Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Giappone: differenze tra le versioni

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Il Giappone non ebbe grandi meriti tecnologici, eppure nella seconda parte della guerra riuscì ad interessarsi di 'tecnologie avanzate', anche se tali erano anche i caccia Zero e le corazzate 'Yamato'.
 
 
Gli aerei d'attacco giapponesi non furono molti, ma tra questi aerei vanno ricordati alcuni interessanti modelli. Uno era il '''Ki-71''': era la versione potenziata del Ki-51, aereo di valide caratteristiche che servì con successo nei primi anni della guerra, ma la cui velocità non bastava più (425 kmh) nel prosieguo della guerra. Questo monomotore aveva carrello fisso e poteva nondimeno volare piuttosto bene anche con appena 940 hp del Mitsubishi Ha-26-II da 940 hp, mentre il Ki-71 avrebbe avuto due cannoni da 20 mm anziché da 7,7 o 12,7 mm, e un motore da 1.500 hp Ha-112-II da ben 1.500 hp. Difficile dire quanto poteva volare veloce questo velivolo, probabilmente oltre i 500 kmh. In ogni caso venne rifiutato per la produzione in serie e ne vennero completati solo 3.
 
Un altro aereo interessante era il '''Kawasaki Ki-48''', altro apparecchio che invecchiò presto durante i progressi della guerra. Nato per emulare il veloce SB-2 sovietico, aereo che colpì molto i Giapponesi dopo che apparve nel '37. Si richiesero aerei da 485 kmh la cui progettazione iniziò nel '38. Era motorizzato con due motori da 950 hp Ha-25 con tre persone di equipaggio tra mitraglieri, navigatori e puntatori, oltre ad un unico pilota. Combattendo in Cina dal 1940, si dimostrò un valido apparecchio, pressoché immune dall'intercettazione, ma dal '41 le cose cambiarono. Il Ki-48 era simile al Nakajima Ki-49 appena più grande, ma era meno armato la cosa si vide bene durante gli scontri contro l'aviazione alleata; i P-40 non erano I-16 e le perdite aumentarono. Venne migliorato con i motori Ha-115 e tanti aggiornamenti, ma alla fine del '44 ci si dovette rassegnare a dichiararlo superato. La versione IIb era molto veloce, capace di 505 kmh, di salire fino a oltre 10.000 m e con autonomia di oltre 2.000 km, mentre si difendeva con 3 armi da 7,7 mm e attaccava con 800 kg di bombe. Tanto per ricordare quest'aereo oramai ben poco noto ma con prestazioni all'altezza di un Boston o di un Marlyland.
 
Poi ci sono stati i bimotori moderni. Il '''Ki-45 Toryu''' era un caccia multiruolo che venne pensato nel '37 e volò nel '39. Una specie di Bf-110 ma con motori radiali e un'eccellente maneggevolezza, atipica per un bimotore ma dopotutto ovvia per un aereo giapponese. La produzione partì nel settembre 1941, per cui non è propriamente un velivolo con 'armi avanzate' per gli standard del conflitto. Tuttavia va mensionato come uno degli apparecchi più riusciti dell'Esercito Giapponese, anche se ben poco noti al grande pubblico. Dei 1701 prodotti in tutto, va ricordato che ebbero un armamento vario, che sarebbe giunto a cannoni da 37 mm a tiro rapido, una coppia di cannoni da 20 mm in posizione obliqua. Erano aerei potentemente armati con 547 kmh di velocità massima, raggio d'azione di 2.000 km come massimo, e due motori Ha-102 della Mitsubishi, che portavano il Nakajima grazie alla loro potenza di 1.080 hp per ciascuno. Ne vennero prodotti 477 dalla primavera del '44 e combatterono duramente come caccia notturni contro i B-29. La versione da attacco fu armata con un cannone da 75 mm, era il Ki-45 da attacco antinave. Un altro aereo bimotore con buone capacità era il '''J1N''', un bimotore del tutto analogo per la Marina, usato sia come ricognitore che come caccia pesante a lungo raggio. Esso ebbe anche qualche esemplare del radar da intercettazione notturna giapponese. La potenza dei motori, 2 Nakajima NK1F Sakae da 1.130 hp, era sufficiente per l'uso come caccia notturna, tanto che poteva raggiungere i 505 kmh. Fu un ufficiale giapponese che si immaginò di usare quest'aereo contro i bombardieri americani, che andavano a colpire di notte Rabaul. Kozono suggerì di usare il J1N come caccia con due cannoni da 20 mm obliqui sparanti verso l'alto e anche un paio verso il basso. E inaspettatamente due B-24 vennero distrutti. Così i J1N vennero costruiti in 420 esemplari fin verso la fine del '44 i cui ultimi esemplari erano la sottoversione Sa con radar centimetrico. Ma sebbene l'aereo avesse 2-3 casnnoni Tipo 99 da 20 mm sparanti verso l'alto, 2 verso il basso ed eventualmente uno sparante diritto, era troppo lento però per attaccare i B-29, eseguendo questi attacchi con troppa difficoltà se non, al massimo, per un'azione singola.
 
Questi aerei erano importanti, ma non erano sufficienti. Un velivolo migliore era certamente il '''Ki-102''', un bimotore che fin da subito venne pensato per superare le prestazioni dei tipi precedenti. Inizialmente venne progettato come Ki-96 che era un bimotore monoposto, tipo il P-38 ma sopratutto simile al Ro.57 italiano, essendo un velivolo con fusoliera singola. Ma dopo tre prototipi il Ki-96 venne abbandonato, forse si pensò che non valesse la pena costruire un monoposto tanto costoso. Ma ben presto venne concepito un caccia pesante d'attacco al suolo e antinave, il Ki-102b, i cui prototipi volarono partendo dalla primavera del 1944 con tanto di componenti provenienti dal Ki-96. Era un velivolo di tipo del tutto convenzionale, con due aviatori in tandem. Dopo 20 aerei di preserie finalmente si passò nell'autunno ai velivoli di serie. 6 aerei Ki-102 vennero modificati come caccia d'alta quota, con alcune modifiche all'abitacolo e un impennaggio di coda più grande, ma sopratutto con i turbocompressori. Purtroppo per i giapponesi, se la valutazione fu positiva, i problemi con il turbocompressore non consentirono di produrne che 15 esemplari; nondimeno si pensò anche al Ki-102c da caccia notturna, altri 2 esemplari prodotti, con tanto con un radar AI, due cannoni Ho-105 da 30 mm (simili agli Mk 108 tedeschi), e due Ho-5 da 20 mm montati obliqui per attaccare dal basso gli aerei da bombardamento, mirando magari al vano portabombe. L'inclinazione era minore dei 70-80 gradi usati dai Tedeschi, inventori del sistema, usando il collimatore Revi apposito per un tiro perfetto, senza deflessioni e a distanza ravvicinata, annullando l'ignaro bombardiere della RAF (privi usualmente di torrette ventrali, sostituite da un bulbo per il radar).
 
 
 
 
Tra i vari mezzi ideati:
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*'''Ki-67'''
*'''Ki-108'''
*'''Ki-102'''
*'''B6N'''
*'''B7N'''