Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-3: differenze tra le versioni

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Tornando ai razzi controcarri veri e propri, dopo l'esordio della Puppchen si ebbero sistemi decisamente più pratici e sopratutto, economici e portatili.
[[Immagine:1668 - Salzburg - Festung Hohensalzburg - Panzerschreck und Panzerfaust.JPG|360px|left|thumb|Panzerfaust e Panzerschreck a confrondoconfronto]]
Ecco quindi i due derivati terribili, i '''Panzerfaust''' e i '''Panzerschrek''', (Pugno corazzato e Terrore dei carri). Ora cominciamo dal secondo, anche se apparve dopo l'altro. Il 'fucile a razzo controcarri' come veniva chiamato, era del '43 e adottava praticamente il razzo del Puppchen, con sistema d'accensione elettrica anziché a percussione. Ebbe successo e fu l'antisignano del Super Bazooka, apparso verso la fine della guerra in calibro 89 mm perché si temeva fosse inefficace il vecchio 60 mm contro i nuovi carri pesanti (come in effetti si dimostrò), la gittata era di circa 150 m, ma l'inconveniente era che il razzo era ancora acceso quando partiva dal tubo, da qui la necessità di una apposita visiera per il lanciatore; inoltre era meglio se c'erano anche indumenti protettivi e una maschera antigas, e infine i detriti e gli scarichi del razzo erano pericolosi fino a 4 m, rendendo inadatta l'arma dallo sparo da luoghi chiusi, e troppo visibile (=nuvole di polvere) se sparava dall'esterno. Inoltre era piuttosto pesante e ingombrante. Ma del resto non c'erano al momento altri modi di coprire le distanze tra 40 e 100 e passa metri, perché il Panzerfaust era troppo impreciso in tal caso. Fu l'RPzB 54 con scudo antivampa che eliminò la necessità delle protezioni per il soldato lanciatore; ma non certo il resto dei problemi; il RPzB 54/1 arrivava a 180 m con una granata migliorata; gli ultimi razzi prodotti perforavano 160 mm, mentre i vecchi mod. 43 venivano passati alla seconda linea. Erano popolari tra le truppe, ma con i problemi di cui sopra.
 
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====Hetzer====
[[Immagine:Hetzer cfb borden 1.JPG|360px|right|]]
Il carro medio-leggero LT-38 cecoslovacco era risultato molto utile ai tedeschi per tante ragioni tra cui la scarsità dei loro Panzer III, e le buone capacità di questo veicolo nel suo insieme; ma ben presto si ritrovò superato; senonché si pensò di farne un semovente, sfruttando la sua buona mobilità data dal motore Praga a benzina da 150-160 hp e cingoli con 4 grandi ruote portanti per lato. Nacque secondo la decisione presa nel 1943 per un cacciacarri leggero, e il risultato venne chiamato Hetzer (aizzatore); aveva 4 uomini d'equipaggio e il cannone Pak 39 da 75 mm per carri più una mtg sistemata sul tetto. Iniziò la produzione a Praga nel tardo 1943, e poi venne anche eseguita da ditte a Pilsen, Breslau e altre. L'Hetzer era molto riuscito, con un cannone potente, sagoma talmente piccola da essere quasi invisibile in azione e solo nel maggio del '44 si dovette interrompere la produzione quando 1.577 esemplari vennero costruiti. Rispetto a mezzi opinabili come il Nashorn o il Ferdinand, questo era un cacciacarri meno armato, ma meglio protetto, con una sovrastruttura a forma di piramide, spessa ben 60 mm frontalmente con acciaio a 240 BNH di durezza; sui lati c'erano invece solo 20 mm e con durezza 185. Vennero prodotti anche il Flammpanzer 38 (t) lanciafiamme, un carro recupero leggero, e infine altri progetti andati oltre il 1945, tanto che per esempio il mezzo venne rimesso in produzione per i cecoslovacchi e poi esportato in Svizzera nel 1947-52, dove risulterà poi impiegato fino agli anni '70. Altri modelli ancora erano di tipo semplificativo: montare il cannone attaccato direttamente sull'affusto, per vedere se avrebbe funzionato usare l'armamento senza congegni di recupero, e davvero funzionò; un semovente d'assalto ebbe poi il cannone da 15 cm, come il Brummbar, e altri ancora, ma non passarono in produzione. Non solo, nel dopoguerra lo scafo venne usato anche per un APC o IFV che dir si voglia.
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====I cacciacarri con il Pak 43: Nashorn, Elephant, Jadpanther====
[[Immagine:Jagdpanther Thun 1.jpg|360px350px|right|Il Jagdpanther]]
Tra i cacciacarri c'erano diversi tipi armati con il cannone da 8,8 cm, ma nessuno con il Flak 18 da 88/56 mm originario, quello del 'Tiger'. Tutti piuttosto avevano il pezzo da 88/71 Pak 43, ancora più potente e derivato da un cannone ad altissime prestazioni contraereo, prodotto in pochi esemplari (12 km di quota, 25 c.min) come tale ma molto più diffuso come arma controcarri, anche trainata. Ma l'enorme peso non aiutava molto ad apprezzarla e così venne presto affiancata da cacciacarri semoventi.
 
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====Il Jagdtiger====
[[Immagine:Jagdtiger-Aberdeen.00059se8.jpg|380px360px|right|]]
Un cacciacarri ben meno mobile fu invece il Jadtiger, esso era nient'altro che la versione del Tiger II o Konigstiger e non mai del Tiger I originario. La costruzione di un modello in ferro dell'ottobre 1943 era stata necessaria per studiare le caratteristiche pratiche di questo mezzo che ufficialmente pesava 70 t ma che con tutte le armi di bordo pesava ben 76.000 kg, più di qualunque carro da cui derivava, anche del Tiger II ('solo' 65 t). Ora la sua struttura era semplicemente quella di un carro con un cannone da 128 mm in casamatta corazzata, ques'ultima spessa fino a 250 mm. C'erano 38 o 40 colpi per il cannone e due mitragliatrici difensive. L'enorme veicolo non superava fuori strada i 15 kmh e l'autonomia di 120 km, e nell'insieme venne usato più che altro come postazione mobile controcarri, una specie di bunker su cingoli. I tempi in cui i Tedeschi erano sempre all'offensiva o in controffensiva e usavano carri da combattimento in maniera fluida stavano passando e il Jadtiger era una 'materializzazione' di questo stato di cose. Costruito nel Nibelungenwerk di S.Valentin in due versioni, con sospensioni Henschel e con sospensioni Porsche. In entrambi i casi erano mezzi ingombranti e pesanti, e al dunque usati con lo scopo di sbarrare la strada ai mezzi nemici più che all'attacco. Alcuni vennero messi fuori uso, ma essenzialmente da attacchi aerei oppure da colpi sui lati, sparati da cannoni come quelli da 90 mm degli M36 o da munizioni ad alta velocità da 76 mm.
 
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====Tiger====
[[Immagine:Metro-tigr-1_edited1.jpg|380px360px|right|]]
 
Dal 1938 la constatazione della futura obsolescenza dell'affidabile ma limitato Panzer Mk IV (PzKpfw IV) era foriero di interesse, per realizzare un nuovo e potente carro armato. Il Panzer IV fu poi un veicolo in grado di affrontare vari aggiornamenti: la corazza di 14,5 mm nello scafo e 20 mm in torretta era davvero poco, ma del resto all'epoca anche i carri incrociatori inglesi avevano circa 14-15 mm di acciaio, giusto poco per resistere al fuoco nemico, al limite di proiettili di piccolo calibro e schegge non troppo potenti. La successiva evoluzione lo vide però molto potenziato, grazie ai 'fondamentali' adatti: torretta con diametro adatto, motore e meccanica affidabili e potenti a sufficienza. Alla fine, aveva un motore da 300 hp per 25 t, corazze fino a 80 mm, cannone da 75 L48 capace di perforare spessori elevati di acciaio anche a distanza, con notevole precisione. Questo, mentre il compare Mk III era incapace di fare altrettanto, in termini di cannoni, col risultato che il Panzer III era armato al massimo col 50 mm lungo o con il 75 mm corto dei primi Mk IV, mentre non c'era molta differenza in termini di corazzatura. Lo scafo venne però utilizzato ampiamente con gli StuG III, e arrivò a ben 15.000 veicoli costruiti; mentre il PzKpfw IV totalizzerà 'solo' 9.000 unità, ma quasi tutte in versione carro, perché non aveva bisogno di una casamatta per ospitare il 75 lungo. StuG e Panzer IV saranno i mezzi corazzati ben più diffusi dell'esercito tedesco, anche quando superati da anni.
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====Tiger II====
[[Immagine:Tiger-II-La Gleize.jpg|300px|left|]]
Non altrettanto successo ebbe il Tiger II, un carro che era stato costruito con migliori caratteristiche. Era armato con il Pak 43, aveva corazza anteriore da ben 150 mm a 50 gradi nella piastra principale dello scafo, 100 mm inferiore, 80 mm sui lati leggermente inclinata, 40 mm superiore, la torretta arrivava anche a 180 mm frontalmente e 100 mm lateralmente. La fine della guerra non era però tanto lontana, e alla fine non ebbe successo quanto il primo. Il progetto VK 4501 della Porsche venne rielaborato e proposto con un cannone da 150 mm; ma venne respinto e venne chiesto un cannone da 88 mm, ma ancora non c'era accordo: troppo rame necessario per il motore elettrico. Al dunque, il progetto venne scelto ancora una volta dalla Heschel VK 4503(H), che ebe tutavia per le prime 50 unità la torretta del tipo proposto dalla Porsche, molto più arrotondata della Heschel. In tutto vennero costruiti 485 esemplari. Iniziò i combattimenti nel maggio del '44 contro i Sovietici, dove pare che un carro T-34/85 ne distrusse 3 da solo (o almeno così dichiararono i Sovietici). Simile al Panther per struttura, al Tiger per spessori della corazza, era un mezzo formidabile ma troppo lento, con lo stesso motore del Tiger, e troppo difficile da muovere su lunghe distanze per il rischio di far cedere i ponti e le strade. Con 84 colpi da 88 (come nel Tiger, ma con bossoli più lunghi) e 5850 da 7,92 per le due armi da difesa ravvicinata, esso era un carro formidabile, ma non ebbe grandi successi contro gli Alleati in Normandia, dove pure venne usato. Meglio andò nel Fronte Orientale, dove spesso battagliò con un mezzo quasi alla pari, il JS-2.