Chimica organica/Proprieta fisiche1: differenze tra le versioni

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Tra alcani lineari è possibile immaginare si stabiliscano due tipi di interazione: una di tipo dipolo istantaneo-dipolo indotto ed una di tipo dipolo-dipolo.
 
<u>L'esistenza delladi interazioneinterazioni deldi primodispersione tipodi London</u> può essere dedotta mettendo in grafico la temperatura di fusione degli alcani lineari contro il loro peso, come fatto nella prima figura. La diretta proporzionalità tra queste due caratteristiche dice infatti che più è lunga la molecola, maggiore è lo spazio all'interno del quale ciascun suo elettrone si può muovere, più intenso è il dipolo elettrico che può essere indotto su una molecola dalla vicinanza di una molecola polarizzata. Ricordiamo infatti che l'intensità di un dipolo molecolare è proporzionale alla forza delle cariche separate moltiplicata per la distanza che le separa.
 
<u>L'esistenza di una interazione dipolo-dipolo</u> può essere dedotta dalla seconda figura. Questa mostra che un alcano lineare con un numero dispari di carboni presenta un dipolo elettrico permanente dovuto alla ibridazione sp<sup>3</sup> dei carboni. Per un alcano lineare con numero pari di carboni questo non è più vero, poichè a tale dipolo ne corrisponde un altro in direzione opposta. L'andamento altalenante della linea che lega il punto di fusione degli alcani lineari al loro peso molecolare dice che la interazione dipolo-dipolo si oppone a quella dipolo istantaneo-dipolo indotto. Infatti, benchè la linea abbia sempre pendenza positiva, la sua inclinazione è più accentuata passando da un alcano a numero pari di carboni ad uno con numero dispari.
 
<u>Temperatura di fusione degli alcani: conta il peso o la dimensione</u>? Il nesso appena descritto tra numero di carboni degli alcani, forze coesive tra di essi e conseguente punto di fusione mostra come ad essere importante nella determinazione del punto di fussione non sia il peso molecolare dell'alcano, ma la sua dimensione, perchè questa regola la possibilità degli elettroni di muoversi. Per convincersene è possibile considerare alcani di pari peso, ma di diversa compattezza, quali il butano e il 2-metil-propano.
 
==== Esempio 2: gas nobili ====