Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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I successivi Spit Mk IX avevano il Merlin 61 con molta più potenza -1.660 hp, sopratutto a 9.000 m dove la potenza residua era di 1.000 hp anziché 500. Se lo Spit V diventava progressivamente inerte sopra i 6.000 m, la versione Mk IX saliva sempre di più salendo da 11.500 a oltre 13.000 m. Questo Spit era semplicemente l'Mk V riattato al nuovo motore, per fronteggiare il Bf-109G e sopratutto il FW-190. Lo sviluppo era stato rapido e per la metà del '42 cominciarono ad entrare in azione. Ne vennero prodotti circa 5.600, a cui seguiranno anche 1.054 Mk XVI con il motore Merlin prodotto su licenza dalla Packard americana. L'Mk VIII, invece, era totalmente riprogettato ma questo richiese più tempo e se la macchina fu forse il migliore di tutti gli Spit, la produzione partì solo dalla fine del '42 e raggiunse circa 1658 esemplari. Altri derivati furono l'Mk IX da ricognizione e il Seafire Mk I. Strano a dirsi, l'Mk V a sua volta era nato come rimotorizzazione dell'Mk I originario, e continuava ad essere valido fino alla fine della guerra. Da non dimenticare poi i caccia d'alta quota Mk VI e VII, il primo di nuova progettazione, ma insoddisfacente, il secondo pure di nuova concezione, realizzati in 100 e 140 esemplari. Stranamente come caccia d'alta quota risultarono inferiori agli Mk V trasformati in maniera apposita, con elica quadripala e motori speciali, nonché ala allungata. La blindatura dell'Mk V era di 86 kg nel modello C cacciabombardiere.
 
Detto questo, gli Spitfire Merlin erano velivoli all'altezza dei coevi Bf-109G, dei FW-190 (che erano invece drammaticamente superiori ai 'V'),e dei caccia '5' italiani (apparsi in servizio circa un anno dopo). Ma i veri modelli evolutivi erano gli Spitfire Griffon, motore che fin dall'inizio aveva potenza di circa 1.700 hp, pure se era solo appena all'inizio della sua evoluzione. La cilindrata era del resto di 36 litri anziché 27. Il primo fu lo Spit Mk XII che era ancora una volta uno del 'filone principale', infatti era una cellula Mk V modificata. All'inizio del '43 venne messo in servizio per contrastare le incursioni dei FW-190, e ne vennero realizzate 100 unità. Poi seguirono gli Mk XIV, con il Griffon serie 60 da 2035 hp con elica a 5 pale. Una macchina nuova con fusoliera allungata di 36 cm e struttura irrobustita. In tutto vennero realizzati 957 esemplari di cui 430 caccia-ricognitori. Quasi uguali a questi aerei , costruiti dall'ottobre del '43 e con 490 l di capacità interna (circa 100 in più dei primi Spit), c'erano poi i Mk XVIII, costruiti in 300 di cui 100 ricognitori (FR.Mk.XVIII con due F-24 e una F-52); lo Spit Mk 21 era derivato dal prototipo Mk IV, almeno come prototipo; aveva 4 cannoni da 20 con 600 colpi, ala più sottile con profili veloci, alettoni allungati ed estremità squadrate. C'erano numerose altre piccole modifiche. Dati i difetti che aveva, come una certa instabilità e una pesantezza del muso, entrò in servizio solo nel marzo 1945 e ne vennero prodotte 120 unità. Divenne tuttavia un formidabile caccia nel prosieguo della carriera. L'Mk 22 aveva tettuccio a goccia, prodotto in 287 esemplari. L'Mk 24 eral'ultimo, con due serbatoi da 150 l nelle ali, 54+27 Mk 22 convertiti. I ricognitori compresero anche i PR.Mk.XIII con 18 aerei prodotti per le missioni a bassa quota, cellula dell'Mk V e armamento 4x7,7 mm nelle ali; l'FR.XVIII di cui si è già detto, e 224 Mk XIX disarmati con il Griffon bistadio. A questo proposito va anche ricordato che l'alta velocità degli Spit ne consigliò fin dall'inizio, nonostante la ridotta autonomia e la necessità di essi come caccia, la modifica per la ricognizione: almeno 2 furono ricavati dagli Mk I. Ben presto seguiranno aerei dei tipi successivi, spesso con serbatoi ausiliari per una maggiore autonomia.
 
I Seafire Griffon erano invece l'Mk XV con 390 esemplari, Mk XVII simile, 232 esemplari mossi dal solito motore Griffon VI da 1.850 hp; Il Seafire 45 era postbellico, con elica controrotante e Griffon 61; 50 esemplari, seguiti da 23 simili Mk 46 con tettuccio a goccia, da 140 modello 47 con ali ripiegabili e Griffon 87 da 2.380 hp.
 
Fin qui si è sviluppato lo Spitfire. Era un velivolo che di fatto divenne una famiglia, prodotta in quasi 23.000 esemplari di cui circa il 10% Seafire. I motori, armi, accessori, parti della struttura sono cambiati tanti di quelle volte che li hanno resi del tutto diversi tra le prime e le ultime versioni. Ma a questo aereo, così diverso eppure così fedele a se stesso (la genia diretta Mk I-II-V-IX-X-XI-XII-XVI e vari Seafire), ebbe un ulteriore sviluppo, anzi un autentico successore. Lo Spit era be più leggero e fragile del P-51, ma era a parità di motore, più lento: l'Mk IX faceva 'solo' 655 kmh, contro i 704 del P-51 praticamente con lo stesso motore. Eppure lo Spit, con la sua ala ellittica, era capace di superare i 960 kmh in picchiata, anche se era difficile sostenere sollecitazioni così grandi (ma capitò, in particolare agli Mk XI da ricognizione in picchiate da alte quote). Capiterà persino che alcuni Spit Mk IX verranno trasformati in idrovolanti da caccia, capaci di arrivare ancora a 600 kmh, ma poi non messi in produzione per un cambio di priorità.
 
Per avere un'ala con minore resistenza aerodinamica, anche se a scapito teorico della maneggevolezza, lo Spit ebbe l'ibridazione con il Mustang nel settore che più lo caratterizzava, l'ala a flusso laminare. Era il Type 371, ovvero l'F Mk 21 Laminar Wing, che venner realizzato in 3 esemplari prototipici e volò il 30 giugno 1944, per essere seguito da quello di serie Mk XIV. Aveva un nuovo nome, Spiteful. Ne vennero costruiti solo 17 di cui il primo volò il 2 aprile 1945. Tanto andò male per la fine della guerra, che 9 degli aerei nemmeno volarono senza essere prima demoliti. In seguito arrivarono gli F Mk 15 e 16, con motori Griffon del tipo 89, 90 e 101. Con questa motorizzazione (il 101) l'Mk 16 arrivò a 795 kmh, persino più veloce del P-51H. In tutto questi due tipi vennero prodotti (tra modello 15 e 16) in 356 esemplari. Ebbe anche il corrispettivo navale, il Seafang (Type 382, tutti gli aerei Spitfire avevano un 'Type' che li identificava come prodotto industriale: 300/Mk I, 329/II, V/349, 361/IX, 379/XIV, 394/XVIII, 356/21, e lo stesso per i caccia navalizzati).
 
Dei Seafang vennero costruiti solo 3 prototipi e 10 di preserie Mk 31 e alcuni Mk 32. L'ala era avanzata al punto che venne ripresa dal primo caccia navale a reazione britannico, lo Spiteful, che peraltro non ebbe successo. Oramai la Supermarine, paradossalmente, era avviata ad una caduta a vantaggio della Hawker, che invece aveva dovuto progettare almeno 4 caccia diversi per mantenersi a galla durante la guerra, e che non riuscirono a superare lo Spitfire in fama e rendimento pur essendo più moderni. Lo Spit ebbe lunga carriera, fino a circa la metà degli anni 50. Per allora la Supermarine aveva fallito anche con lo Swift e stava per fare altrettanto con lo Scimitar.
 
Ecco le caratteristiche salienti dei caccia Supermarine ultima generazione:
 
'''Spitfire Mk XIV-Mk 21- Spiteful''':
*'''Dimensioni''': lunghezza 9,96--9,95---9,95 m, apertura alare 11,23--11,25---10,65 m, altezza 3,35---3,86---4,12 m, superficie alare 22,67--22,64---19,5 m2
*'''Pesi''': 2.994/3.799--3.100/4.100---3.300/4.500 kg
*'''Motori''': R.R. Griffon 65 da 2.030 hp---Griffon 61 da 2.035 hp---Griffon 69 da 2.375 hp
*'''Prestazioni''': 721/7.925---740/7.900---780/8.000 kmh/m, tangenza 13.500--13.100---13.100 m, autonomia max 1368---1550---2100 km
*'''Armamento''': 4 cannoni da 20 mm , 4 da 7,7 mm, e 907 kg di bombe--4 cannoni da 20 mm<ref>I grandi aerei storici N.5-Spitfire</ref>.
 
Lo Spiteful, armato con 4 cannoni Hispano Mk V con 167 o 145 colpi (coppia interna ed esterna), era un velivolo formidabile, capace di salire, nonostante il peso raddoppiato rispetto ai primi Spitfire, a 6.100 m in 4,15 minuti. Era simile ai jets, ma non era un jet e la sua produzione, piuttosto sostenuta, non ebbe molto di più a che fare se non con il mantenimento dell'occupazione. Oramai la RAF era orientata ai caccia a reazione e quelli stavano arrivando in quantità. Ma data la loro minore autonomia e agilità, non era una cattiva idea nemmeno lo Spiteful. Stranamente esso non ebbe carriera di rilievo mentre gli Spit normali volarono ancora per anni lungo i bordi dell'Impero. In ogni caso con questo si chiuse la storia: se lo Spit Mk I e II era all'altezza del Bf-109E, se l'Mk V era pari al Bf-109F, l'Mk VIII e IX al Bf-109G e l'Mk XIV ai Bf-109K, gli Spitful erano probabilmente superiori anche al Fw-152H e C, mentre gli Spit Mk 21 erano almeno pari ad essi.