuova specialità: l'avvistamento aereo o AEW, con un grosso radar ventrale. Erano anche, nella versione da combattimento, dei bombardieri: George Bush sr fu l'unico superstite di una missione in cui venne abbattuto dalla contraerea leggera giapponese. Un'altra formazione celebre fu quella che si perse nel Triangolo delle Bermuda, con 5 apparecchi e 14 uomini spariti nel mare e oggetto di interminabili congetture (nonché mostrati nel film 'Incontri ravvicinati del III tipo'). L'Avenger di base era un aereo da circa 450 kmh, armato con due M2 da 12,7 o due cannoni da 20 mm, una 12,7 in torretta dorsale, una 7,62 in postazione ventrale, un carico di bombe da 907 kg, tutto nella stiva ventrale che poteva contenere anche un siluro. Tra i successi degli Avenger vi fu anche il ferimento dell'asso giapponese Saburo Sakai che si mise alle spalle di questi sconosciuti aerei, scambiandoli per Wildcats e stupendosi che anziché disperdersi, serrassero le fila. Capì subito dopo che erano bombardieri con torrette difensive, ma era tardi: sparò lui, spararono loro e lo Zero ricevette molti colpi a segno. Sakai venne ferito alla testa, e quasi accecato riprese il controllo dell'aereo a stento. Nonostante la fama di velivolo vulnerabile, lo Zero lo riportò fino alla base, raggiunta con un viaggio interminabile e dolorosissimo. Sakai venne operato alla testa e sopravvisse, senza però recuperare l'uso di uno degli occhi. Nonostante questo ritornò a combattere ottenendo altre due vittorie aeree, le ultime di 62 attribuitegli.
 
TBF-1C e SBC-3:
*'''Dimensioni''': lunghezza 12,192---11,17 m, apertura alare 16,51---15,16 m, altezza 5,003---4,49 m, sup alare 45,522---39,2 m 2
*'''Potenza''': W. Cyclone R-2600 da 1.700 ----idem, ma da 1.900 hp
*'''Peso''': 4.789/7.876----4.760/7.600 kg
*'''Prestazioni''': 414---472 kmh, tangenza 6530---8.140 m, 3.758---3.000 km di autonomia massima
*'''Armamento''': 2 da 12,7 mm nel muso, 1 da 7,7 e 1 da 12,7 mm difensivi, 907 kg di bombe interne e in seguito anche subalari----2 da 20 mm con 800 colpi, 2 da 7,62 con 2.000 colpi, più fino a 907 kg di bombe e anche razzi o cariche di profondità; vi sono anche informazioni su siluri, il che ne farebbe un bombardiere-silurante<ref>Dati da Aerei nella Storia dic-gen 2001 e feb e apr 2002</ref>
 
Successivamente il tozzo aereo Grumman si dimostrò eccellente per i compiti più vari, dall'attacco alle corazzate giapponesi (su cui mise a segno almeno 30 siluri) ai compiti ASW con bombe di profondità e siluri autoguidati. Nel dopoguerra vennero usati come aerei ASW e in una nuova specialità: l'avvistamento aereo o AEW, con un grosso radar ventrale. Erano anche, nella versione da combattimento, dei bombardieri: George Bush sr fu l'unico superstite di una missione in cui venne abbattuto dalla contraerea leggera giapponese. Un'altra formazione celebre fu quella che si perse nel Triangolo delle Bermuda, con 5 apparecchi e 14 uomini spariti nel mare e oggetto di interminabili congetture (nonché mostrati nel film 'Incontri ravvicinati del III tipo'). L'Avenger di base era un aereo da circa 450 kmh, armato con due M2 da 12,7 o due cannoni da 20 mm, una 12,7 in torretta dorsale, una 7,62 in postazione ventrale, un carico di bombe da 907 kg, tutto nella stiva ventrale che poteva contenere anche un siluro. Tra i successi degli Avenger vi fu anche il ferimento dell'asso giapponese Saburo Sakai che si mise alle spalle di questi sconosciuti aerei, scambiandoli per Wildcats e stupendosi che anziché disperdersi, serrassero le fila. Capì subito dopo che erano bombardieri con torrette difensive, ma era tardi: sparò lui, spararono loro e lo Zero ricevette molti colpi a segno. Sakai venne ferito alla testa, e quasi accecato riprese il controllo dell'aereo a stento. Nonostante la fama di velivolo vulnerabile, lo Zero lo riportò fino alla base, raggiunta con un viaggio interminabile e dolorosissimo. Sakai venne operato alla testa e sopravvisse, senza però recuperare l'uso di uno degli occhi. Nonostante questo ritornò a combattere ottenendo altre due vittorie aeree, le ultime di 62 attribuitegli.
 
Detto degli aerei imbarcati bellici, va anche ricordato di quelli concepiti allo scadere del conflitto, ma che non parteciparono alla guerra. Tra questi vi erano i nuovi aerei d'attacco imbarcati: per gli USA i Martin Mauler e i Douglas Skyraider, mentre la Gran Bretagna nel '44 si cimentò in una specifica da cui nacque un altro potente aereo d'attacco, ma che risulterà l'ultimo ad entrare in servizio: il Westland Wyvern. Quest'ultimo era caratterizzato dall'allora innovativa scelta della turboelica, una Python da 4.110 shp. La cosa prese molto tempo e solo nel '53 divenne operativo.