Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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Andando nel settore degli incrociatori, gli Inglesi furono molto meno attivi, ma qualche menzione di navi 'avanzate' la possiamo senz'altro fare. I più potenti incrociatori, almeno sulla carta, erano i 'County' inglesi, che erano quelli costruiti secondo i limiti del trattato di Wahsington, modellato a sua volta su due 'Hawkings' appena messi in servizio (cannoni da 190 mm). La Gran Bretagna iniziò a dotarsi di ben 13 grandi incrociatori, che erano eccellenti navi quanto a tenuta al mare, abitabilità, autonomia (3.200 t di carburante), in tre sottogruppi, con bordo libero molto alto. Per quanto ottime navi a tre fumaioli slanciati, con un aspetto imponente, quasi da transatlantico, avevano i loro limiti nel costo di 2 milioni di sterline e nella scarsa protezione, dato che non si poteva avere realmente tutto in tali scafi da 9.800-14.000 t, lunghezza 193,3 m, 80.000 hp su 4 assi, 660 marinai, cintura 76-127 mm, ponti fino a 102 mm, torri da 38-51 mm e barbette da 25 mm. L'armamento era quindi poco protetto, ma nonostante lo spessore della corazza, questa copriva solo una parte della nave, per lo più nei depositi di munizioni e sale macchine. Erano navi efficienti e molto popolari, armate con 4, poi 8 cannoni da 102 mm (dei tipi di cui abbiamo parlato), 1 o 3 idrovolanti, 8-16 cannoni da 40 mm Vickers, 8 tls da 533 e 1 o 3 idrovolanti.
 
Nonostante la loro intensa attività, degli 11 della RN e due della RAN australiana, solo 3 andarono persi e solo in Estremo Oriente.
 
Queste navi portavano nomi di contee inglesi, ma nella loro realizzazione vi furono 3 sottoclassi progressivamente meglio corazzate (i dati di cui sopra sono dei 'London', la seconda), varate nel 1926-28 (all'epoca non c'era molto tempo che passava tra il varo e il completamento).
 
Parlando di armi, è interessante ricordare i cannoni da 203 mm, armi da 50 calibri che nel loro affusto iniziale erano capaci anche di tiro antiaereo ad alto angolo, senonché era troppo lento anche per gli standard degli anni '20 per questo ruolo, il che rendeva solo più complesso e meno protetto di quanto desiderabile, e vi furono anni di fatica per rendere affidabile tale impianto. Era il Mark I, ma il II venne messo sui due 'York', che dovevano essere la versione ridotta (8.400 t, 173 m, 1.900 t, solo 6 cannoni da 203 mm) dei 'County' e infatti avevano nomi di città. Il loro affusto fu trovato di notevole successo. Al contrario però degli altri più grandi incrociatori, nessuno dei due sopravviverà alla guerra. I cannoni Mk VIII pesavano nel primo modello 17.476 kg, avevano un rateo di tiro richiesto di ben 12 colpi al minuto, ma in pratica erano capaci di circa 3-4, massimo per brevi periodi 5 colpi al minuto. Proiettili da 116 kg con 5 o 10 kg (SAP o HE) venivano sparati ad oltre 850 m.sec ad un massimo di 28.000 m; il peso era di circa 242 t per l'affusto degli ultimi tipi, e tutti avevvano alzo fino a 70 gradi, ridotto solo con l'Exeter a 50 (Mk II*), c'erano 125-150 colpi per cannone, la velocità di movimento intesa inizialmente era di 10 gradi al secondo e alzo a 8, ma in pratica i valori erano pari a circa la metà perché il peso originariamente inteso era di 160 t circa, per cui superarlo in pratica ha impedito di muoverli a velocità sufficiente per il fuoco antiaerei (per questo vennero considerati fallimentari come armi antiaeree). In ogni caso queste navi potevano sempre far fuoco di sbarramento contro gli aerei, una cosa non disprezzabile se non altro come intidimidazione. Certo, con metà della velocità e un quarto della cadenza di tiro prevista, non c'era modo di fare molto.
 
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Detto di questi potenti incrociatori, la RN utilizzò poi solo disegni di navi 'leggere', almeno quanto a calibro, tanto che il nuovo pezzo da 203 mm Mk IX e X da 28 km per proiettili da 131 kg, destinato a nuove classi di incrociatori pesanti, non andò oltre il prototipo.
 
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Quanto alle navi leggere, sempre rapidamente si possono accennare alle unità con valide capacità belliche, sia pure nei loro limiti (cintura 76 mm, ponte 51 mm, 8 pezzi da 152 mm): 5 'Leander', 3 'Amphion', tutti impiegati con notevole successo ed efficacia; e poi 4 piccoli 'Arethusa' da 5.250 t standard e 154,2 m, con motori per 64.000 hp e 32,25 nodi, cintura e ponte di 51 mm. Si potevano considerare pure 'troppo piccoli', ma intanto fecero un ottimo lavoro durante la Guerra, specie in Mediterraneo, anche se ne vennero perduti due.
 
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Ma i veri incrociatori 'bellici', finalmente intesi come mezzi per la squadra e non per la protezione del traffico, erano i 10 'Town', che portavano nomi di città ma che avevano solo cannoni da 152 mm, capaci di tirare ad almeno 6 colpi al minuto granate da 50 kg e a 23 km. C'erano stavolta ben 4 torri trinate anziché binate, e si caratterizzavano sopratutto per la corazzatura, pensata davvero per combattere contro altri incrociatori paricalibro. Vennero costruiti 3 gruppi di queste navi, delle quali la 'Classe Belfast' è stata tanto longeva da restare in servizio fino a non molti anni fa. Varati nel 1936-38, ebbero modifiche varie, come l'ingrandimento dello scafo, e poi la riduzione di una torre dei cannoni da 152 mm. Da questi massicci e ben riusciti incrociatori derivò il principale programma della Marina per le costruzioni navali belliche: 11 'Fiji', che erano leggermente più piccoli ed efficienti, ma che realizzati durante la guerra, risultarono di vita 'utile' minore rispetto ai precedenti 'Town', di cui 7 sopravvissero alla guerra (gli altri 3 andarono a picco in Mediterraneo, tutti per aerei o sommergibili).
 
 
*'''Dislocamento''': 10.550/13.175 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 187 m, larghezza 19,3 m, pescaggio 5,3 m
*'''Apparato motore''': 4 gruppi di turbine a vapore su 4 assi, 82.500 hp, velocità 32+ nodi
*'''Equipaggio''': 850
*'''Armamento''': 4 impianti trinati da 152 mm, 4 binati da 102 mm, 2 da 40 mm, 2 impianti tripli da 533 mm, mitragliere, 3 idro.
 
 
 
 
 
 
*'''Dislocamento''': 2.380/3.290 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 115,52 m, larghezza 12,26 m, pescaggio 3,28 m
*'''Apparato motore''': 2 gruppi di turbine a vapore su due assi, 50.000 hp, velocità 35,5 nodi, 8.047 km a 20 nodi
*'''Equipaggio''': 232
*'''Armamento''': 2 impianti binati da 114,3 mm, 1 da 102 mm, 2 da 40 mm, 2 impianti quadrupli da 533 mm, cariche di profondità.
 
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