Chimica organica/Proprieta fisiche1: differenze tra le versioni

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<u>L'esistenza di una interazione dipolo-dipolo</u> può essere dedotta dalla seconda figura. Questa mostra che un alcano lineare con un numero dispari di carboni presenta un dipolo elettrico permanente dovuto alla ibridazione sp<sup>3</sup> dei carboni. Per un alcano lineare con numero pari di carboni questo non è più vero, poichè a tale dipolo ne corrisponde un altro in direzione opposta. L'andamento altalenante della linea che lega il punto di fusione degli alcani lineari al loro peso molecolare dice che la interazione dipolo-dipolo si oppone a quella dipolo istantaneo-dipolo indotto. Infatti, benchè la linea abbia sempre pendenza positiva, la sua inclinazione è più accentuata passando da un alcano a numero pari di carboni ad uno con numero dispari.
 
==== Esempio 2: alcani non lineari ====
<u>Temperatura di fusione ed ebollizione degli alcani: conta il peso o la dimensione</u>? Il nesso appena descritto tra numero di carboni degli alcani, forze coesive tra di essi e conseguente punto di fusione mostra come ad essere importante nella determinazione del punto di fussione ed ebollizione non sia il peso molecolare dell'alcano, ma la sua dimensione, perchè questa regola la possibilità degli elettroni di muoversi. Per convincersene è possibile considerare alcani di pari peso, ma di diversa compattezza. L'n-butano, ad esempio, bolle a -o.5 °C, mentre il 2-metil-propano, più compatto ma di pari numero di carboni, bolle a -11.7°C: minore dimensione = minore polarizzabilità = forze coesive più deboli = temperatura di fusione più bassa.
 
==== Esempio 2: gas nobili ====