Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-3: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 158:
*'''Prestazioni''': v.max 35 kmh, autonomia 170 km, pendenza superabile 70%, trincea 3 m, gradino 0,85 m, guado 1,65 m
 
===Carri da battaglia===
 
====Tiger====
[[Immagine:Metro-tigr-1_edited1.jpg|360px|right|]]
Riga 188:
*'''Prestazioni''': v.max 38 kmh, autonomia 110 km, pendenza superabile 60%, trincea 2,5 m, gradino 0,85 m
 
===Supercarri=Panther====
[[Immagine:Panther Thun 1.jpg|380px|right|]]
Il carro medio T-34 aveva costituito una minaccia notevole per i Tedeschi e non mancarono le proposte per produrne una copia, mancata per la carenza di alluminio. Per rimpiazzare il Panzer IV si studiava fino dal 1937 e nel '41 vennero finalmente completati i prototipi VK 3001(H) e (P) dei soliti due rivali nei carri armati, poi messi da parte e sostituiti con i Tiger (VK 4501). Ma questi erano troppo pochi, e un mezzo simile al T-34 ma leggermente migliore era desiderato: nacque il VK3002(DB) della Daimler-Benz, e il VK 3002 (MAN) della MAN; il primo era una copia del T-34, il secondo venne messo in produzione anche se era più complesso e sofisticato. Allafine divenne il SdKfz 171 o Panther, ultimato come prototipo nel settembre 1942. I carri uscirono dalle linee presto, mentre ne venivano chiesti 600 al mese. Troppi, e per giunta vi furono molti problemi di messa a punto, anche ai tempi di Kursk dove 200 vennero inviati in una speciale brigata. Nonostante il cannone da 75/70 mm fosse efficace anche a 2,5 km, i carri poterono fare poca strada. I primi erano i Panzer A con corazza da soli 60 mm, poi aparvero gli D (B e C non vennero posti in produzione), poi un altro 'A' e infine lo 'G', un carro recupero, uno cacciacarri, uno comando. Alla fine della guerra i Panther prodotti erano forse 6.000 esemplari, ma i dati sono incerti. Il cannone da 75 mm poteva perforare 140 mm a 1 km di distanza e assieme alla corazza frontale di 80 mm a 55 gradi era sufficiente per surclassare i carri nemici di quasi tutti i tipi. La corazza laterale era però solo di 40-45 mm, anche se era inclinata, per cui il mezzo doveva contare maggiormente sulla mobilità piuttosto che i duelli da posizioni statiche come nel caso dei 'Tiger'. Avendo lo stesso motore ma con 11 t in meno la cosa era possibile, ma il Panther era molto afflitto da problemi meccanici che erano curiosamente quasi sconosciuti al Tiger. Verso la fine del conflitto ebbe anche, in alcuni casi, un sistema rivoluzionario per il combattimento notturno, un visore IR, magari abbinato ai proiettori di grandi dimensioni trasportati da un apposita versione del semicingolato tipo 251.
 
Nel dopoguerra i Panther vennero usati dai Francesi per qualche anno, del resto anche i Pz IV H erano impiegati dai Siriani. Nessuno invece riusò i Tiger e Tiger II, rispettati ma troppo pesanti e di concezione parzialmente superata.
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 8,86 m, scafo 6,88 m, larghezza max 3,43 m, altezza 3,1 m
*'''Motore''': Maybach a benzina da 700 hp
*'''Peso''' 45 t; protezione fino a 120 mm anteriore
*'''Prestazioni''': v.max 46 kmh, autonomia 177 km, pendenza superabile 60%, trincea 1,91 m, gradino 0,9 m
 
 
====Supercarri====
[[Immagine:Panzer_Maus,_Seitenansicht_(Modell).jpg|300px|right|]]
Come il conflitto si portò avanti, i Tedeschi curarono sempre di più la qualità dei loro progetti, cercando di ridurre le difficoltà che avevano nell'essere oramai ovunque in inferiorità numerica. La soluzione fu peraltro un 'incartamento' che progressivamente si arrampicò su di una zona sempre più difficilmente praticabile, quella delle super-armi che dovevano vincere la guerra. Ma dopo anni di abbandono (dovute all'esitazione di Hitler nel dichiarare la necessità di una piena economia di guerra prima del '42 e alla convinzione che il conflitto sarebbe stato di breve durata) non fu praticabile arrivare in pochi anni se non mesi al dominio di tecnologie che, quando funzionarono, ci riuscirono solo dopo decenni di ricerche in tutto il mondo (vedi gli Horten da caccia). La questione dei mezzi corazzati non sfuggiva alla logica: se gli aerei dovevano essere sempre più veloci, i carri dovevano essere sempre più potenti e robusti. Il limite pratico venne già raggiunto con il Tiger, ma si andò oltre con il Tiger II. Questo aveva lo stesso motore del Panther, ma pesava 20 t in più. La sua corazza era eccezionale, ma del resto c'era carenza di materiali di qualità (come nel caso dei Me 262, con le turbine ricoperte da uno strato di alluminio puro per accrescerne la durata) e quindi l'acciaio doveva essere più spesso per garantire ancora una buona protezione. Nel caso del MAUS, topo (nome chiaramente ironico) Ferdinand Porsche realizzò un mostro corazzato pesante 188 tonnellate.
Line 199 ⟶ 211:
*'''Prestazioni''': v.max 20 kmh
 
===Panther===
[[Immagine:Panther Thun 1.jpg|380px|right|]]
Il carro medio T-34 aveva costituito una minaccia notevole per i Tedeschi e non mancarono le proposte per produrne una copia, mancata per la carenza di alluminio. Per rimpiazzare il Panzer IV si studiava fino dal 1937 e nel '41 vennero finalmente completati i prototipi VK 3001(H) e (P) dei soliti due rivali nei carri armati, poi messi da parte e sostituiti con i Tiger (VK 4501). Ma questi erano troppo pochi, e un mezzo simile al T-34 ma leggermente migliore era desiderato: nacque il VK3002(DB) della Daimler-Benz, e il VK 3002 (MAN) della MAN; il primo era una copia del T-34, il secondo venne messo in produzione anche se era più complesso e sofisticato. Allafine divenne il SdKfz 171 o Panther, ultimato come prototipo nel settembre 1942. I carri uscirono dalle linee presto, mentre ne venivano chiesti 600 al mese. Troppi, e per giunta vi furono molti problemi di messa a punto, anche ai tempi di Kursk dove 200 vennero inviati in una speciale brigata. Nonostante il cannone da 75/70 mm fosse efficace anche a 2,5 km, i carri poterono fare poca strada. I primi erano i Panzer A con corazza da soli 60 mm, poi aparvero gli D (B e C non vennero posti in produzione), poi un altro 'A' e infine lo 'G', un carro recupero, uno cacciacarri, uno comando. Alla fine della guerra i Panther prodotti erano forse 6.000 esemplari, ma i dati sono incerti. Il cannone da 75 mm poteva perforare 140 mm a 1 km di distanza e assieme alla corazza frontale di 80 mm a 55 gradi era sufficiente per surclassare i carri nemici di quasi tutti i tipi. La corazza laterale era però solo di 40-45 mm, anche se era inclinata, per cui il mezzo doveva contare maggiormente sulla mobilità piuttosto che i duelli da posizioni statiche come nel caso dei 'Tiger'. Avendo lo stesso motore ma con 11 t in meno la cosa era possibile, ma il Panther era molto afflitto da problemi meccanici che erano curiosamente quasi sconosciuti al Tiger. Verso la fine del conflitto ebbe anche, in alcuni casi, un sistema rivoluzionario per il combattimento notturno, un visore IR, magari abbinato ai proiettori di grandi dimensioni trasportati da un apposita versione del semicingolato tipo 251.
 
Nel dopoguerra i Panther vennero usati dai Francesi per qualche anno, del resto anche i Pz IV H erano impiegati dai Siriani. Nessuno invece riusò i Tiger e Tiger II, rispettati ma troppo pesanti e di concezione parzialmente superata.
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 8,86 m, scafo 6,88 m, larghezza max 3,43 m, altezza 3,1 m
*'''Motore''': Maybach a benzina da 700 hp
*'''Peso''' 45 t; protezione fino a 120 mm anteriore
*'''Prestazioni''': v.max 46 kmh, autonomia 177 km, pendenza superabile 60%, trincea 1,91 m, gradino 0,9 m
 
==Note==