Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna-3: differenze tra le versioni

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===Portaerei===
La Gran Bretagna ha iniziato con l'HMS Argus l'era della portaerei. Per quanto strano possa sembrare, questa nave del 1917 era in realtà italiana, nel senso che si trattava della nave passeggeri 'Conte Rosso', ancora in costruzione. Aveva bordo libero notevole e adatta per dimensioni ad ospitare un grande ponte di volo, con adeguata velocità, insomma un transatlantico di per sè aveva le caratteristiche utili per farne una portaerei, in questo caso da 172 m e 15.000 t. Opererà fino al 1944, poi venne demolita nel '47. Seguirono la HMS Furious, conversione dell'incrociatore da battaglia 'leggero' pensato dall'Ammiraglio Fisher (un cannone a prua e a poppa da 457 mm, corazzatura da 76 mm); la ex-corazzata HMS Eagle, anch'essa in costruzione al momento della decisione di farne una portaerei, stavolta per i Cileni (Cochrane, tipo 'Iron Duke'); poi seguì la simile per prestazioni HERMES (1923), che però era la prima nave nata proprio come portaerei e non frutto di trasformazioni, ma portava solo 20 aerei a 25 nodi teorici; COURAGEUS e GLORIOUS, compagne della Furious ma impostate con due cannoni da 381 a prua e a poppa, convertite a loro volta in valide portaerei veloci. Quasi tutte queste navi andarono perdute, eccetto l'Argus e la Furious. Non ebbe migliore sorte nemmeno l'ARK ROYAL, indubbiamente la migliore portaerei inglese nel 1939. Essa aveva doppio hangar per circa 60 aerei; dotata di una cintura corazzata da 114 mm, 38 mm di paratia interna, 89 sul ponte hangar inferiore, essa era molto migliore delle altre (la Furious aveva 76 mm di cintura, 38 mm di paratia interna e 25 mm sul ponte hangar inferiore); l'Ark Royal aveva 4.600 t di carburante, motori per 102.000 hp e 31 nodi, autonomia 7.600 mn a 20 nodi, 450.000 l per carburante aerei,stazzava 24-27.000 t ed era lunga 243,8 m, 216,4 al galleggiamento. Il suo armamento comprendeva 16 cannoni da 114 mm, la costruzione era molto accurata ed era una bella nave, ma nel settembre 1941 venne perduta per un unico siluro che causò vie d'acqua progressive, che la fecero perdere a pochi km da Gibilterra, nonostante la sua robusta protezione. Quello che non funzionò erano i generatori elettrici (2.400 kW) dentro i cui locali entrò acqua mettendoli fuori uso le pompe di sentina e poi inclinando la nave fino a farla rovesciare. Per dare un'idea delle sue possibilità, il carico di carburante va confrontato con i 160.000 l delle 'Courageous' precedenti, di dimensioni analoghe (per non dire dei 35.000 della Eagle); l'hangar leggermente maggiore, sempre ripartito su due piani, per 5.686 m2 contro 5.092, ma la nave portava quasi il doppio degli aerei.
 
L'ARK ROYAL aveva insomma molte caratteristiche desiderabili, era veloce, aveva molto spazio per gli aerei e molte riserve d'armamento e carburante, il suo armamento era efficace contro gli attacchi aerei e l'autonomia era superiore a quanto era precedentemente disponibile (che al meglio era circa 3.400 miglia a 24 nodi). La cosa era tuttavia problematica da replicare in numero elevato e sopratutto si volle una portaerei di maggiori capacità quanto a resistenza ai danni, forse non sbagliando visto che di fatto non si avranno più perdite di grandi portaerei inglesi durante la guerra. Ma c'era un prezzo: o un grande dislocamento, o piccole capacità offensive. Così venne scelta la seconda delle possibilità, sennò ci sarebbero volute portaerei da oltre 30.000 t.
PRINCE of Whales:
*'''Dislocamento''': 38.000-43.350 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 227 m, larghezza 31,4 m, pescaggio 8,5 m
*'''Apparato motore''': 4 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 110.000 hp su 4 assi, velocità 28 nodi
*'''Equipaggio''': 1.422
*'''Corazzatura''': cintura 281-356 mm, ponti 127-152 mm, torri 305 mm
*'''Armamento''': 3 impiantida 356 mm, 8 binati da 133, 4 ottupli da 40 mm, 16 da 12,7 mm; due idro Walrus
 
Con un aspetto meno imponente e minore bordo libero, data la forzata rinuncia ad un hangar, le famose 'Illostrious' erano navi da 30 nodi pur se con 110.000 hp, e con appena 230.000 l di carburante, anche se le 4.850 t di nafta le davano 8.800 miglia a 20 nodi. Era strano se si considera la modesta capacità offensiva, che era limitata a circa 40-45 aerei. La ragione dell'involuzione era data dall'adozione di un ponte corazzato da 76 mm, a cui si aggiungeva la più discutibile esistenza di pareti dell'hangar (che era del tipo 'chiuso', quindi a 'scatola', solido ma meno capiente del tipo 'aperto) spesse ben 114 mm, raccordate con la cintura corazzata che fin sotto il galleggiamento portava sempre questo spessore di 114 mm. Inoltre c'erano 38 mm di parete interna, 25 mm per il ponte corazzato dell'hangar, che fuori dalle pareti continuava con 63 mm per evitare colpi che cadessero tra le pareti e la cintura, dirette verso i locali macchine; 38 mm invece era nel settore esterno del ponte di volo, quello fuori dalla zona centrale tra i due elevatori, che per la cronaca, non erano protetti. I locali motori erano su tre assi, con caldaie e turbine alternate, e paratia longitudinale che tuttavia poteva essere un problema se c'erano allagamenti su di un solo lato, per la stabilità. L'armamento rimaneva sui pezzi da 114 mm, sistemati in basse torrette a lato del ponte di volo, i cui tetti erano a filo dello stesso.
 
Le caratteristiche erano queste:
PRINCE of Whales:
*'''Dislocamento''': 38.000-43.350 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 227 m, larghezza 31,4 m, pescaggio 8,5 m
*'''Apparato motore''': 4 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 110.000 hp su 4 assi, velocità 28 nodi
*'''Equipaggio''': 1.422
*'''Corazzatura''': cintura 281-356 mm, ponti 127-152 mm, torri 305 mm
*'''Armamento''': 3 impiantida 356 mm, 8 binati da 133, 4 ottupli da 40 mm, 16 da 12,7 mm; due idro Walrus
 
*'''Dislocamento''': 3823.000-4325.350500 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 227229,7 m, larghezza 3129,42 m, pescaggio 87,53 m
*'''Apparato motore''': 43 gruppi di turbine a vapore su 43 assi, 110.000 hp su 43 assi, velocità 2831 nodi; autonomia 8.800 nm a 20 nodi
*'''Equipaggio''': 1.422400
*'''Corazzatura''': cintura 114 mm, ponti 25-76 mm, *'''Armamento''': 8 binati da 114 mm, 6 da 8 canne da 40 mm, 8 da 20 mm singoli
 
L'armamento era adeguato, ma queste 'portaerei corazzate' erano importanti sopratutto per la loro capacità di resistere. Varate le prime 3 navi nel '39, di cui almeno l'Illustrious in servizio dal '40 (vedi Taranto), si pensò poi che la loro capacità operativa era troppo sacrificata dal ritorno ad un solo ponte, e allora la quarta unità, la INDOMITABLE venne costruita con un piccolo hangar di appena 968 m di 51,2x18,9 m, oltre a quello da 139,6x18,9 m delle altre navi. In tutto, se si somma anche la saggia riduzione del carburante a 4.500 t con l'aumento della benzina avio a 345.000 l, il risultato era migliore; si pagava con la riduzione a 'sole' 8.200 miglia a 20 nodi di autonomia (per via dell'aumento anche del dislocamento) e alla riduzione fortissima degli spessori della peraltro discutibile corazza laterale, che calava a 38 mm, praticamente in funzione antischegge più che altro (pur sempre molto utile a causa dei tanti colpi andati 'vicini' al bersaglio). Queste navi riuscirono, nonostante la loro limitata capacità, ad operare con continuità senza gravi danni: a Malta nel gennaio del '41 la Illustrious sopravvisse a danni enormi, sebbene il ponte corazzato venne perforato da una delle bombe che la colpirono; forse il fatto stesso che non c'era molto carburante e bombe a bordo furono d'aiuto, sta di fatto che nemmeno in Giappone i Kamikaze riuscirono a metterle fuori uso, al contrario delle navi americane. Forse il miglior compromesso era quello della quarta unità, quanto a capacità difensive e offensive: sulla USS Franklyn uno degli attacchi giapponesi (convenzionali) causò 724 vittime, dato che il ponte di volo era fatto solo di legno di quercia da 20 cm. Le unità andarono in disarmo tra il 1955 e il 1969 (Formidable), eccetto proprio la Indomitable che venne ritirata già nel '53.
PRINCE of Whales:
 
*'''Dislocamento''': 38.000-43.350 t
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 227 m, larghezza 31,4 m, pescaggio 8,5 m
Le navi inglesi successive erano la classe 'Implacable', simile a quelle precedenti, vennero impostate nel 1939 ma in servizio solo nel '42 e '44. Esse erano navi da 29.500-32.100 t e 233 m, con turbine per 150.000 hp su 4 assi, 6.800 nm a 20 nodi (4.500 t di carburante), 430.000 l di carburante avio, e come impostazione, più simili alla Ark Royal e alla Indomitable. Grazie all'altezza ridotta dell'hangar inferiore, era possibile ridurre i problemi di baricento e quindi aumentare la protezione laterale a 51 mm, come anche quella del ponte hangar inferiore a 38 mm. La superficie complessiva era maggiore,anche se l'altezza degli hangar calava,anche nel caso di quello inferiore, a 4,26 m, pochi per gli aerei più grossi. I motori più potenti consentivano di aumentare la velocità a 32 nodi e collaborare meglio con le portaerei USA, anche se nell'Estremo Oriente le portaerei britanniche combatterono (dal '44) una guerra già vinta e la cui presenza non era da tutti ben accetta, essendo solo politiche le ragioni della costituzione di una potente squadra di portaerei a cose già fatte (liberate dagli impegni in Europa).
*'''Apparato motore''': 4 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 110.000 hp su 4 assi, velocità 28 nodi
 
*'''Equipaggio''': 1.422
 
*'''Corazzatura''': cintura 281-356 mm, ponti 127-152 mm, torri 305 mm
Non va dimenticata la HMS Unicorn, che nel '38 venne messa in bilancio come nave officina per aerei; varata nel '41 essa aveva anche la possibilità di essere usata come portaerei leggera con 35 velivoli. Il suo debutto fu importante, nello sbarco a Salerno come nave aggregata ad una forza di portaerei leggere. In tale occasione oltre 40 Seafire (il 2% del totale prodotto) andarono persi nei primi 4 giorni per incidenti, data la ridotta velocità delle CVE e l'assenza di vento che rendevano problematico l'avvicinamento degli aerei sul ponte di volo o il loro stesso decollo. La Unicorn aveva 6 nodi in più (24) e un ampio ponte di volo, per cui limitò i danni della forza britannica, fino a che la conquista di una base a terra non mise fine allo stillicidio. Anche nel '44 di fatto la UNICORN operò, in Estremo Oriente, come protaerei leggera. Da notare che essa, nave da 195 m per 14.750 t standard, si discostava decisamente dalle portaerei di squadra inglesi: non aveva nessuna corazza. Per il resto aveva 4 impianti binati da 114 e varie armi leggere da 20 e 40 mm (in impianti ottupli), motore da cacciatorpediniere, appena 40.000 hp. Non bastando questa nave, anche due delle nuove 'Colossus', la HMS Perseus e la Pioneer, vennero convertite allo scopo, ma solo la seconda entrò in azione per tempo. Nel dopoguerra il loro ruolo non fu necessario dato il piccolo numero di portaerei previste, tanto che vennero radiate entro il 1958. Erano navi da 211,8 m, 13.300 t standard, 25 nodi (42.000 hp su 2 assi), corazza leggera.
*'''Armamento''': 3 impiantida 356 mm, 8 binati da 133, 4 ottupli da 40 mm, 16 da 12,7 mm; due idro Walrus
 
La classe 'Colossus' non si esauriva certo a queste due unità. Visto che le navi inglesi di scorta erano limitate, e quelle di squadra poche, si pensò a navi intermedie, le portaerei leggere della classe 'Colossus'. Erano navi da 15.500-18.100 t, 200 m al galleggiamento e 211,8 di lunghezza massima, 24 nodi, 40.000 hp; l'autonomia era di 7.300 nm a 18 nodi anche con sole 3.100 t di nafta, mentre il carburante era di 440.000 l e la superficie hangar di 2.136 m2. La capoclasse venne varata nel '42 e poi vanduta nell'agosto del '46 come Arromanches alla marina francese (anzi, inizialmente era solo stata data in prestito per 5 anni). Le 'Colossus' erano essenzialmente navi in scala ridotta delle 'Illustrious', con armi ridotte, corazza pressoché inesistente, motori simili a quelli degli incrociatori brinanncii ma con diversa collocazione delle macchine e caldaie, sfalsate tra di loro anziché tutte insieme con rischio di KO totale per un singolo colpo. In tutto ne vennero realizzate ben 10, incluse le due navi officina di cui sopra. Altre unità vennero comprate da Argentina, Olanda, Brasile,Australia. Solo 4 rimasero con la RN, di cui l'ultima venne radiata nel 1981-82. Inizialmente avevano ben 24 cannoni da 40 mm (forse erano ancora i 'pom-pom') e 60 da 20 mm; poi ridotti a 17 da 40 mm Bofors, e sulle navi manutenzione aerei 16 impianti binati da 40 e 2 da 20 mm, poi da 40 mm (questo almeno in tempo postbellico).
 
Queste navi non erano le sole, infatti altre 8 portaerei vennero impostate con caratteristiche migliorate, la classe 'Hermes', ma solo 3 vennero realizzate, due delle quali (Albion e Bulwark) modificate poi in portaelicotteri. Tra l'altro ebbero anche il ponte angolato a 5 gradi, innovazione britannica del settore e presto copiata; consentiva di far decollare e atterrare gli aerei contemporaneamente. Erano navi da 22-27.000 t, 224,64 m, 1.390 marinai, motori da 78.000 hp su due assi e 29,5 nodi, 2 cannoni sestupli da 40 mm Bofors, oltre a 8 binati e 4 singoli; 42-49 aerei, vari radar di scoperta aerea, navigazione e controllo tiro.
 
Per le portaerei più grandi era previsto invece il progetto 'Implacable migliorata'.Una, la AUDACIOUS, venne ribattezzata EAGLE e poi completata nel '51, l'altra, la ARK ROYAL, nel '55 su progetto del tutto diverso e più moderno. Esse erano le uniche due completate della classe di 4 prevista; la lunghezza della prima era di 247,4 m, larghezza 34, ponte di volo 52,1 m; motori da 152.000 hp su 4 assi per 31,5 nodi, e dislocamento di 44.100 t standard, 45.100 a pieno carico. Erano chiaramente navi corazzate (la Ark Royal venne completata con lunghezza portata a ben 276 m ma con dislocamento analogo, presumibilmente perché privata delle corazze) dato che il loro dislocamento era analogo alle 'Midway' da 298 m, l'espressione finale dell'evoluzione della portaerei classica britannica, ma non apparvero se non nel decennio successivo; la Gran Bretagna aveva troppi problemi da affrontare nel dopoguerra per costruire ancora grandi navi.
 
===Note===