Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-2: differenze tra le versioni

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*'''Prestazioni''': gittata 3,2 km a 6.000 m, velocità max 1.100 kmh circa, spunto iniziale del motore 140 kgs, poi 8 secondi a 100 kgs, poi altri 8 decadendo a 30 kgs, utilizzabilità +10/-40 gradi centigradi.
 
 
==V-1 e V-2==
[[Immagine:Memorial_V1.jpg|360px|right|thumb|La Fi-103 aveva una forma arrotondata e aggraziata, pur essendo un'arma da guerra]]
I missili tedeschi più famosi, anche più delle Hs-293 e Fritz-X, e certamente più usate, sono state certamente le più potenti e più usate. Erano anche molto diverse: la prima, in realtà la Fieseler Fi-103, era il prototipo dei missili 'Cruise'; la seconda era invece 'il più grande balzo nell'ignoto nella storia della tecnologia' citando Armi da guerra 85, il prototipo di tutti i missili balistici. I Fi-103 erano armi semplici, inizialmente pensate come armi telecomandate con bomba sganciabile sugli obiettivi, mentre poi la cosa, troppo complicata (era praticamente un bombardiere teleguidato), venne lasciata perdere in favore di un sistema più semplice e leggero, non riutilizzabile. Pensata per costare poco, pur non essendo un'arma di piccole dimensioni, essa portava una carica da 850 kg di esplosivo ad alto potenziale per 240 km a 580 o più kmh, specie quando i serbatoi di oltre 600 litri si svuotavano via via. Le V-1 vennero costruite in circa 29.000 esemplari, di cui migliaia lanciati su Londra. Gli Inglesi ridicolizzarono quest'arma, anche perché potevano vantare l'abbattimento di quasi 4.000 ordigni. Ma in realtà non erano affatto nella condizione di sbeffeggiare l'arma della vendetta (V sta per Vergelstungwaffe) di Hitler. La sua efficacia venne alla luce, di fatto, solo nel '94, quando documenti desecretati confermarono che i danni inflitti da queste armi da 2.700 marchi l'una, erano stati circa 5 volte maggiori di quanto costato. Non bastarono, ma erano efficaci, sebbene altamente imprecise.
 
[[Immagine:Spitfire_Tipping_V-1_Flying_Bomb.jpg|300px|left|thumb|La Fi-103 'approcciata' da uno Spitfire, che la faceva rovesciare, mandandone in tilt i giroscopi]]
La costruzione era in materiali non strategici, ali di legno con un longherone metallico; sezione di legno con bussola che faceva da GPS dell'epoca, assieme all'anemometro; la sezione di guida era dietro la testata, il serbatoio da circa 600 litri, e le bombole d'aria compressa per attuare i comandi. Sopra c'era il pulsogetto Argus-Schmidt 109-014 da 300 kgs, con valvole oscillanti a 47 Hz (il che vuol dire 47 'flash' di carburante incendiato ogni minuto), sistema semplice e affidabile, molto meno vulnerabile contro la contraerea.
 
La designazione di copertura venne assegnata come FZG 76, iniziò lo sviluppo nel' 42, con il primo volo nella vigilia di Natale di quell'anno stesso. Ma il bombardamento di Londra iniziò solo il 15 giugno 1944, oltre una settimana dopo lo sbarco in Normandia, quando già si sapeva che l'avanzata avrebbe potuto presto occupare le rampe di terra schierate nella costa belga e francese. La campagna di lancio continuò ma il ritmo di 3.000 al giorno non fu mai raggiunto: il massimo fu 'solo' di 316 lanciate da 38 località. Il numero di missili da lanciare giornalmente (più di tutti gli Exocet antinave prodotti in decenni) dà l'idea della situazione in cui si intendeva operare, per dare risposta ai bombardamenti a tappeto americani e inglesi, parimenti micidiali (ma molto più concreti in pratica). Circa 10000 vennero lanciate sulla Gran Bretagna, 2.448 su Anversa, molte su Bruxelles. Almeno 1.200 se non 1.600 vennero tirate dagli He.111 specializzati (sottotipo H-22), e non solo 200 come si era pensato a suo tempo. In ogni caso i risultati furono deludenti, e gli Heinkel attiravano, con il bagliore di questi missili, per quanto tirati da distanza sulla costa, l'attenzione dei caccia notturni inglesi, rendendosi paradossalmente molto vulnerabili nonostante tale arma stand-off. Le V-1 cadevano sul territorio quando finiva il tempo programmato, in base alla distanza segnalata dal tempo e la velocità calcolate, non certo un sistema efficiente, ma colpendo grandi obiettivi era facile colpire qualcosa. E oltre 1 milione di Londinesi costretti a lasciare la città diminuì molto le capacità produttive della Gran Bretagna. Infine gli Inglesi persero complessivamente circa 400 aerei nelle operazioni di difesa dalle V-1, non è chiaro come e quando, ma tali sono i risultati dati. Le bombe volanti come venivano allora chiamate, erano state migliorate; la gittata era di circa 320 km con serbatoio da 850 l, mentre la carica era stata ridotta a circa 500 kg, ma del tipo RDX, molto più potente. In seguito arrivarono anche bombe con serbatoio da circa 1.000 l. Si pensava poi anche ad un turbogetto da 300 kgs, e se era così allora ci sarebbe stata un'autonomia di circa 1 ora per ogni 400-500 litri, ovvero 600 km percorsi ogni ora di volo e quindi la possibilità di raggiungere tutta la Gran Bretagna dalla Germania. Il lancio da terra avveniva con una specie di pistone ad azionamento chimico su di una lunga rampa di lancio.
 
[[Immagine:Loon.jpg|300px|left|thumb|La LTV-A-1 'Loon', testimone dell'interesse americano per la V-1]]
La V-1 fu anche copiata da altri, per esempio dalla Marina USA che intendeva farne un sistema da bombardamento contro le coste giapponesi, la Willys-Overland JB-2/KGW/KUW/LTV-A-1/LTV-N-2 Loon, che venne sviluppata dal luglio 1944, quando i rottami di una vennero portati negli USA. La nuova bomba ci mise molti mesi per essere considerata affidabile ma l'USAAF mise in pratica un sistema di guida radio con un 'beacon' radar per aiutare a localizzare il missile e comando radio finale per la picchiata; si stimava che questo poteva migliorare la precisione, e in effetti a 160 km si ottennero 400 m, almeno un ordine di grandezza maggiore. Vennero fatti anche lanci da un B-17 e si posero ordini per 75.000 missili, ma l'invasione del Giappone non vi fu. Il 'Thunderbug' era stato chiamato così dall'USAAF, ma solo 1391 vennero completate. Nel dicembre del '44 fallirono 8 lanci su dieci; ma nel giugno ne andarono bene 128 su 164, mentre si stimava di produrne tra 1.00 e 5.000 al mese. Questo non era certo un risultato indotto da un'arma 'fallimentare' come la dipingeva la propaganda Alleata. L'US Navy invece voleva lanciarle dalle portaerei di scorta, ma in seguito le sperimetò da due sommergibili, contribuendo allo sviluppo del missile Regulus.
 
Le caratteristiche del Loon erano: peso 2.270 kg, 907 di testata, pulsogetto da 360 kgs, velocità 685 kmh.
 
Le caratteristiche della V-1 invece erano:
 
*'''Dimensioni''': apertura alare 5,3 o 5,72 m; lunghezza 7,73 o 8,32 m
*'''Peso''': 2.180 kg di cui 850 di testata o 450 kg (RDX)
*'''Prestazioni''': 580-650 kmh, gittata 240-320 km
 
La loro velocità era tale da renderle difficili da intercettare per i caccia dell'epoca, appena in grado di raggiungerle, perché queste volavano a poche centinaia o migliaia di metri di quota, dove i caccia d'alta quota non erano abbastanza veloci; abbatterle era pericoloso visto che esplodevano con violenza; la contraerea non riusciva a colpirle facilmente dato che erano piccole e veloci, e resistevano molto bene ai danni.
 
La fine della guerra vedeva tali problemi rettificati, ma la difesa dai missili cruise non è mai stata facile, ancorché possibile. I missili Tomawhak, per quanto molto più precisi, sono pur sempre appena più veloci, anche se il loro vantaggio è di volare molto bassi e quindi difficilmente ingaggiabili.
 
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[[Immagine:Fus%C3%A9e_V2.jpg|300px|left|]]
Ma se gli Alleati potevano ridimensionare la minaccia delle V-1, e solo con grande sforzo, la '''A-4/V-2''' era inintercettabile. Un'arma contro la quale non c'era difesa. A tutt'oggi solo uno schieramento di Patriot o SA-10 potrebbe salvare, e con costi enormi dalla minaccia di quella che era un antenato degli attuali Scud, simili in prestazioni e testata ma più precisi e con peso pari alla metà. I razzi della serie A-4 iniziarono i test dagli anni '20 con Von Braun entusiasta sperimentatore, con un beneplacito del 1934 del Reich. Se la V-1 era arma dell'Aeronautica, la V-2 era dell'Esercito, che dal '37 sperimentò l'arma a Peenemunde. Il primo lancio avvenne il 13 giugno 1942, ma esplose anzitempo. Il secondo, del 16 agosto, superò la velocità del suono; il terzo del 3 ottobre arrivò in un minuto a 190 km. Subito Hitler ne ordinò un migliaio, da costruire a Mittelwerke in una fabbrica sotterranea in cui moriranno, ufficialmente senza che von Braun ne sapesse qualcosa, decine di migliaia di lavoratori coatti. Morti per costruire strumenti di morte, di cui nemmeno loro sapevano nulla visto che quasi tutti dovevano costruire sottosistemi. Il 6 settembre, quando i missili V-1 cominciavano già a scemare, le V-2 iniziarono i lanci contro Parigi, m senza successo; l'8 invece iniziarono a colpire Londra. Il loro arrivo era privo di segni premonitori, niente allarmi e sibili. Il governo fece credere che si trattasse di fughe di gas, ma ben presto dovette ammettere la minaccia. La gente non la prese malissimo, visto che era più fatalista vedere esplodere di quando in quando un palazzo che subire il terrore di sirene e contraerea, e grappoli di bombe che cadevano dal cielo. I Londinesi continuarono a sperare nella vittoria e resistettero, anche se ebbero migliaia di vittime. Quasi 10.000 missili vennero costruti, quasi 5.000 effettivamente lanciati e 4.320 caddero in territori controllati dagli Alleati. Questi ebbero sentore della nuova arma dalle notizie e dai pezzi che portava la Resistenza polacca, perché era verso la zona orientale che venivano orientati i razzi. L'unico modo di distruggere questi missili era di bombardarli a terra, o nelle fabbriche. L'unica arma avvistata in aria venne vista salire da uno Spitfire; virò e si portò all'attacco, ma nell'arco di secondi il missile era già sparito tra le nubi. Non ci furono altri incontri del genere. Lanciare l'arma non era facile; c'erano oltre 100 tonnellate da portarsi dietro per lanciare tali armi; si dovevano erigere dopo aver montato la testata, che conteneva Amatol, esplosivo poco potente ma stabile visto che al rientro nell'atmosfera esplosivi più potenti sarebbero esplosi, come accadde inizialmente nonostante la fibra di vetro usata per isolamento.
 
[[Immagine:V-2_rocket_diagram_(with_English_labels).svg|300px|right|]]
La successiva fase era di erigere l'arma con la testata su di una piattaforma metallica riutilizzabile (fino a una dozzina di volte), e poi rifornire l'ordigno con 4.173 kg di alcol etilico e 5533 kg di ossigeno. Era difficile, quasi come se fosse un programma sperimentale piuttosto che un'arma operativa, ed era pericoloso se c'erano problemi, per esempio se tirava un forte vento laterale. La preparazione era difficile, e richiedeva 28-30 veicoli di sostegno. Tutto un altro mondo rispetto al singolo camion ad alta mobilità dei discendenti evoluti 'Scud'.
 
Alla fine il missile era pronto dopo ore e bisognava stare attenti anche alle incursioni aeree, con i Typhoon in giro a bassa quota, visto che il raggio delle V-2 era limitato e non poteva essere aumentato molto. L'arma non era molto precisa, circa 4 km dal centro del bersaglio, ma era un pò meglio, nondimeno, della V-1. Quest'ultima era intercettabile, ma dopotutto portava grossomodo la stessa carica grossomodo sulle stesse distanze, ma con un peso e un costo molto inferiori, oltre che con un sistema più facile da produrre e usare. A tutt'oggi non è facile capire se siano 'migliori' i missili balistici o quelli da crociera, ma questi ultimi sono senz'altro più economici per quello che portano a bordo, almeno nelle loro versioni subsoniche (vedi il fallimento del Navaho americano, da mach 3,2).
 
In seguito vennero anche pensate delle V-2 lanciabili da speciali contenitori trainati da sommergibili, e addirittura a V-2 con le ali, sistema ingegnoso ma difficile da attuare per sfruttare meglio l'energia dell'arma. Al dunque, la potenzialità dell'endoreattore (azionato con una turbopompa da 730 hp che mescolava nella camera di combustione i componenti, mentre il getto veniva deviato con pannelli di grafite secondo la piattaforma stabilizzata interna che era il sistema di guida) venne sfruttata a lungo; alla fine, persino i razzi colossali del tipo R-7 Semyorka sovietici erano basati ancora su quel tipo di endoreattore, con 20 motori montati in parallelo a formarne uno più potente; e nonostante la complicazione, questo complesso usato dai Sovietici ha dimostrato di funzionare con un'affidabilità notevolissima, come continua ad essere fino ai giorni nostri.
 
*'''Propulsione''': razzo a propellenti liquidi con ossigeno liquido e alcool, con motore da 730 hp di alimentazione, 26.000 kgs di spinta al livello del mare
*'''Dimensioni''': apertura alare 3,57 m; diametro 1,68 m come massimo; lunghezza 14,05
*'''Peso''': 12.870 kg di cui 910 di testata
*'''Prestazioni''': 5790 kmh a fine combustione, gittata 320 km
 
 
Le V-2 nel dopoguerra sono diventate la base di tutte le grandi famiglie di missili balistici: vennero sviluppate in URSS, in UK, in Francia e negli USA, dove andò V.Braun come padre del programma spaziale americano.
 
==Note==