Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-3: differenze tra le versioni

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Gli Hellcat erano efficaci per la loro mobilità anche se erano vulnerabili ai bombardamenti d'artiglieria, contro i quali potevano solo scappare. Per il resto erano mezzi molto interessanti, che durarono in servizio nel dopoguerra anche più degli M36, fino a che alcuni vennero anche usati nella ex-Yugoslavia.
 
{{Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale}}
 
Gli Americani hanno avuto inizialmente una grande produzione di cacciatorpediniere della Grande Guerra che ebbero lunga influenza sugli sviluppi postbellici, che al solito ebbero per molto tempo la loro importanza nelle flottiglie della Marina americana. Queste navi erano il derivato del progetto delle 12 'Tucker', da cui si differenziavano per il ponte di castello non rialzato. La marina americana ebbe 6 'Caldwell', con due cannoni centrali da 102 mm in casamatta, altri due erano a prua e a poppa, mentre i lanciasiluri erano ben 12 da 533 mm in 4 impianti tripli, dotazione inusitata per l'epoca e rimasta essenzialmente insuperata anche per le navi non americane successive. Avevano 1.190 t standard, lunghezza di 95,78 m, motori da 27.500 hp e si differenziavano dai caccia inglesi 'V' e 'W' ben poco in capacità operativa e dimensioni, ma esteticamente, i 'four pipes' avevano ben 4 sottili e verticali fumaioli per le loro caldaie.
 
La loro genia fu numerosissima, tanto che la classe' Wickes' venne prodotta in 111 esemplari e la 'Clemson' in addirittua 156. Non fu un problema per gli Americani cederne 50 alla Gran Bretagna nei bui giorni del '40, in cambio dell'affitto di alcune basi oltremare per 99 anni.
 
Non bastando queste navi per gli standard moderni, specie per i cannoni principali, presto arrivarono navi del tutto diverse, più potenti: dal 1930 vennero fuori gli 8 'Farragut', che con appena 1.390 t di stazza e 104 m, avevano 5 pezzi da 127 mm e 8 siluri da 533 mm, tutti in asse grazie all'uso di macchinari meno ingombranti e con soli due fumaioli; ma nondimeno erano piuttosto scarsi a stabilità tanto che erano dotati di scudatura solo i due pezzi anteriori.
 
I successivi furono i 'Mahan', 1.500 t standard, 18 esemplari con motori più potenti e maggiore larghezza di 38 cm; 3 saltarono in aria a P.Harbour e lasciarono così un ricordo difficilmente cancellabile loro malgrado. I 'Porter' erano enormi navi da 1.800 t del 1934-35, allungate di 12,2 m e allargate. 8 navi armate di 4 impianti binati da 127 mm, di cui però due dovettero essere sbarcati per il peso eccessivo. i 5 'Somers' erano del 1937-38 e con 8 cannoni da 127 mm in impianti binati e 3 lanciasiluri quadrupli apparivano anche più armati (un lanciasiluri aggiuntivo) dei 'Porter'.
 
Ma era una tendenza destinata a invertirsi, troppo gravi le ripercussioni per tanto armamento, il cui peso non era certo trascurabile. I successivi 22 caccia, una serie molto numerosa, erano i 'Gridley', navi con la solita plancia molto alta e diritta, ma con un solo fumaiolo, solo 4 cannoni singoli ma ben 16 lanciasiluri da 533 mm in impianti quadrupli, complesso senza precedenti per un cacciatorpediniere, con bordata di 8 per lato. Erano coevi dei 'Somers', e meno costosi. Alcuni ebbero solo impianti lanciasiluri trinati, altri, in Atlantico, non ebbero bisogno di tale potenza di fuoco e sbarcarono due lanciasiluri. Seguirono 12 'Sims' simili ma allungati di 1,98 m per aumentare le casse del combustibile di bordo; ebbero un lanciasiluri in meno per un cannone in più, ma questo venne sbarcato nel corso della guerra; i motori erano potenti anche se serviti da un solo fumaiolo, ma i 'Sims' ebbero un nodo di velocità in più perché erano meglio avviati come disegno. I 'Gridley' erano navi da 104,11 m, con motori da 49.000 hp per 36,5 nodi, con 250 uomini d'equipaggio. Avevano i cannoni da 127 mm da 38 calibri che erano armi a tutti gli effetti multiruolo, ma solo 5 mitragliatrici da 12,7 mm per la difesa ravvicinata, cosa che dovette essere migliorata nel corso del conflitto.
 
La successiva classe fu i 'Benson' di cui vennero costruiti molti esemplari: nell'ottobre del '39, in un tempo di riarmo accelerato, vennero varati ben 4 caccia: gli ultimi due 'Sims' e i primi due 'Benson' (inizianti dal DD421), che in sostanza se ne differenziavano per due fumaioli che ripartivano in maniera più sicura i locali macchine, mentre avevano 2 lanciasiluri quintupli e 5 cannoni da 127 mm; però finiranno con un lanciasiluri e 4 cannoni dato che era un carico eccessivo per i loro scafi, riducendo il livello dell'armamento a valori molto modesti. Ne sarebbero stati prodotti ben 96 esemplari di cui le ultime 72 con le modifiche all'armamento di cui sopra, e le ultime 64 erano una sottoclasse o classe a se stante, la Livermoore leggermente più pesante.
 
Da queste navi, realizzate fino al 1943, si fece un passo avanti con i successivi, e stavolta del tutto diversi 'Fletcher'. Questi introdussero, diversamente dalle navi europee, il ponte di coperta continuo; questo perché se il ponte di castello consentiva più bordo libero e tenuta al mare, dall'altro lato concentrava gli sforzi con lesioni in certe zone dello scafo. Naturalmente per ottenere un bordo libero sufficiente fu necessario arcuare leggermente il ponte di coperta e in generale, aumentare le dimensioni. I Fletcher vennero varati a far tempo dal febbraio 1942 (DD445) al settembre 1944, erano navi più grandi dei 'Benson' di 8,53 m in lunghezza e 0,91 in larghezza. Armati come i loro predecessori in origine erano, ma con uno scafo ben più grande e robusto, ebbero un consistente armamento contraerei ravvicinato (di cui 3 erano impianti binati da 40 mm e 4 singoli da 20 mm), e spazio per molte attrezzature elettroniche. I cannoni erano poi in torrette singole, ma totalmente chiuse. Su 3 esemplari si sbarcò anche un cannone e un lanciasiluri per sperimentare un idrovolante leggero.
 
La produzione, nonostante si trattasse di scafi da 2050 t e 114,76 m (i 'Benson' erano da 1620 t e 105,99 m) totalizzò 175 unità.
 
Non bastando ancora, presto vennero ideati i 'Allen M Summer' (DD682), che razionalizzavano, con scafo allargato di 45,7 cm, la sistemazione delle artiglierie, che arrivarono a 6 pezzi da 127/38 mm, ma in soli tre affusti binati. Per ospitarli fu necessario allargare lo scafo e al contempo, accettare delle torri aperte posteriormente. Uno dei due lanciasiluri venne installato a poppa, anziché essere a mezzanave, e questo liberò spazio per un gran numero di cannoni contraerei, tanto che vennero installati ben 3 impianti da 40 mm Bofors di tipo quadrinato. 12 unità invece rinunciarono ai lanciasiluri per 100 mine. Allungando lo scafo di altri 4,27 m si arrivò alla classe definitiva, la 'Gearing' (DD710), con un lanciasiluri sacrificato per installare un albero a tripode controventato per il radar di scoperta aerea, oppure un altro impianto quadrinato da 40 mm: scegliendo di avere più 'artigli' che 'occhi' si poteva ottenere la potenza di fuoco di 6 cannoni da 127 mm, a controllo radar e con spolette di prossimità radar, e ben 16 cannoni Bofors concentrati in impianti quadrinati, molto efficaci. Niente Oerlikon, nonostante la loro utilità per la difesa ravvicinata. Nel dopoguerra, anche a seguito dell'esperienza con i Kamikaze, venne affrettata l'installazione dei pezzi da 76 mm antiaerei, che avevano spolette di prossimità radar e cadenza di circa 50 colpi al minuto, armi dalle capacità ben superiori anche a quelle dei Bofors, ma giunte troppo tardi. Il concetto dei 76 mm era che, mentre i cannoni precedenti avevano potenza sufficiente per abbattere un aereo, c'era bisogno di qualcosa che lo disintegrasse; da qui la granata da 6 kg ben più potente della Bofors, che poteva fare lo stesso diciamo con un colpo in pieno, di quanto poteva il 76 mm con un'esplosione di prossimità.
 
Questi cacciatorpediniere ebbero una carriera abbastanza importante durante la guerra, con un caccia che affondò dopo il quinto attacco kamikaze che subì, mentre un altro (il Laffey, DD724) sopravvisse a sei attacchi. La loro utilità maggiore però l'ebbero dopo la guerra, visto che, assieme ai meno potenti 'Fletcher' sono diventati navi obique, largamente distribuite a tutti gli Alleati degli Stati Uniti. Alcuni esemplari hanno visto missili come gli Harpoon (Grecia) o gli Standard SM-1 (Iran e Taiwan), tanto per dare un'idea della loro evoluzione anche nel periodo postbellico, nell'ambito dei programmi FRAM americani e poi di quelli autonomi delle varie Marine, che magari per carenze di fondi, erano costrette a tenerli in servizio ben oltre un periodo ragionevole. Taiwan nel 1990 aveva da sola ancora una trentina di queste navi, variamente ammodernate a vari standard di aggiornamento. In tutto, Fletcher, Summer e forse sopratutto i Gearing sono stati una pietra miliare della marina del dopoguerra fino agli anni '70 e oltre. Un risultato notevole per un programma bellico e nonostante che i materiali (almeno nel resto del mondo) usati in tali circostanze non siano pensati per durare nel tempo.
 
Allen M. Summer:
*'''Dislocamento''': 2.200 t
*'''Dimensioni''': lunghezza 114,8 m, larghezza 12,5 m, pescaggio 5,79 m
*'''Apparato motore''': 2 gruppi di turbine a vapore su due assi, 60.000 hp, velocità 36,5 nodi
*'''Equipaggio''': 350
*'''Armamento''': 3 impianti binati da 127 mm, 3 quadrupli da 40 mm, 2 impianti quintupli da 533 mm, cariche di profondità.
 
 
==Note==