Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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Altra macchina ad elica avanzata fu il '''Fairey Firefly''', che entrò in servizio nel '43 e venne usato come cacciabombardiere tattico navale, degno successore dei vari Battle e Fulmar. Avrebbe attaccato anche la corazzata Bismarc con bombe da 227 kg, e alla fine della produzione totalizzò 1.702 aerei, poi ampiamente usati in Corea e rimasti in servizio fino al 1957 con la RN. L'ultima versione bellica fu la F.Mk 4 ricognitore-caccia, che volò nel maggio 1945 ma entrò in servizio solo dopo la guerra.
 
Altra macchina ad elica avanzata fu il Fairey Firefly, che entrò in servizio nel '43 e venne usato come cacciabombardiere tattico navale, degno successore dei vari Battle e Fulmar. Avrebbe attaccato anche la corazzata Bismarc con bombe da 227 kg, e alla fine della produzione totalizzò 1.702 aerei, poi ampiamente usati in Corea e rimasti in servizio fino al 1957 con la RN. L'ultima versione bellica fu la F.Mk 4 ricognitore-caccia, che volò nel maggio 1945 ma entrò in servizio solo dopo la guerra.
 
 
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===Lancaster e Lincoln===
Venendo ai bombardieri, l'unico progetto 'quasi nuovo' in sviluppo in Gran Bretagna alla fine della guerra era il Lincoln.
 
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In seguito i Lancaster vennero coinvolti in altre missioni speciali, ma la loro attività è rimasta legata sopratutto a quella dei bombardamenti a tappeto contro le città tedesche, come Amburgo, spietatamente incenerita con 40.000 vittime nell'ambito dell'operazione 'Gomorrah' (luglio 1943) in cui per la prima volta venne fatto ampio uso delle Windows (i chaff) per confondere i radar nemici. La polemica tra fautori di attacchi di precisione con obiettivi militari (le dighe della Ruhr alimentavano l'elettricità del bacino industriale omonimo), e quelli che continuavano inflessibilmente a preferire i bombardamenti a tappeto, che se non altro non richiedevano equipaggi particolarmente addestrati ed esperti. La distruzione della Germania raggiunse l'apice dell'annientamento di Dresda, la 'Firenze dell'Elba', città priva di obiettivi militari ma piena di profughi, distrutta il 24 febbraio 1945. La tecnica che s'era vista già da Amburgo fu quella di scatenare la 'tempesta di fuoco', un incendio sviluppato prima con spezzoni esplosivi che scoperchiavano i tetti, poi con quelli incendiari, che erano una sorta di prismi con fondo metallico (capaci di perforare i tetti) con termite ad altissima temperatura. Se si riusciva a concentrare il fuoco in maniera sufficiente, questo diventava una specie di 'camino' che con un vento fortissimo risucchiava tutto quanto con venti di circa 240 kmh. Persino la britannicissima enciclopedia 'Armi da guerra' si esprime in termini disgustati nel descrivere quello che subì Amburgo in quei giorni di attacchi, che provocarono temperature di oltre 1000 gradi che incenerirono letteralmente migliaia di persone e ne uccisero circa 40.000. Il primo di questi era stato lanciato il 24-25 luglio 1943 (proprio all'indomani della destituzione di Mussolini); la città aveva avuto 3 settimane di siccità con non più di 43 mm di pioggia. Era un obiettivo militare importante, ma anche abitato da 1,5 milioni di persone. Era stata attaccata 98 volte dalla RAF ma le 54 batterie e i 172 caccia notturni (dati al luglio 1943) avevano fatto pagare un prezzo altissimo agli incursori britannici. Invece quella notte i 746 aerei, 347 Lancaster, 246 Halifax, 125 Stirling, 73 Wellington (un 'bomber stream' lungo 322 km) subiranno solo 5 perdite grazie alle 'windows' che mandarono in confusione le difese a terra. Tra bombe normali, incendiarie, e ordigni enormi da 1814 e (in 22 esemplari) 3629 kg (quasi totalmente fatti di HE), e bombe da 454 kg a scoppio ritardato, piovvero 2.396 t di bombe, i due terzi incendiarie. Ma il turbine di fuoco (Feuersturm) si sarebbe scatenato solo nella notte del 27-28, con altri 739 aerei che sganciarono 2.417 t di ordigni annientando la zona del porto. Alla fine di questi attacchi Speer diceva che la Germania non avrebbe retto ad altri 5 attacchi del genere (Amburgo era la seconda città tedesca e aveva 3.000 stabilimenti industriali e 5.000 commerciali), mentre Goebbels annotava sul suo diario che si trattava di una catastrofe superiore ad ogni immaginazione.
 
 
In seguito i Lancaster continuarono la loro opera ma raramente si ripresentarono i presupposti per queste distruzioni. I 'Lanc' vennero prodotti in 7.377 esemplari (2 Mk.I, 3.425 Mk. I di serie, 301 Mk II, 3039 Mk III, 180 Mk VII e 430 Mk X), che eseguirono 156.000 sortite per 608.612 t, al ritmo di quasi 4 t per missione.
 
 
===Le armi inglesi===
I Lancaster trasporteranno le bombe 'Cookies' da 1800, 3600, 5400 kg, ma questi erano ordigni da demolizione; in seguito porteranno anche bombe speciali per obiettivi rinforzati. Attaccarono due volte la corazzata Tirpitz, la prima volta danneggiandola gravemente, la seconda il 12 novembre 1944, la 9a e 617a mandarono 28 aerei con altrettante Tallboy, bombe aerodinamiche da 5.443 kg, usate anche per la prima incursione. Stavolta 3 andarono a segno e affondarono la nave con circa 1.000 intrappolati nello scafo rovesciatosi nel fiordo di Tromso (quasi un centinaio fortunatamente salvati aprendo vie di fuga sullo scafo capovolto).
 
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Quanto ai migliori caccia multiruolo vi sono da ricordare ancora i Mosquito e gli Spitfire delle ultime versioni.
 
Il primo fu concepito come bombardiere leggero ma anche come caccia notturno o come ricognitore. Fu il secondo aereo quello in versione da caccia, in volo il 15 maggio 1941. Aveva longheroni alari rinforzati, parabrezza piatto, 4 cannoni da 20 e 4 da 7,7 mm, radar AI Mk IV. I primi NF.Mk II venne prodotto in 466 esemplari e volava a 595 kmh, in servizio con la 23a di Ford, maggio 1942. Seguiranno 97 NF.Mk XII che erano Mk II con nuovo radar ma senza mitragliatrici, e poi assegnata alla 307a con piloti polacchi. Seguiranno i 270 NF Mk XIII, di cui un centinaio trasformati in Mk XVII con il radar Mk X; seguiranno 220 Mk XIX con nuovi motori, e l'NF.Mk XV che doveva intercettare gli Ju.86P da ricognizione: apertura alare aumentata a 19,05 m, con motori Merlin 76/77 da 1710 hp, capace di volare a 13.260 m, con armamento ridotto a 4 armi da 7,7 mm, ma l'85a non lo usò mai in combattimento. Infine l'NF.Mk 30 dal luglio 1944 in servizio con una mezza dozzina di squadriglie, e costruito in circa 230 esemplari. Motorizzato con varie versionidel Merlin, da circa 1700 hp, aveva tangenza di 11.885 m, e sopratutto 655 kmh di velocità massima.
 
Il Mosquito da caccia notturna, seppure prodotto in poco oltre 1.000 esemplari, era il migliore dei caccia notturni Alleati, sopratutto quando ebbe il radar Mk X derivato dal modello americano, quello dei P-61. Solo il Me262 e l'He-219 erano all'altezza o superiori, ma non su tutti gli aspetti.
 
 
Ma il Mosquito venne realizzato anche in altre versioni avanzate, per esempio quelle da attacco al suolo e antinave. Un tipo iniziale fu il Mosquito FB.Mk VI per il comando costiero della RAF, con 8 razzi da 76 mm, 4 armi da 7,7, 4 da 20, due bombe da 227 kg. Vennero anche usati altri aerei, e in particolare il Mosquito FB.Mk XVIII, con cannone Molins da 57 mm nel muso come unico armamento, arma da oltre 900 kg, volò il 25 agosto 1943. Solo 27 gli aerei costruiti per la 248a di Banff, ma quest'arma cannoniera danneggiava il muso quando veniva sparata.
 
Il Mosquito fu una realizzazione eccezionale, con una tale velocità da renderlo utile per qualunque impiego, anche come ricognitore, dove gli ultimi arrivavano a oltre 13.000 m di quota o, volando più basse, 680 kmh. I bombardieri portavano 1.361 kg di bombe di cui 907 interni, oppure un'arma da 1814 kg 'Coockie' semiesposta sotto il vano portabombe. Le perdite furono limitatissime, e l'uso fu anche per azioni di pathfinder, per guidare gli stormi dei bombardieri sugli obiettivi. Non mancarono azioni come quelle del bombardamento delle mura del carcere di Amiens, con spolette a scoppio ritardato da 11 secondi, che fece scappare oltre 350 partigiani francesi nell'ora d'aria. Gli aerei arrivarono a volo radente per lo sgancio giuto alla base delle mura. Un'altra azione del genere colpì un quartier generale della Gestapo, ma un aereo batté contro un pilone della luce e cadde su di una scuola, bombardata poi da altri perché credevano che fosse l'obiettivo. IL QG della Gestapo però venne distrutto.
 
L'aereo rimase in servizio per anni, e il suo più diretto derivato, sempre in legno composito, era l'Hornet. Ma il vero successore fu il BAC Camberra a reazione. Ma questa è, ancora una volta, un'altra storia.
 
'''Mosquito FB.Mk VI---NF.Mk 30''':
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 12,34--12,73 m, apertura alare 16,51--16,51 m, altezza 4,63---4,65 m, superficie alare 40,41--40,41 m2
 
*'''Pesi''': 6.486/34.020--10.115/31.751 kg
 
*'''Motori''': 4 R.R. Merlin 21 da 1.230 hp---Merlin 76 da 1.710 hp
 
*'''Prestazioni''': 612/3.962---655/8.535 kmh/m, tangenza 10.900--11.885 m, autonomia a pieno carico 2092---2092 km
 
*'''Armamento''': 4 cannoni da 20 mm , 4 da 7,7 mm, e 907 kg di bombe--4 cannoni da 20 mm<ref>Armi da guerra 41 e 75</ref>.
 
 
 
 
 
 
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*'''Tempest'''
*'''Hornet'''
*'''Meteor'''
*'''Vampire'''
*'''Spitfire Griffon'''
*'''Lincoln'''
*'''Brigad'''
*'''Mosquito'''