Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Giappone-2: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 126:
Il primo nome è abbastanza intuitivo: le '''[[w:Classe Yamato (corazzata)|YAMATO]]''', le corazzate più potenti del mondo, anche se -data la maggiore velocità e il parco di radar disponibile- forse non le più temibili, titolo che semmai spetterebbe alle 'Iowa' americane. Queste ultime erano di sicuro superiore come classe considerando che bene o male ne vennero costruite 4 contro le due giapponesi, e che poi hanno avuto una carriera postbellica che le ha viste trasformate addirittura in piattaforme di lancio per missili nucleari. Ma nondimeno, le Yamato restano le navi da battaglia più pesanti, le più potentemente armate e meglio corazzate, e le migliori al loro apparire, ovvero dalla metà del 1941.
 
LaCome tutte le navi da battaglia dell'epoca, la generazione della Yamato fu molto sofferta, vi furono dei progetti che si spinsero anche a ipotizzare lunghezze di 293 m, con armamento tutto concentrato a prua e così via. La necessità di costruire delle super corazzate non era legata alla superbia pura e semplice, ma per considerazioni razionali: se gli USA, con cui si ipotizzava diin finirefuturo perdi guerreggiare, avessero potuto contare su di un maggior numero di navi superiore, allora i Giapponesi dovevano contare su navi di qualità superiore, anche perché gli Americani avrebbero dovuto 'spezzare' la loro flotta, essendo essa ripartita tra Atlantico e Pacifico. Costruire navi troppo grosse per passare per Panama era una buona idea: perché a quel punto gli Americani avrebbero dovuto affrontare i Giapponesi con navi inferiori o con la metà delle loro navi da battaglia, data l'esigenza di spostarsi rapidamente da un oceano all'altro. Certo che le IOWA con la loro lunghissima autonomia e la loro velocità risolveranno il problema, ma questo negli anni '30 non era ipotizzabile, e poi gli Americani avevano una flotta di corazzate obsolete e lente.
 
I Giapponesi misero mano al progetto Hiraga per queste super-corazzate, ipotizzando un ponte principale e una cintura corazzata praticamente in grado di proteggerle totalmente (nei punti vitali) sopra i 20 km (colpi verticali) e sotto i 35 (colpi sul ponte), grazie ad una cintura corazzata da 410 mm di spessore massimo, (decrescente fino al fondo scafo a 80 mm;) e grazie ad un ponte principale da 200 mm. I cannoni pesavano 198 t l'uno, e potevano sparare proiettili da quasi 1400 kg a oltre 42 km. L'unica limitazione fu quella della velocità: per questi scafi da 263 m, larghi 39 (per massimizzare la stabilità e la compartimentazione) la velocità non superava i 27,5 nodi alle prove, circa 26 alla massima velocità continua. Esse tuttavia non erano che il primo passo: alle prime navi della classe sarebbero succedute le 'Yamato migliorate' con alcuni perfezionamenti, e infine le '''Super-Yamato''' che avrebbero posseduto dei cannoni da 500 o forse da 508 mm, di cui un solo esemplare venne testato. Questo super-cannone venne collaudato in un unico esemplare: la sua granata pesava oltre 1.900 kg. DopoMa dopo la guerra non ne fu trovata traccia del cannone, che pure era stato costruito. Da qui venne fuori tra l'altro, anche un episodio di Mazinga Z, in cui rispuntò., nelle mani dei cattivi, un supercannone di un tipo sperimentato durante la guerra (abbattendo una formazione di B-29) e poi scomparso tra le montagne, in una caverna. Facile pensare alla leggenda nata da quest'artiglieria per 'iper-corazzate' (dato che le Yamato sono già 'super'). Anche il cannone da 460/45 mm era un'arma possente, e anzi, venne usata questa solo per ragioni di movimentazione:, altrimenti c'era in programma un pezzo da 460/50 mm, ancora più potente.
[[Immagine:Yamato_in_action_in_the_Sibuyan_Sea.jpg|300px|left|thumb|La Yamato durante la battaglia di Leyte]]
L'armamento delle Yamato comprese anche 12 cannoni da 155, capaci di 1626 km e proiettili da 55 kg, uso antinave ma anche contraerei. Anzi, a tal proposito anche i pezzi da 406 mm ebbero una munizione speciale costituita da un grappolo di ordigni incendiari alla termite da far esplodere ad una quota prefissata: erano i 'San Shiki(alveare), usati dalla Musashi durante gli attacchi che ne comporteranno l'affondamento. La Yamato era anche munita di 12 cannoni da 138/40 mm, buone armi doppio ruolo, 24 da 25 mm e 4 da 13,2 mm. La parte posteriore della nave era incofondibile per la sua ampia predisposizione per un numero massimo di 6 idrovolanti. la compartimentazione laterale, caso unico, era con sole paratie vuote e non un misto vuoto-pieno, si poteva in tal modo usarle per controallagare la nave in caso di necessità riequilibrando eventuali allagamenti, tanto che erano previsti anche i tempi per riequilibrare gli allagamenti dati da uno o più siluri a segno. La Yamato era anche provvista di impianto d'aria condizionata per quasi tutti i locali, e anche per questo venne molto apprezzata dai suoi orgogliosi marinai.

La sua sagoma con ponte di prua arcuato, massiccio torrione, fumaiolo unico e ben inclinato all'indietro, divenne presto infoncondibile. Ma non ebbe molte possibilità di farsi valre, anche se partecipò anche alla Battaglia di Midway, nella quale i Giapponesi ebbero una grave sconfitta. Eppure, se avessero insistito forse gli Americani avrebbero perso l'Isola, dato che erano anch'essi con le forze di portaerei ridotte al lumicino e certo incapaci di fronteggiare la flotta giapponese del nucleo da battaglia (una delle due portaerei superstiti era rimasta con 4 aerosiluranti, per esempio, e i bombardieri in picchiata non erano molto efficaci contro le corazzate).
 
Anche se le corazzate giapponesi si dimostrarono poco utili se non del tutto superflue, la loro realizzazione fu davvero una sfida tecnica senza precedenti per la cantieristica, l'industria della metallurgia (nuove leghe, cannoni ecc.) giapponese e forse mondialimondiale. Solo i motori erano 'scarsi', essendo praticamente lo stesso sistema motore dei 'Mogami' da 12.400 t standard. Se fosse stato possibile, sarebbe stato auspicabile arrivare ad almeno 180.000, se non 200.000 hp.
 
L'aggiornamento venne fatto conin vari passi, per esempio con i radar di scoperta aerea. Quel 'mezzogiorno di fuoco' in cui la Yamato andò persa, la nave giapponese aveva anche dei radar di scoperta navale, di cui oramai le più recenti navi giapponesi erano dotate. L'armamento antiaereo venne aumentato con altre artiglierie leggere e poi di medio calibro. Le installazioni da 25 mm erano trinate, con scudature protettive. Queste erano concentrate nella sovrastruttura, per non uccidere i serventi quando i cannoni principali sparavano, con la sovrapressione causata. Per questo c'erano anche gli scudi. Ma poi bisognò trovare altri spazi, e la MUSASHI ebbe entro l'ottobre 1944 ben 98 cannoni da 25 mm, ed era in attesa di un altro cannone prima dell'affondamento. Non l'avrebbe aiutata molto a difendersi dagli attaccanti americani, contro i quali sarebbe stato necessario un vero CIWS, come il Seaguard, sempre da 25 mm, moderno, o anche dei cannoni più efficienti dei 25 mm, come la combinazione dei Bofors da 40 e Oerlikon da 20 delle navi americane. In effetti il pezzo da 25 mm era più simile come prestazioni al 20 mm, e quindi non c'era un cannone efficace come quelli da 37 e 40 mm per ingaggiare gli aerei alle distanze maggiori, fino a 3-4 km. In ogni caso questo era quanto i Giapponesi possedevano e i cannoni da 25 mm erano pur sempre meno impegnativi da portare rispetto ai 37-40 mm. La Yamato sopravvisse alla battaglia, e per quando venne affondata ebbe un armamento portato a 145 cannoni da 25 mm, mentre due torri da 155 mm erano state sbarcate e sostituite da altre 6 da 127/40 mm, per un totale di ben 24 cannoni di questo calibro. Come si è visto, nemmeno questo le consentì di sopravvivere agli attacchi americani.
 
 
[[Immagine:Yamato_explosion.jpg|300px|right|thumb|La fine della Yamato]]
La Musashi affondò adurante la prima fase della battaglia di Leyte, nel mare di Sibuyan, colpita da 19 siluri e 15 bombe, praticamente un record. La Yamato venne mandata a supportare Okinawa ma il 7 aprile 1945 la sua formazione (8 caccia e un incrociatore leggero) avvistò i primi di 280 aerei americani. C'erano Hellcat e Corsair armati di bombe, che 'aprivano' la strada ai bombardieri in picchiata e a circa 100 aerosiluranti. Erano le 12,20 e assieme a metà delle navi di scorta, la grande nave giapponese venne attaccata e affondata con 'soli' 11 siluri e 6-7 bombe. E non solo, nel capovolgersi esplose e 2.500 uomini morirono. InveceL'esplosione lasollevò Musashiun resistettefungo diversedi orefumo ea quasi raggiunse un postokm indi cuiquota. potevaFu almenodavvero incagliarsi.la Parefine cheper la differenzapotenza fudel quellaGiappone, cheanche aia pilotilivello americanisimbolico. deiTokyo 280era aereiandata passatiin all'attaccocenere queldopo 7i aprilebombardamenti 1945incendiari, venneOkinawa dettoera invasa, ondate di concentrarekamikaze l'attaccoassalivano sule dinavi unamericane fiancosenza soloriuscire ea allerespingerle. estremitàTutto inutile, come il sacrificio di questooltre 3.600 uomini della flotta giapponese in quella missione tanto disperata, perche farc'era imbarcareappena allail navecarburante grandi(la quantitàYamato dine acquaimbarcava nelle2.500 partit meno) protetteper un viaggio senza ritorno.
 
Invece la Musashi, pur incassando quasi 40 colpi in pieno, resistette diverse ore e quasi raggiunse un posto in cui poteva almeno incagliarsi prima di rovesciarsi. Pare che la differenza fu che ai piloti americani dei 280 aerei all'attacco quel 7 aprile 1945 venne detto di concentrare l'attacco su di un fianco solo e alle estremità, per far imbarcare alla nave grandi quantità di acqua nelle parti meno protette e sbilanciarla. Forse vennero anche usate armi (siluri) più potenti.
 
Così finì la saga delle super-corazzate giapponesi, almeno a livello storico. Esse vivono ancora nel mito, sono state le protagoniste di serie televisive e, di recente, anche di un film. Esiste persino un dettagliatissimo modellino della Yamato in scala 1:10 della Yamato, che; purtroppo non è stato reso semovente e galleggiante, ma solo da esposizione: con i suoi 26,3 metri in realtà è più grande delle caravelle di Colombo.
 
Ecco le caratteristiche della Yamato alla costruzione:
Line 145 ⟶ 155:
*'''Equipaggio''': 2.500
 
Anche se le corazzate giapponesi si dimostrarono poco utili se non del tutto superflue, la loro realizzazione fu davvero una sfida tecnica senza precedenti per la cantieristica, l'industria della metallurgia (nuove leghe, cannoni ecc.) giapponese e forse mondiali. Solo i motori erano 'scarsi', essendo praticamente lo stesso sistema motore dei 'Mogami' da 12.400 t standard. Se fosse stato possibile sarebbe stato auspicabile arrivare ad almeno 180.000, se non 200.000 hp.
 
Quanto alle portaerei, la più impressionante fu senz'altro la '''SHINANO''', l'ultima super -portaerei giapponese. Era stata preceduta dall'incrociatore da battaglia AKAGI convertito, e dalla nave da battaglia veloce KAGA . Nonostante le loro protezioni, la carenza dei servizi di lotta antincendio era stata la causa della perdita a Midway di entrambe, oltre a Soryu e Hyriu. Dopo queste grandi navi da circa 40.000 t, e alcune piccole portaerei (la prima, e una delle poche a sopravvivere, fu la HOSHO da 10.000 t, del 1922), si andò alle due SHOKAKU, probabilmente le migliori della loro epoca, entrate in servizio nel '41 e presero parte all'attacco su P.Harbour, ma non agli scontri di Midway: erano state impegnate con quella dei Coralli, un mese prima, riportando varie perdite agli aerei e la Shokaku venne danneggiata. Le due navi riuscirono a sopravvivere a lungo, fino a che vennero affondate da siluri di sommergibili e poi di aerei. Dislocavano 32.000 t a pieno carico per 257,5 m di lunghezza, con motori da 160.000 hp. Avevano un armamento di cannoni contraerei da 127 mm e parecchi da 25 mm. Si sarebbero dimostrate dure combattenti e con una resistenza ai danni molto migliore rispetto alle fragili portaerei prebelliche.
L'aggiornamento venne fatto con vari passi, per esempio con i radar di scoperta aerea. Quel 'mezzogiorno di fuoco' in cui la Yamato andò persa, la nave giapponese aveva anche dei radar di scoperta navale, di cui oramai le più recenti navi giapponesi erano dotate. L'armamento antiaereo venne aumentato con altre artiglierie leggere e poi di medio calibro. Le installazioni da 25 mm erano trinate, con scudature protettive. Queste erano concentrate nella sovrastruttura, per non uccidere i serventi quando i cannoni principali sparavano, con la sovrapressione causata. Per questo c'erano anche gli scudi. Ma poi bisognò trovare altri spazi, e la MUSASHI ebbe entro l'ottobre 1944 ben 98 cannoni da 25 mm, ed era in attesa di un altro cannone prima dell'affondamento. Non l'avrebbe aiutata molto a difendersi dagli attaccanti americani, contro i quali sarebbe stato necessario un vero CIWS, come il Seaguard, sempre da 25 mm, moderno, o anche dei cannoni più efficienti dei 25 mm, come la combinazione dei Bofors da 40 e Oerlikon da 20 delle navi americane. In effetti il pezzo da 25 mm era più simile come prestazioni al 20 mm, e quindi non c'era un cannone efficace come quelli da 37 e 40 mm per ingaggiare gli aerei alle distanze maggiori, fino a 3-4 km. In ogni caso questo era quanto i Giapponesi possedevano e i cannoni da 25 mm erano pur sempre meno impegnativi da portare rispetto ai 37-40 mm. La Yamato sopravvisse alla battaglia, e per quando venne affondata ebbe un armamento portato a 145 cannoni da 25 mm, mentre due torri da 155 mm erano state sbarcate e sostituite da altre 6 da 127/40 mm, per un totale di ben 24 cannoni di questo calibro. Come si è visto, nemmeno questo le consentì di sopravvivere agli attacchi americani.
 
 
Quanto alle portaerei, la più impressionante fu senz'altro la SHINANO, l'ultima super portaerei giapponese. Era stata preceduta dall'incrociatore da battaglia AKAGI convertito, e dalla nave da battaglia veloce KAGA . Nonostante le loro protezioni, la carenza dei servizi di lotta antincendio era stata la causa della perdita a Midway di entrambe, oltre a Soryu e Hyriu. Dopo queste grandi navi da circa 40.000 t, e alcune piccole portaerei (la prima, e una delle poche a sopravvivere, fu la HOSHO da 10.000 t, del 1922), si andò alle due SHOKAKU, probabilmente le migliori della loro epoca, entrate in servizio nel '41 e presero parte all'attacco su P.Harbour, ma non agli scontri di Midway: erano state impegnate con quella dei Coralli, un mese prima, riportando varie perdite agli aerei e la Shokaku venne danneggiata. Le due navi riuscirono a sopravvivere a lungo, fino a che vennero affondate da siluri di sommergibili e poi di aerei. Dislocavano 32.000 t a pieno carico per 257,5 m di lunghezza, con motori da 160.000 hp. Avevano un armamento di cannoni contraerei da 127 mm e parecchi da 25 mm.
 
Si poteva fare anche di meglio, ma non c'era molto modo di costruire altre portaerei. Una fu la ZUHIO, da 14.200 t, ricavata da una grande nave da appoggio sommergibili del '39 con motori diesel, poi sostituiti per una maggiore velocità. La Zuhio entrò in servizio nel gennaio 1941, e combatté fino al 1944, quando venne affondata a Leyte dagli aerei americani. La SHOHO era molto simile, ma affondò, prima portaerei tra quelle giapponesi, nella Battaglia del Mar dei Coralli. Portava anch'essa circa 30 aerei a 28 nodi, senza nessuna corazzatura.
 
Le portaerei di tipo bellico furono però altre, come le 3 'Taiyo' e le due 'Junyo', ricavate dalla trasformazione di efficienti piroscafi di linea progettati proprio per questa possibilità: la Junyo sopravvisse sia pure danneggiata. Erano navi entrate in servizio nel '42, da 26.950 t, da 220 m, motori da 56.000 hp e 25 nodi, con 53 aerei e 12 cannoni da 127 mm.
 
Le unità classe 'Unryu' erano state pianificate in ben 17 esemplari, ma solo 3 vennero finite date le difficoltà di reperire le materie prime e le maestranze sufficienti. Delle tre completate, la AMAGI andò persa durante gli attacchi a Kure nel luglio del '45, la UNRYU affondata nel dicembre 1944 da un sottomarino, la KATSURAGI sopravvisse alla guerra e demolita nel '47. Le Unryu erano navi con motore da incrociatore per consentire rapide variazioni di velocità, ma eccetto la capoclasse vennero invece usati motori di cacciatorpediniere. Avevano corazzature spesse fino a 150 mm sulla cintura,e un ponte da 55 mm. Peso 17-22.550 t, lunghezza 227,2 m, larghezza 22 m, pescaggio 7,8 m. Il motore era per la capoclasse da 152.000 hp e per le altre da 104.000 hp, ma la velocità scese solo da 34 a 32 nodi. I cannoni erano 12 da 127 mm, e 89 da 25 mm, il tutto per un equipaggio di 1450 uomini e 64 aerei. Navi non tanto grandi che avevano tutto l'occorrente per essere valide costruzioni.
Line 173 ⟶ 179:
 
La più importante e meno fortunata delle portaerei giapponesi fu però la SHINANO, ricavata dal terzo scafo delle navi 'Yamato', a causa delle perdite subite a Midway, quando le corazzate giapponesi non spararono un colpo mentre le portaerei decidevano l'esito assieme a delle combinazioni di 'fato' sfavorevoli ai Giapponesi.
[[Immagine:Shinano.jpg|300px|left|thumb|La grande portaerei Shinano]]
Dotata oramai del ponte corazzato principale da 200 mm già installato al momento della conversione, vennegrazie senzaalla problemilarghezza dello scafo e alla cancellazione delle sovrastrutture (le sole 3 torri da 460 pesavano 7.500 t) venne anche munita di ponte di volo protetto da 80 mm. Come la 'Tahio' ebbe un grande fumaiolo alto sulla sovrastruttura, un radar, il ponte corazzato, ma la prua non era chiusa e tradiva la forma dello scafo della Yamato. Aveva un dislocamento enorme, non più superato fino alle superportaerei americane di anni dopo, ma era troppo lenta per operare con la flotta principale pur filando a 27, 5 nodi. Ebbe 16 cannoni da 127 mm, 145 cannoni da 25 mm, 12 lanciarazzi a 28 canne contraerei. Ma come la Tahio, pur essendo perfetta (nonostante la bassa velocità) per le battaglie stile Midway, come armamento e protezione, non ebbe scampo per un'altra minaccia del tutto diversa, quella dei sommergibili. La Tahio venne perduta in maniera piuttosto causale, ma la Shinano prese 6 siluri da un sommergibile americano, mentre il 29 novembre si stava dirigendo da Yokoshuka a Kure per il completamento. Affondò a causa sopratutto del personale scarsamente preparato alle misure d'emergenza da fare, con 1.800 vittime su 2.400 nonostante fosse passata qualche ora prima dell'affondamento.
 
La Shinano era intesa sopratutto come nave di supporto, aveva 18 aerei e poi aumentati a 47. Eppure i suoi spazi interni ammontavano ad un ponte hangar di oltre 5.000 m2, abbastanza per offrire spazio anche per 100 aerei, se non oltre. Infatti aveva un hangar più grande di circa il 20% rispetto alle 'Essex' americane di pari dimensioni, più veloci ma più strette. Per questo lo spazio in eccesso doveva essere usato per officine e manutenzione. Una battaglia delle Midway con 2 'Yamato' portaerei avrebbe avuto un esito assai diverso da quello che accadde con le potenti ma deboli navi di vecchio tipo. Ma oramai le prime navi erano state impostate come corazzate e come tali non ebbero ruolo nelle principali battaglie del Pacifico.
Dotata oramai del ponte corazzato principale da 200 mm, venne senza problemi anche munita di ponte di volo protetto da 80 mm. Come la 'Tahio' ebbe un grande fumaiolo alto sulla sovrastruttura, un radar, il ponte corazzato, ma la prua non era chiusa e tradiva la forma dello scafo della Yamato. Aveva un dislocamento enorme, non più superato fino alle superportaerei americane di anni dopo, ma era troppo lenta per operare con la flotta principale pur filando a 27, 5 nodi. Ebbe 16 cannoni da 127 mm, 145 cannoni da 25 mm, 12 lanciarazzi a 28 canne contraerei. Ma come la Tahio, pur essendo perfetta (nonostante la bassa velocità) per le battaglie stile Midway, come armamento e protezione, non ebbe scampo per un'altra minaccia del tutto diversa, quella dei sommergibili. La Tahio venne perduta in maniera piuttosto causale, ma la Shinano prese 6 siluri da un sommergibile americano, mentre il 29 novembre si stava dirigendo da Yokoshuka a Kure per il completamento. Affondò a causa sopratutto del personale scarsamente preparato alle misure d'emergenza da fare, con 1.800 vittime su 2.400 nonostante fosse passata qualche ora prima dell'affondamento.
 
La Shinano era intesa sopratutto come nave di supporto, aveva 18 aerei e poi aumentati a 47. Eppure i suoi spazi interni ammontavano ad un ponte hangar di oltre 5.000 m2, abbastanza per offrire spazio anche per 100 aerei, se non oltre. Per questo lo spazio in eccesso doveva essere usato per officine e manutenzione. Una battaglia delle Midway con 2 'Yamato' portaerei avrebbe avuto un esito assai diverso da quello che accadde con le potenti ma deboli navi di vecchio tipo. Ma oramai le prime navi erano state impostate come corazzate e come tali non ebbero ruolo nelle principali battaglie del Pacifico.