Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-3: differenze tra le versioni

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===Hetzer===
Il carro medio-leggero LT-38 cecoslovacco era risultato molto utile ai tedeschi per tante ragioni tra cui la scarsità dei loro Panzer III, e le buone capacità di questo veicolo nel suo insieme; ma ben presto si ritrovò superato; senonché si pensò di farne un semovente, sfruttando la sua buona mobilità data dal motore Praga a benzina da 150-160 hp e cingoli con 4 grandi ruote portanti per lato. Nacque secondo la decisione presa nel 1943 per un cacciacarri leggero, e il risultato venne chiamato Hetzer (aizzatore); aveva 4 uomini d'equipaggio e il cannone Pak 39 da 75 mm per carri più una mtg sistemata sul tetto. Iniziò la produzione a Praga nel tardo 1943, e poi venne anche eseguita da ditte a Pilsen, Breslau e altre. L'Hetzer era molto riuscito, con un cannone potente, sagoma talmente piccola da essere quasi invisibile in azione e solo nel maggio del '44 si dovette interrompere la produzione quando 1.577 esemplari vennero costruiti. Rispetto a mezzi opinabili come il Nashorn o il Ferdinand, questo era un cacciacarri meno armato, ma meglio protetto, con una sovrastruttura a forma di piramide, spessa ben 60 mm frontalmente con acciaio a 240 BNH di durezza; sui lati c'erano invece solo 20 mm e con durezza 185. Vennero prodotti anche il Flammpanzer 38 (t) lanciafiamme, un carro recupero leggero, e infine altri progetti andati oltre il 1945, tanto che per esempio il mezzo venne rimesso in produzione per i cecoslovacchi e poi esportato in Svizzera nel 1947-52, dove risulterà poi impiegato fino agli anni '70. Altri modelli ancora erano di tipo semplificativo: montare il cannone attaccato direttamente sull'affusto, per vedere se avrebbe funzionato usare l'armamento senza congegni di recupero, e davvero funzionò; un semovente d'assalto ebbe poi il cannone da 15 cm, come il Brummbar, e altri ancora, ma non passarono in produzione. Non solo, nel dopoguerra lo scafo venne usato anche per un APC o IFV che dir si voglia.
 
L'Hetzer era una sorta di 'utilitaria' tra i cacciacarri: economico, alto come un uomo in piedi, con una buona protezione frontale, e anche se non molto veloce, era altamente mobile come il carro da cui derivava. Nessuna sorpresa che la cosa funzionasse, anche se il veicolo, caratterizzato da uno scudo per il cannone 'a testa di porco' (tipico di molte realizzazioni tedesche) aveva una velocità e autonomia non eccelse. In definitiva era una delle migliori armi della Panzerwaffe, anche se certo più scomodo in cui vivere rispetto ai Marder su scafo analogo o su Panzer II, che erano invece muniti di cannoni su casamatta aperta, tipo quelli del SU-76.
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 6,2 m, scafo 4,8 m, larghezza max 2,5 m, altezza 2,1 m
*'''Peso''' 14,5 t; protezione fino a 60 mm anteriore
*'''Prestazioni''': v.max 39 kmh, autonomia 250 km, pendenza superabile 75%, trincea 1,3 m, gradino 0,65 m, guado 0,9 m
 
 
===I cacciacarri con il Pak 43: Nashorn, Elephant, Jadpanther===
Tra i cacciacarri c'erano diversi tipi armati con il cannone da 8,8 cm, ma nessuno con il Flak 18 da 88/56 mm originario, quello del 'Tiger'. Tutti piuttosto avevano il pezzo da 88/71 Pak 43, ancora più potente e derivato da un cannone ad altissime prestazioni contraereo, prodotto in pochi esemplari (12 km di quota, 25 c.min) come tale ma molto più diffuso come arma controcarri, anche trainata. Ma l'enorme peso non aiutava molto ad apprezzarla e così venne presto affiancata da cacciacarri semoventi.
 
Il più semplice fu certo il Nashorn o Hornisse (ovvero Rinoceronte o Calabrone); esso era uno scafo Panzer IV con meccanica parzialmente del Panzer III, sovrastruttura aperta, che in origine era per il semovente Hummel. Quest'ultimo aveva un obice da 149 mm con 18 colpi e malgrado la ridotta autonomia di fuoco e la mancanza di protezione superiore, era risultato estremamente popolare, specie nei difficili terreni dell'URSS. Nonostante la grande domanda, mai esaudita, per quest'arma, si pensò che lo scafo era anche suscettibile, come una specie di 'super-Marder', di ospitare il cannone Pak 43 da 8,8 cm. Il Marder era uno scafo di carro leggero capace di rendere mobile e moderatamente protetto il Pak 40 da 75 mm, dunque perché non usare un carro medio per l'88? Solo che i problemi non mancavano: lo scafo era concepito per i semoventi d'artiglieria a fuoco indiretto, non per i combattimenti contro altri corazzati. La blindatura era sottile, la sagoma alta. Una sorta di mezo simile al ben più basso semovente M14 con cannone da 90 italiano, anche se molto meglio riuscito. La sua missione era quella di sparare con quello che era il più potente cannone disponibile al mondo (almeno fino a quando non apparve il 100 e il 122 mm sovietici) su distanze dell'ordine dei 2 km, ancora ben in grado di distruggere ogni carro nemico, ma al di fuori del raggio d'azione pratico delle loro armi. Le pianure russe erano ideali per questo e del semovente in parola si cercò di fare buon uso dal 1943 in poi; quando la produzione cessò ne erano stati prodotti, a metà del '44, 473 esemplari.
 
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 8,44 m, scafo 5,8 m, larghezza max 2,86 m, altezza 2,65 m
*'''Motore''': Maybach da 250 hp a benzina
*'''Peso''' 24,4 t;
*'''Prestazioni''': v.max 40 kmh, autonomia 210 km, pendenza superabile 57%, trincea 2,3 m, gradino 0,8 m, guado 0,8 m
 
 
Molto meno successo ebbe un altro 'big animal', l'Elephant, o Ferdinand, sempre con lo stesso cannone. La ragione della sua nascita era che per la realizzazione del Tiger vennero convocate due ditte: la Henschel e la Porsche, che presentarono ciascuna il loro prototipo; sembrava che fosse la seconda ad essere favorita, anche per la sua innovazione: un sistema trasmissione elettrico, che era interessante per la libertà di posizionare il motore e la meccanica, ma che non fornì sufficiente affidabilità. Poi pesava molto, e costava. Inoltre le prestazioni erano modeste. Al dunque venne scelto il sistema Henschel, mentre la Porsche, che era sicura di ottenre il contratto, aveva approntato scafi e gruppi motori. Così per non buttare via nulla venne autorizzata a costruire questi mezzi, ma come cacciacarri con sovrastruttura fissa e cannone lungo da 88 mm Pak 43, in una sovrastruttura ampia e ben protetta. Ne vennero costruiti 90 in tutto, e Hitler li considerava, assieme ai Panther, l'arma 'segreta' della successiva offensiva contro i Sovietici a Kursk. Ma i Ferdinand ebbero poco successo in tal senso, perché privi di armi difensive ravvicinate, per non dire delle mine. Alla fine i mezzi dei due battaglioni del 654° Reggimento subirono perdite per avarie prima ancora della battaglia, e poi ebbero a fronteggiare avversari ovunque si trovassero, che applicavano cariche esplosive sui mezzi e li facevano saltare anche se erano protetti molto pesantemente. In seguito ebbero maggiore successo, armati anche con mitragliatrici difensive, ma non si ripresero mai dalla batosta iniziale. Eppure studi più recenti suggeriscono che questi mezzi ebbero un'influenza non indifferente: si è parlato addirittura di solo una quindicina di perdite contro oltre 300 mezzi nemici distrutti. Ancora una volta, la verità non è facile da comprendere.
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 8,13 m, larghezza max 3,38 m, altezza 3 m
*'''Motore''': 2 Maybach 120 TRM a 12 cilindri a V, da 530 hp, a benzina, con motore elettrico associato
*'''Peso''' 65 t; protezione fino a 185 mm anteriore
*'''Prestazioni''': v.max 20 kmh, autonomia 150 km, pendenza superabile 40%, trincea 2,65 m, gradino 0,8 m, guado 1 m
 
 
Un mezzo ben diverso fu invece il Panther, carro medio-pesante che era stato pensato per sconfiggere il T-34 dopo che era stato immaginato come, originariamente, una sua copia diretta (come voleva Guderian), solo che non c'erano abbastanza leghe d'alluminio per il motore diesel (di origine aeronautica).
 
L'inventiva tedesca non poteva certo far mancare una variante anche per questo mezzo, la cui versione cacciacarri imbarcava il cannone Pak 43, da 88 mm. Esso era il Jadpanther, uscito dalle fabbriche solo dal febbraio 1944. Era stato pensato già nel 1943 ma non c'era molto tempo per realizzarlo visto che era un mezzo già richiesto come carro armato, e che come tale era prodotto in pochi esemplari. In pratica venne preso lo scafo del carro con una casamatta sistemata sopra, sempre spessa 80 mm frontalmente, anche 120 nello scudo del cannone; c'era una mitragliatrice e un lanciagranate per la difesa ravvicinata, e il veicolo, ben protetto, era anche mobile e temibile nel suo insieme come nessun'altro semovente. Presentato a Hitler nell'ottobre 1943, il prototipo era stato messo subito in produzione. Se ne preventivarono 150 al mese, ma di fatto solo 382 ne vennero realizzati; e fu una gran fortuna per i carristi Alleati, perché unanimente questi cacciacarri erano molto temuti, con la capacità di mettere KO ogni carro armato nel raggio anche di oltre 2 km. Solo i bombardamenti aerei sulle fabbriche ridussero il programma, anche se va notato che i Panther veri e propri vennero prodotti comunque in oltre 4.000 esemplari. Il Jadpanther invece sopratutto alla MIAG e ad un'altra fabbrica di Brandemburgo. C'erano poche modifiche di dettaglio in questi cacciacarri, che avevano per il cannone 60 colpi ed equipaggio di 5 uomini. Combatterono fino alla fine delle munizioni o alla messa fuori combattimento per varie cause e distrussero un gran numero di T-34 e Sherman, ma era persino allo studio l'installazione di un cannone da 12,8 cm, di cui venne realizzato solo un modello in legno a scala naturale. Questo arriverà poi con il Jadtiger.
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 9,9 m, scafo 6,87 m, larghezza max 3,27 m, altezza 2,715 m
*'''Peso''' 46 t; protezione fino a 120 mm anteriore
*'''Prestazioni''': v.max 45 kmh, autonomia 160 km, pendenza superabile 70%, trincea 1,9 m, gradino 0,9 m, guado 1,7 m
 
 
Tra le tante tattiche usate dai cacciacarri di questo tipo, c'era quella di penetrare a marcia indietro dentro un edificio, e restare in agguato (ma bisognava stare attento alla fanteria in tal caso); oppure mettersi in contropendenza sfruttando la depressione del cannone di -8 gradi, rendendosi quasi invisibili e ancor meno penetrabili perché aumentava anche l'inclinazione della piastra, già di suo di 55 gradi, anteriore.
 
 
===Il Jadtiger===
Un cacciacarri ben meno mobile fu invece il Jadtiger, esso era nient'altro che la versione del Tiger II o Konigstiger e non mai del Tiger I originario. La costruzione di un modello in ferro dell'ottobre 1943 era stata necessaria per studiare le caratteristiche pratiche di questo mezzo che ufficialmente pesava 70 t ma che con tutte le armi di bordo pesava ben 76.000 kg, più di qualunque carro da cui derivava, anche del Tiger II ('solo' 65 t). Ora la sua struttura era semplicemente quella di un carro con un cannone da 128 mm in casamatta corazzata, ques'ultima spessa fino a 250 mm. C'erano 38 o 40 colpi per il cannone e due mitragliatrici difensive. L'enorme veicolo non superava fuori strada i 15 kmh e l'autonomia di 120 km, e nell'insieme venne usato più che altro come postazione mobile controcarri, una specie di bunker su cingoli. I tempi in cui i Tedeschi erano sempre all'offensiva o in controffensiva e usavano carri da combattimento in maniera fluida stavano passando e il Jadtiger era una 'materializzazione' di questo stato di cose. Costruito nel Nibelungenwerk di S.Valentin in due versioni, con sospensioni Henschel e con sospensioni Porsche. In entrambi i casi erano mezzi ingombranti e pesanti, e al dunque usati con lo scopo di sbarrare la strada ai mezzi nemici più che all'attacco. Alcuni vennero messi fuori uso, ma essenzialmente da attacchi aerei oppure da colpi sui lati, sparati da cannoni come quelli da 90 mm degli M36 o da munizioni ad alta velocità da 76 mm.
 
 
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 10,65 m, larghezza max 6,625 m, altezza 2,945 m
*'''Peso''' 76 t; protezione fino a 250 mm anteriore
*'''Prestazioni''': v.max 35 kmh, autonomia 170 km, pendenza superabile 70%, trincea 3 m, gradino 0,85 m, guado 1,65 m
 
 
 
 
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 6,2 m, scafo 4,8 m, larghezza max 2,5 m, altezza 2,1 m
*'''Peso''' 14,5 t; protezione fino a 60 mm anteriore
*'''Prestazioni''': v.max 39 kmh, autonomia 250 km, pendenza superabile 75%, trincea 1,3 m, gradino 0,65 m
 
==Note==