Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania: differenze tra le versioni

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Le ultime versioni dello Ju-88 erano armi perfezionate: lo '''Ju-88G''' dell'inizio del '44, che ebbe varie sottoversioni (al solito), e seguiva i vari Ju-88C, che aveva un sensore IR e poi il radar GuG 202 o 212; la velocità scendeva da 550 a 470 kmh. All'inizio del '43 fu la volta dello Ju-88R con motori BMW801MA dotati di 400 hp in più di potenza (che però creavano problemi di stabilità in caso di spinta asimmetrica), molto graditi agli equipaggi. Nel '43 si dibatteva sull'utilità del formidabile He-219 Uhu in quanto sembrava che lo Ju-88 era sufficiente per ogni bombardiere, fino ad incontrare il Mosquito britannico. Gli Ju-88C avevano ancora i motori Jumo 211 che sembravano stellari, ma in realtà erano in linea raffreddati con radiatore anulare. Al 1942, dopo un paio d'anni ne erano stati prodotti meno di 100 C, che a loro volta seguivano alcuni A modificati come incursori notturni con cannoni nel muso e solo 10 bombe da 50 kg in un vano di fusoliera. Nel '43 vennero costruiti 706 Ju-88 da caccia notturna, poi si passò come si è detto allo Ju-88G. Questa macchina aveva i BMW801D da 1.700 hp,poi gli Jumo 213E da 1.750 hp con coda ingrandita tipo Ju-188 per una buona maneggevolezza nonostante il peso aumentato. Aveva ben 13 attrezzature avioniche a bordo e 4 uomini anziché 3 e poteva arrivare a 628 kmh con il sistema a protossido MW-50. Nel novembre del '44 si arriverà a 339 aerei prodotti mensili.
 
Ma c'erano anche altre evoluzioni, stavolta per attacco al suolo: lo Ju-88P, apparso come un normale A-4, armato con un cannone da 75 mm KwK 39, arma da carro armato; seguirono aerei d'attacco P-1 con il muso 'solido' dei caccia, corazze anche per i motori e il cannone Pak 40L, arma più valida del precedente. Ma dopo circa 40 aerei si scoprì che il velivolo era troppo pesante e quindi vulnerabile, anche se spesso usato per la caccia ai treni blindati piuttosto che ai T-34. Lo Ju-88P-2 aveva invece due cannoni BK da 37 mm in gondola ventrale, usato dall'Esprk 25, come bombardiere-distruttore; ma era anche poco agile dato il peso che ancora aveva. Lo P-3 era ancora più corazzato, ed usato per le squadriglie d'attacco notturno dei gruppi speciali tedeschi, nati per l'attacco notturno come specialità primaria. Lo P-4 aveva invece un cannone BK 5 da 50 mm, molto più piccolo; uno ebbe anche un lanciarazzi da 65 mm RZ 65 con un caricatore da 22 colpi, e in seguito avrebbero dovuto arrivare anche il cannone da U-Boot del tipo Duka, da 88 mm, e vari lanciafiamme, ma di questi aerei supe-armati non ne giunsero mai alle unità operative. Lo P-3 era capace di volare solo a 360 kmh, salendo a 2.700 m in 10,6 minuti e raggiungendo solo 5.500 m di tangenza. Il peso era di circa 11.000 a vuoto e non gli bastavano le sei armi MG 17 da 7,92 mm per la difesa dai caccia nemici. A tutti gli effetti, quest'aereo finiva per essere meno efficace del piccolo Hs-129, aereo d'appoggio pesantemente corazzato con cannoni da 20 mm MG FF, poi aumentati con i MG 151, i cannoni da 37 mm (Hs 129B-2/R3) e poi il pezzo BK da 75 mm, per la sottoserie B-3, prodotta in 25 esemplari. Con 407 kmh di velocità nel modello B-1/R2 con motori da 700 hp francesi, pesante 5 t, era tutto sommato un velivolo ragionevole anche se era un apparecchio monoposto e con autonomia ridotta ad appena 560 km.
 
Nel contempo anche lo Ju-88 ebbe una certa evoluzione, e in particolare con il velocissimo '''Ju-88S''' che con una sola MG131 e motori potenziati arrivava a 600-615 kmh.