Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Giappone-2: differenze tra le versioni

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I cannoni da 127/50 mm Type 3 vennero costruiti per i caccia 'Fubuki' e poi per molti altri, fino a realizzarne circa 700. Avevano 915 m.sec di velocità iniziale (7,7 kg di propellente) per proiettili da 23 kg, gittata 18,5 km o 12,2 contraerei. Verso la fine della guerra c'era in sviluppo un nuovo tipo di munizione che arrivava a 23 km o 15 contraerei. Esistevano i colpi illuminanti, ma anche, dal 1943 circa, un proiettile da 22 kg ASW, che era una carica di profondità vera e propria con una v.iniziale di 250 ms, e raggio di 800-4.200 m con una carica di 4 kg anziché meno di 2. Era così possibile ottenere una minima carica di scoppio dato l'impiego previsto (in genere le bombe di profondità pesano tra i 50 e i 200 kg, quasi tutti HE), ma benché minimalmente efficaci contro lo scafo dei sommergibili, salve di questi proiettili potevano almeno danneggiarlo o costringerlo a rinunciare all'attacco. Insomma, questi cannoni, prima con l'affusto, poi con le munizioni, vennero resi davvero armi multiruolo (AS-AA-ASW), come forse nessun'altro cannone. Stranamente, l'idea non è stata ripresa con le armi moderne, anche se gli attuali pezzi da 127 tirano granate da 32 kg.
 
Col prosieguo arrivarono a perdere una torre da 127 mm, mentre i cannoni da 25 mm aumentarono a 24-28. Ma le difese contraeree erano sempre più importanti e i grossi caccia giapponesi erano, come gli altri, vulnerabili, nonostante la velocità e i cannoni a doppio ruolo. I cannoni da 25 mm erano troppo poco per il contrasto antiereo ravvicinato.
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Vanno ricordati i sottomarini I-361, I-373 e I-351, che vennero pensati come sottomarini da trasporto per aiutare a mantenere le rotte aperte con l'Asia continentale o altri posti strategici. Questi erano sottomarini da 1.440 t in superficie e 2.215 immersi, lunghi 73,4 m e con la possibilità di trasportare due mezzi da sbarco pressurizzati fino a 60 m, 20 t di materiali interni e 60 esterni nei doppifondi, o 110 soldati per brevi periodi. Avevano il solito grosso cannone da 140 mm, ma nessun lanciasiluri il che li rndeva più manovrabili ma privi di capacità di reagire quando immersi. Di 12 unità 9 andarono perse. La classe successiva venne realizzata in due esemplari, la I-351 era invece di navi da ben 111 m e servivano per rifornire altri sommergibili trasportando ben 600 t (erano l'equivalente dei Type XIV) nei tripli fondi di cui erano dotati; ma solo uno venne completato. 5 dei sommergibili della prima classe vennero modificati per trasportare i Kaiten.
 
Ma c'erano navi ancora più grandi, i sottomarini tipoTipo I-401 e I-13, gigantesche unità da 122 m, così grandi perché concepite per essere letteralmente dei sottomarini portaerei. Dentro lo scafo esterno non c'era un solo scafo resistente, ma due con struttura complessiva a '8', capace di resistere fino a 100 m di profondità. Insomma, erano una sorta di TYPHOON ante litteram, con gli idrovolanti al posto dei missili. La loro manovrabilità e velocità immersi non erano buone, ma dato il loro ruolo c'é poco di che stupirsi, essendo questi costruiti più grandi e larghi possibile per essere una buona piattaforma di lancio con tanto di catapulta, per i 3 idrovolanti portati nel comparto stagno anteriore. Difficile era invero la manovra d'immersione che era piuttosto lenta, mentre le sovrastrutture erano lunghe quasi come se fosse una nave di superficie. C'erano un motore diesel per ogni asse. Si trattava di unità notevolissime in termini tecnici, magari meno valide in termini operativi. Una missione contro le chiuse del canale di Panama era in programma, ma proprio allora arrivò la resa del Giappone.
 
Ecco le caratteristiche: