Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Gran Bretagna: differenze tra le versioni

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Un altro settore da ricordare è quello delle blindo. Di queste ve ne fu uno schieramento notevole, mezzi molto efficienti e affidabili (a differenza dei carri armati, che fino al '43 erano flagellati da numerosi guasti), spesso armate con pezzi da 40 mm anziché i soliti 20 mm tipici delle blindo dell'Asse. Ma le blindo pesanti AEC arrivarono anche a quelli da 57 e 75, restando dei veri carri armati su ruote, pur essendo ancora dei mezzi 4x4, e raggiungendo un peso di 13 t. Erano molto pesanti e l'uso principale era quello di sostegno alle blindo più leggere. Per quanto non prodotte in grandi quantità esse sono le blindo più potenti della II Guerra mondiale, a parte forse la Puma tedesca quando armata con il pezzo da 50 mm. Anche la corazza era molto robusta (circa 30 mm come massimo).
 
 
 
==Caccia==
===Fury===
La serie di caccia Hawker era molto valida, ma non priva di problemi, con 'sovrappesi' crescenti rispetto all'essenziale Hawker Hurricane. I caccia Tornado con il motore Vulture e il Typhoon con il Sabre erano i caccia pensati per succedergli, entrambi piagati dalla mancanza di motori affidabili, il caccia Tornado non ebbe futuro e il Typhoon era invece un caccia con motori inaffidabili seppure potenti.
 
Il Tempest fu un passo in avanti con ala a flusso laminare, ma era pur sempre afflitto dallo stesso motore fino a quando non arrivò l'eccellente Bristol Centaurus, ma solo per il Tempest II.
 
Ma nel frattempo era successo qualcos'altro. Il 23 giugno un Fw-190A-3 tedesco atterrò in Gran Bretagna, sbagliando apparentemente a ritrovare la costa 'giusta' della Manica. Fu un colpo di fortuna e anche un brutto colpo perché era un caccia molto superiore rispetto allo Spitfire e anche al FW-190A1 dei primi tipi. Mentre la Supermarine era intenzionata a contrastare i FW con gli Spitfire Mk IX e VIII, e poi con gli MkXII, la Hawker continuò a contrastare i caccia tedeschi con il suo Typhoon, che almeno era veloce a bassa quota quanto bastava. Stabilendo cosa volere dopo l'esame del FW-190, la RAF chiese la speficica F.6/42 per un caccia di nuova concezione, di piccole dimensioni e con alte prestazioni. La Hawker poteva rispondere con una panoplia di motori come il Sabre IV (Progetto P.1018), Griffon 61 (P.1019), Centaurus IV (P.1020). In pratica erano piccoli caccia con la sezione intermedia dell'ala eliminata rispetto a quella del Tempest. Nel gennaio 1943 venne scelto il P.1020 con il Centaurus radiale e due mesi dopo venne emessa una specifica che era destinata proprio ad 'adattarsi' al nuovo progetto Hawker: la F.2/43. E il progetto sembrò anche andare bene per la specifica N.7/43 della Royal Navy e alla fine questa venne unificata con la F.2/43. La Hawker venne incaricata del caccia navale, la Boulton-Defiant venne invece incaricata di sviluppare la versione navale. Era un caccia minuscolo rispetto al grosso Tempest, in pratica si trattava di un caccia con un'ala costituita giusto dalle semiali esterne del Tempest, e anche così volava molto bene. Vennero ordinati 6 prototipi due dei quali con il Griffon, due con il Centaurus XXII , uno con il modello XII e uno per le prove della struttura. Al dunque, all'inizio del '44 vennero chiesti 200 aerei dalla RAF e 200 dalla RN, anche se il primo volò solo il 1 settembre 1944 con il Centaurus XII con un'elica a 4 pale. Il secondo prototipo volò il 27 novembre 1944 con il Griffon 85 e due eliche controrotanti a tre pale. Ma anche qui si preferì il Centaurus, in versione XV a 18 cilindri. Nemmeno questo bastò per il momento, si rimpiazzò il Napier Sabre VII a 24 cilindri ad H, da 3.055 hp anziché 2.400. Era un aereo formidabile, come si potrà ben immaginare, visto che raggiunse 780 kmh a 5.500 m e con un raggio di circa 2.400 km e salendo a 7.300 m in sei minuti, con peso di circa 4.000 kg a vuoto e 5.500 a pieno carico, comprendente circa 1.600 litri di carburante e 4 cannoni Hispano Mk.V da 750 c.min. Con ogni probabilità non c'era alcun altro aereo ad elica tanto veloce a quote medio-basse.
 
Il prototipo Sea Fury, SR661 volò il 21 febbraio 1945 con il Centaurus XII e poi col modello XV e 5 pale, e infine l'NX802 il 25 luglio del '45 sempre con lo stesso motore. Seguiranno altri prototipi come l'NX857 del 31 gennaio 1946 e il VP207 con il Sabre VII. Alla fine sembrava tutto pronto: la RAF avrebbe avuto il suo velocissimo Fury e la RN il Sea Fury con il Centaurus. Ma dopo la fine della guerra la RAF cancellò il contratto e si dedicò solo ai jet; mentre la RN dimezzò il numero. Poi però rialzò il totale dopo che il caccia dimostrò l'efficacia dell'aereo e la sua docilità ai comandi malgrado la potenza. Alla fine, il caccia avrebbe avuto una produzione tra RN e ordini esteri (Cuba, Egitto, Irak, Pakistan) di oltre 550. E questi aerei concepiti per combattere contro i caccia a reazione Me.362 e i FW-190 ebbero ad abbattere qualche MiG-15 transonico in furiosi dogfight in Corea, bombardando obiettivi al suolo, e infine respingendo gli A-26 Invader anticastristi nel '61. A tutt'oggi il Fury è uno dei velivoli più apprezzati agli airshows. Non è bello ed elegante quanto altri aerei, ma la sua potenza e le sue prestazioni lo rendono pari ad un Bearcat americano, e la docilità ai comandi è tale che la cloche si poteva tenere con un solo dito; per questo, e per il fatto che il carburante era tanto quanto quello di un jet e il consumo quasi pari (1 ora 28' alla massima potenza) rendevano questo velivolo un vero 'jet ad elica'. Ma giunse tardi per la II Guerra mondiale che ne vide solo volare i prototipi.
 
 
Un altro aereo di eccellente qualità era il D.H. Hornet, un velivolo dalle caratteristiche eccezionali, come lo era del resto il D.H. Mosquito ad elica. L'aereo era ricavato da quest'ultimo, ma solo nei generis perché quello che veramente fu fatto era di ridurre la cellula all'essenziale per ottenere un caccia monoposto, e al contempo con motori Merlin di ultimo tipo, da circa 2.000 hp. Anche quest'aereo era nato a metà guerra, attorno al 42. Volò il 28 luglio 1944. Ma date le sue prestazioni eccezionali non potè essere ignorato dalla RAF che lo avrà in servizio nel '46, fino al '56. La versione imbarcata era stata provata nel 1944-45 con il tipo Mk I, e la versione navale era quella rappresentata dal terzo prototipo. La commessa iniziale, nonostante la fine della guerra, fu per 79 Sea Hornet F.Mk 20 consegnati dal giugno del '47. In seguito ne giunsero altri, anche da caccia notturna. Queste macchine erano fatte in un materiale di legno pressato. La fine della guerra non consentì di ottenere gli stessi successi del Mosquito e finirà a combattere in Malaysia contro gli Indonesiani.
 
 
Altra macchina ad elica avanzata fu il Fairey Firefly, che entrò in servizio nel '43 e venne usato come cacciabombardiere tattico navale, degno successore dei vari Battle e Fulmar. Avrebbe attaccato anche la corazzata Bismarc con bombe da 227 kg, e alla fine della produzione totalizzò 1.702 aerei, poi ampiamente usati in Corea e rimasti in servizio fino al 1957 con la RN. L'ultima versione bellica fu la F.Mk 4 ricognitore-caccia, che volò nel maggio 1945 ma entrò in servizio solo dopo la guerra.
 
 
Caratteristiche dei tre caccia S.Hornet, Firefly, Sea Fury:
 
*'''Dimensioni''': lunghezza 11,18--11,58--10,57 m, apertura alare 13,72--12,55--11,7 m, altezza 4,32--4,24--4,84 m, superficie alare 33,54--30,66--26 m2
*'''Pesi''': 6.033/8.405--4.388/7.083--4.191/5.670 kg
*'''Prestazioni''': 748/6.705--591/4.265--740/5.485 kmh/m, tangenza 10.670--9.725--10.910 m, autonomia 2.414--2.148--1.127 km
*'''Armamento''': 4 cannoni da 20 mm e 907 kg di bombe o 8-16 razzi da 27 kg<ref>Armi da guerra 55</ref>.
 
 
Infine da non dimenticare lo Spitfire, aereo da caccia che è rimasto valido fino ad oltre la fine della guerra. La versione Mk XIV con il Griffon da oltre 2.000 hp andava a circa 724 kmh con molti aggiornamenti successivi con l'armamento di 2 Hisso da 20 mm e 2 da 12,7 mm o 4 da 20 mm. Erano in sviluppo i caccia Mk 21 e Mk 22, e in seguito sarebbero giunti anche gli Mk 23 e Mk 24.
 
 
Quanto ai caccia Hawker, il vecchio Hurricane non era certo molto moderno per il 1945, ma merita ricordare la versione Mk IV con un cannone da 40 mm Vickers S sotto ogni ala assieme ad un'arma da 7,7 mm per il tiro di aggiustamento. Concepito come aereo d'intercettazione era però stato usato come aereo d'attacco controcarri con capacità di perforare 40 mm a 30 gradi. Vennero usati da El Alamein in poi.
 
I Thypoon, come si è detto, erano aerei decisamente poco efficaci rispetto alle premesse. Era necessario avere un caccia di tipo del tutto diverso dopo la fine della guerra. Aereo da circa 650 kmh, armato con 12 mitragliatrici da 7,7 mm e poi con 4 da 20 mm, era un caccia da 6 t con l'enorme e potente Napier Sabre, ma pur apparendo un degno contraltare del FW-190, in realtà aveva un problema ben peggiore, quello di avere un motore inaffidabile, e per giunta, con una coda che si era staccata più di una volta durante picchiate velocissime ad oltre 800 kmh. Provvisoriamente vennero saldate delle piastre tutt'intorno alla coda per evitare tali distacchi, ma alla fine era stata valorizzata dagli attacchi a bassa quota dei FW-190, che i Typhoon erano gli unici a poter raggiungere. Ma sopratutto questo caccia ottenne il suo riconoscimento come aereo d'attacco controcarri e in generale, con 8 razzi da 27 kg e 4 cannoni da 20 mm con 560 colpi, o al posto dei razzi e relative rampe, due bombe fino a 455 kg.
 
Infine apparve, ma solo dal '44, il Tempest, aereo simile al primo ma con ala a flusso laminare e velocità aumentata a circa 685 kmh. Un aereo che ebbe molto successo contro le V-1 e anche contro altri aerei come i Me.262 della LW a bassa quota. Aerei di questo tipo erano capaci di un notevole raggio d'azione. La sua discendenza era arrivata alla versione Tempest II con il Bristol Centaurus, che arriverà troppo tardi per la guerra.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Aviazione:
 
*'''Fury'''
*'''Tempest'''
*'''Hornet'''