Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-3: differenze tra le versioni

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Gli Hellcat erano efficaci per la loro mobilità anche se erano vulnerabili ai bombardamenti d'artiglieria, contro i quali potevano solo scappare. Per il resto erano mezzi molto interessanti, che durarono in servizio nel dopoguerra anche più degli M36, fino a che alcuni vennero anche usati nella ex-Yugoslavia.
 
{{Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale}}
 
Gli Americani hanno avuto inizialmente una grande produzione di cacciatorpediniere della Grande Guerra che ebbero lunga influenza sugli sviluppi postbellici, che al solito ebbero per molto tempo la loro importanza nelle flottiglie della Marina americana. Queste navi erano il derivato del progetto delle 12 'Tucker', da cui si differenziavano per il ponte di castello non rialzato. La marina americana ebbe 6 'Caldwell', con due cannoni centrali da 102 mm in casamatta, altri due erano a prua e a poppa, mentre i lanciasiluri erano ben 12 da 533 mm in 4 impianti tripli, dotazione inusitata per l'epoca e rimasta essenzialmente insuperata anche per le navi non americane successive. Avevano 1.190 t standard, lunghezza di 95,78 m, motori da 27.500 hp e si differenziavano dai caccia inglesi 'V' e 'W' ben poco in capacità operativa e dimensioni, ma esteticamente, i 'four pipes' avevano ben 4 sottili e verticali fumaioli per le loro caldaie.
 
La loro genia fu numerosissima, tanto che la classe' Wickes' venne prodotta in 111 esemplari e la 'Clemson' in addirittua 156. Non fu un problema per gli Americani cederne 50 alla Gran Bretagna nei bui giorni del '40, in cambio dell'affitto di alcune basi oltremare per 99 anni.
 
Non bastando queste navi per gli standard moderni, specie per i cannoni principali, presto arrivarono navi del tutto diverse, più potenti: dal 1930 vennero fuori gli 8 'Farragut', che con appena 1.390 t di stazza e 104 m, avevano 5 pezzi da 127 mm e 8 siluri da 533 mm, tutti in asse grazie all'uso di macchinari meno ingombranti e con soli due fumaioli; ma nondimeno erano piuttosto scarsi a stabilità tanto che erano dotati di scudatura solo i due pezzi anteriori.
 
I successivi furono i 'Mahan', 1.500 t standard, 18 esemplari con motori più potenti e maggiore larghezza di 38 cm; 3 saltarono in aria a P.Harbour e lasciarono così un ricordo difficilmente cancellabile loro malgrado. I 'Porter' erano enormi navi da 1.800 t del 1934-35, allungate di 12,2 m e allargate. 8 navi armate di 4 impianti binati da 127 mm, di cui però due dovettero essere sbarcati per il peso eccessivo. i 5 'Somers' erano del 1937-38 e con 8 cannoni da 127 mm in impianti binati e 3 lanciasiluri quadrupli apparivano anche più armati (un lanciasiluri aggiuntivo) dei 'Porter'.
 
Ma era una tendenza destinata a invertirsi, troppo gravi le ripercussioni per tanto armamento, il cui peso non era certo trascurabile. I successivi 22 caccia, una serie molto numerosa, erano i 'Gridley', navi con la solita plancia molto alta e diritta, ma con un solo fumaiolo, solo 4 cannoni singoli ma ben 16 lanciasiluri da 533 mm in impianti quadrupli, complesso senza precedenti per un cacciatorpediniere, con bordata di 8 per lato. Erano coevi dei 'Somers', e meno costosi. Alcuni ebbero solo impianti lanciasiluri trinati, altri, in Atlantico, non ebbero bisogno di tale potenza di fuoco e sbarcarono due lanciasiluri. Seguirono 12 'Sims' simili ma allungati di 1,98 m per aumentare le casse del combustibile di bordo; ebbero un lanciasiluri in meno per un cannone in più, ma questo venne sbarcato nel corso della guerra; i motori erano potenti anche se serviti da un solo fumaiolo, ma i 'Sims' ebbero un nodo di velocità in più perché erano meglio avviati come disegno. I 'Gridley' erano navi da 104,11 m, con motori da 49.000 hp per 36,5 nodi, con 250 uomini d'equipaggio. Avevano i cannoni da 127 mm da 38 calibri che erano armi a tutti gli effetti multiruolo, ma solo 5 mitragliatrici da 12,7 mm per la difesa ravvicinata, cosa che dovette essere migliorata nel corso del conflitto.
 
La successiva classe fu i 'Benson' di cui vennero costruiti molti esemplari: nell'ottobre del '39, in un tempo di riarmo accelerato, vennero varati ben 4 caccia: gli ultimi due 'Sims' e i primi due 'Benson' (inizianti dal DD421), che in sostanza se ne differenziavano per due fumaioli che ripartivano in maniera più sicura i locali macchine, mentre avevano 2 lanciasiluri quintupli e 5 cannoni da 127 mm; però finiranno con un lanciasiluri e 4 cannoni dato che era un carico eccessivo per i loro scafi, riducendo il livello dell'armamento a valori molto modesti. Ne sarebbero stati prodotti ben 96 esemplari di cui le ultime 72 con le modifiche all'armamento di cui sopra, e le ultime 64 erano una sottoclasse o classe a se stante, la Livermoore leggermente più pesante.
 
Da queste navi, realizzate fino al 1943, si fece un passo avanti con i successivi, e stavolta del tutto diversi 'Fletcher'. Questi introdussero, diversamente dalle navi europee, il ponte di coperta continuo; questo perché se il ponte di castello consentiva più bordo libero e tenuta al mare, dall'altro lato concentrava gli sforzi con lesioni in certe zone dello scafo. Naturalmente per ottenere un bordo libero sufficiente fu necessario arcuare leggermente il ponte di coperta e in generale, aumentare le dimensioni. I Fletcher vennero varati a far tempo dal febbraio 1942 (DD445) al settembre 1944, erano navi più grandi dei 'Benson' di 8,53 m in lunghezza e 0,91 in larghezza. Armati come i loro predecessori in origine erano, ma con uno scafo ben più grande e robusto, ebbero un consistente armamento contraerei ravvicinato (di cui 3 erano impianti binati da 40 mm e 4 singoli da 20 mm), e spazio per molte attrezzature elettroniche. I cannoni erano poi in torrette singole, ma totalmente chiuse. Su 3 esemplari si sbarcò anche un cannone e un lanciasiluri per sperimentare un idrovolante leggero.
 
La produzione, nonostante si trattasse di scafi da 2050 t e 114,76 m (i 'Benson' erano da 1620 t e 105,99 m) totalizzò 175 unità.
 
Non bastando ancora, presto vennero ideati i 'Allen M Summer' (DD682), che razionalizzavano, con scafo allargato di 45,7 cm, la sistemazione delle artiglierie, che arrivarono a 6 pezzi da 127/38 mm, ma in soli tre affusti binati. Per ospitarli fu necessario allargare lo scafo e al contempo, accettare delle torri aperte posteriormente. Uno dei due lanciasiluri venne installato a poppa, anziché essere a mezzanave, e questo liberò spazio per un gran numero di cannoni contraerei, tanto che vennero installati ben 3 impianti da 40 mm Bofors di tipo quadrinato. 12 unità invece rinunciarono ai lanciasiluri per 100 mine. Allungando lo scafo di altri 4,27 m si arrivò alla classe definitiva, la 'Gearing' (DD710), con un lanciasiluri sacrificato per installare un albero a tripode controventato per il radar di scoperta aerea, oppure un altro impianto quadrinato da 40 mm: scegliendo di avere più 'artigli' che 'occhi' si poteva ottenere la potenza di fuoco di 6 cannoni da 127 mm, a controllo radar e con spolette di prossimità radar, e ben 16 cannoni Bofors concentrati in impianti quadrinati, molto efficaci. Niente Oerlikon, nonostante la loro utilità per la difesa ravvicinata. Nel dopoguerra, anche a seguito dell'esperienza con i Kamikaze, venne affrettata l'installazione dei pezzi da 76 mm antiaerei, che avevano spolette di prossimità radar e cadenza di circa 50 colpi al minuto, armi dalle capacità ben superiori anche a quelle dei Bofors, ma giunte troppo tardi. Il concetto dei 76 mm era che, mentre i cannoni precedenti avevano potenza sufficiente per abbattere un aereo, c'era bisogno di qualcosa che lo disintegrasse; da qui la granata da 6 kg ben più potente della Bofors, che poteva fare lo stesso diciamo con un colpo in pieno, di quanto poteva il 76 mm con un'esplosione di prossimità.
 
Questi cacciatorpediniere ebbero una carriera abbastanza importante durante la guerra, con un caccia che affondò dopo il quinto attacco kamikaze che subì, mentre un altro (il Laffey, DD724) sopravvisse a sei attacchi. La loro utilità maggiore però l'ebbero dopo la guerra, visto che, assieme ai meno potenti 'Fletcher' sono diventati navi obique, largamente distribuite a tutti gli Alleati degli Stati Uniti. Alcuni esemplari hanno visto missili come gli Harpoon (Grecia) o gli Standard SM-1 (Iran e Taiwan), tanto per dare un'idea della loro evoluzione anche nel periodo postbellico, nell'ambito dei programmi FRAM americani e poi di quelli autonomi delle varie Marine, che magari per carenze di fondi, erano costrette a tenerli in servizio ben oltre un periodo ragionevole. Taiwan nel 1990 aveva da sola ancora una trentina di queste navi, variamente ammodernate a vari standard di aggiornamento. In tutto, Fletcher, Summer e forse sopratutto i Gearing sono stati una pietra miliare della marina del dopoguerra fino agli anni '70 e oltre. Un risultato notevole per un programma bellico e nonostante che i materiali (almeno nel resto del mondo) usati in tali circostanze non siano pensati per durare nel tempo.
 
Allen M. Summer:
*'''Dislocamento''': 2.200 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 114,8 m, larghezza 12,5 m, pescaggio 5,79 m
*'''Apparato motore''': 2 gruppi di turbine a vapore su due assi, 60.000 hp, velocità 36,5 nodi
*'''Equipaggio''': 350
*'''Armamento''': 3 impianti binati da 127 mm, 3 quadrupli da 40 mm, 2 impianti quintupli da 533 mm, cariche di profondità.
 
 
Quanto agli incrociatori, gli Americani iniziarono i tipi 'moderni' 2 'Pensacola' che tanto per cambiare vennero sovraccaricati di armi: due torri binate e due trinate da 203 mm, anche se poi vennero ampiamente usate durante la guerra; erano alquanto anguste con i limiti della stazza disponibili; così vennero costruiti 6 'Northampton', con 9 cannoni in torri trinate, scafo allungato di 4 m e più alto di castello, sempre da circa 9000 t. Vennero costruiti anche 2 'Indianapolis' sempre da 203 mm, il capoclasse divenne anche la nave nota per la consegna delle 'atomiche' e poi affondata da un sommergibile giapponese (citata anche da 'Lo Squalo' di Spielberg), e ben 7 'Astoria'. I primi erano sovraccaricati di armi e di prestazioni non eccelsi, ma gli 'Astoria' era piuttosto migliorati rispetto agli altri, del 1936-37.
 
Successivamente c'erano stati gli incrociatori 'Brooklyn', con scafo 'flush deck' ovvero con il ponte di coperta continuo, quello che era favorito per gli americani, e una poppa a specchio, bulbo a prora per velocità dell'ordine dei 32 nodi. Il dislocamento era di circa 10.000 t standard, a pieno carico di 12.900 t. i 'Brooklyn', nati per contrastare i 4 potenti 'Mogami', erano armati come essi con ben 5 torri trinate. Essi erano bastimenti da 182,9 al galleggiamento e 185,4 m fuori tutto, larghe 18,7 m, pescaggio 7,3 m. I motori erano da 100.000 hp per 32,5 nodi e con 2.084-2.245 t arrivavano ad un'autonomia straordinaria, di ben 14.500 nm a 15 nodi. L'armamento era di 15 cannoni da 152/47 mm, 8 da 127/25 mm, 8 da 28 mm, 8 da 12,7 mm; nel '45 avevano armi leggere costituite da 16-24 armi da 40 mm, e 20-26 da 20 mm. La corazzatura era di ben 127 mm alla cintura come massimo, 76 mm per il ponte, 127 mm per le torri principali. L'equipaggio era di 1.200 uomini.
 
La loro realizzazione iniziò dal 1935 e finì nel 1939; in tutto ben 9 navi, di cui 8 sopravviveranno alla guerra. l'HELENA venne affondato da 3 siluri giapponesi che letteralmente lo spezzarono in due tronconi, con la loro potenza.
 
Ma c'era un'altra nave che verrà fuori da questa classe: da un lato, la 'Wichita' diede luogo ai nuovi incrociatori pesanti, di cui tuttavia i 'Salem', longevi quasi quanto le 'Iowa', vennero tuttavi varate solo nel 1946-47.
 
 
I 'Baltimore' avevano lunghezza di 205,7 m, gli 'Oregon City' ugualmente, ma con un solo fumaiolo e sovrastrutture compatte, per migliorare il campo di tiro delle armi contraerei. In entrambi i casi mantenevano i 3 impianti trinati da 203 mm, più 3 impianti binati da 127 mm su ciascun lato. Il loro 'antenato' era il 'Wichita' del 1939, che era la versione da 203 mm dei 9 'Brooklyn', armati con i 155 mm. I 'Baltimore' avevano ben 52 cannoni da 40 mm Bofors, ma gli 'Oregon City' avevano 20 nuovi cannoni da 76 mm automatici; infine i 'Salem', navi poderose, con ben 12 cannoni da 127 mm, 24 da 76 mm e 12 da 20 mm Oerlikon. La loro potenza, corazza protettiva e spaziosità erano le migliori della categoria. Avevano tale validità che esse rimasero in riserva persino fino agli anni '80; le loro canne vennero poi usate (riempite di esplosivo) per le 'superbombe' a guida laser da 2,1 t, per colpire i bunker interrati, due delle quali vennero usate durante la guerra del '91.
 
 
*'''Dislocamento''': 17.000-21.500 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 218,4 m, larghezza 23,3 m, pescaggio 6,7 m
*'''Apparato motore''': 2 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 120.000 hp su 4 assi, velocità 33 nodi
*'''Equipaggio''': 1.860
*'''Corazzatura''': cintura 152-203 mm, ponte 76,2 mm, torri 152 mm, barbette 152 mm, torrione comando 203 mm
*'''Armamento''': 3 impianti trinati da 203 mm, 6 da 127, 24 da 76,2, 12 da 20 mm
 
Gli incrociatori leggeri erano invece, nella produzione bellica, i 'Cleveland', simili ma più larghi e più protetti dei Brooklyn, con cannoni ridotti a dodici in 4 torri trinate per mantenere ancora lo stesso sistema motore e dislocamento, impostate nel '40 e realizzati in 26 esemplari oltre ai 9 convertiti in portaerei veloci o leggere (CVL) 'Indipendence'. Le loro caratteristiche erano le migliori della categoria, e divennero disponibili per tempo partecipando alla guerra.
 
 
*'''Dislocamento''': 10.000-13.775 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 185,9 m, larghezza 20,3 m, pescaggio 7,6 m
*'''Apparato motore''': 2 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 100.000 hp su 4 assi, velocità 33 nodi
*'''Equipaggio''': 1.425
*'''Corazzatura''': cintura 38-127 mm, ponte 76,2 mm, torri 76-127 mm, barbette 127 mm, torrione comando 165 mm (come sui Brooklyn, che l'ebbero poi rimosso durante la guerra)
*'''Armamento''': 4 impianti trinati da 152 mm, 6 binati da 127, 8, 24 o 28 cannoni da 40 mm, 10-21 da 20 mm; 4 idrovolanti
 
Non finì qui; i 'Fargo' avevano cannoni in impianti binati da 152 mm, di tipo automatico. Erano navi rare perché avevano solo 8 cannoni che pure, con i sistemi automatici, compensavano la minore dotazione numerica, anche se erano ovviamente più complessi (da qui l'impossibilità di usare torri trinate); ma l'USN volle per forza 12 cannoni, così la successiva 'Worchester' ebbe 12 cannoni in sei torri binati, e una lunghezza maggiorata di 22 m, mentre la potenza era del 20% superiore. Ma visto che questo cannone era arrivato troppo tardi, solo due navi vennero completate. In seguito diventeranno unità armate con i 'Talos' SAM a lungo raggio; nessuno dei pur numerosi 'Cleveland' andò perduto durante la guerra, al contrario delle 'Indipendence', di cui una, la PRINCETON, saltò in aria a causa dell'impatto di bombe tirate da bombardieri 'Judy'.
 
 
 
Quanto alle corazzate, esse erano di almeno 3 tipi, tutti armati con 3 torri trinate da 406 mm. La prima classe era la ''''North Carolina'''', che era nata inizialmente come nave da battaglia capace di combattere sì, ma con i limiti del trattato di Londra del '36, con navi da 35.000 t al massimo, e cannoni da 356 mm; ma il Giappone non volle essere bloccato da tale trattato e si rifiutò di ratificarlo, visto che i cannoni erano stati ridotti da 406 al limite di 356 mm; gli americani però trovarono difficile fare dietro-front nella progettazione della nave, e solo aumentarono il calibro, quello delle 'Colorado' in versione migliorata; la corazzatura però era limitata dal peso e sopratutto piuttosto manchevole sotto il galleggiamento, dove non c'era la paratia corazzata. La coppia di navi della classe comprendeva anche la 'Washington', B.B.56, la più famosa delle due; impostata nel giugno 1938, varata ed entrata in servizio entro il maggio 1941, in tempo per affrontare ipoteticamente le navi europee potenzialmente ostili; la nave venne aggregata nel '42 nella 'Home Fleet' britannica. Costituita con due torri anteriori sovrapposte, una poppiera, due sotitli e alti fumaioli vicini a mò di incrociatore, aveva sovrastruttura abbastanza grosse e lunghe, con parecchi radar che apparvero nel tempo, e infine aveva le catapulte a poppa. Tra le tante azioni importanti, l'affondamento della corazzata KIRISHIMA durante la battaglia del 15 novembre 1942, con 9 colpi in pieno e una quarantina da 127 mm a segno sulle sovrastrutture, tirando da appena 7.300 m. la WASHINGTON sopravvisse alla guerra, messa in riserva nel giugno 1947 e radiata nel 1960. Nella sua carriera da ricordare anche la grave collisione nel '44 con l'INDIANA,altra corazzata moderna.
 
*'''Dislocamento''': 36.900-44.800 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 222,12 m, larghezza 33 m, pescaggio 10,82 m
*'''Apparato motore''': 4 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 121.000 hp su 4 assi, velocità 28 nodi
*'''Equipaggio''': 1.880
*'''Corazzatura''': cintura 165-305 mm, ponte 38-140 mm, torri 178-406 mm
*'''Armamento''': 3 impianti trinati da 406/45 mm, 6 da 127/38, 16 da 28, 12 da 12,7 mm; 3 idro
 
 
I tipi successivi erano i ''''South Dakota'''', stavolta migliorate rispetto ai tipi precedenti: la protezione era aumentata dal livello dei 356 mm, inadeguato ai colpi delle navi europee, ai 406 mm, ma ancora non vollero oltrepassare (beh, non di molto) il dislocamento di 35.000 t standard; scafo allargato, ma più corto, il che rese necessario ottenere un apparato motore che fosse più potente e compatto, e così venne fatto; la capoclasse S.DAKOTA entrò in servizio nel marzo 1942, dopo che era stata impostata il settembre 1939. Era caratterizzata da un solo grande fumaiolo dietro ad un'alta torre e concentrava tutti i cannoni e le sovrastrutture, anche rinunciando ad una parte dei pezzi da 127 mm, al centro, per riuscire a dare il massimo campo di tiro ai suoi potenti cannoni da 406/45 mm Mk 6. La protezione era migliorata, e non tanto negli spessori, ma nella disposizione, inclusa quella subacquea, che comprendeva una paratia corazzata fino al fondo dello scafo, dietro le controcarene di galleggiamento. Nell'insieme era la nave più corta tra tutte quelle costruite tra quelle d'ultima generazione.
 
Spesso considerata la più trasandata nave dell'USN, in realtà il suo comandante, tale Gasch, era uno a cui interessava l'efficienza in combattimento più che le forme. Nel '43 fece parte brevemente della H.Fleet britannica, stupendo per la potenza di fuoco di cui era capace, nella migliore tradizione della Marina Americana. La S.DAKOTA il 26 ottobre 1942 abbatté 26 aerei, ma il 15 novembre, assieme alla Washington ebbe la ventura di affrontare la marina giapponese, e illuminata dal fuoco dei cacciatorpediniere in fiamme mentre un'avaria aveva messo ko l'impianto elettrico; venne colpita da numerosi colpi di 127 mm, da 203 mm, e anche da 356 mm, ma nessuno perforò le corazze principali della nave e i danni risultarono estesi ma poco profondi. Mentre le navi giapponesi si concentravano su questa sfortunata corazzata, non si avvidero della Washington in avvicinamento, che distrusse la Kirishima con 7 minuti di fuoco fino alle 00.12, tanto che colò a picco circa 3 ore dopo. La S.Dakota sopravvisse alla guerra, in riserva nel 1947, radiata finalmente nel 1962.
 
*'''Dislocamento''': 38.000-44.370 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 207,3 m, larghezza 33 m, pescaggio 11,1 m
*'''Apparato motore''': 4 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 130.000 hp su 4 assi, velocità 28 nodi
*'''Equipaggio''': 1.880
*'''Corazzatura''': cintura 311 mm, ponte 38-127 mm, torri 457 mm
*'''Armamento''': 3 impianti trinati da 406/45 mm, 8 binati da 127/38 mm, 40 cannoni da 40, 40 da 20 mm; 3 idro
 
 
Le 'South Dakota' erano potenti ed efficienti, ma si poteva fare meglio svincolandosi direttamente dalle limitazioni dei trattati, specie per avere anche sufficiente velocità per scortare una nave portaerei come quelle di squadra. Il risultato fu quello delle lavi da 45.000 t, a cui si cominciò a lavorare direttamente dal 1937. Erano in ritardo rispetto ai progetti europei e anche giapponesi, ma gli USA non erano ancora dell'idea di fare la guerra a tutto campo e le corazzate costavano. Alla fine si decise: fare una nave lenta, pesantemente corazzata, armata con 12 dei cannoni più potenti, oppure una nave che era capace di 33 nodi anche se più leggermente protetta e meno armata? Si decise per la seconda. La prima delle 4 navi realizzate davvero fu la IOWA, impostata nel giugno 1940 (mese fatidico nella guerra in Europa); varata nell'agosto 1942, in servizio dal febbraio 1943, togliendo (forse) lo scettro di 'nave più potente del mondo' alle Yamato, che all'epoca si pensava fossero armate con i pezzi da 406 mm con appena 33 m di larghezza. Le altre navi erano la MISSOURI, la NEW JERSEY e la WYOMING. Tutte navi con la solita norma di avere nomi di Stati. Gli incrociatori erano invece con i nomi di città, i cacciatorpediniere portavano nomi di persone: il senso dello stato, insomma, era così applicato. Con due fumaioli per ospitare un apparato motore enormemente potente, una lunga prua con cavallino molto marcato, potente armamento contraereo, moderni sistemi radar di controllo e scoperta, il meglio insomma anche se non c'era una protezione del tutto accettabile contro i cannoni più potenti, insomma bisognava sperare di colpire la Yamato, ma senza essere colpiti: la nave giapponese, meno moderna, era armata pesantemente e poteva resistere alle munizioni da 406 mm, quindi aveva chances di incassare e sopravvivere al colpo.
 
*'''Dislocamento''': 48.500-57.450 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 270,43 m, larghezza 32,97 m, pescaggio 11,58 m
*'''Apparato motore''': 4 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 212.000 hp su 4 assi, velocità 33 nodi
*'''Equipaggio''': 1.921
*'''Corazzatura''': cintura 310 mm, ponti 38-120 mm, torri 457 mm
*'''Armamento''': 3 impianti trinati da 406/50 mm, 20 binati da 127/38, 30 binati da 40 mm, 60 cannoni da 20 mm; 3 idro
 
Il cannone Mk 7 era da 406/50 mm, che in prestazioni e cadenza di tiro (2 c.min) era capace di superare corazze di oltre 800 mm, e di perforare a quasi 30 km una corazza da circa 350 mm anche se rispetto ai pezzi da 406/45 erano meno efficaci nel perforare i ponti orizzontali delle navi da battaglia.
 
 
===Le portaerei===
Erano le navi fondamentali per la guerra del Pacifico, e vinsero o persero tutte le battaglie più importanti: Mar dei Coralli, Midway, S.Cruz, Marianne, Leyte. Uno strumento di proiezione di potenza.
 
Gli americani avevano meno portaerei dei Giapponesi, sopratutto per i reparti imbarcati; c'erano le due grandi portaerei ex-incrociatori da battaglia Lexington e Saratoga, la Ranger (poco protetta ma con ampia capacità aerea), la Wasp che ne è una versione simile, e sopratutto le 3 'Yorktown'; alla fine della guerra solo la Enterprise e la Saratoga erano sopravvissute (oltre alla Ranger, però usata sopratutto in Atlantico); e solo con danni pesanti, specie per la 'Big E'. Affondata invece la LANGLEY, da 11.000 t e 165 m, la prima portaerei americana, del '22. Aveva anch'essa apparato turboelettrico ma da soli 7150 hp.
 
Le 'Saratoga' erano navi vecchie, ma che meritano menzione a motivo della loro capacità: 36.000-47.700 t; hangar di 2.494 m2, di 120x21 m circa (poco se si considera le dimensioni della nave); 500.000 litri di carburante avio, 9.600 t di nafta (10.000 nm a 10 nodi, 7.000 a 20); lunghezza 270,66 m f.t, larghezza 32,2 m, potenza 210.000 hp per l'apparato motore turboelettrico, sufficiente per 34 nodi; cintura di 178 mm, ponte di volo 32 mm. L'armamento era di cannoni da 203 mm, poi rimossi (erano 8 in impianti binati, a lato dell'enorme fumaiolo e della plancia); circa 75 aerei; per il resto nel '41 vennero dismessi questi cannoni per 8 impianti binati da 127 mm, e poi arrivarono 24 quadrupli da 40 mm, 2 binati da 40 mm, 16 singoli da 20 mm.Questo nel '45, ma la LEXINGTON, quando venne affondata nel '42 aveva ancora 8 pezzi da 203 mm, 28 da 28 mm, e 30 da 20 mm. Affondò a causa delle esplosioni causate dalla rottura dei serbatoi di carburante avio, i cui vapori ad un certo punto presero fuoco.
 
La RANGER era da 18.200-19.900 t da 233 m, con 53.000 hp per 29 nodi, ben 600.000 l di carburante avio, autonomia 10.000 nm a 15 nodi con turbine a vapore; il successivo progetto derivato fu la WASP di 226 m, motore da 75.000 hp, con la stessa autonomia nonostante la nafta fosse 4.300 anziché 2.900 t; l'hangar era di 3.050 m2, appena 30 mm sopra l'apparato motore, 20 mm al galeggiamento, paratia antisiluri unica e piena di liquido, non corazzata, motore a due assi con caldaie accentrate tra i due locali turbine. Era pressoché priva di corazzature; persino la HIRYU giapponese aveva 15 mm al primo ponte hangar, 37 sopra i locali caldaie, 46 mm alla cintura, paratia corazzata da 15 mm con compartimenti parzialmente pieni. La WASP saltò in aria per i sistemi carburante avio (benzina) di cui ne portava 415.000 l, allorché venne centrata da 3 siluri, di cui 1 fatale sui serbatoi. Ma erano le tre navi 'Yorktown', impostate nel 1933, con hangar aperto e non chiuso come la Lexington, per aumentare la capacità aerea, tanto da ottenere, con 3195 m2, 71 aerei, come le navi più vecchie. Le loro caratteristiche erano:
 
*'''Dislocamento''': 19.800-27.500 t
*'''Dimensioni''': 246,7 m, 25,3 m, immersione 8,53 m
*'''Motore''': turbine a vapore su 4 assi, 120.000 hp, 6.800 t, 707.000 l carburante avio; 33 nodi
*'''Corazzatura''': cintura 63-102 mm, ponte 38 mm sopra i depositi (o forse 76 mm a quello principale?), paratie di 12, 19 e 19 mm con spazi chiusi e aperti.
*'''Equipaggio''': 2.919
*'''Armamento''': 8 cannoni da 127 mm, 4 quadrupli da 28 mm, 16 da 12,7 mm (nel '45: decine di armi da 20 e forse anche da 40 mm); 71 aerei (nel '42: 27 F4F, 37 SBD, 15 TBF)
 
 
Ma questi erano i programmi prebellici; la produzione bellica vera e propria fu molto lenta a decollare, tanto che la prima 'Essex', le super-portaerei americane che poi vinsero dal '44 in poi, arrivò solo in servizio con la capoclasse CV-9 ESSEX dal 31 dicembre 1942; ma in pratica queste portaerei iniziarono le operazioni belliche solo all'inizio del 1944; Capaci di portare 90 aerei, la loro riuscita fu tale che vennero prodotte totalmente 17 navi, poi rimaste per decenni in servizio nel dopoguerra. Le loro caratteristiche:
 
*'''Dislocamento''': 27.100-33.000 t
*'''Dimensioni''': 267,21 m, 45 m (ponte di volo), immersione 8,69 m
*'''Motore''': turbine a vapore su 4 assi, 150.000 hp, 6.300 t, 850.000 l carburante avio; 33 nodi
*'''Corazzatura''': cintura 63-102 mm, ponte hangar 63 mm, ponte 38 mm sopra i depositi (o forse 76 mm a quello principale?), paratie di 10, 19 19 e 10 mm con spazi chiusi e aperti.
*'''Equipaggio''': 2.919
*'''Armamento''': 12 cannoni da 127 mm, 11 quadrupli da 40 mm, 40 da 20mm; 90 aerei
 
Le predisposizioni aeronautiche erano un hangar aperto, da 199,3x21,3x5,3 m, totale 4.245 m2 e 22.500 m3; i motori erano meglio distanziati, i depositi avio meglio protetti; l'autonomia raggiungeva 20.000 nm a 15 nodi, 14.000 a 20 nodi; ma dalla CV14 con lo scafo allungato, da 270,7 m (250 al galleggiamento) c'era un aumento a 33.600-36.000 t, 900.000 l di carburante, 6.650 t di carburante, 17.000 nm a 20 nodi, un livello assolutamente formidabile, come anche la potenza elettrica di 5,5 MW, speriore persino alle 'Saratoga'.
 
 
In seguito verranno concepite anche le 'Midway', navi ancora più grandi anche se inizialmente prive di ponte corazzato; pesavano ben 45.000 t, lunhge 304 m, armate con cannoni da 127/51 mm, erano capaci di circa 120 aerei ad elica o anche un minor numero di tipi più grandi (arriveranno poi, di ricostruzione in ricostruzione, fino agli F-4 Phantom II); delle tre unità ordinate, solo la capoclasse MIDWAY entrò in linea giusto nel 1945.
 
 
Dall'altro lato vi furono portaerei leggere di non minori qualità: 9 scafi di incrociatori 'Cleveland', francamente in eccesso, vennero modificati in portaerei veloci (CVL) leggere del tipo 'Indipendence', di cui l'USS Princeton affondò a causa di una tremenda esplosione che avvenne dopo lo sgancio delle bombe di un 'Judy' il 24 ottobre 1944; le bombe penetrarono per diversi ponti prima di esplodere distruggendo bombe e siluri. La nave era ancora salvabile e gli incendi sembravano estinti, invece esplose all'improvviso con il vicino incrociatore pesante Birmingham, che aveva il ponte di coperta molto affollato; per paradossale che fosse, la nave venuta in aiuto ebbe 224 morti, la Princeton 100, a parte i feriti. Alla fine la nave venne affondata dallo stesso incrociatore, visto che il relitto si rifiutava di affondare.
 
Queste navi di scorta erano un concetto interessante, ma erano deludenti in quanto dei 45 aerei previsti i loro scafi ne portavano solo 33, per esempio 24 caccia F4F e 9 TBF. Con le sovrastrutture ridotte al minimo, esse non erano particolarmente efficienti rispetto al costo, ma erano pur sempre meglio degli incrociatori da cui derivavano. Entrarono in servizio tutte nel '43 e operarono essenzialmente nel Pacifico.
 
*'''Dislocamento''': 11.000-14.300 t
*'''Dimensioni''': 189,74 m, 33,3 m (ponte di volo), immersione 7,92 m
*'''Motore''': turbine a vapore su 4 assi, 100.000 hp; 32 nodi
*'''Corazzatura''': cintura 38-127 mm, ponte 76 mm, ponti inferiori 51 mm
*'''Equipaggio''': 1.569
*'''Armamento''': 2 cannoni da 127 mm, 2 quadrupli e 9 binati da 40 mm, 12 da 20 mm; 33 aerei
 
Molto importanti furono, anzi lo furono anche di più, le portaerei che non erano destinate a seguire la flotta principale, ma a supportare i convogli e le operazioni anfibie: oltre 80 portaerei di scorta (CVE), come la classe 'Bogue' costruita in 11 esemplari per la RN (classe 'Attacker'), e le altre 10 per l'USN; la USS Bogue venne usata nell'Atlantico e affondò nel periodo critico del 1943-44 9 sommergibili tedeschi. Le navi di questa classe erano da 11.000-15.400 t, lunghezza 151,1 m, larghezza 34 m, motori da 8.500 hp, 18 nodi, 2 cannoni da 127 mm, 4 binati da 40 mm, 12 da 20 e 24 aerei, per un totale di 890 marinai e aviatori a bordo.
 
 
Tra le altre navi convertite, le grosse petroliere convertite nel '42, che formarono (4 esemplari) la classe 'Sangamon', e riuscirono molto bene, entrando in servizio dal 24 agosto 1942, operando sopratutto nel Nord-Africa e Atlantico, poi nell'Estremo Oriente, dove la loro robustezza (malgrado l'assenza di corazze) le salvò dagli attacchi kamikaze. Dislocamento 10.500-23.875 t, 168,71 m, 13.500 hp per 18 nodi, 2 cannoni singoli da 127 mm, 2 quadrupli da 40 mm, 7 binati da 40 mm, 21 da 20 singoli; 30 aerei assortiti (12 caccia, 9 siluranti 9 picchiatori); 1100 persone
 
 
Tra le altre navi, meno importanti, le portaerei di scorta classe 'Casablanca' erano ancora più importanti: 50 costruite dalla fine del '42 e con dislocamento di 7800-10400 t, dimensioni 156x40 m, 9.000 hp in turbine a triplice espansione, 1 cannone da 127, 8 binati da 40, 20 da 20 mm, 17 caccia e 12 siluranti, 860 marinai.
 
Le portaerei di scorta, sia pure con ben 500 aerei, furono l'ultimo velo alla forza da battaglia di Kurita nel Golfo di Leyte, dove era penetrato per affondare le navi da trasporto anfibio lasciate scoperte da Halsey che era corso dietro alle portaerei-civetta della flotta giapponese.
 
 
 
 
 
===Le armi dell'USN===
Andando alle armi dell'USN, molto varie, almeno alcune bisogna tuttavia bisogna nominarle. Le armi da 76/50 mm Mk 27, 33 e 34 sono nate per fermare e distruggere i kamikaze giapponesi, ovvero non abbattere ma proprio annientare gli aerei colpiti, cosa che le mitragliere, anche le Bofors da 40 mm, non necessariamente riuscivano a fare. A questo proposito, va ricordato che i cannoni da 20 Oerlikon (cadenza di tiro circa 400 c.min) e notevole semplicità. Prodotto in quantità enorme, tanto che al 7 dicembre 1941 erano stati prodotti 379 cannoni negli USA; per la fine della guerra si arrivò a 124.735. Queste armi fecero presto sparire da gran parte delle navi americane le mitragliatrici M2 da 12,7 mm, che erano e sono potenti armi, ma che per il ruolo contraereo, nonostante la balistica, erano piuttosto deboli per gittata (1.500 m), rateo di fuoco (500 c.min), assenza di proiettili esplosivi. L'unico vantaggio era che si trattava di armi americane, ma c'era bisogno di qualcos'altro di meglio. Solo nel 1943 venne spodestata parzialmente dalla Bofors da 40 mm. E i dati furono positivi: anche se era efficace solo a distanze ridotte, entro i 2 km, possibilmente meno, nel periodo dicembre 1941-set 44 queste armi (per quanto sia possibile fare affidamento a statistiche del genere, quando tutti sparano con tutto quanto a bordo disponibile), il 32% degli aerei giapponesi vennero abbattuti dalle Oerlikon (e spesso erano a loro volta armati di Oerlikon nei modelli aerei), forse il vero problema era che il resto delle altre armi non erano poi così efficaci. Ma nel '43 un sistema di mira con doppio giroscopio venne ideato, aumentando l'efficacia del cannone, si trattava dell'Mk 14 sviluppato dal MIT, e poteva essere utilizzato dieci secondi dopo l'accensione. In seguito venne usato anche come base per migliorare l'apparato Mk 51 dei cannoni da 40 mm. E in effetti vennero parzialmente rimpiazzati dai cannoni da 40 mm Bofors, come è accaduto con i 'Gearing'. Forse la cosa più incredibile e 'ironica' è che nel 1935 la Oerlikon quasi andò in bancarotta quando l'USN respinse il Model 1934 propostogli per via del ridotto rateo di fuoco che era di 265 colpi-min; e fu la Marina Giapponese che la tolse dai guai ordinando alcune armi di questo tipo, e non c'é dubbio che si trattò di un 'autogol' inconsapevole, perché dopo la Oerlikon riuscì a farsi accettare l'arma migliorata grazie ai soldi guadagnati con i Giapponesi.. Le versioni erano varie: Mk 1, 2, 3, 4 migliorati, tutti raffreddati ad aria con sistema di rinculo 'blow-back'. Ma sopratutto nei tipi migliorati venne reso possibile la produzione in grande serie dell'arma: altrimenti per costruire la canna da 2,7 kg c'era bisogno di un blocco di 56 kg; gli americani ridussero tale valore a 6,5 kg. Al dunque la riduzione fu tale da far scendere il numero di ore-lavoro da 428,4 a 76,2.
 
L'arma era lunga 70 calibri e pesava 68,04 kg, sparava 450 c.min, con caricatori da 60 colpi, i proiettili da 120 gr circa erano sparabili fino a 4.389 m, in quota a 3.048 m. L'affusto era di pesi tra 254 e 769 kg per l'USN, l'alzo fino a 87 gradi. In genere erano affusti singoli scudati, ma c'erano anche impianti binati e alcuni quadrinati da 20 mm erano stati installati a bordo di alcune navi Alleate.
 
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Un vecchio tipo di cannone era l'Mk 1 e Mk 2 da 28 mm, sviluppato nel 1929. Nonostante la sua potenza e la presenza in impianti quadrinati, era poco affidabile e venne rapidamente sostituita dalla 20 mm Oerlikon. Da notare che questo cannone era il più simile al 25 mm franco-giapponese, arma standard per la difesa aerea. Alcuni affusti vennero usati per impianti binati Bofors. Un'altra cosa abbastanza positiva fu l'Mk 44, un sistema di direzione tiro, il primo americano, per il fuoco antiaereo leggero.
Il cannone pesava 252 kg, tirava 150 c.min, 100 pratici, 823 mes, peso proiettile 416 grammi di cui 17 HE, con un raggio massimo di 6700 m e quota di 5.791 m. Non era tutto sommato male, almeno come balistica, ma la sua affidabilità non era sufficiente e il peso di 4.700 kg dell'affusto Mk 2 non indifferente. Può darsi anche che migliorando il progetto era possibile realizzare un'arma accettabile, ma perché importarsene se c'erano le armi da 20 e 40 mm, ancorché europee?
 
 
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Il principale cannone dell'USN divenne, almeno dal 1943, l'arma principale. Era un cannone della Bofors dei primi anni '30, che a dire il vero era nato vagamente da un progetto tedesco del 1918, della Krupp. Del resto la stessa Bofors era parzialmente di proprietà della Krupp fino al 1930. Le prove iniziarono nel marzo 1932, e poi adottato come Model 1936. Prima lo presero in interesse gli Inglesi per l'esercito, ordinandone 100 nel '37, nel '41 arrivò l'uso da parte della RN, sulla Prince of Whales (anche se non le servirà molto) e altre navi. In tutto ne vennero costruiti quasi 3.000 per la sola RN, più altri forniti dagli USA. Negli USA l'arma venne adottata dall'US Army nel '37, producendola dal 1940, quando anche l'USN ne rimase interessata, e il primo cannone venne fornito il 28 agosto 1940 da una nave olandese, mentre la licenza venne ottenuta nel giugno 1941. Ma non fu così facile: l'USN voleva armi con funzionamento motorizzato, raffreddato ad acqua, con misure anglosassoni, spolette meno sensibili; il tutto venne risolto con il tempo, venne aumentato il livello della facilità di produzione in massa, mentre la spoletta svedese trovata inadatta per la produzione in massa, e poco sicura, venne sostituita con un modello Mk 27 funzionante 999 volte su 1.000. Solo la sua adozione fece risparmiare 250 milioni di dollari, stando a quanto dichiarato. Presto seguirono impianti binati, il primo nel gennaio del '42, il quadruplo nell'aprile, iniziando l'installazione sulla USS Wyoming dal 22 giugno. Alla fine ne vennero costruiti 39.200, usati sempre di più per respingere gli attacchi kamikaze, molto migliorati con il sistema Mk 51 di controllo del tiro, che abbatté il 50% dei Kamikaze e aerei giapponesi distrutti tra l'ottobre 1944 e il febbraio successivo.
 
Usato da tutti i belligeranti (eccetto probabilmente l'Italia), pesava
462 kg del tipo 'esercito', o raffreddato ad aria, 522 del tipo water-cooled. Sparava, a seconda dell'inclinazione, 120-160 colpi al minuto teorico, ma anche pratico con i clip da 4 colpi; la cadenza aumentava anche a 180 se c'era un kit speciale, però disponibile solo dal 1970. Nel frattempo i Bofors da 70 calibri avevano raggiunto cadenze di 230-300 c.min, ma questa è un'altra storia, essendo iniziata dopo la guerra. Le munizioni sono da 900 gr circa, il colpo completo almeno 2,15 kg, di cui non più di 92 grammi di HE. Le navi avevano agevolmente oltre 1000 colpi per canna. Il raggio era di 9.830 m sull'orizzonte, 7.160 in aria, ma la gittata pratica era circa la metà, anche per via del tempo di autodistruzione delle munizioni, che all'epoca non erano ancora di tipo VT, di prossimità: queste apparvero dopo qualche anno. I proiettili, tirati a circa 900 msec perforavano nel caso degli AP fino a 69 mm a 0 metri, 30 mm a 1.829 m, 11 a 5.486 m. Gli affusti pesavano da 4.445 a 11.137 kg. Da ricordare, tra gli innumerevoli affusti, il Boffin, impianto binato da 20 mm con i cannoni sostituiti da un cannone da 40 mm con alzo fino a 70 gradi. Eppure i Canadesi li hanno usati almeno fino al 1990. Oppure il sistema Hazemeyer, sussidiaria della Siemens, che costruì un affusto triassiale computerizzato prima della guerra, e questo sistema avanzato venne subito messo in produzione in Gran Bretagna. I Tedeschi fabbricarono i cannoni nella Kongsberg Arsenal norvegese, e tra l'altro lo usarono per gli incrociatori Hipper e P.Eugen dal '43. I Giapponesi invece provarono a costruirne un certo numero, grazie ad un sistema catturato agli Inglesi nel '42, a Singapore. Era chiamato Type 5, ma riuscirono a produrne solo pochi esemplari al mese dal tardo 1944.
 
 
Salendo verso calibri maggiori, i cannoni da 76/50 mm vennero urgentemente usati nelle versioni Mk 27, 33 e 34. Per fermare del tutto i giapponesi c'era bisogno di un cannone più potente anche dei 40 mm, il calibro minimo per usare le spolette VT. Venne ricavato dall'Mk 22, ma il primo esemplare venne testato solo il 1 settembre 1945. Era simile al pezzo da 40 mm come ingombri, e malgrado fosse possibile sostituire con un cannone da 76 per ogni 3 pezzo da 40 mm, e il tiro automatico era sufficiente per causare un considerevole livello di fuoco. Ne sono state prodotte le munizioni fino agli inizi del 2001, anche dalla Simmel italiana. L'Mk 22 pesava 798 kg, lungo 4,055 m, cadenza 45-50 c.min, colpi da 10,9 kg di cui 5,9 di proiettile VT, 240 gr di TNT (poco a causa della spoletta), quota 9.266 m, gittata 13.350 m. Il peso dell'affusto era di 14.259 kg per il Mk 27, alzo 30° sec, 24 di rotazione.
 
In seguito ci sarebbero stati altri cannoni, quelli da 70 calibri, rimasti però in servizio per poco tempo, essendo piuttosto complicato da mantenere in efficienza.
 
I cannoni da 76 erano molti, ma non esattamente modernissimi, anche se funzionali. Da uno di essi per l'appunto è derivato il cannone automatico di cui sopra. Quanto ai pezzi da 127 mm, in realtà vi sono i cannoni di diverso tipo. I pezzi da 127/25 mm nei mod. Mk 10, 11, 13 e 17, usato fin dal '26 sulle grandi navi americane. Erano armi antiaeree, ma in realtà i cannonieri spesso li usarono anche come armi antinave, con risultati impressionanti perché il loro momento d'inerzia era pari a circa un terzo di quello dei pezzi da 50 calibri. Era un affusto leggero, anche se c'era una gittata ridotta in contraccambio. Così arrivarono gli Mk 12 con i cannoni da 127/38 mm, ma questa è un'altra storia. C'erano molti cannoni di vari usi, tra cui l'Mk 17 per sottomarini; le dimensioni di quest'arma disegnata nel 1921 e in servizio dal '26, era pesante appena 955 kg per la canna, 1.937 totale, cadenza di 20 c. minuto, peso della munizione 36,3 kg di cui 24,43 di proiettile (2,55 kg di HE), sparabile alla rispettabile velocità di 808 ms. con 4,35 kg di propellente. C'erano 200 colpi per cannone, la vita utile della canna era di 3.000 colpi, la gittata ammontava ad appena 13,259 km o 8,352 a 85 gradi a.a. L'affusto era pesante, nel caso Mk 23, 9.829 kg, poco di più per altre installazioni. Il rateo di alzo era, nei tipi motorizzati, 30 gradi -sec, 20-sec per la direzione.
 
I cannoni Mk 12 da 127/38 mm erano ben superiori balisticamente, con una capacità di tutto rispetto nel tiro antiaereo, come anche nella lotta antisuperficie; era in pratica il migliore dei cannoni bivalenti della guerra; in servizio dal '34, installato ancora su navi nuove dei primi anni '60. La carica dei cannoni era manuale, ma il calcatoio era automatico, così da dare un'alto rateo di fuoco, e i cannoni si sono dimostrati in azione altamente affidabili, del resto le loro prestazioni balistiche non sono mai state eccezionali, quanto piuttosto la praticità d'impiego e la rapidità di fuoco. Con il sistema Mk 37 americano era particolarmente efficace, e durante la battaglia di S.Cruz, la USS South Dakota abbatté 26 aerei giapponesi, usando per la prima volta le spolette VT (e anzi, ne dichiarò 32..). La produzione bellica fu tale da costruire oltre 8.000 armi, con costo di 100.000 dollari per cannone di media (strano che sia, un B-17 ne costava 'solo' 200.000, un P-40 20.000), e senza affusto. Oltre 720.000 colpi erano ancora conservati nei depositi della Marina negli anni '80.
 
Disegnato nel 1932, pesava 1810 kg per il cannone, lungo 5,683 m, 12-15 colpi al minuto, e anche più con gli affusti automatizzati; la munizione da 24,5 kg AP, o da 25 kg AAC, o di altri tipi ancora, era sparabile fino a 792 m.sec, con vita utile di 4.600 colpi, 450 proiettili per le grosse navi (per cannone,beninteso), 320-360 per i caccia; gittata max con colpi da 24 kg di 16 km, antiaerea di 11.900 m, penetrazione di 127 mm a 3.660 m, 102 a 4.940 m (abbastanza per penetrare un carro tipo Tiger, o un incrociatore 'Mogami'), 25 mm a 12.620 m. Però per la maggior parte dei casi non c'erano AP ma HE antiaeree, da 25 kg, capaci di perforare 38 mm a 9.140 m. L'affusto pesava nel caso dei singoli Mk 21 13.272 kg, nel caso dei cannoni chiusi Mk 25 circa 20 t, 43.409 kg per l'Mk 38 Mod 0; l'Mk 28 arrivava a 77.399 kg, era per le corazzate; alzo -15/+85 gradi, alzo 15 gradi al secondo, almeno 25 per rotazione.
 
Questo non era il più potente cannone da 127 mm disponibile, l' Mk 7 e successivi era un potente cannone anti-cacciatorpediniere, che era degli anni '10, e raggiungeva 18 km con granata da 22 kg.
 
 
Il successivo cannone era invece il 127/54 mm Mk 16, per rimpiazzare il cannone da 127/38 mm con qualcosa che avesse quella gittata che mancava al vecchio cannone. Pensato per le corazzate classe 'Montana' mai realizzate, poi sulle Midway, ma era decisamente pesante rispetto al cannone precedente, di cui era una versione allungata. Non aveva ancora alimentazione automatica; pesava 2.432 kg, lungo 6,858 m, 808 m.sec, proiettili di ben 31,5 kg, gittata di ben 23.691 m, gittata a.a. di 15.728 m, peso di 33 t, alzo fino a 85 gradi, almeno sedici marinai per l'impianto singolo (ma c'erano anche quelli binati).
 
 
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Il cannone standard da 152 mm degli incrociatori americani era in realtà di tanti tipi, come l'Mk 16, era un pezzo da 152/47 mm, un cannone per la prima volta davvero in grado di essere usato persino per impieghi antiaerei, grazie ad un nuovo affusto che era di nuovo tipo e tra l'altro, consentiva un caricamento ad ogni angolo. Venne tuttavia completato troppo tardi per la guerra. Gli Mk 16 erano originariamente per i 'Brooklyn' e 'Cleveland', capaci di sparare proiettili 'super-pesanti', quasi raddoppiando la perforazione rispetto ai cannoni precedenti della classe 'Omaha'. Avevano un peso di 6,6 t, 8-10 colpi al minuto, proiettili da 47,6 kg, e carica di scoppio che era di 6,2 kg, ma scendeva a meno di 1 kg al 'super heavy' che pure arrivava a 59 kg. Sparava ad oltre 850 ms queste armi con gittata fino a 23.900 m, peso affusti fino a 176 t, alzo fino a 60 gradi.
 
 
La sua versione automatica arrivava a 12 c.min, ma non era molto affidabile e non lasciò il ricordo dei cannoni Mk 16 'normali'.
 
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Un cannone da 203 mm avanzato era l'Mk 12 e la versione Mk 15, da 55 calibri, progettato nel '33 e in servizio nel '39, pesante 17,45 t e lungo 11,405 m, tirava 3-4 colpi al minuto, e oltre ai proiettili da 118 kg si arrivava a quelli da 152 kg, quelli super-perforanti con una carica di 2,1 kg, mentre i tipi normali erano da 9,7 kg di HE, ,pur pesando 34 kg di meno. Un tipo speciale di proiettile leggero da 50,7 kg era pure disponibile, che venne approvato nei tardi anni '60, che con il programma 'Gunfighter' venne studiato come una specie di proiettile decapibrato da 127 mm, capace di raggiungere 66 km di distanza, e sparato davvero contro postazioni vietcong con un incrociatore, l'unico ancora in servizio, il St. Paul. Le prestazioni, al solito, non erano eccezionali (per le munizioni normali), con i proiettili da 152 kg era possibile arrivare fino a 27,5 km, non molto; ma era possibile perforare 254 mm a 10 km; il peso era, per gli impianti trinati, 250 t, 314 o 303 t a seconda delle classi delle navi.
 
L'RF 16 era un cannone da 203 mm automatico, che con il suo affusto pesava il 50% in più, ma era una delle poche grosse armi automatiche funzionanti davvero; i 'Salem' sono stati anche per questo gli incrociatori più potenti mai costruti tra quelli col 203 mm. La capacità era tale da far sparare 10 salve al minuto e persino in tiro contraereo era possibile fare qualcosa, con appositi proiettili spolettabili prima del fuoco. La massa degli impianti trinati, anche per via della loro protezione, era di 458 t, con alzo massimo di 41 gradi. Al solito la gittata non era eccezionale, ma consentiva di sparare proiettili a 27,5 km capaci di perforare alla massima distanza 102 mm di ponte corazzato, oppure 254 mm a 10 km.
 
 
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Ma nemmeno questo era l'ultima parola per le artiglierie da 'incrociatore': l'Mk 8 era il pezzo da 305 mm destinato ai 'Large cruisers' classe Alaska, una specie di super-incrociatore pesante, ma non un vero incrociatore da battaglia. Erano navi molto potenti, e il loro cannone era derivato dai cannoni della 'Wyoming', poteva sparare munizioni 'super pesanti' capaci di perforare quasi quanto i pezzi da 356 mm, ma pochi di questi super incrociatori vennero costruiti. Pesavano 55.262 kg, lunghi 15,5 m, sparavano fino a 3 colpi al minuto, i proiettili erano da 426 kg ma potevano essere anche quelli 'super' da 517 kg, con esplosivo tra 7,7 kg (AP) e 34,1 kg (HE), sparando a 762 m.sec questi colpi fino a 34,7 km. Con l'Mk 18 da 517 kg, sia pure senza molto esplosivo al suo interno, poteva perforare a 0 m 622 mm, e 395 mm a 13.716 m, mentre il ponte corazzato era di 130 mm a 27,5 km circa. L'affusto era pesante 937 t circa, con alzo fino a 45 gradi.
 
 
I cannoni da corazzata erano tantissimi, ma quelli moderni, successori dei pezzi da 305 e 356 mm, erano gli Mk 6 da 406/45 mm e poi un altro tipo da 406/50 mm. I primi erano quelli delle navi classe 'Colorado', poi usati per le 'Washington' e le 'South Dakota', disegnati nel 1936, servizio dal '41, pesava 97.231 kg per 18,694 m, lanciava proiettili AP da 1.225 kg e HE da 862 kg. I proiettili AP erano più lenti e quindi meno efficaci vs corazze verticali, ma marginalmente migliori dei pezzi da 406/50 contro i ponti, data la loro traiettoria maggiormente arcuata. La carica He dei due tipi erano 18,4 e 69,9 kg, mentre la carica di lancio era di 247 kg,sufficiente per 701 ms o 803 msec; il raggio era di 36.750 m con l'AP, la perforazione di 755 mm a 0 m, 382 a 22.860 m, mentre alla stessa distanza i ponti perforabili erano di 146 mm. Le installazioni pesavano 1.460 t.
 
 
L'Mk 7 era simile, ma da 50 calibri. E' il cannone delle 'Iowa', originariamente pensato per i proiettili da 1016 kg, poi convertito ai cannoni da 1225 kg, per competere con i cannoni più potenti del mondo, anche i 460 mm delle 'Yamato'. Il proiettile AP poteva perforare 9 m di calcestruzzo, il HE poteva fare buchi da 6x15 m, creando anche zone per 'atterraggio elicotteri' in Vietnam larghe anche 180 m di raggio. IL cannone era da 108 t, sparava lo stesso tipo di munizioni, a parte il W23 'Katie' che venne approntato negli anni '50 (in genere c'erano 10 colpi dei 50 costruiti) per bombardamento atomico (15-20 kT, poi ritirati nel '62); la 'vita' della canna era di circa 300 colpi, la dotazione di 130 per cannone; gittata di 38,7 km con il proiettile da 1225 kg, ma il proiettile originario da 1016 kg poteva essere lanciato a 43 km, battendo il record dei 381 delle Littorio. In teoria c'erano anche capacità antiaeree settando la spoletta a tempo. Quanto alle probabilità calcolate contro una corazzata, c'era una probabilità di colpire da 10 km del 33%, 10% a 20 km, 3% a 27 km (dati approssimativi); il potere perforante era di 829 mm a 0 m; 441 mm a 22.860 m, ponte perforato a 27 km di 169 mm. Gli affusti erano di 1.700 t di peso, alzo fino a 45 gradi, con motori da 300 hp idraulico.
 
==Note==